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Cinema

In questa pagina cerco di consigliare film, documentari e serie televisive, visibili sui canali televisivi e sulle principali piattaforme di streaming.
Al momento sono coperti i canali tv nazionali italiani, i canali italiani ed esteri visibili via satellite sulla piattaforma Tivusat, nonché i servizi
di streaming Amazon Prime Video, Netflix, RaiPlay (gratuito), Mediaset Play (ex Infinity, fino a marzo 2022), Pluto Tv (gratuito, da ottobre 2022).
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Vinicio Coletti
Dove/QuandoFilmTrailerCommento

Al cinema
18.11.2024
[18+]

Parthenope
(2024)

Regia di Paolo Sorrentino.
Con Celeste Dalla Porta, Daniele Rienzo, Silvio Orlando, Dario Aita, Stefania Sandrelli, Peppe Lanzetta, Alfonso Santagata, Lorenzo Geijeses, Luisa Ranieri, Gary Oldman, Isabella Ferrari, Paolo Mazzarelli, Marlon Joubert, Silvia Degrandi.
Nasce a Napoli una bambina, vicino al mare, anzi no, proprio nel mare, con un parto in acqua che è oltremodo simbolico, perché così, dalla spuma delle onde, nacque la dea Venere. E sempre nel mare di Napoli arrivò la sirena Parthenope, che è il nome con cui la bimba viene battezzata.
E lei, che vediamo subito ragazza, è bellissima e intelligente, una combinazione che è spesso esplosiva. I genitori lavorano per un grande armatore, ispirato ad un personaggio reale e facilmente riconoscibile, mentre lei deve fare i conti con l'ammirazione del fratello di qualche anno più grande, una passione che arriva a sfiorare l'incesto, mentre vive tiepidamente gli approcci di un coetaneo che la desidera.
Tra drammi familiari e salti temporali, la vediamo prima studentessa universitaria, poi laureata e professoressa, per trarre infine il bilancio della sua vita, nel momento del pensionamento e del ritorno nella sua amata Napoli.
Ma se Parthenope raggiunge in fondo il successo professionale, la sua vita rimane in qualche modo irrisolta, sospesa "forse per semplice svogliatezza", come lei dirà, tra tante decisioni non prese e forse altre prese con troppa leggerezza. E il fatalismo e l'abbandonarsi allo scorrere del reale hanno qualcosa in comune con lo spirito stesso della città di cui la donna porta il nome. Una città bellissima e piena di intelligenza, ma anche lei irrisolta, verso cui lo stesso autore sembra avere un rapporto di amore e odio, tanto da far elencare ad un personaggio tutti i peggiori difetti che i forestieri attribuiscono a Napoli, dal gusto della furbizia a quello dell'autocommiserazione, dallo scarso rispetto delle leggi alla tronfia insensibilità verso le critiche costruttive. Una città di zone ricche e pompose e zone indicibilmente miserabili, pervasa da una religiosità ipocrita e miracoli che spesso non riescono, anche esplorati a modo suo da Parthenope, che è diventata antropologa. E dove dietro la facciata rispettabile si nascondono mostri insospettabili, ma sempre simpatici.
Viene anche il sospetto che la vita bella ma irrisolta abbia qualcosa a che fare con l'autore, anche perché l'ultima parte del film è in stile decisamente felliniano. Parthenope è quindi forse l'Amarcord di Sorrentino? Non si sa quanto, ma almeno un po' lo è sicuramente.
Se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo, c'è da dire che in fondo della grande intelligenza di questa ragazza non vediamo poi molto, a parte il fatto che legge molto ed "ha la risposta sempre pronta", come tutti dicono di lei. Ma è anche vero che non deve sforzarsi di dimostrare nulla, perché è bellissima e "la bellezza apre molte porte", come le dice il suo professore.
Chissà, forse anche il film avrebbe voluto dire molte più cose di quelle che in realtà dice, ma rimane un film intenso, dove è inevitabile riflettere, empatizzando con la protagonista, sul senso della vita e sul modo con cui spesso la sprechiamo, lasciando che miriadi di potenzialità restino nel dominio del possibile, senza mai farsi reali.
26.10.2024
[16+]
Whiplash
(2014)

Regia di Damien Chazelle.
Con Miles Teller, J. K. Simmons, Melissa Benoist, Paul Reiser, Nate Lang, Austin Stowell.
Un giovane batterista studia jazz a New York e cerca di farsi notare dal direttore della più importante orchestra del conservatorio. Riesce nell'intento, ma il direttore è spietato e fa di tutto per umiliarlo e provocarlo, anche se allo scopo di stimolare il raggiungimento dell'eccellenza. Ma a tutto c'è un limite e la storia evolverà in modo forse inaspettato.
Bel film pieno di amore per la musica e centrato sul complesso rapporto che si crea tra docente e discente, entrambi molto ben recitati. Ed anche sulla incredibile forza di volontà del protagonista.
Il regista e l'autore di alcuni brani musicali sono gli stessi che vinceranno l'Oscar tre anni dopo con lo strepitoso La La Land.
Ma anche questo film ha vinto dei premi Oscar, ben tre, per il montaggio, il sonoro ed a J. K. Simmons come migliore attore non protagonista, ruolo per cui ha vinto anche il Golden Globe e il BAFTA.
Da vedere in originale e in cuffia o con lo stereo, perché le musiche sono davvero belle.

19.10.2024
PPV € 4,99
[18+]
Kinds of Kindness
(2024)

Regia di Yorgos Lanthimos.
Con Emma Stone, Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hong Chau, Mamoudou Athie, Joe Alwyn, Yorgos Stefanakos.
Diciamo subito che forse questo non è un film per tutti, perché è cinico, crudo, duro e pieno di scene francamente disturbanti. Nonostante ciò, ha dei motivi di interesse ed è ben diretto e recitato.
Il film è diviso in tre episodi, realizzati sempre con gli stessi attori che vestono ogni volta panni diversi, il che è già di per sé divertente.
Nel primo episodio, un manager domina completamente la vita di un suo dipendente, decidendo persino che libri debba egli leggere o quando debba fare l'amore con la moglie. La scelta di libertà che fa infine l'impiegato lo lascia privo della capacità di autogestirsi, facendolo tornare ad obbedire gli ordini folli del suo capo.
Nel secondo episodio, un agente di polizia deve confrontarsi con la scomparsa della moglie, che viene infine ritrovata su un'isola deserta. Il trauma della lotta per la sopravvivenza, attuata forse cibandosi anche di parti dei propri amici, porta la donna ad esaudire qualsiasi desiderio del marito che nel frattempo è completamente impazzito, anche quelli patologici, fino all'autolesionismo letale.
Nel terzo episodio i membri di una setta new age sono alla ricerca di una donna capace di resuscitare i morti ed esaminano varie candidate, che devono anche rispondere a precisi parametri fisici, senza che nessuna riesca ovviamente nel compito. Una donna del gruppo viene espulsa per aver avuto un rapporto con l'ex marito, esterno alla setta, e si imbatte poi in una ragazza che usa inconsapevolmente degli incredibili poteri di guarigione. Sarà lei la persona giusta?
Se vogliamo trovare un filo che unisca i vari episodi, secondo me è quello della sottomissione, del modo in cui molte persone rinunciano alla propria libertà di pensiero e di azione, in cambio magari di vantaggi economici e della tranquillità risultante dal non dover sempre prendere delle decisioni. Possiamo quindi considerare il film un inno alla libertà, un invito a non farsi sottomettere da nessuno, che sia un capo, il coniuge, una setta, un'ideologia o una religione.
Quanto alla recitazione, Plemons incarna perfettamente i flemmatici ma disturbanti personaggi dei vari episodi ed Emma Stone, che sia la succube rediviva o la nevrotica cacciatrice di guaritrici, è come sempre bravissima in ogni ruolo.
Un film interessante quindi, ma che straborda di cinismo e fredda disperazione, cosa che a tratti può risultare fastidiosa.

10.10.2024
PPV € 4,99
[18+]
Drive-Away Dolls
(2024)

Regia di Ethan Coen.
Con Margaret Qualley, Geraldine Viswanathan, Joey Slotnick, C. J. Wilson, Beanie Feldstein, Colman Domingo, Bill Camp, Matt Damon, Pedro Pascal, Miley Cyrus.
Due giovani donne, entrambe lesbiche ma tra loro soltanto amiche, decidono di andare a trovare la zia di una delle due, in Florida, guidando un'auto gratis per riportarla alla ditta di noleggio, ma non sanno che qualcuno ha nascosto all'interno della merce molto importante.
Film scatenato e tutto sopra le righe, dai dialoghi alle inquadrature e perfino ai colori saturi e sgargianti. L'humour macabro, vagamente alla Pulp Fiction, si mescola al grottesco, alla satira sociale ed alla franca descrizione della vita di queste donne, il cui contrasto caratteriale è uno dei temi del film. Mentre Jamie è una texana schietta e vitale, sempre pronta a divertirsi ed a portare in motel la prima ragazza conosciuta in un bar, Marian è inibita, colta e piena di autocontrollo.
La critica è apparsa piuttosto tiepida nel giudicare questo film, il primo girato in solitario da Ethan, senza il fratello Joel Coen, ma devo dire che il film a me è piaciuto molto, soprattutto per la vena surreale che lo attraversa, dall'inizio alla fine, e per lo sguardo ironico che non risparmia nessuno. Le due protagoniste sono molto brave e vanno citati anche i camei di Matt Damon e Miley Cyrus.
È disponibile anche doppiato in italiano, ma ho provato e c'è una differenza enorme con le voci, per cui consiglio assolutamente di vederlo in originale con i sottotitoli.

02.09.2024
PPV € 9,99
Gloria!
(2024)

Regia di Margherita Vicario.
Con Galatéa Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda, Paolo Rossi, Elio, Natalino Balasso, Anita Kravos.
Siamo nell'anno 1800 vicino Venezia, in un istituto religioso per orfanelle. Un prete compositore dirige un'orchestra femminile e deve preparare un concerto per la visita del Papa, cosa che sconvolgerà tutto e tutti.
Bella ambientazione, costumi e fotografia, ma con molte musiche ed i dialoghi assolutamente moderni, per uno stile che è anacronistico per progetto.
Il risultato è un film fresco ed emozionante, che si avvale delle belle interpretazioni di tutte le donne, tra cui spiccano Galatéa Bellugi e Carlotta Gamba, nonché di un Paolo Rossi molto convicente nella parte del sacerdote.
Insomma, una bella opera prima della cantautrice, attrice ed ora regista Margherita Vicario, che ha scritto di aver pensato ad un film simile dopo aver letto che lo stesso Antonio Vivaldi collaborò a lungo con decine di musiciste ospiti di orfanotrofi, il cui contributo è rimasto per sempre nell'ombra.
Insomma, una bella e convicente opera prima che consiglio di vedere.


01.08.2024
Come ammazzare il capo... e vivere felici
(Horrible Bosses)
(2011)

Regia di Seth Gordon.
Con Jennifer Aniston, Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Kevin Spacey, Colin Farrell, Jamie Foxx, Donald Sutherland, Meghan Markle.
Tre amici, dai tempi del liceo, si confidano le loro esperienze lavorative e scoprono di essere tutti e tre maltrattati, molestati e perseguitati dai loro capi. Così iniziano a pensare di ucciderli, come uno scherzo fatto più che altro per sfogare le frustrazioni. Ma presto si passa dallo scherzo alle intenzioni serie ed i tre si metteranno ovviamente nei guai.
Diciamo subito che si tratta di uno dei film più divertenti che io abbia mai visto. Certo, va messo in conto che si tratta di pura goliardia, condita da battute di ogni genere, fatte da un punto di vista prettamente maschile. Ma, come direbbe il produttore cinematografico interpretato da Tognazzi nella Terrazza di Ettore Scola: "Ma fa ridere?", certo che sì! Si ride tutto il tempo ed anche a film terminato, ripensando a certe situazioni o a certe battute.
Gli attori sono tutti bravi, con i protagonisti assolutamente perfetti nella parte dei tre simpatici imbranati e con Jennifer Aniston bravissima in un ruolo ad altissima temperatura.
L'ho trovato per caso su un canale televisivo in una sera di mezza estate e, come diceva quello, it made my day.
È disponibile anche, a pagamento, su Prime Video, ma in ogni caso è un film che va assolutamente visto, anche perché la buona comicità è sempre più rara.
04.07.2024
[16+]
E respirare normalmente
(Andið eðlilega)
(2018)

Regia di Ísold Uggadóttur.
Con Kristín Þóra Haraldsdóttir, Babetida Sadjo, Patrik Nökkvi Pétursson.
Siamo in Islanda ed una donna single con bambino è in una difficile situazione economica, essendo disoccupata. L'arrivo di un nuovo lavoro la porterà ad incrociare il suo percorso con quello di una donna africana richiedente asilo.
Il film è notevole soprattutto per lo stile asciutto e realista con cui è girato, dove il dramma emerge semplicemente dai fatti, senza bisogno di sottolineature o espedienti narrativi. Di grande impatto anche la recitazione dei tre personaggi principali, semplice ed intensa al tempo stesso.
Questa splendida opera prima della regista ha ottenuto anche un meritato premio al Sundance Festival.
30.04.2024
PPV € 4,99
[16+]
The Holdovers
(2023)

Regia di Alexander Payne.
Con Paul Giamatti, Dominic Sessa, Da'Vine Joy Randolph, Carrie Preston, Michael Provost, Stephen Thorne.
Siamo nel 1970 in un collegio del New England per studenti benestanti ed arriva il Natale. Siccome non tutti gli studenti possono tornare a casa per le lunghe vacanze natalizie, un professore è chiamato a restare con il piccolo gruppo di studenti che rimangono.
Il professore, non tanto gradito agli studenti, accetta l'incarico senza entusiasmo. Dopo che un ricco genitore viene a prendersi il figlio in elicottero ed invita con lui gli altri studenti, nel collegio rimangono solo il professore, uno studente ribelle e la cuoca di colore della mensa scolastica.
Inutile dire che la convivenza non sarà semplice, ma, man mano che la storia procede, scopriamo tanti dettagli della storia dei tre, alcuni dei quali anche toccanti. Tre percorsi di vita quindi, dal giovane che sboccia e deve trovare la sua strada al professore coltissimo ma disilluso e con pochi rapporti umani, alla cuoca che vive con rassegnazione la sua vita fatta di dedizione e di perdite importanti ed emblematiche. Ed alla fine la strana esperienza porterà a grandi cambiamenti nella vita di tutti.
La ricostruzione di un'epoca che sembra allo stesso tempo molto lontana e così vicina è decisamente interessante, ma la maggiore originalità del film è nel non essere per nulla originale, programmaticamente. Così la storia procede in modo lineare e non ci sono flashback, mentre la fotografia è fatta per sembrare d'epoca, dal formato cinque terzi ai colori poco saturi, fino alle inquadrature poco mosse.
Abbiamo così un film d'altri tempi ma fatto oggi, dove l'approfondimento psicologico dei personaggi procede inesorabilmente, fino a colpirci nel profondo.
Da'Vine Joy Randolph, la cuoca, ha vinto il Premio Oscar 2024 come migliore attrice non protagonosta.


Con abbonamento
supplementare
 
19.04.2024
La terrazza
(1980)

Regia di Ettore Scola.
Con Marcello Mastroianni, Carla Gravina, Ugo Tognazzi, Ombretta Colli, Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Serge Reggiani, Stefania Sandrelli, Elena Fabrizi, Lucio Lombardo Radice, Francesco Maselli, Galeazzo Benti, Marie Trintignant, Milena Vukotic, Agenore Incrocci, Maurizio Micheli.
Extra
In una terrazza del centro di Roma sono spesso ospitati vari intellettuali, come scrittori, sceneggiatori, produttori cinematografici, funzionari della Rai, nonché qualche politico che si occupa di cultura. Dopo qualche immancabile litigio e qualche arguta disputa, si finisce tutti a tavola - metaforica perché si mangia in piedi - e tutti si calmano.
Alcuni personaggi sono anche seguiti nelle loro vicende quotidiane, fuori dalla terrazza, a cui si torna periodicamente per rivedere le stesse scene dal punto di vista di un diverso personaggio.
Ciò che accomuna ogni scena ed ogni situazione è una satira apparentemente leggera ma in realtà graffiante e pungente come non mai. Una satira che non risparmia nessuno, non gli uomini né le donne, non i veri colti né quelli che fanno finta. Dallo sguardo di Scola, che ha scritto la sceneggiatura insieme ad Age e Scarpelli, non si salva proprio nessuno, cosa che costò al film molte critiche interessate, dopo la sua uscita nelle sale. Evidentemente molti si riconobbero, a ragione o torto, in quei borghesucci da "se famo du' spaghi".
Un film che a me è parso geniale, proprio per la sua istintiva corrosività e per essere un almanacco dei tipi umani dell'anno di grazia 1980. E forse si può anche dire che esso segnò il distacco di Scola da quel popolo di sinistra ormai in crisi palese, che si era speso con generosità e coraggio per cambiare in meglio il nostro paese, anche se seguendo ideologie completamente sbagliate.
Nota a parte per il cast molto più che stellare, con Gassman, Tognazzi, Mastroianni, Trintignant, Colli, Gravina, Reggiani e tanti altri, compresa la povera Marie Trintignant, allora giovanissima.
Scola, Age e Scarpelli vinsero il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes 1980, dove Carla Gravina vinse il premio come migliore attrice non protagonista. Nastri d'Argento per la sceneggiatura e questa volta a Stefania Sandrelli come migliore attrice non protagonista.
Il film è visibile su Prime, ma solo facendo un abbonamento supplementare, mentre io l'ho pescato per caso in tv su Cine34, dove spero che lo trasmettano ancora in futuro.
08.04.2024
[18+]
American Fiction
(2023)

Regia di Cord Jefferson.
Con Jeffrey Wright, Antonella Baldini, Melina Martello, Erika Alexander, Sterling K. Brown, Leslie Uggams, John Ortiz, Issa Rae.
Il film è tratto dal romanzo "Erasure", di Percival Everett e narra di uno scrittore afroamericano in crisi creativa, che torna per un periodo nella sua natia Boston, dove si imbatte in vari problemi familiari.
Lui non si sente uno scrittore "nero", ma uno scrittore e basta e pensa che si debbano superare tutti gli stereotipi sugli afroamericani. Scopre però che il mercato editoriale gradisce proprio i libri pieni di luoghi comuni sui neri, cosa ricercata soprattutto dai lettori bianchi. Decide così di fare una specie di scherzo, scrivendo sotto pseudonimo un romanzo con i peggiori luoghi comuni e ordina al suo agente di proporlo agli editori. Quello che succederà in seguito lascia tutti sgomenti, a cominciare dal protagonista.
Film ironico e davvero divertente, soprattutto se piace l'umorismo cerebrale e pieno di understatement. Vengono presi di mira l'industria editoriale, il melting pot, i rapporti tra i vari gruppi etnici, Hollywood ed i suoi sceneggiatori, nonché alcune tendenze emergenti nella stessa comunità afroamericana.
E alla fine lo stesso film strizza l'occhio allo spettatore, come a dire: "Non volevate una storia con eventi drammatici improvvisi? Eccola qui!".
Grande interpretazione del protagonista, che ci regala il personaggio complesso di un intellettuale ironico e decisamente simpatico.
Il film ha vinto il Premio Oscar 2024 come migliore sceneggiatura non originale.
il trailer è in inglese con i sottotitoli, ma il film si può anche vedere doppiato in italiano (cosa che comunque non consiglio).

Al cinema
02.04.2024
[13+]
La zona d'interesse
(The Zone of Interest)
(2023)

Regia di Jonathan Glazer.
Con Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Ralph Herforth, Freya Kreutzkam, Zuzanna Kobiela, Rainer Haustein.
Una famiglia felice vive in un bel giardino nel sud della Polonia, tra fiori, ortaggi, una piccola piscina, scampagnate sul fiume e un bel cane.
Il giardino è limitato su un lato da un muro, sormontato dal fino spinato, e da lì provengono rumori di ogni tipo, anche grida, qualche volta, o spari. Perché il bel giardino, che la padrona di casa definirà più volte come un piccolo paradiso, confina con il campo di sterminio di Auschwitz e l'amorevole capo famiglia è Rudolf Höß, il comandante del campo, nonché suo principale organizzatore.
La cosa straordinaria di questo film, e la più agghiacciante, è che il campo non viene mai mostrato, mentre udiamo tutti i suoni e vediamo di notte il bagliore dei crematori in funzione, mentre la famiglia felice festeggia compleanni o invita amici.
E per chi pensasse che i familiari non fossero al corrente di cosa avveniva al di là del muro, la simpatica signora Höß ci viene mostrata mentre seleziona pellicce o altri beni sequestrati ai deportati o anche mentre ironizza sulla sorte degli ebrei.
Una scena importante è quella sul convegno tra i vari responsabili dei campi, dove essi discutono di produzione ed efficienza, come dei manager industriali qualsiasi, che però stanno parlando dello sterminio di milioni di persone.
La cosa più tragica è che ovviamente è tutto vero, quello fu davvero il comandante di Auschwitz e non si pentì mai del suo operato, mostrando una assoluta mancanza di empatia o di pietas. Alla fine della guerra si nascose come lavoratore di una azienda agricola, ma fu scoperto e messo sotto processo a Varsavia. Qui descrisse senza remore la macchina dello sterminio, di nuovo senza mostrare la minima emozione.
Fu condannato a morte e fu condotto davanti al crematorio di Auschwitz, dove fu impiccato. Il suo corpo fu poi lì cremato e le ceneri disperse nei campi circostanti.
Il film ci mette di fronte alla schizofrenia che riuscì ad avere un'intera nazione, che finì con il considerare normale il massacro. Si sapeva già, certo, la bibliografia è immensa, ma questo film ha il merito di farcelo percepire ed è una cosa che non scorderemo mai.
Il film ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes ed ha poi ricevuto due premi Oscar, come migliore film internazionale e per il miglior sonoro.
29.03.2024
[16+]
Il problema dei tre corpi
(3 Body Problem)
(2024)

Serie ideata da David Benioff, D. B. Weiss, Alexander Woo.
Regia di Derek Tsang, Andrew Stanton, Minkie Spiro, Jeremy Podeswa.
Con Jovan Adepo, Eiza González, Jess Hong, Benedict Wong, Alex Sharp, John Bradley, Rosalind Chao, Marlo Kelly, Liam Cunningham, Eve Ridley, Jonathan Pryce.
Serie televisiva americana, costituita da 8 episodi lunghi in media circa 54 minuti.
È tratta dal primo romanzo di una trilogia di fantascienza dello scrittore cinese Cixin Liu. La cosa notevole è che si tratta penso del primo scrittore di fantascienza cinese ad ottenere un grande successo anche nel mondo occidentale, dove sono state vendute molte copie dei suoi libri. Il primo si intitola 三体, alla lettera "Tre corpi", ed è tutto ambientato in Cina, a partire dai tempi della Rivoluzione Culturale.
Nella trasposizione in serie televisiva, i personaggi sono diventati alcuni scienziati di vari paesi, compresi alcuni cinesi, e l'azione in gran parte si svolge a Londra. L'inizio è però in Cina, con una scena di alto impatto scenico ed emotivo, in cui uno scienziato viene sottoposto in pubblico ad una "rieducazione" da parte delle Guardie Rosse.
Riguardo alla trama, strane cose iniziano ad accadere nel mondo della ricerca scientifica, con suicidi di scienziati e fenomeni fisici mai visti, tanto che la scienza inizia a scivolare quasi nella teologia. Pian piano si capirà l'origine di tutto ciò e le grandi minacce che l'umanità dovrà affrontare in futuro.
Ovviamente ci sono molti riferimenti a fatti e teorie scientifiche e, anche se non occorre essere dei fisici per capire questa serie, l'aver letto un po' di semplice divulgazione scientifica aiuta molto. Gli attori sono sicuramente bravi e molte scene hanno un grande impatto, ma si avverte forse un po' il peso di una specie di "sceneggiatura sintetica", dove si mettono insieme vari temi: l'amicizia, l'amore non corrisposto, l'empowerment femminile, l'inclusione etnica, un detective un po' alla Blade Runner, ecc. Il risultato è un po' troppo freddo per risultare completamente coinvolgente, anche se gli scienziati tendono davvero ad essere un po' distaccati e razionali. Dubbi anche su alcune azioni, che non appaiono molto logiche e non è chiaro se fossero nei libri o siano un'invenzione di Netflix.
In ogni caso, il tema principale della serie è di grande attualità. Come dovremmo comportarci nel caso di incontri con altre intelligenze? E chi ha letto il romanzo, dice che è pieno di riflessioni molto profonde su vari temi, cosa molto difficile da trasporre al cinema o in tv, per cui auspico la lettura di questi romanzi.
Personalmente, ho gradito molto la serie e spero che prosegua con altre stagioni, anche perché la trilogia di Cixin Liu è ampia e può fornire spunti per decine di episodi.

28.03.2024
[13+]
Rita
(2012-2020)

Serie ideata da Christian Torpe.
Regia di Lars Kaalund, Jannik Johansen, Kathrine Windfeld, Mogens Hagedorn.
Con Mille Dinesen, Nikolaj Groth, Carsten Bjørnlund, Morten Vang Simonsen, Lise Baastrup, Sara Hjort Ditlevsen, Ellen Hillingsø, Lisbet Lundquist.
È una serie televisiva danese, in 5 stagioni da 8 episodi ognuna, lunghi circa 40 minuti ognuno.
Siamo dalle parti di Copenhagen e Rita è una insegnante della scuola primaria (che unisce le nostre elementari e medie). È divorziata, ha tre figli e vive in una casa nel verde a poche decine di metri dalla scuola. È anche l'amante del preside e deve confrontarsi ogni giorno sia con i problemi dei suoi alunni e delle loro famiglie, sia con quelli dei suoi figli, che spesso sottovaluta.
Insomma, una serie leggera e simpatica, piena di humour a volte salace. Non sarà ricordata come un capolavoro, ma regala dei momenti di sincero divertimento. Sono arrivato all'inizio della seconda stagione e non so per quanto continuerò. Vedo un episodio ogni tanto, quando cerco dei momenti di relax ed ironia.
Il trailer l'ho trovato solo in danese, ma la serie è disponibile anche in italiano.

26.03.2024
[16+]
Entrevías - Terza stagione
(2023)

Serie ideata da David Bermejo.
Regia di Iñaki Mercero, Oriol Ferrer.
Con José Coronado, Luis Zahera, Nona Sobo, Óscar Higares, María Molins, Felipe Londoño, Laura Ramos, Michelle Calvó, Natalia Dicenta, Manolo Caro, Manuel Tallafé, Miguel Ángel Jiménez, Itziar Atienza, Álex Medina, María de Nati.
Ed eccoci qui con la terza stagione di questa serie televisiva spagnola, di cui ho parlato già qui ed anche qui, a proposito delle prime due stagioni.
Un nuovo commissario arriva nel quartiere, con ambizioni politiche e rapporti ambigui con la comunità gitana, da cui proviene.
Ezequiel esce di prigione, viene reintegrato nella polizia ed è uno dei personaggi chiave di questa stagione, soprattutto per la sua abilità nell'evitare le trappole che il commissario continuamente gli prepara. Per il resto la trama è varia ed interessante, con anche una critica ironica al carattere di Tirso, il protagonista, sempre duro, rigoroso ed arrogante, ma questa volta messo un po' in crisi dal ritorno della ex moglie, che è esattamente il suo opposto.
Nei primi episodi perdiamo uno dei protagonisti delle passate stagioni, sostituito da un nuovo personaggio, secondo me meno verosimile del precedente, ma tant'è.
La stagione è stata comunque di mio gradimento, quindi, anche se quando ho assistito alla scena finale, ho mandato tante di quelle maledizioni a registi e sceneggiatori, che spero proprio non vadano a segno, o la quarta stagione non arriverà mai 😀
Molto bravi tutti gli attori e una nota speciale per Luis Zahera, che ha saputo darci un personaggio a metà tra Arsène Lupin, Sherlock Holmes e il tenente Colombo.

Produttori, regista e cast di Oppenheimer, miglior film
 

Emma Stone, migliore attrice, travolta dall'emozione
 

Billie Eilish e Finneas O'Connell, migliore canzone
 

Gli autori del documentario "20 days in Mariupol"
 

Foto ricordo dei migliori attori
 
11.03.2024

Questi sono i premi Oscar 2024

Miglior filmOppenheimer
Migliore regiaChristopher Nolan (Oppenheimer)
Miglior attore protagonistaCillian Murphy (Oppenheimer)
Migliore attrice protagonistaEmma Stone (Povere creature!)
Miglior attore non protagonistaRobert Downey Jr. (Oppenheimer)
Migliore attrice non protagonistaDa'Vine Joy Randolph (The Holdovers)
Migliore sceneggiatura originaleJustine Triet e Arthur Harari (Anatomia di una caduta)
Migliore sceneggiatura non originaleCord Jefferson (American Fiction)
Migliore film internazionaleLa zona di interesse (The Zone of Interest)
Migliore film d'animazione"Il ragazzo e l'airone" di Hayao Miyazaki
Migliore fotografiaHoyte van Hoytema (Oppenheimer)
Miglior montaggioJennifer Lame (Oppenheimer)
Migliore scenografiaJames Price, Shona Heath e Zsuzsa Mihalek (Povere creature!)
Migliori costumiHolly Waddington (Povere creature!)
Migliori trucco e acconciaturaNadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston (Povere creature!)
Migliori effetti specialiTakashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima (Godzilla minus one)
Migliore colonna sonoraLudwig Göransson (Oppenheimer)
Migliore canzone originale"What was I made for" di Billie Eilish e Finneas O'Connell (Barbie)
Miglior sonoroTarn Willers e Johnnie Burn (La zona di interesse)
Migliore documentario"20 Days in Mariupol" di Mstyslav Chernov, Michelle Mizner e Raney Aronson-Rath
Miglior cortometraggio"The Wonderful Story of Henry Sugar" di Wes Anderson e Steven Rales
Migliore cortometraggio documentario"The Last Repair Shop" di Ben Proudfoot e Kris Bowers
Migliore cortometraggio d'animazione"War is over! Inspired by the Music of John & Yoko" di Dave Mullins e Brad Booker
E così anche quest'anno nottata Oscar a casa di notte, con le cuffie ben calzate, per seguire la cerimonia in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles, questa volta su Rai 1. Mi aspettavo sfracelli dalla Rai, invece l'hanno gestita bene, mancava solo la possibilità di selezionare l'audio originale.
Miglior film è stato designato Oppenheimer, di Christopher Nolan, a cui sono state assegnate in tutto sette statuette. Secondo me un po' troppe, perché il film, a mio parere, è lungo ed anche confusionario in molte parti, nonché con una parte finale inutile e noiosa. I premi al montaggio e alla regia sono stati dunque per me assolutamente paradossali. Come attore non protagonista, poi, avrei preferito Mark Ruffalo o Ryan Gosling. Hanno invece sicuramente meritato Cillian Murphy e la fotografia, per la quale c'erano comunque buoni concorrenti.
Quattro statuette per Povere creature!, tutte meritate, specie quella per la bravissima Emma Stone, molto emozionata sul palco. E questo incredibile film ne meritava sicuramente delle altre.
Barbie ha invece dovuto accontentarsi di un solo Oscar, quello per la migliore canzone dato a Billie Eilish, la giovanissima e talentuosa cantante che è già alla sua seconda statuetta.
Assolutamente giusta anche la migliore sceneggiatura originale data a Anatomia di una caduta e significativo il premio come migliore documentario dato a "20 days in Mariupol". Migliore film internazionale a "La zona di interesse", un film di grande impatto che sta facendo molto discutere.
Insomma, una bella edizione degli Academy Awards, anche perché quest'anno di film belli ed originali ce n'erano davvero molti.

10.03.2024
Nyad
(2023)

Regia di Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi.
Con Annette Bening, Jodie Foster, Rhys Ifans, Karly Rothenberg, Jeena Yi, Luke Cosgrove, Eric T. Miller
Il film racconta la vera storia di Diana Nyad, una nuotatrice americana che, da giovane, si era specializzata nelle maratone di nuoto, arrivando a tentare l'impresa, giudicata impossibile, di nuotare da Cuba alla Florida.
Arrivata a sessant'anni, vive con un'amica e le pare di vivacchiare, per cui le viene in mente di tornare a provare, alla sua età, l'impossibile traversata. Ce la farà?
Bel film sull'ottimismo della volontà e sul non è mai troppo tardi, con l'implicito invito a vivere, per chi pensa che la vita sia ormai arrivata alle scene finali. E con tanto amore per il mare e le sue creature, non sempre amichevoli.
Bella recitazione per la protagonista e la sua amica, entrambe candidate per gli Oscar di quest'anno.

08.03.2024
Maestro
(2023)

Regia di Bradley Cooper.
Con Bradley Cooper, Carey Mulligan, Matt Bomer, Maya Hawke, Sarah Silverman, Michael Urie, Gideon Glick, Sam Nivola, Miriam Shor, Alexa Swinton.
Il film racconta la vita di Leonard Bernstein, uno dei più famosi direttori d'orchestra.
Giovane talento, diviene direttore di una delle più importanti orchestre degli Stati Uniti a soli 25 anni. Proprio in quel periodo conosce Felicia Montealegre, un'attrice di origine costaricana e cresciuta in Cile. Felicia conosce nel profondo l'animo di Leonard ed i due finiscono con lo sposarsi, nonostante lei sappia perfettamente che le attenzioni dell'amato sono rivolte soprattutto verso gli altri uomini.
La coppia ha quattro figli e Bernstein diviene sempre più autorevole come direttore d'orchestra, mentre nel suo ambiente girano molti pettegolezzi maliziosi sulla sua vita privata.
Leonard inizia a vivere le sue tendenze in modo sempre meno riservato e così Felicia a un certo punto si separa da lui, per essere però raggiunta dal marito quando si ammalerà gravemente.
Il film è un ritratto vivido di uno dei protagonisti della musica del Novecento, e che si avvale della recitazione di ottimo livello dei due protagonisti, non a caso entrambi candidati agli Oscar.
In tutto il film ha ricevuto 7 candidature per gli Oscar 2024.

Al cinema
07.03.2024
Past Lives
(2023)

Regia di Celine Song.
Con Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro, Seung Ah Moon, Seung Min Yim, Ji Hye Yoon, Choi Won-young.
Una bambina di Seul emigra in Canada insieme alla sua famiglia, abbandonando così un compagno di scuola per cui provava affetto.
Da giovane si trasferisce a New York, dove, anche grazie alle moderne tecnologie e ad internet, scopre che quel bambino, ormai giovane anche lui, la sta cercando. Spinta più che altro dalla curiosità inizia quindi a frequentarlo online, con chiamate video e messaggi, rinnovando così una amicizia interrotta tanto tempo prima. Riusciranno a ritrovarsi?
La storia del film è semplice, ma il racconto risulta toccante e ci mostra due realtà parallele: la Corea e gli Stati Uniti, Seul e New York, la civiltà asiatica e quella eurocentrica, un giovane uomo ed una giovane donna che si cercano a migliaia di chilometri di distanza. Ed è anche soprattutto una storia su quel che poteva essere e non è stato, sui tanti rimpianti che ogni persona si porta dietro.
Buona recitazione, specie della protagonista, bella fotografia ed una overdose di sentimenti, per una storia che è anche sicuramente un po' autobiografica, visto che la regista è coreana, ha la nazionalità canadese e vive a New York, proprio come la protagonista del film.
Il film è candidato a due premi Oscar 2024.

27.02.2024
Killers of the Flower Moon
(2023)

Regia di Martin Scorsese.
Con Leonardo DiCaprio, Lily Gladstone, Robert De Niro, Jesse Plemons, Cara Jade Myers, JaNae Collins, Jillian Dion, Jason Isbell, Yancey Red Corn, Tantoo Cardinal, Scott Shepherd.
Extra
Un giovane uomo americano di ritorno dalla prima guerra mondiale, dove è stato ferito, torna nella sua terra e va a casa di suo zio, che vive in una città dell'Oklahoma abitata soprattuto da nativi della tribù Osage.
Gli Osage sono tutti ricchi e vivono di rendita, in grandi e belle case dove spesso hanno dei domestici bianchi e se ne vanno in giro su automobili bellissime con autista, in genere bianco anche lui. Ernest, il protagonista, cerca di adattarsi a questa realtà e si fida molto di suo zio, cosa che lo porterà a farsi coinvolgere in tragiche macchinazioni.
Quando ho visto il film, mi sono chiesto come fosse venuto in mente a Martin Scorsese di mostrare degli "indiani" ricchi sfondati, ma la cosa incredibile è che il film è tratto da un saggio del giornalista David Grann, intitolato "Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI" e pubblicato nel 2017. Saggio che descrive eventi reali avvenuti in Oklahoma negli anni '20 del novecento.
La tribù degli Osage viveva in Kansas ed era particolarmente bellicosa, tanto che arrivò a sottomettere varie altre tribù confinanti, mentre fioriva il commercio di pellicce in cambio di soldi, armi e cavalli, prima con i francesi, poi con gli spagnoli ed infine con gli anglosassoni. Subì infine lo stesso destino delle altre tribù e fu costretta a spostarsi in Oklahoma, dove, caso unico, acquistò con i propri soldi i territori della riserva.
Caso volle che qualche decennio dopo in quelle terre fu scoperto il petrolio e, visto che gli Osage ne erano gli unici proprietari, vendettero alle grandi compagnie petrolifere i diritti di sfruttamento del sottosuolo e diventarono tutti ricchi sfondati.
Fin qui tutto bene, ma il Congresso approvò una legge per cui ogni Osage con almeno il 50% di sangue indiano, doveva essere affidato ad un tutore bianco che ne gestisse gli affari. Alcuni di questi tutori si comportarono onestamente, ma molti cercarono in tutti i modi di approfittare della situazione ed entrare in possesso dei diritti petroliferi degli Osage.
Ci fu chi sposò una donna indiana e poi la uccise, simulando un suicidio, chi si propose di sterminare intere famiglie e così via. Così negli anni '20 ci fu una serie di omicidi e morti strane fra gli Osage, i quali alla fine inviarono una delegazione a Washington per chiedere aiuto al presidente Coolidge. Il quale inviò degli investigatori federali, cosa che portò di lì a poco alla nascita del Federal Bureau of Investigation (FBI).
Gli investigatori scoprirono gli autori di vari delitti, compresi quelli di cui si parla nel film, quasi sempre commessi con la connivenza delle autorità locali. È importante sapere che nel film ogni evento e ogni nome sono assolutamente reali.
Devo dire che il film mi ha appassionato, tanto che alla fine non mi sono neanche accorto che era durato ben 3 ore e 26 minuti. Nonostante l'avvio lento, gli intrighi ed i contrasti tra la furbizia criminale e l'antica innocenza colpiscoo molto e fanno salire dentro una rabbia molto forte.
Bellissima fotografia, sonoro ben fatto, plot avvincente ed ottima recitazione di tutti gli attori, dal protagonista DiCaprio allo zietto De Niro. Ma spicca tra tutte l'intepretazione di Lily Gladstone, la protagonista che interpreta una donna indiana e che è lei stessa una nativa americana.
Visto che è una delle candidate all'Oscar 2024 come migliore attrice protagonista, questa è la prima volta in assoluto che un nativo americano viene candidato agli Oscar. E il film ha totalizzato 10 candidature agli Oscar di quest'anno.

Al cinema
16.02.2024
Foglie al vento
(Kuolleet lehdet)
(2023)

Regia di Aki Kaurismäki.
Con Jussi Vatanen, Alma Pöysti, Janne Hyytiäinen, Nuppu Koivu, Matti Onnismaa, Martti Suosalo, Maria Heiskanen, Alina Tomnikov, Maustetytöt.
Extra
In una Helsinki periferica e dimessa, due persone sole, un uomo e una donna, cercano di incontrarsi, tra mille contrattempi e indecisioni.
Una storia quindi molto semplice, che riesce però ad appassionare fin dai primi fotogrammi. Fanno entrambi lavori manuali e precari ed hanno un basso livello economico. Lei vive da sola in una casa che ha ereditato e lui nel dormitorio della ditta per cui lavora, insieme a dun amico. Piano piano, si avvicineranno.
Kaurismäki ha fatto altri film su persone umili e sincere e mi piace ricordare che il suo primo film di questo tipo (Ombre in paradiso) è stata la mia prima recensione nella pagina Diario digitale, molti anni fa.
Il film si avvale della buona recitazione dei protagonisti ed ha un'ottima colonna sonora, fatta di canzoni per lo più finlandesi, tra cui spicca quella del gruppo Maustetytöt, due giovani sorelle molto brave.
C'è poi uno struggente amore per il cinema, evidenziato dai manifesti di film famosi che troviamo praticamente ovunque, sull'esterno del cinema, nelle abitazioni dei protagonisti, alle fermate del tram, sui muri del pub e in quasi ogni altro luogo.
Insomma, un piccolo grande film che vi entrerà nel cuore e che ha avuto il Premio della Giuria al festival di Cannes 2023.

Al cinema
12.02.2024
[18+]
Povere creature!
(Poor Things)
(2023)

Regia di Yorgos Lanthimos.
Con Emma Stone, Willem Dafoe, Mark Ruffalo, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Kathryn Hunter, Jerrod Carmichael, Hanna Schygulla, Margaret Qualley, Suzy Bemba.
Nella Londra dell'Ottocento uno stimato medico e chirurgo, Godwin Baxter, trapianta il cervello di un feto nel corpo di una donna morta e che così riesce a riportare in vita. La donna così deve apprendere tutto da zero, confrontandosi con la realtà con un corpo adulto ed un cervello da bambina, che apprende tuttavia rapidamente come funzionano le cose.
Chiaramente ispirato, almeno inizialmente e con tanto di scene in bianco e nero, alla storia di Frankenstein, il film ha dentro molti altri temi, tutti sviluppati in un modo che è insieme molto realistico e totalmente surreale.
La donna, che assume l'identità di Bella Baxter, scopre infatti molto presto anche la sessualità, che inizia a praticare senza alcun filtro, che sia educativo, morale, religioso o quant'altro. Il suo comportamento è quindi spesso totalmente spiazzante, tanto da portare quasi alla pazzia un playboy che l'aveva facilmente sedotta e condotta in un lungo viaggio. E quando scopre che nel mondo esistono l'ingiustizia, la povertà, la morte, Bella è totalmente sconvolta, quasi come il principe Gautama quando uscì per la prima volta dalla sua reggia.
Totalmente opposto il carattere di Godwin, per gli amici, non a caso, God. Con il viso sfigurato, freddo e razionale, anche se non privo di sentimenti, fa esperimenti azzardati e spesso crudeli, come crudele fu suo padre, che faceva addirittura esperimenti su di lui.
Il film ci mostra in questo modo l'essere umano diviso in due, con da una parte la scienza e la gelida razionalità di Godwin e dall'altra la pura istintualità di Bella, libera da qualsiasi condizionamento sociale. E con l'idea che in fondo noi esseri umani non siamo che l'unione, spesso inperfetta, di queste due metà, un po' come gli animali sperimentali che vediamo, metà anatra e metà cane.
E se in molte scene vince il pessimismo - Harry, un compagno di navigazione, dirà che "l'homo sapiens è totalmente fottuto" - alla fine prevale l'ottimismo di Bella, che decide di dare una svolta alla sua vita.
Menzione a parte per lo stile del film, una specie di impressionismo cinematografico, dove ci viene comunicata ad ogni scena l'essenza di ciò che dobbiamo percepire, non certo la realtà oggettiva. Abbiamo così bellissime scene di navigazione, sotto un cielo sempre uggioso e nero, mentre città come Lisbona e Alessandria d'Egitto sembrano uscite da una fiaba o da un sogno di Escher. C'è poi un ampio uso del grandangolo estremo e di riprese da angolazioni assolutamente inusuali (ma non per Lanthimos), sempre con lo scopo di comunicare ciò che dobbiamo cogliere.
In definitiva, siamo di fronte ad un film totalmente originale ed assolutamente meraviglioso, nonché capace di innescare profonde riflessioni ed accese discussioni filosofiche.
Il film, che è vietato ai minori per la presenza di scene di sesso molto esplicito, ha vinto il Leone d'Oro al Festival di Venezia 2023 e due Golden Globe, come miglior film e come migliore attrice protagonista, per Emma Stone. È anche candidato nel 2024 a ben 11 premi Oscar.
Personalmente, faccio il tifo per Emma Stone, perché la sua prova attoriale in questo film è davvero incredibile e l'Oscar lo merita davvero.

Al cinema
01.02.2024
[14+]
Anatomia di una caduta
(Anatomie d'une chute)
(2023)

Regia di Justine Triet.
Con Sandra Hüller, Milo Machado Graner, Swann Arlaud, Antoine Reinartz, Jehnny Beth, Samuel Theis, Saadia Bentaïeb, Camille Rutherford.
Una scrittrice affermata vive in una baita sulle alpi francesi, insieme al marito ed al figlio adolescente. Un giorno il marito viene trovato morto di fronte alla casa e la donna viene accusata di omicidio, con conseguente processo.
Così descritto, sembra il classico film processuale alla Perry Mason, ma in realtà c'è ben altro. Già nelle prime scene, e poi durante il processo, emerge infatti tutta la complessità dei rapporti che legano la scrittrice al marito. Un rapporto asimmetrico, come ce ne sono tanti, ma connesso alla ricerca di entrambi della creatività letteraria, con amore, rimorsi, frustrazioni e risentimenti che si mescolano in un cocktail fatale.
Oltre all'anatomia del rapporto di coppia, il film riguarda un po' anche il funzionamento della giustizia, visto che la tesi accusatoria è talmente suggestiva da far ricondurre ogni fatto ad essa, escludendo di fatto ogni altra ipotesi. E dove la finzione letteraria e la vita sembrano coincidere in modo inquietante.
A questi due temi principali se ne aggiungono altri e tutto ciò rende il film molto complesso, pur nella sua apparente semplicità narrativa.
Molto brava la protagonista e bravi anche gli altri attori. Il film è stato premiato con la Palma d'Oro al Festival di Cannes 2023 ed è candidato a 5 premi Oscar nel 2024.


27.01.2024
[14+]
On the Edge
(Entre la vie et la mort)
(2022)

Regia di Giordano Gederlini.
Con Antonio de la Torre, Marine Vacth, Olivier Gourmet, Lila Jonas, Fabrice Adde, Tibo Vandenborre, Marie Papillon.
Un autista della metropolitana di Bruxelles, di origine spagnola, subisce un tragico evento, che porterà pian piano a scoprire una realtà inaspettata.
Un noir francofono realizzato abbastanza bene, anche se ovviamente siamo lontani dal capolavoro.
Una delle rare sere in cui accendo la tv, ho visto che iniziava su Rai 4 e me lo sono visto. Sicuramente un film interessante.

Al cinema
10.01.2024
Perfect Days
(2023)

Regia di Wim Wenders.
Con Kōji Yakusho, Tokio Emoto, Arisa Nakano, Aoi Yamada, Yumi Asō, Sayuri Ishikawa, Tomokazu Miura, Min Tanaka.
Hirayama vive a Tokyo e ogni giorno fa le stesse cose. Si alza, fa colazione e va al lavoro, che consiste nel pulire i bagni pubblici della città. A metà giornata fa una pausa, mangiando un panino nel parco vicino ad un tempio shintoista. Verso sera cena in una trattoria e torna a casa, dove va a letto, leggendo un buon libro.
Le sue giornate si ripetono inesorabilmente identiche, o con minime variazioni, ma Hirayama le vive con gioia e con uno sguardo empatico verso gli altri. Solo l'incontro con sua nipote fuggita di casa ci suggerirà (ma è appunto solo un suggerimento) i motivi che lo hanno portato a vivere in questo modo, senza cercare in alcun modo di migliorare la sua situazione.
Come spesso accade nei film di Wenders, le immagini e il ritmo sono più importanti della stessa storia, cosa accentuata in questo caso dalla ripetitività degli eventi, in una Tokyo meno sfavillante di quella che appare nelle immagini promozionali. Ed anche la musica ha un ruolo importante, visto che Hirayama ascolta in auto solo musicassette di rock americano.
Un film decisamente bello e con una ottima interpretazione del protagonista, non a caso già premiato al Festival di Cannes per questo ruolo.
Ed anche uno o più Oscar sono probabili per questa pellicola, disponibile nei cinema doppiata in italiano o anche in originale con sottotitoli, che consiglio, anche perché i dialoghi sono davvero pochi.

31.12.2023
[13+]
Berlino
(La casa de papel: Berlín)
(2023)

Serie ideata da Álex Pina, Esther Martínez Lobato.
Regia di Albert Pintó, David Barrocal, Geoffrey Cowper.
Con Pedro Alonso, Samantha Siqueiros, Tristán Ulloa, Michelle Jenner, Julio Peña, Begoña Vargas, Joel Sánchez, María Isabel Rodríguez, Najwa Nimri, Itziar Ituño.
Naturalmente il titolo non ha niente a che vedere con la capitale della Germania, visto che Berlino è il nome di battaglia di Andrés de Fonollosa, uno dei protagonisti della fortunata serie "La casa di carta". Nella serie Berlino muore e questo è quindi un prequel, una storia che si svolge anni prima, a Parigi (8 episodi da circa un'ora ognuno).
Berlino ha messo su una banda di sei persone, con l'obiettivo di rubare dei gioielli dalla sede di una casa d'aste. Come sempre, il suo piano è geniale e prevede come affrontare ogni contrattempo, tranne uno: l'amore. Ed è proprio per amore che sia Berlino che altri componenti della banda metteranno a rischio l'impresa.
Diciamo la verità, nella serie originale Berlino era un personaggio che non avevo apprezzato molto, perché descritto come un narcisista totalmente amorale, misogino e persino violento. In questa serie, invece, assomiglia di più ad un ladro gentiluomo, nobile e cortese, disposto a tutto pur di farsi amare. Insomma, il personaggio è stato recuperato e migliorato, reso più attraente.
E alla fine la cosa più bella di questa serie è che il furto diventa quasi un pretesto per parlare dell'importanza dell'amore. Berlino ha appena divorziato e si innamora della moglie dell'uomo che dovrà derubare, Damián è un uomo maturo in crisi di coppia, che scopre la bellezza di abbandonarsi a nuove avventure, Keila è un genio informatico ed elettronico, che ha sempre evitato coinvolgimenti emotivi e ora è attratta da Bruce, mentre Roi e Cameron sanno che dovranno evitare storie sentimentali per essere professionali, ognuno con un passato doloroso alle spalle.
Alla fine, tra piani geniali e fughe rocambolesche, ciò che conterà per ognuno è solo l'amore.
Grande divertimento nel descrivere i francesi e camei finali di Najwa Nimri e Itziar Ituño, due delle protagoniste della Casa di Carta.
Insomma, una serie davvero molto bella, un buon modo per finire il 2023. Buona visione!

27.12.2023
Pardon my Icelandic
(2020)

Autore e interprete Ari Eldjárn
Tanto per completare la saga nordica, dopo aver visto le due serie noir sono passato alla visione di questo one man show di Ari Eldjárn, un comico islandese.
Ari ironizza sulle rivalità tra i vari popoli nordici, sulle diverse lingue ed i comportamenti, anche con grande autoironia sul suo paese. Ad esempio, dopo aver scherzato sulla mania per l'organizzazione di tedeschi e danesi, se ne esce dicendo che "noi islandesi siamo invece gli italiani del nord" 😀
Insomma, questo spettacolo mi ha divertito molto, anche perché mi ha ricordato delle situazioni che ho vissuto di persona. Due anni fa a Copenhagen, ad esempio, mi era parso di notare un grande rispetto, persino eccessivo, dei danesi nei confronti dei britannici, tanto che avevo pensato, in caso di nuovo viaggio, di parlare solo in inglese e fingermi britannico. Bene, una delle battute di questo spettacolo riguarda proprio la sottomissione psicologica dei danesi verso gli inglesi! A quanto pare, ci avevo azzeccato.
Lo spettacolo è disponibile solo in inglese con i sottotitoli in italiano. Se capite un po' la lingua o non avete problemi a leggere i sottotitoli, vi divertirete di sicuro.

17.12.2023
[13+]
Entrapped
(Ófærð)
(2021)

Serie ideata da Baltasar Kormákur.
Regia di Baltasar Kormákur, Börkur Sigþórsson, Katrín Björgvinsdóttir.
Con Ólafur Darri Ólafsson, Ilmur Kristjánsdóttir, Björn Hlynur Haraldsson, Haraldur Stefánsson, Thomas Bo Larsen, Egill Ólafsson, Sigurður Þór Óskarsson, Margrét Vilhjálmsdóttir, Guðjón Pedersen, Svandis Dora Einarsdottir, Davíð Guðbrandsson.
Si tratta in pratica della terza stagione della serie Trapped, disponibile su Netflix con questo diverso titolo. È composta da 6 episodi da circa 50 minuti ognuno.
I due investigatori Andri e Hinrika sono questa volta alle prese con un omicidio avvenuto all'interno di una setta New Age chiamata "La famiglia" e che vive in una fattoria isolata in campagna, a poca distanza da Siglufjörður, sulla costa nord dell'Islanda. Il gruppo vive sotto la costante minaccia di un gruppo di motociclisti di estrema destra venuti dalla Danimarca e gli sviluppi saranno, al solito, più complessi di quelli che appaiono inizialmente.
Buona recitazione di tutti gli attori, colonna sonora che sottolinea abilmente ogni atmosfera e intrigo giallo e noir interessante.
Inutile dire che mi è piaciuta anche questa terza stagione di una serie, che, come ho scoperto, è anche piaciuta moltissimo nel Regno Unito.
Anche questa volta il trailer l'ho trovato solo in originale con i sottotitoli in inglese, ma la serie è disponibile anche doppiata in italiano.

14.12.2023
[16+]
Trapped
(Ófærð)
(2015-2019)

Serie ideata da Baltasar Kormákur
Regia di Baltasar Kormákur e altri.
Con Ólafur Darri Ólafsson, Ilmur Kristjánsdóttir, Ingvar Eggert Sigurðsson, Nína Dögg Filippusdóttir, Baltasar Breki Samper, Sigrún Edda Björnsdóttir, Pálmi Gestsson, Sólveig Arnarsdóttir, Aron Már Ólafsson, Stormur Jón Kormákur Baltasarsson.
Serie televisiva islandese, composta da due stagioni, ognuna di 10 episodi lunghi circa 50 minuti. Esiste anche una terza stagione, fatta di 6 episodi e che devo ancora vedere, reperibile su Netflix sotto il diverso titolo di "Entrapped".
È una serie gialla o forse piuttosto noir, ben realizzata e dall'ambientazione molto diversa dal solito, visto che siamo a Siglufjörður, un villaggio situato nell'estremo nord dell'Islanda, sul mare.
Nella prima stagione attracca un traghetto dalla Danimarca e viene ripescata in mare una parte del cadavere di un uomo, mentre infuria una tempesta di neve che isola la città dal resto del paese. Così i soli tre poliziotti locali devono indagare per risolvere il caso, non prima che vari altri omicidi vengano commessi. Nella seconda stagione un uomo tenta di uccidere la sorella, che è il ministro dell'industria, e da ciò si sviluppano vari altri eventi, che portano anche a vari omicidi.
La serie è ben recitata, l'intreccio giallo funziona abbastanza bene e la colonna sonora è molto ben fatta. Un punto di forza è poi ispirarsi ai veri problemi dell'Islanda, che entrano a far parte, sia pure indirettamente, della trama: la crisi economica del 2008 che portò al fallimento del paese, lo sviluppo di industrie che impattano sull'ambiente, come la produzione di alluminio, l'immigrazione e il trattamento degli immigrati, il disagio giovanile, la vita nelle zone remote, etc.
Insomma è una serie che ho gradito molto e che consiglio.
Il trailer l'ho trovato solo in originale con i sottotitoli in inglese, ma si può vedere anche doppiata in italiano.

06.12.2023
[16+]
I pazienti del dottor Garcia
(Los pacientes del doctor García)
(2023)

Regia di Joan Noguera.
Con Javier Rey, Tamar Novas, Verónica Echegui, Stephanie Cayo, Claudia Traisac, Toni Sevilla, Itziar Atienza, Jon Olivares, Raúl Jiménez, Eva Llorach, Martina Gusmán, Marius Biegai.
Serie televisiva spagnola, composta da 10 episodi della durata di circa un'ora ognuno. La serie è ambientata per lo più a Madrid ed è tratta dal romanzo omonimo di Almudena Grandes. Segue le vicende di un medico e dei suoi amici e conoscenti, dal 1936, in piena guerra civile spagnola, al 1975, anno in cui cadde la dittatura di Francisco Franco.
Il medico, pioniere locale delle trasfusioni di sangue e fondamentalmente apolitico, per motivi umanitari si trova ad aiutare prima i combattenti di sinistra della repubblica spagnola e poi coloro che cercherano di lottare in clandestinità contro la dittatura. Entra anche in contatto con un diplomatico che sta svolgendo una missione segreta per conto del governo repubblicano e che, dopo la fine della guerra mondiale, si infiltrerà negli ambienti degli ex nazisti per cercare di scoprire le loro vie di fuga verso il Sud America, coperti ed appoggiati sia dal governo franchista che da quello peronista in Argentina. I nostri vengono a volte aiutati da una agente americana, dispiaciuta del fatto che il suo paese consideri ormai l'URSS come il nemico principale e che quindi appoggi sia Franco che molte altre dittature di destra.
Così ognuno finisce con il vivere una doppia vita, o anche tripla o quadrupla, cercando di badare anche agli affetti familiari e sempre in bilico tra la serenità ed il timore quotidiano di essere scoperti, in una grande epopea che ci ricorda tanti eventi storici che nessuno dovrebbe dimenticare.
Buona recitazione di tutti gli attori e stile che varia dalla quasi commedia al thriller al film di spionaggio al film storico o di guerra, con la tensione che rimane costantemente alta.
Ho gradito molto questa serie e la consiglio a tutti.
Ho trovato solo un breve trailer in inglese, ma si può vedere doppiata in italiano o anche in spagnolo con i sottotitoli italiani.

27.11.2023
[16+]
Neve alle Azzorre
(Rabo de Peixe)
(2023)

Serie ideata da Augusto Fraga.
Regia di Tiago Guedes.
Con José Condessa, Helena Caldeira, André Leitão, Rodrigo Tomás, Albano Jerónimo, Kelly Bailey, Marcantonio Del Carlo, Pêpê Rapazote, João Pedro Vaz.
Serie portoghese costituita da 7 episodi da circa 50 minuti ognuno. Nel corso del 2024 dovrebbe uscire la seconda stagione.
A Rabo de Peixe (letteralmente Coda di Pesce), una cittadina dell'isola di São Miguel, nell'arcipelago delle Azzorre, arrivano sulla spiaggia decine di pacchi, provenienti dal naufragio di una barca a vela condotta da due mafiosi italiani. I pacchi contengono oltre una tonnellata di cocaina purissima e la gente del posto ne fa incetta, come è abitudine in questi casi.
Tra di essi Eduardo, che sogna di andare in America, Silvia, che gestisce una piccola videoteca, Carlinhos, che sogna di fare il musicista, e Rafael, centrocampista della squadra di calcio locale, pensano che questa sia l'unica occasione loro capitata per cambiare vita e fuggire dalla miseria e dall'isolamento di queste isole situate nel bel mezzo dell'Atlantico.
Si organizzano quindi per raccogliere quanti più pacchi possibile e per commercializzare la droga, pur tra mille dubbi e contraddizioni. Ovviamente le cose non possono andare lisce, perché la mafia, la polizia ed i malavitosi locali inizieranno a dar loro la caccia, cosa che farà attraversare al gruppo una serie di drammatiche vicende, dove nessuno sarà innocente e tutti dovranno pentirsi di qualcosa.
Una serie quindi sicuramente interessante e ben realizzata e che oltretutto si ispira ad un evento reale: nel 2001 proprio a Rabo de Peixe arrivarono in spiaggia diversi pacchi contenenti cocaina e molte persone del posto ingenuamente la consumarono e finirono in ospedale o morirono.

23.11.2023
PPV € 4,99
Barbie
(2023)

Regia di Greta Gerwig.
Con Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Michael Cera, Ariana Greenblatt, Rhea Perlman, Will Ferrell, Kate McKinnon, Issa Rae, Emma Mackey, Kingsley Ben-Adir, Simu Liu.
Film molto divertente che ha come protagonista Barbie, la bambola più venduta di tutti i tempi.
Barbie vive a Barbieland, dove tutte le donne si chiamano Barbie e ricoprono tutti i ruoli importanti nella società, da presidente a giudice a pilota d'aereo a scienziato, in un mondo perfetto dove la festa è continua ed il dolore non esiste. Gli uomini si chiamano tutti Ken e non fanno quasi nulla, salvo essere a disposizione delle Barbie per qualsiasi cosa esse desiderino.
Per uno strano caso, Barbie e Ken devono spostarsi momentaneamente nel mondo reale, dove lei scopre con orrore che il potere viene qui esercitato per lo più dagli uomini, mentre Ken, dopo aver visto le stesse cose, cerca di importare il patriarcato dentro Barbieland. Le Barbie dovranno quindi organizzarsi per riportare il loro mondo allo stato precedente.
Ovviamente da questo si capisce che il film, oltre che un omaggio palese alla famosa bambola (per la gioia della Mattel), è anche un pretesto per parlare del ruolo degli uomini e delle donne nella società, argomento quanto mai attuale.
Una scommessa vinta quindi per la regista, Greta Gerwig, che io personalmente adoro. Il film ha avuto una buona critica e soprattutto un enorme successo al botteghino, incassando nei primi quattro mesi ben 14 volte la somma usata per produrlo (1,4 miliardi di dollari contro 100 milioni).
Molto brava la protagonista e molto divertente Gosling nei panni di Ken, come pure è da citare l'esilarante parodia iniziale di "2001, Odissea nello spazio" (tra l'altro veritiera, perché gli psicologi hanno scoperto che molte bambine ad un certo punto distruggono le loro Barbie, come rito di passaggio ad una età meno infantile).

18.11.2023
Il migliore dei mondi
(2023)

Regia di Danilo Carlani, Alessio Dogana, Maccio Capatonda.
Con Maccio Capatonda, Martina Gatti, Pietro Sermonti, Tomas Arana, Valerio Desirò, Luca Vecchi.
Il protagonista, Ennio, vive una vita solitaria ma felice, tutta basata sulla tecnologia, tra navigatori GPS, automazione casalinga e sesso sia virtuale che reale, ma sempre senza impegno, mentre gestisce un negozio insieme al fratello.
Un giorno, per un inspiegabile fenomeno, si trova catapultato in un universo parallelo, dove la tecnologia si è fermata a qualche decennio prima, cosa che lo trasporta in una serie di tragicomiche avventure.
Film leggero e divertente, con una riflessione sul modo in cui viviamo e sul ruolo della tecnologia nei rapporti umani.
Viviamo davvero nel migliore dei mondi possibili, come direbbe un redivivo Leibnitz, dove siamo soli, ma attiviamo il frullatore con Alexa e viviamo in simbiosi con i social network? Oppure sarebbe meglio riscoprire una socialità fatta di incontri fatti di persona?
Ai futuri social network l'ardua sentenza.

09.11.2023
[16+]
Glória
(2021)

Serie ideata da Pedro Lopes.
Regia di Tiago Guedes.
Con Miguel Nunes, Matt Rippy, Stephanie Vogt, Carolina Amaral, Afonso Pimentel, Victória Guerra, Adriano Luz, João Pedro Vaz, Maria João Pinho, Joana Ribeiro.
Serie portoghese costituita da 10 episodi da circa 50 minuti ognuno. È ambientata nel 1968, in piena guerra fredda, a Glória do Ribatejo, una cittadina portoghese non lontana da Lisbona.
In quella località le forze Usa avevano installato dei potenti trasmettitori radio che facevano programmi destinati ad essere ascoltati nell'Europa dell'est, oltre la cosiddetta Cortina di Ferro. Ovvio quindi che il centro, chiamato Raret, fosse un obiettivo primario per gli agenti sovietici operanti in Europa occidentale.
Devo dire che il primo episodio mi ha lasciato un po' perplesso, ma la serie decolla presto e si fa apprezzare per molti aspetti: buona recitazione degli attori, bella ricostruzione d'ambiente e fotografia, ma soprattutto una ottima sceneggiatura, con una accurata descrizione dei vari personaggi e delle loro interazioni. Storie d'amore e di spionaggio si intrecciano così con i problemi del Portogallo di quegli anni, tra logoranti guerre coloniali e la crisi imminente del regime di Salazar, che cadrà pochi anni dopo. E in tutto ciò gli agenti sovietici agiscono con astuzia e spietatezza, a cominciare dal protagonista, un gran simpaticone che con il procedere della serie diventa il personaggio più antipatico.
Il trailer l'ho trovato solo in portoghese con sottotitoli in inglese, ma la serie è disponibile anche in italiano. Io però ho preferito, come quasi sempre, vederla in lingua originale, perché un po' di portoghese lo capisco e anche perché la recitazione del capo centro americano e della moglie rende veramente l'idea solo se ascoltata nell'inglese originale.

04.11.2023
[13+]
Quando ho smesso di preoccuparmi ed ho iniziato a masturbarmi
(Året jag slutade prestera och började onanera)
(2022)

Regia di Erika Wasserman.
Con Katia Winter, Jesper Zuschlag, Henrik Dorsin, Nour El-Refai, Vera Carlbom, Pablo Leiva Wenger, Hannes Fohlin, Sara Shirpey, Bahar Pars, Antonio Di Ponziano, Disa Ostrand.
Al di là del titolo provocatorio, ma comunque pertinente, questo film è una commedia leggera e divertente.
Hanna è una donna in carriera che, mentre sta per arrivare ai 40 anni, desidera il secondo figlio, ma la sua vita professionale e la voglia di maternità la mettono in conflitto con il marito Morten, per cui i due si separano. Rimasta sola, senza casa e senza lavoro, passerà per una serie di avventure tragicomiche, fino a capire che è meglio vivere la vita con leggerezza e senza aspettative, apprezzando se stessa e le proprie esigenze fisiche.
Va detto che l'ironia del film sarà forse più apprezzata nei paesi scandinavi, visto che si riferisce al loro modo di vivere, ma le riflessioni sullo stress da lavoro e sul vivere la vita in modo più rilassato sono sicuramente universali.
Il film si fa apprezzare anche per la protagonista, bella, brava e molto simpatica.
È disponibile anche doppiato in italiano, ma consiglio di vederlo nell'originale svedese, con i sottotitoli italiani.

Al cinema
13.10.2023
[18+]
Oppenheimer
(2023)

Regia di Christofer Nolan.
Con Cillian Murphy, Emily Blunt, Matt Damon, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Jason Clarke, Casey Affleck, Rami Malek, Kenneth Branagh.
Il film racconta la storia di Robert Oppenheimer, il fisico che fu messo a capo del Progetto Manhattan, destinato a costruire la prima bomba atomica, pensata inizialmente contro la Germania nazista, che stava pure studiando lo stesso tipo di arma.
Furono stanziate enormi risorse economiche ed un numeroso gruppo di scienziati visse per due anni nel deserto di Los Alamos, fino al raggiungimento dell'obiettivo nel luglio 1945 con l'esperimento Trinity, con cui fu fatta esplodere la prima bomba atomica della storia. E sempre a Los Alamos furono costruite subito dopo le bombe che furono lanciate su Hiroshima e Nagasaki.
Bisogna dire che la storia di Los Alamos è descritta bene e costituisce uno dei pochi momenti avvincenti di questo film, come pure sono avvincenti alcune vicende private di Oppenheimer, come quelle che portarono al suicidio di una sua amante. Per il resto il film è una biografia che fa ampio uso di flashback e flash forward, con alternanza di momenti in bianco e nero e altri a colori, con ampio spazio dedicato alle vicende processuali che seguirono la guerra e che videro il fisico sottoposto ad una inchiesta.
La prima cosa da dire è che vediamo qui un Nolan molto diverso dal solito: nessun paradosso temporale e nessun particolare spunto narrativo, solo una biografia, dove oltretutto l'uso dei flashback non è particolarmente felice e dove l'uso del bianco e nero in alcune sequenze è in gran parte incomprensibile ed immotivato. Lo spazio dedicato alle noiosissime vicende processuali è poi troppo ampio e contribuisce alla inutile lunghezza del film (ben 180 minuti). Probabilmente una maggiore compattezza narrativa avrebbe giovato.
Ci sono poi delle strane carenze nella sceneggiatura. Volendo mostrare ad esempio i dilemmi morali di Oppenheimer che seguirono la bomba su Hiroshima, forse avrebbe giovato mostrare qualche immagine della città giapponese distrutta. Non dico le foto con la pelle che cade a brandelli o le persone ridotte a moncherini, ma almeno quelle immagini, facilmente reperibili, dove si vede la città spianata e ridotta ad una pianura deserta. Sicuramente tutto ciò avrebbe reso più credibili i dilemmi del fisico, ma di Hiroshima e Nagasaki non si vede un singolo fotogramma.
La critica cinematografica si è spellata le mani per applaudire questo film, ma, se devo essere sincero, io l'ho trovato troppo lungo, in gran parte noioso, con il montaggio un po' confusionario, con il bianco e nero inutile e tante carenze nella sceneggiatura. Nella parte finale del film, alcuni spettatori letteralmente sonnecchiavano nelle poltrone e questo fa giustizia di tanta critica entusiasta.
Sembra quasi un'opera su commissione, come pure il libro da cui è tratta, avente l'obiettivo di riabilitare la figura di Oppenheimer, il fisico che costruì la prima bomba atomica e che partecipò persino alla scelta degli obiettivi civili delle prime due atomiche.
L'unico aspetto positivo è la bravura del cast, a partire dal protagonista Cillian Murphy, ma per il resto considero questo film un sontuoso flop.

28.09.2023
[13+]
Zappa
(2020)

Regia di Alex Winter.
Con Frank Zappa e altri.
È questo un bellissimo documentario sulla vita e la carriera musicale di Frank Vincent Zappa, il noto compositore e chitarrista americano, proveniente da una famiglia di origine italiana.
Zappa fu decisamente alternativo, con la sua musica e il suo modo di comportarsi, ispirato alla massima libertà individuale. Ma fu al tempo stesso anche alternativo rispetto agli alternativi dell'epoca: non gli piacevano gli hippy (antipatia ricambiata), non usava droghe e ne sconsigliava l'uso, era un perfezionista sul lavoro, tanto da stressare molti musicisti che suonavano con lui, all'occorrenza sapeva anche vestire in giacca e cravatta, specie quando andava al Congresso a difendere i diritti civili.
Insomma, un musicista creativo ed originale, grande chitarrista e grande compositore, che compose anche molti pezzi per orchestra, scoperti solo verso la fine della sua carriera.
Un episodio curioso riguarda la caduta del muro di Berlino. Era così famoso nell'Europa dell'Est che fu chiamato per un enorme concerto a Praga e conobbe persino l'ex dissidente nonché nuovo presidente della Cecoslovacchia, Vaclav Havel. E per alcuni mesi fu una specie di ambasciatore ufficioso degli Usa in Cecoslovacchia.
Morì per un cancro alla prostata, alla fine del 1993.
Unico neo di questo documentario, secondo me, è che non si sente molta della sua musica, solo brani davvero molto brevi, ma per il resto è sicuramente da vedere, perché ci trasporta nel mondo di Frank Zappa e nella straordinaria epoca in cui visse.

19.07.2023
[13+]
Rumore bianco
(White Noise)
(2022)

Regia di Noah Baumbach.
Con Adam Driver, Greta Gerwig, Don Cheadle, Raffey Cassidy, Lars Eidinger, Sam Nivola, May Nivola, Logan Fry, Francis Jue.
Film davvero molto particolare questo, tratto da un altrettanto originale romanzo di Don DeLillo.
Il film inizia come una commedia satirica che prende di mira la famiglia moderna, composta in questo caso da genitori al quarto matrimonio e con tre figli su quattro che provengono dai matrimoni precedenti, poi il consumismo, con i supermercati descritti esplicitamente come dei templi, ed anche il mondo accademico, fatto da professori superstar specializzati in campi molto specifici, in questo caso la figura di Adolf Hitler. Dietro l'apparente benessere si nascondono nevrosi e tensioni irrisolte, con il tema della morte rigorosamente rimosso dal mondo cosciente e che riemerge nel profondo, facendo danni, specie a Babette, la moglie del professore protagonista.
Un giorno su questo american dream, che è anche un po' nightmare, piomba la catastrofe: un incidente ferroviario genera una nube altamente tossica che costringe all'evacuazione della idilliaca cittadina. In questo frangente il grande professore si rivela inadeguato, perché tende a rimuovere il pericolo, mentre i figli appaiono più razionali ed organizzati (ulteriore satira sulla famiglia odierna, dove in genere i figli sono più logici dei genitori).
Superato il pericolo, si torna all'apparente normalità, con però alcune importanti rivelazioni su Babette e con la paura della morte che riemerge in modo molto concreto, perché il professore si era esposto troppo a lungo alla nube tossica e rischia conseguenze tragiche entro pochi anni.
Non avendo letto il romanzo, non so quanto Baumbach sia riuscito a trasporlo efficacemente sullo schermo, ma il film mi ha colpito ed interessato. Pur nella varietà dello stile (si parte con la commedia satirica, per continuare con il catastrofismo e finire con atmosfere alla David Lynch e persino alla Mel Brooks, nelle ultime scene) la bravura di Adam Driver e Greta Gerwig sostiene la coerenza della trama in modo esemplare.
Il film ha avuto una accoglienza contrastata, non a tutti è piaciuto. Devo dire che invece a me è piaciuto molto e ne consiglio la visione. C'è molta carne al fuoco, ma Baumbach, seguendo DeLillo, è riuscito a dipingere un affresco affascinante e inquietante sulla società dei nostri giorni.
È disponibile anche doppiato in italiano.



28.06.2023
Blanca
(2021)

Regia di Jan Maria Michelini, Giacomo Martelli.
Con Maria Chiara Giannetta, Giuseppe Zeno, Enzo Paci, Pierpaolo Spollon, Gualtiero Burzi, Federica Cacciola, Antonio Zavatteri, Sara Ciocca, Ugo Dighero.
Serie televisiva italiana in 6 episodi da circa 100 minuti ognuno. Nell'autunno 2023 uscirà la seconda stagione, costituita probabilmente da altri 6 episodi.
La protagonista, Blanca, è una giovane ragazza non vedente (ma lei direbbe: "dì pure cieca, non è un'offesa") che ha un contratto da stagista con un commissariato di polizia di Genova. Grazie all'estrema sensibilità del suo udito ed alle sue capacità deduttive, risulterà decisiva nel risolvere vari casi ed individuare i colpevoli dei delitti.
Già così la serie, tratta dai romanzi di Patrizia Rinaldi, sembra interessante, ma ciò che la rende speciale è lo stile della narrazione. Evidentemente la Rai ha imparato la lezione delle recenti serie televisive ed ha abbandonato il suo classico stile aulico fatto di suorine benevolenti e carabinieri dal cuore d'oro, ambientate in mondi fiabeschi che non hanno nessun rapporto con la realtà.
Qui invece c'è una ventata d'aria fresca e l'ambientazione genovese dà una marcia in più alla storia, con il cinismo cattivo dei suoi abitanti che ne maschera appena l'indole in realtà bonaria, i bei panorami, il mare ed un città fatta a strati che sono al tempo stesso geografici e sociali. La recitazione poi è molto buona, a partire dalla protagonista, che riesce perfettamente ad immedesimarsi nel modo di vivere di un non vedente.
La serie fa anche ampio uso del flashback, sapientemente mescolato con gli eventi correnti e cerca spesso di farci percepire il mondo come lo sente un cieco, un panorama acustico invece che visivo. E anche le musiche sono molto belle, tutte realizzate dal gruppo "Calibro 35".
Insomma, questa volta la Rai ha fatto centro e la prova è che la serie è stata venduta a molte reti televisive estere.
Maria Chiara Giannetta ha ricevuto il Nastro D'Argento come migliore attrice protagonista e la serie è stata premiata anche ai C21 International Drama Awards.


19.05.2023
[13+]
The Big Bang Theory
(2007-2019)

Serie ideata da Chuck Lorre e Bill Prady.
Con Jim Parsons, Johnny Galecki, Kaley Cuoco, Simon Helberg, Kunal Nayyar, Melissa Rauch, Mayim Bialik, Kevin Sussman, Laura Spencer, Wil Wheaton, Sara Gilbert, Christine Baranski, Bob Newhart, Brian George, Lauren Lapkus, John Ross Bowie, Rati Gupta, Kate Micucci.
Extra
Avevo già parlato qui di questa serie televisiva americana. La novità, tutta mia, è che mi è piaciuta talmente che pian piano ho visto tutte le 12 stagioni e tutti i 279 episodi da cui è costituita, tutti visti nell'originale inglese, con sottotitoli.
È tempo quindi di un consuntivo e bisogna innanzitutto dire che gli autori sono stati bravi a mantenere un buon livello creativo per oltre 12 anni, anche se nelle ultime due stagioni si percepisce chiaramente il fatto che ormai non sapessero più cosa inventare. Da notare che gli autori avrebbero voluto realizzare altre due stagioni, ma Jim Parsons, uno degli attori principali, ha rifiutato un contratto da oltre 50 milioni di dollari ed ha messo così fine alla serie. C'è da capirlo, dopo 12 anni nei panni del bizzarro Sheldon, continuare ne avrebbe messo probabilmente a rischio la salute mentale.
E poi di soldi gli attori ne avevano già guadagnati molti, visto che dalla ottava stagione il compenso dei tre protagonisti principali è stato di un milione di dollari ad episodio (il calcolo è facile: fa 120 milioni in 5 anni). Ed oltre a questo avevano una percentuale sui ricavi pubblicitari.
Per quanto riguarda la storia, con il tempo le vicende dei protagonisti hanno avuto una evoluzione. Bernadette, entrata solo dalla terza stagione ed interpretata molto bene da Melissa Rauch, diviene presto uno dei personaggi principali e diverte con la bassa statura e la voce acuta da bambina, che constrastano con il suo carattere deciso e le battute taglienti. Decisamente uno dei personaggi meglio riusciti.
Bernadette viene corteggiata e quindi sposata da Howard, dal carattere ironico, un po' mammone e un po' farfallone, molto divertente anche lui. Tra Howard di origine ebraica e Bernadette di origine cattolica e polacca, le vicende matrimoniali dei due sono una continua fonte di divertimento.
Anche Penny, disinibita e vitale, alla fine cede alla maldestra corte di Leonard, un bravo ragazzo impacciato e insicuro, sempre alle prese con la mancata stima da parte di Beverly, sua madre (Christine Baranski), una fredda psichiatra di fama che lo usa persino per i suoi esperimenti. Penny è interpretata da Kaley Cuoco, la cui origine italiana è ben visibile nel suo carattere, mentre Leonard ha il viso di Johnny Galecki. Sono bravissimi entrambi.
C'è poi Rajesh Koothrappali, interpretato da Kunal Nayyar, un astrofisico indiano sorridente e pieno di battute, che prova varie volte a trovare una compagna, per poi rimanere deluso e tornare single.
E c'è naturalmente il personaggio più iconico della serie, ovvero Sheldon Cooper, fisico teorico del Caltech e dal carattere alquanto originale. Ama organizzare la sua vita in modo rigoroso (un orario preciso per la toilette, una sera specifica per la cena cinese, un posto riservato nel divano comune, ecc.), stende chilometrici contratti di convivenza tra coinquilini, ha un ego da megalomane e prende in giro Leonard perché è un fisico sperimentale e ancora di più Howard, perché è solo un ingegnere.
Insomma, Sheldon è un pazzo scatenato, come spesso gli fanno notare i suoi amici, ma la sua è una pazzia benigna, come quella di Don Chisciotte, anche perché sempre basata sulla logica, anche se surreale e piena di paradossi. Penso che in alcuni episodi la stramberia di Sheldon diventi eccessiva, ma questo aspetto viene mitigato nelle ultime stagioni, quando egli riesce addirittura a sposare Amy, intepretata da Mayim Bialik, un po' stramba anche lei e che in realtà non vedeva l'ora di ricevere una simile proposta.
Come ho già scritto in passato, la serie prende anche un po' in giro il mondo degli scienziati, anche se tutte le informazioni scientifiche mostrate sono corrette, perché fornite da un professore di fisica del Caltech. In una puntata Sheldon spiega addirittura a Penny i fondamenti della teoria delle stringhe.
Un esempio di battuta è Bernadette che dice, lei che lavora nel team scientifico di un'industria farmaceutica: "Noi siamo molto bravi. Pensa che abbiamo inventato una nuova malattia e poi la sua cura e tutto nel giro di due mesi!".
Un'altra caratteristica della serie è data dalla lunga serie di camei di scienziati ed altri personaggi famosi. Wil Wheaton, attore di Star Trek, appare in vari episodi interpretando se stesso. Stephen Hawking appare in alcuni episodi e poi ci sono molti altri che sono presenti in un singolo episodio, come Leonard Nimoy (Star Trek), Buzz Aldrin (astronauta, secondo uomo sulla Luna), Elon Musk (imprenditore), Bill Gates (imprenditore), Steve Wozniak (informatico), Ellen DeGeneres (conduttrice tv), William Shatner (Star Trek), Brian Greene (fisico teorico), Neil deGrasse Tyson (astrofisico) e tanti altri.
La serie ha avuto negli anni una lunga serie di riconoscimenti. Jim Parsons ha vinto il Critics' Choice Television Award, il Golden Globe, uno dei TCA Awards, tre People's Choice Awards e ben quattro Emmy Awards.
Kaley Cuoco ha vinto due volte il People's Choice Awards. Mayim Bialik ha vinto due volte il Critics' Choice Television Award. E poi uno degli Emmy Awards ciascuno a Bob Newhart ed a Christine Baranski.
La serie nel suo complesso ha poi a vario titolo collezionato uno degli AFI Awards, uno dei Do Something Awards, tre Emmy Awards, ben otto People's Choice Awards e due TCA Awards.
Insomma, una serie davvero simpatica che mi ha regalato dozzine di momenti di puro buonumore.

15.05.2023
[18+]
Amy
(2015)

Regia di Asif Kapadia.
Con Amy Whinehouse, Mitch Whinehouse, Blake Fielder-Civil, Raye Cosbert, Salaam Remi, Juliette Ashby, Lauren Gilbert, Sam Beste.
Extra
Questo film racconta la vita di Amy Whinehouse, la brava e nota cantante inglese di jazz e pop.
Ma gli attori elencati qui a fianco non sono attori, ognuno interpreta se stesso. Insomma, stiamo parlando di uno splendido documentario, che fa uso di riprese d'epoca della cantante, nei concerti e nella vita privata, e dei suoi parenti, collaboratori ed amici. Un collage di documenti reperiti con cura, che ci offre una panoramica della splendida e tragica vita di Amy.
Dopo l'inizio precoce, la giovante cantante viene proiettata verso il successo discografico già con il primo album, "Frank", a cui seguiranno tour, concerti, interviste televisive e premi prestigiosi, nonché l'agiatezza economica.
Da sempre soffre però di bulimia ed altri disturbi alimentari, a cui ha aggiunto con il tempo la dipendenza dall'alcool. Le cose peggiorano quando conosce Blake, che più tardi sposerà, il quale la inizia all'uso delle droghe pesanti. A volte la situazione arriva ad un passo dalla tragedia e prova a disintossicarsi, per poi però ricadere presto nella droga.
Qualche anno dopo esce "Back to Black", che ha un successo enorme e la consacra come una delle star più importanti della musica, a livello mondiale. Riceve 5 Grammy Awards, anche se poi deve annullare dei tour per le sue precarie condizioni di salute. Dopo l'arresto del marito, che anni dopo otterrà il divorzio da lei, e una disintossicazione riuscita, vive per qualche anno in relativa tranquillità, con nuovi partner e la preparazione di un nuovo album. Passa sei mesi nei Caraibi e in seguito adotterà una bimba caraibica, che però non farà in tempo a vedere.
Dell'alcool, infatti, non era riuscita a sbarazzarsi del tutto e i medici l'avevano avvertita di possibili scompensi cardiaci. Fu trovata morta nel suo letto, la mattina del 23 luglio 2011, a soli 27 anni di età.
Fu trovato abbastanza alcool nel suo sangue, ma la causa della morte fu un arresto cardiaco. Sono poi nate varie tesi alternative sulla morte, nessuna delle quali è stata mai provata.
Viene ricordata per la sua voce straordinaria, molto adatta al jazz, una vera voce "nera" in un'ugola bianca. Ed anche per la sua semplicità, visto che non si montò mai la testa ed anzi apparve sempre indifesa e vulnerabile. Si è scoperto in seguito che aveva donato centinaia di migliaia di sterline a varie associazioni benefiche, dedite soprattutto all'assistenza dei bambini svantaggiati. Il suo terzo ed ultimo album, "Lioness: Hidden Treasures", uscirà postumo.
Povera Amy, forse voleva solo essere amata con sincerità, da qualcuno che la rendesse più stabile e più forte, tanto da non farle più cercare vie di fuga nell'alcool o nella droga.
Il film ha vinto il Premio Oscar 2016 come migliore documentario.

26.04.2023
[16+]
Le nuotatrici
(The Swimmers)
(2022)

Regia di Sally El Hosaini.
Con Nathalie Issa, Manal Issa, Ahmed Malek, Matthias Schweighöfer, James Krishna Floyd, Ali Suliman, Kinda Alloush, Nahel Tzegai, Elmi Rashid Elmi, Tuleen Alkhatib.
Extra
Due adolescenti di Damasco fanno nuoto agonistico allenate dal padre e vivono una vita allegra e spensierata. Presto iniziano le rivolte contro il regime della Siria, che sfociano nella sanguinosa guerra civile che è in corso ancora oggi. La loro vita si fa sempre più precaria e decidono così di lasciare la Siria per raggiungere la Germania, dove vive una loro amica.
Passeranno così attraverso tutte le drammatiche e pericolose tappe percorse dalle centinaia di migliaia di rifugiati che hanno raggiunto l'Europa negli scorsi anni, dal viaggio su un gommone che galleggia appena ai tanti soldi chiesti ogni volta che si deve superare una frontiera. Arrivate in Germania, torneranno a nuotare per affermarsi nello sport.
Il film è tratto dalla vera storia delle sorelle Mardini, Yusra e Sarah, la prima delle quali riuscì a partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016 e Tokyo 2020. Oggi Yusra lavora per un'agenzia dell'ONU e Sarah per una ong che si occupa del soccorso ai migranti. La rivista Time le ha inserite entrambe tra le cento persone più influenti del mondo, nel 2023.
La storia è raccontata molto bene e coinvolge in modo totale. Non si può non empatizzare con le due sorelle e con la loro voglia di affermarsi, nonostante le difficoltà che si trovano ad affrontare.
E poi, effetto secondario di non poca importanza, dopo aver visto questo film non si potrà più guardare allo stesso modo alle barche che approdano sulle nostre coste, stracariche di persone di ogni provenienza, ognuna con i suoi sogni e le sue speranze.
Insomma, un film davvero molto bello, che va assolutamente visto.

24.04.2023
[13+]
Narvik
(Kampen om Narvik)
(2022)

Regia di Erik Skjoldbjaerg.
Con Kristine Hartgen, Carl Martin Eggsbø, Cristoph Gelfert Mathiesen, Henrik Mestad, Mathilde Holtedahl Cuhra, Kari Bremnes, Stig Henrik Hoff, Cristoph Bach, Emil Johnsen.
Il film si basa sugli eventi storici riguardanti Narvik, una cittadina costiera norvegese che era il terminale ferroviario di una linea che trasportava minerali di ferro dalla Svezia. Per questo motivo era motivo di interesse sia per i tedeschi che per gli inglesi, dopo l'inizio della seconda guerra mondiale. La Norvegia si era dichiarata neutrale, ma presto i tedeschi attaccarono le navi norvegesi ed occuparono Narvik.
Il film segue le vicende di una famiglia locale, con il marito che fugge in montagna insieme ad un reparto dell'esercito che ha deciso di non arrendersi e combattere i tedeschi, mentre la moglie, che conosce il tedesco, viene costretta a fare da interprete per gli occupanti, tra mille contraddizioni.
L'intervento via terra di truppe francesi, inglesi e polacche, che si unirono all'esercito norvegese, portò alla sconfitta dei tedeschi, che furono costretti a lasciare la città. Per questo l'evento viene ricordato come "la prima sconfitta di Hitler".
Poi però gli altri paesi non poterono più aiutare la Norvegia, dovendo badare a difendere i propri territori, e così alcuni mesi dopo l'aviazione tedesca rase al suolo l'intera Narvik, per fortuna ormai quasi totalmente evacuata, ed invase tutto il paese, con l'esercito norvegese costretto ad arrendersi.
Il film segue la prima parte della storia, fino alla cacciata dei tedeschi, ed anche se manca una descrizione delle massicce battaglie navali che avvennero nel mare di Narvik (ma per questo ci sarebbe voluto un colossal), è ben realizzato e pieno di pathos, per cui ne consiglio la visione.

20.04.2023
[13+]
Siccità
(2022)

Regia di Paolo Virzì.
Con Valerio Mastandrea, Silvio Orlando, Claudia Pandolfi, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Monica Bellucci, Diego Ribon, Max Tortora, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Sara Serraiocco, Emma Fasano, Emanuele Maria Di Stefano, Malich Cissé.
In questo film si immagina che Roma stia attraversando, in un prossimo futuro, una catastrofica crisi idrica, a causa dei cambiamenti climatici. Il Tevere non esiste più, l'acqua potabile è razionata e iniziano a diffondersi malattie tropicali.
Mentre la catastrofe avanza, seguiamo le storie di un serie di personaggi, alle prese con i dilemmi affettivi ed esistenziali tipici di ogni storia umana e che si intrecciano gli uni con gli altri,.
Al fatalismo e pessimismo di fondo, con i ricchi che ovviamente trovano mille trucchi per continuare a vivere come al solito nelle loro belle piscine, fa da contraltare una forte empatia verso ogni persona che ci viene mostrata, in un grande affresco dove quel che conta, in fondo, è la dolcezza del vivere (e del morire).
È poi motivo di brividi reali pensare che un giorno si potrebbe davvero arrivare a qualcosa di simile.
Il film ha avuto due riconoscimenti al Festival di Venezia, il premio Pasinetti come miglior film ed il premio speciale Green Drop Award.

18.04.2023
[16+]
Voyagers
(2020)

Regia di Neil Burger.
Con Colin Farrell, Tye Sheridan, Lily-Rose Depp, Fionn Whitehead, Chanté Adams, Quintessa Swindell.
In questo film di fantascienza si immagina che tra alcuni decenni verrà scoperto un pianeta abitabile, mentre la terra è sempre più alle prese con il cambiamento climatico e mille altri problemi. Si decide così di inviare un gruppo di persone a colonizzare il nuovo pianeta e, siccome si vogliono evitare i problemi di adattamento allo spazio, l'equipaggio è fatto da giovani che sono stati concepiti in vitro e cresciuti in isolamento, abituati fin da piccoli a vivere in un ambiente simile ad un'astronave.
Il viaggio durerà 86 anni ed è quindi previsto che a raggiungere il pianeta saranno i nipoti dei giovani che partono, accompagnati dal loro istruttore. Inizialmente sembra tutto procedere secondo i piani, ma nascono poi dei problemi di convivenza che evolvono in veri e propri conflitti, che rischiano di far fallire tutta la missione.
Il film possiamo considerarlo un'opera di medio livello, dove l'interrogativo più intrigante riguarda la natura umana: siamo destinati ad entrare in conflitto con il prossimo e ad essere violenti? È davvero inevitabile? E perché i leader malvagi sembrano prevalere più spesso di quelli ragionevoli?

16.04.2023
[13+]
L'incredibile storia de l'Isola Delle Rose
(2020)

Regia di Sydney Sibilia.
Con Elio Germano, Matilda De Angelis, Leonardo Lidi, Fabrizio Bentivoglio, Tom Wlaschiha, François Cluzet, Violetta Zironi, Luca Zingaretti.
Il film è tratto dalla vera storia di Giorgio Rosa, un giovane ingegnere di Rimini che nel 1968 costruì una piattaforma al largo della costa, in acque internazionali. Subito dopo l'isola, che aveva come lingua ufficiale l'esperanto, fu dichiarata nazione indipendente e Rosa contattò l'ONU e il Consiglio d'Europa.
L'isola delle rose, come fu chiamata, divenne presto una curiosità mediatica e un'attrazione turistica, funzionando anche come una vera e propria discoteca in mezzo al mare. Ma tutto ciò durò una sola estate, perché le autorità italiane inviarono dei militari a portare via i pochi abitanti stabili e l'isola fu distrutta sei mesi dopo (nella versione romanzata del film la distruzione avviene subito).
La storia viene raccontata con ironia e leggerezza ed il racconto procede fluido e senza pause. Insomma, un film simpatico sicuramente da vedere e che non può non divertire.
Il film è stato premiato con tre David di Donatello e quattro Nastri d'argento.

12.04.2023
Raghu, il piccolo elefante
(The Elephant Whisperers)
(2022)

Regia di Kartiki Gonsalves, Guneet Monga.
Con Bomman, Bellie, Raghu, Ammu.
Questo documentario di 40 minuti segue le vicende di Bomman e Bellie, una coppia di mezza età della tribù Kattunayakan, nello stato indiano del Tamil Nadu. Essi si occupano per lavoro di accudire i cuccioli di elefante rimasti orfani o che sono stati abbandonati, nella più grande area naturale dedicata a questi animali esistente in India.
Ad essi viene affidato il piccolo Raghu, un elefante di pochi mesi rimasto orfano, con il quale si crea un legame affettivo molto forte. Più tardi, quando Raghu avrà circa 3 anni, verrà loro affidata anche Ammu, una cucciola abbandonata.
L'autore ha seguito per anni questa coppia ed i loro elefanti, mostrando il forte legame che li lega ed il modo con cui vivono rispettando gli equilibri naturali, in simbiosi con la foresta tropicale. E anche la fotografia è spettacolare.
Il documentario è davvero molto bello e toccante e non è quindi un caso che abbia vinto il premio Oscar 2023 come migliore cortometraggio documentario.

08.04.2023
[13+]
Murder Mystery 2
(2023)

Regia di Jeremy Garelick.
Con Jennifer Aniston, Adam Sandler, Adeel Akhtar, Mélanie Laurent, Enrique Arce, Jodie Turner-Smith, John Kani, Mark Strong, Dany Boon.
Si tratta de sequel del film omonimo del 2019 ed anche i protagonisti sono gli stessi, i coniugi Spitz, di New York, che riescono sempre a creare più problemi di quanti ne risolvano.
Invitati su un'isola greca per il matrimonio del loro amico maragià, si troveranno coinvolti in una storia di rapimenti ed omicidi, all'insegna dell'azione più rocambolesca.
Divertente e ottima recitazione per Jennifer Aniston, l'indimenticata protagonista della serie "Friends".

06.04.2023
[13+]
Incastrati
(2022-2023)

Ideazione e regia di Salvatore Ficarra, Valentino Picone.
Con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Anna Favella, Marianna Di Martino, Leo Gullotta, Sergio Friscia, Tony Sperandeo, Maurizio Marchetti, Filippo Luna, Domenico Centamore, Sasà Salvaggio.
Serie televisiva in due stagioni, ognuna di 6 episodi da circa 30 minuti ognuno.
Due tecnici vanno a riparare un televisore e si imbattono in un cadavere, cosa che darà l'inizio a vicende rocambolesche, in cui essi cercheranno di barcamenarsi tra polizia, magistratura, mafia e problemi familiari.
Gli episodi non annoiano mai e sono pieni di umorismo ed ironia, con una satira puntuale su tanti vizi odierni, dalla mania per le serie televisive alle raccomandazioni e all'evasione fiscale.
Dico la verità, ho sempre valutato la comicità del duo Ficarra e Picone come appena sufficiente, ma ultimamente stanno realizzando opere davvero interessanti e ben fatte; è il loro momento migliore. Per cui consiglio decisamente la visione di questa serie, che diverte molto e, sotto l'apparente leggerezza, fa anche riflettere un po'.

01.04.2023
La stranezza
(2022)

Regia di Roberto Andò.
Con Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Giulia Andò, Rosario Lisma, Donatella Finocchiaro, Aldo Failla, Mario Migliucci, Giordana Faggiano, Tiziana Lodato.
Il grande drammaturgo Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura nel 1934, si reca in Sicilia nei primi anni '20 del secolo scorso, per incontrare lo scrittore Giovanni Verga. Nella versione romanzata di questo film, scopre che la sua balia è appena morta e le organizza il funerale, entrando così in contatto con i becchini del paese, i quali hanno anche organizzato una piccola compagnia teatrale, che mette in scena strampalate commedie.
Dalle vicende tragicomiche in Sicilia, Pirandello prenderà spunto per la sua famosa opera "Sei personaggi in cerca d'autore".
Il film ha una buona ricostruzione degli ambienti e dell'epoca, una recitazione impeccabile del protagonosta ed una soprendente performance non solo comica, da parte del duo Ficarra e Picone.
Si tratta insomma di una bella sopresa, di quelle che non ti aspetti per nulla, un film che vale sicuramente la pena vedere e che trasuda amore per il teatro.

30.03.2023
[13+]
Glass Onion - Knives Out
(2022)

Regia di Rian Johnson.
Con Daniel Craig, Edward Norton, Janelle Monáe, Kathryn Hahn, Leslie Odom Jr., Jessica Henwick, Dave Bautista, Kate Hudson, Madelyn Cline.
Un miliardario americano, uno di quelli moderni, giovane e che ha iniziato con un'applicazione internet, invia delle misteriose scatole sigillate ad alcuni suoi amici, che contengono indizi che li porteranno ad essere invitati nella sua magione, su un'isola greca.
Il tema del fine settimana è una "cena con delitto", dove gli ospiti dovranno scoprire chi ha ucciso il miliardario, naturalmente ben vivo. Le cose, però, andranno in un modo completamente diverso.
Il film è il sequel di "Cena con delitto - Knives out" del 2019 ed è scoppiettante e pieno di sorprese e colpi di scena, nello stile un po' alla Agatha Christie, un po' alla Cluedo (che viene citato esplicitamente). Ed è poi soprattutto una presa in giro dei moderni magnati della tecnologia, diventati ricchi tra invenzioni utili e stramberie, tra successi e fallimenti clamorosi, con tutti i cliché del caso, dalla prima idea scritta su un tovagliolo al ristorante alla cacciata dalla ditta dei veri ideatori.
Alla fine si scopre che in fondo il genietto è solo un cretino, che ha copiato tutto da una sua collaboratrice e che è totalmente privo di scrupoli, con tanti saluti ai vari Gates, Bezos, Musk e via dicendo.
Il film è divertente, è ben recitato ed ha ricevuto due candidadure ai Golden Globe e una agli Oscar, senza peraltro vincere nulla. Ha ricevuto alcuni riconoscimenti in festival minori.

Attori e registi (i due a destra) di
Everything Everywhere All at Once

Regista ed attori di
Niente di nuovo sul fronte occidentale

Un emozionatissimo Brendan Fraser

Gli autori del documentario Navalny, con al centro figlia e moglie del politico russo

Gli scatenati ballerini indiani della canzone Naatu Naatu
 
13.03.2023

Questi sono i premi Oscar 2023

Miglior filmEverything Everywhere All at Once
Migliore regiaDaniel Kwan e Daniel Scheinert (Everything Everywhere All at Once)
Miglior attore protagonistaBrendan Fraser (The Whale)
Migliore attrice protagonistaMichelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once)
Miglior attore non protagonistaKe Huy Quan (Everything Everywhere All at Once)
Migliore attrice non protagonistaJamie Lee Curtis (Everything Everywhere All at Once)
Migliore sceneggiatura originaleDaniel Kwan e Daniel Scheinert (Everything Everywhere All at Once)
Migliore sceneggiatura non originaleSarah Polley (Women Talking)
Migliore film internazionaleNiente di nuovo sul fronte occidentale (Im Westen nichts Neues)
Migliore film d'animazioneGuillermo Del Toro's Pinocchio
Migliore fotografiaJames Friend (Niente di nuovo sul fronte occidentale)
Miglior montaggioPaul Rogers (Everything Everywhere All at Once)
Migliore scenografiaChristian M. Goldbeck e Ernestine Hipper (Niente di nuovo sul fronte occidentale)
Migliori costumiRuth Carter (Black Panter: Wakanda Forever)
Migliori trucco e acconciaturaAdrien Morot, Judy Chin e Annemarie Bradley (The Whale)
Migliori effetti visiviJoe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett (Avatar - La via dell'acqua)
Migliore colonna sonoraVolker Bertelmann (Niente di nuovo sul fronte occidentale)
Migliore canzone originaleNaatu naatu, di M.M. Keeravaani e Chandrabose (RRR)
Miglior sonoroMark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor (Top Gun: Maverick)
Migliore documentarioNavalny, di Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris
Miglior cortometraggioAn Irish Goodbye, di Tom Berkeley e Ross White
Migliore cortometraggio documentarioRaghu, il piccolo elefante (The Elephant Whisperers), di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga
Migliore cortometraggio d'animazioneIl bambino, la talpa, la volpe e il cavallo (The Boy, the Mole, the Fox and the Horse), di Charlie Mackesy e Matthew Freud
Anche quest'anno ho visto in diretta la cerimonia di premiazione degli Academy Awards, dal Dolby Theater di Los Angeles, anche se solo per le prime due ore. Le seguenti le ho registrate e viste poi il mattino seguente. Cerimonia bella e brillante come sempre, con la più grande concentrazione di star del cinema che è possibile vedere in una sola serata, tra premiati, candidati, ospiti e presentatori.
Ha fatto il pieno di statuette "Everything Everywhere All at Once", ben sette (film, regia, attrice protagonista, attore non protagonista, attrice non protagonista, sceneggiatura originale e montaggio). Un risultato sicuramente meritato, anche se in alcune categorie c'era forse di meglio.
Ha poi avuto quattro premi "Niente di nuovo sul fronte occidentale" (film internazionale, fotografia, scenografia e colonna sonora), questi tutti ampiamente meritati, per un film che ci mostra l'orrore e l'inutilità della guerra.
Momenti di commozione per Brendan Fraser, premiato come migliore attore protagonista per "The Whale", per John Travolta che presenta l'elenco degli scomparsi nell'ultimo anno e dove il primo nome è quello della sua Olivia Newton John e per il documentario "Navalny", dedicato al politico russo avvelenato dai servizi, sopravvissuto ed ora in prigione, con sul palco anche sua moglie e sua figlia.
Insieme alla gioia dei vincitori c'è anche sempre il rammarico di chi è arrivato ad un passo dall'Oscar, senza raggiungerlo. Penso che quest'anno le principali delusioni spettino ad Ana de Armas, la splendida protagonista di "Blonde", a Stefanie Hsu, la quasi coprotagonista di "Everything Everywhere All at Once" ed al film "Elvis", che non ha agguantato neanche una statuetta.
Michelle Yeoh ha recitato sicuramente molto bene, ma le prestazioni di Cate Blanchett e poi soprattuto di Ana de Armas erano decisamente superiori. Ana è diventata letteralmente Marylin Monroe ed ha distribuito emozioni senza sosta. Peccato.
Per quanto riguarda l'attrice non protagonista, Jamie Lee Curtis ha ben recitato, ma in Everything la sua collega Stephanie Hsu è stata presente in quasi ogni scena, con un ruolo quasi da coprotagonista e una bravura eccezionale. Secondo me, la statuetta spettava a lei, oppure la Academy avrebbe potuto decidere per un ex aequo, visto che tra l'altro hanno recitato nello stesso film. Mi dispiace davvero molto per Stephanie.
Delusione anche la mancata vittoria del cortometraggio "Le pupille", di Alice Rohrwacher.
Il primo effetto in Italia delle premiazioni è che Everything, film snobbato in Europa e molto snobbato in Italia, tornerà ora nelle sale cinematografiche.

Al cinema
12.03.2023
[13+]
Avatar - La via dell'acqua
(Avatar: the Way of Water)
(2022)

Regia di James Cameron.
Con Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Cliff Curtis, Sigourney Weaver, Jamie Flatters, Britain Dalton, Jack Champion, Kate Winslet, Trinity Jo-Li Bliss, Joel David Moore, Giovanni Ribisi.
Arriva dopo 13 anni il seguito di "Avatar", film del 2009 dove gli umani raggiungevano un lontano pianeta abitabile (in realtà satellite di un pianeta gigante), chiamato Pandora e abitato da una civiltà che si trova allo stato tribale ed ha un legame molto stretto con la natura ed i suoi equilibri, come d'altra parte accadeva ed accade anche sul nostro pianeta, per le civiltà di cacciatori-raccoglitori.
Gli umani riescono a trasferire la loro coscienza in esseri creati in laboratorio per essere del tutto identici ai nativi. Nel primo film un soldato si infiltra in questo modo tra di loro e alla fine prende le loro parti e diventa uno di loro, mentre i progetti terrestri di sfruttamento delle risorse forestali falliscono miseramente, con gli esseri umani sconfitti in battaglia e rispediti a casa.
In questo secondo capitolo seguiamo le vicende di Jake, il soldato del primo film, che si è unito a Neytiri ed ha messo su famiglia, avendo ora quattro figli, due ragazzi e due ragazze. Dovranno confrontarsi con il ritorno dalla terra di un'astronave piena di armi e comandata da un ferocissimo colonnello, una vecchia conoscenza. Saranno costretti a fuggire presso altre tribù, che vivono in un arcipelago ed hanno per questo un rapporto intimo con il mare e le sue creature.
Ho visto il film in 3D, cosa consigliabile a causa della estrema spettacolarità delle scene. Il messaggio è sempre lo stesso ed è quanto mai attuale: invece di vivere in equilibrio con la natura e gli altri esseri viventi, la logica del cieco struttamento di ogni risorsa non può che condurre la civiltà ad un baratro senza ritorno.
Il film è candidato agli Oscar 2023 come miglior film e ad altri tre premi.

11.03.2023
[16+]
Argentina, 1985
(2022)

Regia di Santiago Mitre.
Con Ricardo Darín, Peter Lanzani, Alejandra Flechner, Norman Briski, Santiago Armas Estevarena, Laura Paredes, Claudio Da Passano, Gina Mastronicola, Carlos Portaluppi, Héctor Díaz, Susana Pampín.
Tra il 1976 e il 1983 l'Argentina fu governata da una giunta militare, dopo il golpe che aveva deposto la presidente Isabel Perón. La giunta attuò una feroce repressione che portò a rapire, torturare ed uccidere circa 30 mila persone, mentre altre 50 mila furono infine rilasciate, sempre dopo essere state detenute e torturate in centri gestiti dai militari. Gli scomparsi divennero noti con il termine spagnolo di desaparecidos.
Da notare che la giunta militare ebbe il supporto esplicito degli Stati Uniti e di molti altri paesi, nonché quello di molti esponenti della Chiesa cattolica e della loggia massonica P2, a cui Massera, uno dei capi della giunta, era iscritto.
Dopo il ritorno della democrazia, nel 1985 fu dato incarico al procuratore Julio César Strassera di condurre una inchiesta sui delitti e ciò portò al primo processo contro i militari. Osteggiato e minacciato, Strassera organizzò, coadiuvato da Luis Moreno Ocampo, un gruppo di giovanissimi avvocati e riuscì a raccogliere testimonianze e prove schiaccianti, che condussero alle condanne all'ergastolo per Jorge Rafael Videla ed Emilio Eduardo Massera ed a minori pene detentive per altri esponenti della giunta militare.
Il film racconta con stile oggettivo le vicende di questo processo e non può non colpire ed emozionare.
È stato candidato al Festival di Venezia, ha vinto il Golden Globe come migliore film internazionale e vari altri premi ed è inoltre candidato agli Oscar 2023 come migliore film internazionale.
È disponibile anche con il doppiaggio in italiano.

10.03.2023
[16+]
PPV € 7,99
Top Gun: Maverick
(2022)

Regia di Joseph Kosinski.
Con Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Monica Barbaro, Glen Powell, Jon Hamm, Ed Harris, Val Kilmer, Lyliana Wray, Greg Tarzan Davis, Lewis Pullman.
Il film è il sequel di "Top Gun", film cult degli anni '80, ed ha lo stesso protagonista, il pilota di caccia Pete Mitchell, nome in codice Maverick.
Il protagonista è lo stesso, Tom Cruise, mentre Anthony Edwards interpreta la parte del figlio di Goose, sempre da lui interpretato e che era deceduto nel primo film.
Ormai giunto ad una certa età, Maverick viene assegnato come istruttore ad un gruppo di piloti che dovrà compiere una missione molto pericolosa, a cui alla fine parteciperà lui stesso.
Lo stile è simile al primo film, ma la fotografia e gli effetti speciali si avvalgono di tutti i progressi tecnologici che si sono avuti nel frattempo, cosa che permette di creare scene estremamente spettacolari, anche con l'uso di veri caccia F-18 della US Navy.
Il film è candidato agli Oscar 2023 come miglior film e ad altri cinque premi, cosa che francamente mi lascia molto perplesso, visto che la trama è molto semplice e procede in modo lineare, con le poche sorprese ampiamente prevedibili e persino con momenti un po' noiosi. Lo spessore dei personaggi, poi, è quello della carta velina, nonostante qualche tentativo nel movimentare le relazioni interpersonali, tanto che più che un film sembra un fotoromanzo. Personalmente condivido quindi solo la candidatura per gli effetti speciali.

09.03.2023
Le pupille
(2022)

Regia di Alice Rohrwacher.
Con Alba Rohrwacher, Melissa Falasconi, Greta Zuccheri Montanari, Valeria Bruni Tedeschi, Carmen Pommella, Lady Manu, Febe Sapia, Francesca Uccelli.
In un orfanotrofio gestito da suore cattoliche, un gruppo di bambine è alle prese con la rappresentazione del Natale, mentre dalla radio filtra il mondo di fuori, fatto di guerra e di canzoni considerate empie (siamo nel periodo del fascismo e della seconda guerra mondiale).
Questo film, ispirato ad una lettera di Elsa Morante a Goffredo Fofi, è un piccolo gioiello pieno di umorismo e di tenerezza e dove l'innocenza dei bimbi si scontra con le contraddizioni della religione cattolica.
Il film è candidato agli Oscar 2023 come migliore cortometraggio. E lo merita di sicuro.

09.03.2023
[16+]
PPV € 5,99
Elvis
(2022)

Regia di Baz Luhrmann.
Con Austin Butler, Tom Hanks, Olivia DeJonge, Helen Thomson, Richard Roxburgh, Kelvin Harrison Jr., Chaydon Jay, Josh McConville, Dacre Montgomery.
Il film racconta la storia del famoso musicista di rock'n'roll Elvis Presley, narrata dal suo manager Tom Parker, detto "il colonnello".
Nato in una cittadina del Mississippi, il giovane Elvis si trasferì presto con la famiglia a Memphis, nel Tennessee, dove per le precarie condizioni economiche visse in un quartiere povero e abitato quasi esclusivamente da gente di colore. Ed è proprio la musica nera che farà parte della formazione musicale di Elvis, cosa che lo porterà in seguito ad unire nelle sue composizioni il blues ed il country, il ritmo nero e le melodie bianche, creando quello stile peculiare che lo porterà rapidamente al successo.
Iniziò ad incidere dischi con una piccola casa discografica di Memphis, passando poi alla RCA ed al successo nazionale e mondiale, tanto che ancora oggi è il musicista che detiene il record di dischi venduti.
Il film esplora la carriera del cantante, la sua vita familiare - sposerà Priscilla, figlia di un generale americano conosciuta durante i due anni di servizio militare in Germania - e soprattutto il controverso rapporto con il suo manager. Il Colonnello fu sicuramente l'artefice del successo di Elvis, ma ne influenzò anche pesantemente le decisioni, arrivando a compensi pari al 50% degli introiti del cantante. Si scoprì poi che egli era un immigrato illegale proveniente dall'Olanda, che aveva cambiato nome.
Elvis, sovrappeso e con dipendenza da farmaci, morì d'infarto un mattino del 1977, mentre continuava a tenere concerti a ritmo forsennato, nonostante le sue condizioni di salute lo sconsigliassero.
Naturalmente nel film c'è molta musica, anzi possiamo dire che è un film che procede a tempo di musica, che fa da legante a tutti gli eventi della storia. Molto buone le interpretazioni di Austin Butler nei panni di Elvis e di Tom Hanks in quelle del Colonnello.
Da notare che due mesi fa, due giorni dopo aver partecipato alla premiazione dei Golden Globe ed aver parlato molto bene del film, è morta, d'infarto anche lei, Lisa Marie Presley, l'unica figlia del musicista.
Austin Butler ha vinto un Golden Globe come miglior attore e il film è candidato agli Oscar 2023 come miglior film e ad altri sette premi.

Al cinema
08.03.2023
[13+]
Everything Everywhere All at Once
(2022)

Regia di Daniel Kwan, Daniel Scheinert.
Con Michelle Yeoh, Ke Huy Quan, Stephanie Hsu, Jamie Lee Curtis, Tallie Medel, Jenny Slate, Harry Shum Jr., James Hong.
Secondo una delle ipotesi legate alla meccanica quantistica, ogni interazione tra particelle - e quindi anche ogni piccolo evento che ci capita - produce nuove versioni dell'universo. Se ad es. siamo ad un bivio e svoltiamo a destra, c'è un altro universo in cui invece abbiamo svoltato a sinistra.
Questo film si basa proprio sull'ipotesi di multiverso, come viene scoperto da Evelyn, una donna sinoamericana che gestisce una lavanderia con la sua famiglia e che è alle prese con il fisco. Vedremo durante la storia innumerevoli versioni di Evelyn, che impara a saltare da un universo all'altro, acquisendo abilità di ogni tipo, che poi utilizza nel suo universo di origine.
C'è quindi una grande immaginazione visiva e tanto movimento, ma anche tanta ironia e tanto divertimento, per una storia che riesce ad includere molte citazioni cinematografiche - Matrix, 2001 Odissea nello Spazio, Ratatouille, Star Trek, solo per citarne alcune - ed anche temi più seri, come i rapporti tra marito e moglie, quello tra madre e figlia e l'accettazione della medesima (che ama un'altra ragazza), i rapporti tra diverse generazioni e l'integrazione degli asiatici nella società americana. E naturalmente gli incubi legati al fisco, con la funzionaria che in molte scene appare come un orco.
La scena che ho adorato è quella dove Evelyn non sa se mettere una ricevuta a sinistra o a destra e quindi... la mette da entrambi i lati. Che è una citazione abbastanza esplicita del famoso esperimento quantistico delle due fenditure, dove un singolo fotone passa da entrambe, cosa che sfida il senso comune, ma è provata scientificamente.
La morale finale del film è che in fondo ci conviene accettare la realtà del nostro universo, usando la gentilezza per rapportarsi con gli altri ed apprezzando ogni momento della nostra vita, pur nella consapevolezza di tutte le nostre potenzialità.
La protagonista, Michelle Yeoh, e l'interprete del marito, Ke Huy Quan, hanno vinto un Golden Globe ognuno e il film è candidato agli Oscar 2023 come miglior film e ad altri dieci premi. È il film con più candidature.

07.03.2023
[13+]
Niente di nuovo sul fronte occidentale
(Im Westen nichts Neues)
(2022)

Regia di Edward Berger.
Con Felix Kammerer, Albrecht Schuch, Daniel Brühl, Moritz Klaus, Aaron Hilmer, Edin Hasanovic, Adrian Grünewald, Thibault de Montalembert, Devid Striesow.
Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Erich Maria Remarque, che aveva combattutto nella prima guerra mondiale. Pubblicato nel 1928, la visione critica della guerra, con la sua futile crudeltà, resero il romanzo uno dei bersagli dei militaristi di vari paesi, tanto che fu bruciato in piazza nel primo rogo di libri organizzato dai nazisti tedeschi.
Il romanzo, e questo film, narrano le vicende di un gruppo di giovanissimi studenti tedeschi che decidono, dopo essere stati arringati dai loro professori, di partire come volontari per combattere nelle trincee della prima guerra mondiale, al confine francese. Il loro entusiasmo si spegne già il primo giorno, quando assistono alle quotidiane carneficine, ai bombardamenti e all'operato dei cecchini.
Fanno amicizia con un soldato quarantenne che dà loro molti consigli e tempo dopo, in una fase di stanca dei combattimenti, riescono a passare qualche momento tranquillo in campagna, dove uno di loro ha una breve storia con una ragazza francese. Ma la quiete è solo temporanea e ben presto saranno di nuovo inghiottiti dall'orrore della guerra. Quando tutto ormai sta per finire ed è già stato firmato l'armistizio, un generale fanatico li spedisce in un ultimo disperato ed inutile attacco, prima che l'armistizio entri in vigore.
L'inutilità, la crudeltà e la follia della guerra sono ovviamente il tema centrale ed il film si avvale della buona recitazione dei protagonisti e di una fotografia e sonoro che mostrano il campo di battaglia in un modo che è stato giudicato come realistico. Severe critiche invece in Germania, per il modo con cui la trama del film diverge spesso da quella del romanzo, che fa parte oggi del programma di istruzione in ogni scuola tedesca.
Il film è candidato agli Oscar 2023 come miglior film, migliore film internazionale e ad altri sette premi.

06.03.2023
[18+]
Blonde
(2022)

Regia di Andrew Dominik.
Con Ana de Armas, Julianne Nicholson, Lily Fisher, Xavier Samuel, Evan Williams, Bobby Cannavale, Adrien Brody, Ravil Isyanov, Michael Masini.
Extra
Il film parla della vita della famosa fotomodella ed attrice Marylin Monroe, ma non si tratta propriamente di una biografia, perché è tratto dal romanzo omonimo scritto da Joyce Carol Oates.
Nata a Los Angeles da una madre single che finirà presto in manicomio, Norma Jeane Mortenson cresce negli orfanotrofi e durante la guerra lavora in una fabbrica di munizioni. Poi inizia quasi per caso a fare foto da modella, dopo aver tentato invano di entrare nel mondo del cinema. Diventa presto molto conosciuta e questo le permette di rientrare nel cinema dalla porta principale, diventando subito famosissima con il nome d'arte di Marylin Monroe. Dopo un primo matrimonio a 16 anni, sposa poi l'ex atleta Joe DiMaggio, da cui divorzierà quasi subito, e in seguito il commediografo Arthur Miller.
Scoprendo di essere sottopagata, fugge a New York, fonda la sua casa di produzione e fa causa alla Fox. Dopo alterne vicende, regge sempre meno il ruolo di "dumb blonde" che i film le hanno affibiato e il peso della fama la rende sempre più instabile, perché consapevole di essere sempre e solo usata come oggetto del desiderio.
Si dice che a metà 1962 sia diventata l'amante del presidente John Fitzgerald Kennedy (in questo film c'è una scena molto forte che sintetizza questa relazione) e anche di suo fratello Robert.
L'epilogo è noto, Norma Jeane fu trovata esanime nelle prime ore del 5 agosto 1962, nella sua casa di Los Angeles, nel suo letto e con una mano sul telefono. La sua morte fu rubricata come probabile suicidio per overdose da barbiturici.
In questo film tutte le scelte della regia, dal formato variabile dello schermo, che va dalla forma quadrata a quella panoramica, all'alternanza tra colore e bianco e nero, a seconda del tipo di scena o periodo storico, fino alle inquadrature, sono volte a darci in qualche modo una vista soggettiva degli eventi, vissuti nei panni della stessa Marylin. E la cosa funziona perfettamente, perché l'atmosfera sospesa tra sogno e realtà, quest'ultima spesso spietata, emoziona e colpisce profondamente. Possiamo forse definirlo come una biografia emozionale di Marylin ed in effetti le emozioni forti abbondano. Arrivateci preparati, questo non è un film glamour, vi toccherà nel profondo dell'anima.
Consiglio vivamente di vedere il film in lingua originale e con audio di buon livello, perché le voci ed il sonoro sono una parte importante della storia.
La critica non è unanime su questo film, c'è chi lo giudica bellissimo, chi bruttissimo; per quanto mi riguarda posso dire che esso mi piaciuto davvero molto.
La splendida interpretazione di Marylin ha garantito la candidatura al premio Oscar 2023 come migliore attrice ad Ana de Armas.
Secondo me il film avrebbe meritato candidature anche come miglior film e per fotografia, sonoro, costumi, trucco e montaggio.

05.03.2023
[16+]
Entrevías - stagione 2
(2022)

Serie ideata da David Bermejo.
Regia di Iñaki Mercero, Alberto Ruiz Rojo.
Con José Coronado, Nona Sobo, Luis Zahera, Felipe Londoño, Laura Ramos, María Molins, Manolo Caro, Manuel Tallafé, Itziar Atienza, María de Nati.
È appena uscita su Netflix Italia la seconda stagione di questa serie spagnola, costituita da 8 episodi da circa un'ora e un quarto ognuno.
Tema e protagonisti sono gli stessi della prima stagione: il negoziante di ferramenta Tirso ed i suoi familiari, alle prese con la vita turbolenta del quartiere popolare Entrevias di Madrid, percorso da bande giovanili e spacciatori.
Rispetto alla prima stagione, mi sembra che gli autori abbiano aggiustato il tiro, rendendo il protagonista meno odioso e più logico nei comportamenti, mentre anche gli altri personaggi sono meglio definiti e la durezza di certe situzioni è sapientemente mescolata con momenti lirici.
Insomma, chi ha apprezzato la prima stagione di questa serie, come me ad esempio, apprezzerà ancora di più la seconda stagione.
Ovviamente la sto vedendo in lingua originale, con i sottotitoli ormai quasi superflui.

03.03.2023
[18+]
Quello che non uccide
(The Girl in the Spider's Web)
(2018)

Regia di Fede Álvarez
Con Claire Foy, Sverrir Gudnason, Lakeith Stanfield, Sylvia Hoeks, Stephen Merchant, Vicky Krieps, Claes Bang.
La pima cosa da dire è che la traduzione in italiano del titolo è semplicemente ridicola, visto che il titolo originale si riferisce esplicitamente alla saga "Millennium", creata dallo scrittore svedese Stieg Larsson e dalla quale sono stati tratti anni fa altri tre film, che ho già citato tra le mie recensioni.
Poco prima che i suoi romanzi, e poi i film, diventassero famosi, purtroppo Larsson è deceduto, per cui questo film è tratto dal romanzo omonimo scritto da David Lagercrantz, come seguito dei precedenti.
I personaggi principali sono quindi gli stessi, la hacker giustiziera Lisbeth Salander ed il giornalista Mikael Blomkvist, anche se interpretati da attori diversi rispetto al passato.
Questa volta però la trama è persino meno credibile del solito e manca l'aspetto giallo, gli intrighi e il mondo dell'informazione. Quello che rimane è fondamentalmente un film d'azione, carino, ma con somiglianza solo superficiale con lo stile della passata trilogia.

01.03.2023
[18+]
Le confessioni
(2016)

Regia di Roberto Andò.
Con Toni Servillo, Daniel Auteuil, Connie Nielsen, Johan Heldenbergh, Pierfrancesco Favino, Marie-Josée Croze, Moritz Bleibtreu, Richard Sammel, Giulia Andò, Lambert Wilson.
In una villa sul mare in Germania si svolge un incontro al vertice tra ministri dell'economia dei più importanti paesi industrializzati. Il principale organizzatore è il presidente del Fondo Monetario Internazionale, che ha pensato di invitare anche un frate italiano, autore di libri di successo, ed una scrittrice di fiabe inglese.
Degli eventi imprevisti sconvolgono l'incontro ed alcuni personaggi importanti chiedono al frate di confessarli, rivelando irriferibili segreti sul modo con cui viene gestita l'economia a livello mondiale.
La trama è intrigante e la recitazione degli attori è buona, a partire da quella di frate Servillo, ma il film veicola una visione troppo semplicistica della realtà, con gli economisti visti come dei sadici senza cuore, che utilizzano formule, di cui neanche loro capiscono il significato, per rovinare intere nazioni. E la risposta sta tutta nel messaggio evangelico.
Magari fosse tutto così semplice e bastasse affidarsi al Vangelo per risolvere ogni problema economico! Per dirla tutta, già le prediche che inneggiano alla povertà, in realtà non promettono niente di buono... Così alla fine quello che viene veicolato è solo un messaggio fanciullesco, che emoziona ma non risolve né può risolvere nulla. Peccato, perché si poteva affrontare invece la complessità dei problemi.
Nastro d'Argento per la migliore fotografia e varie candidature ai Nastri d'Argento ed ai David di Donatello.

28.02.2023
[13+]
La mafia non è più quella di una volta
(2019)

Regia di Franco Maresco.
Con Letizia Battaglia, Ciccio Mira, Franco Maresco, Matteo Mannino, Cristian Miscel, Franco Zecchin, Pino Maniaci.

Film documentario grottesco e purtroppo anche molto aderente alla realtà.
Maresco esplora i quartieri più popolari di Palermo, sulle tracce dell'organizzatore di spettacoli Ciccio Mira e della fotografa Letizia Battaglia, nel tentativo di capire cosa è rimasto della indignazione popolare e della presa di coscienza che seguirono le stragi contro Falcone e Borsellino.
Il risultato di questa ricerca è davvero triste e sconsolante, anche se coerente con l'esplorazione che Maresco fa da anni, di un mondo che è persino difficile definire come umano.

19.02.2023
[16+]
Le leggi della frontiera
(Las leyes de la frontera)
(2021)

Regia di Daniel Monzón.
Con Marcos Ruiz, Begoña Vargas, Chechu Salgado, Xavier Martín, Carlos Oviedo, Jorge Aparicio, Daniel Ibáñez, Cintia García, Guillermo Lasheras, Carlos Serrano, Catalina Sopelana, Josep Tosar.
Extra

Il film è ambientato a Girona a fine anni '70, dove Nacho è un liceale timido e introverso, per questo regolarmente bullizzato dai suoi amici.
Conosce per caso una ragazza di cui si invaghisce e la segue, entrando in una banda di ragazzi scapestrati, piccoli delinquenti di provincia. Così in parallelo prende maggiore fiducia in se stesso e diventa anche lui un criminale, quasi senza rendersene conto, mentre la banda aumenta via via il livello delle sue azioni criminali, fino all'inevitabile esito tragico.
Ma forse la parte più bella del film è quella finale, dove, tanti anni dopo, emerge la nostalgia per quello che poteva essere e non è stato.
Buona la recitazione, in particolare dei tre personaggi principali, tra cui l'attore rivelazione Chechu Salgado e la bravissima Begoña Vargas.
Cinque Premi Goya e due Medaglie del Círculo de Escritores Cinematográficos.

13.02.2023
[16+]
Per primo hanno ucciso mio padre
(First They Killed My Father)
(មុនដំបូងខ្មែរក្រហមសម្លាប់ប៉ារបស់ខ្)
(2017)

Regia di Angelina Jolie.
Con Sreymoch Sareum, Kompheak Phoeung, Socheata Sveng, Chenda Run, Dara Heng, Kimhak Mun, Sreyneang Oun.
Durante la guerra del Vietnam, gli aerei americani spesso bombardarono anche territori della confinante Cambogia, paese neutrale che veniva attraversato da colonne di vietcong. Ciò contribuì ad aumentare il supporto della popolazione rurale al movimento di guerriglia comunista dei khmer rossi.
Nel 1975 gli Usa sospesero il loro supporto al governo di Phnom Penh ed in pochi mesi i khmer rossi presero il potere. Ciò diede inizio ad uno dei regimi più sanguinari e stupidi che la storia abbia mai conosciuto, con milioni di persone costrette al lavoro forzato nei campi, fino allo sfinimento ed alla morte. I khmer rossi volevano azzerare la cultura cambogiana e ci riuscirono: bastava conoscere una lingua estera o conoscere bene una professione per essere giustiziati. Nel periodo del loro governo, il regime comunista trucidò circa un terzo della popolazione cambogiana.
Il film narra tutto ciò, dal punto di vista di una intelligente bimba di sette anni, la penultima dei sette figli di una agiata famiglia di Phnom Penh, che si vede da un giorno all'altro cacciata di casa e portata nei campi di lavoro forzato. Un film, quindi, che più che sulle parole si basa sulle immagini e sulla oggettività delle situazioni, con gli orrori del mondo che si rispecchiano negli occhi di una bambina.
Ma quel che più conta è che si tratta di una storia vera. La bambina protagonista del film riuscì a salvarsi, insieme a quattro dei suoi fratelli e sorelle, mentre i genitori e due sorelle morirono giustiziati o per malattia, nei campi di lavoro. Oggi vive negli Usa, dove da molti anni fa attivismo per i diritti umani e contro la produzione e l'uso delle mine anti uomo.
Si chiama Loung Ung ed ha raccontato la sua storia in tre libri autobiografici. Dal primo di questi, "First They Killed My Father: A Daughter of Cambodia Remembers", è tratto questo film, che va assolutamente visto, perché è molto bello e perché non bisogna dimenticare.
È stato candidato agli Oscar ed a vari altri premi.

02.02.2023
[13+]
A Tor Bella Monaca non piove mai
(2019)

Regia di Marco Bocci.
Con Libero De Rienzo, Andrea Sartoretti, Antonia Liskova, Gabriel Montesi, Giorgio Colangeli, Fulvia Lorenzetti, Lorenza Guerrieri, Massimiliano Rossi, Giordano De Plano.

Il film è diretto dall'autore del romanzo omonimo da cui è tratto ed è ambientato a Tor Bella Monaca, un quartiere molto periferico di Roma, noto per essere tra i più degradati.
Le cose in realtà sono sempre più complesse e non è che tutti gli abitanti di quel quartiere siano come i protagonisti di questa pellicola, una famiglia molto povera dove i due figli cercano un modo per migliorare le loro condizioni economiche, davvero precarie. Ma, a parte la presenza di vari stereotipi, ne esce comunque un ritratto vivo ed all'apparenza autentico di una realtà urbana sicuramente da migliorare, dove ogni personaggio ha molti problemi ma è almeno sempre diretto e sincero.
Da vedere, anche per la bella interpretazione del compianto Libero De Rienzo.

30.01.2023
[13+]
La prima linea
(2009)

Regia di Renato De Maria.
Con Riccardo Scamarcio, Giovanna Mezzogiorno, Fabrizio Rongione, Duccio Camerini, Lino Guanciale, Dario Aita, Michele Alhaique.
Diciamo subito che il merito principale di questo film è di parlare di un periodo della storia italiana poco coperto dalle opere cinematografiche, quel periodo che va dalla fine degli anni '60 all'inizio degli '80 del secolo scorso, in cui l'Italia era percorsa da fremiti di ribellione e di innovazione.
Alcuni giovani e giovanissimi in quel periodo radicalizzarono le loro posizioni e scelsero la lotta armata, cosa che portò al disastro sia loro sia coloro che decisero di colpire. La storia è qui raccontata in prima persona da Sergio Segio, uno dei fondatori e principali esponenti del gruppo "Prima Linea" e che divenne il compagno di Susanna Ronconi, altra esponente del gruppo.
Nonostante ovvie semplificazioni e schematismi, il film ricostruisce abbastanza bene l'atmosfera di quegli anni, anche con inserti di telegiornali dell'epoca, e si avvale della buona recitazione dei due protagonisti, interpretati da Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno.
Buona anche la regia, le atmosfere e la costante sensazione di tragedia imminente, per un film che vale sicuramente la pena vedere.

08.01.2023
[13+]
Mercoledì
(Wednesday)
(2022)

Serie ideata da Alfred Gough, Miles Millar.
Regia di Tim Burton, Gandja Monteiro, James Marshall.
Con Jenna Ortega, Emma Myers, Gwendoline Christie, Jamie McShane, Christina Ricci, Hunter Doohan, Riki Lindhome, Percy Hynes White, Joy Sunday, Moosa Mostafa, Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmán.
Extra
Nel 1939 il disegnatore americano Charles Addams iniziò a pubblicare delle strisce di fumetti sul giornale The New Yorker. Le strisce raccontavano le macabre vicende di una famiglia che rovesciava tutti i normali valori della vita e a cui diede il suo stesso cognome: la Famiglia Addams.
I fumetti ebbero grande successo e da allora essi sono stati una costante fonte di ispirazione per la televisione e il cinema, con la realizzazione di almeno due film e quattro serie televisive, che hanno spesso saputo unire l'umorismo macabro alla commedia più classica.
Nel 2022 il regista visionario Tim Burton (Beetlejuice, Batman, Mars Attacks!, Planet of the Apes, Alice in Wonderland) è stato uno dei fautori di una nuova serie televisiva ispirata alla Famiglia Addams (8 episodi da circa 55 minuti ognuno) e avente questa volta al centro quello che era un personaggio secondario, la bambina Mercoledì (Wednesday). Cacciata da varie scuole e divenuta adolescente, Mercoledì arriva alla Nevermore Academy, una scuola dove tutti gli studenti sono come lei, ovvero dotati di particolari poteri. Ci sono licantropi, visionari e vampiri, oltre a chi può cambiare a piacimento la forma del proprio corpo o dare ordini alle api. Esteriormente, però, ognuno è nella quotidianità uno studente come tanti, con tutti i problemi della sua età.
Così la storia unisce il macabro e l'horror (ma senza splatter) alla commedia adolescenziale ed al giallo, perché la protagonista inizia anche ad investigare su una serie di strani omicidi, mentre abbondano sia l'ironia che le citazioni colte, quando meno te lo aspetti. "Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla", dice ad esempio la ragazza in una occasione. E non mancano le scene divenute già iconiche, come un concerto per violoncello sul tetto o Vivaldi suonato mentre la statua di un antico cacciatore di streghe viene a sua volta simbolicamente messa sul rogo. O ancora la scena del ballo della protagonista, già imitata sul web migliaia di volte.
Insomma, era un po' che Netflix (coproduttore insieme alla MGM), non faceva centro con una serie bella e interessante e che ha subito avuto un grande successo sia di pubblico che di critica, tanto che c'è stato subito l'annuncio di una seconda stagione, che uscirà probabilmente nel corso del 2023.
Gli attori sono tutti molto bravi e spicca l'interpretazione della protagonista, Jenna Ortega, che ha già avuto una nomination per i Golden Globe 2023, come migliore attrice in una serie televisiva.

16.12.2022
[16+]
Tropa de Elite 2 - Il nemico è un altro
(Tropa de Elite 2 - O Inimigo Agora É Outro)
(2010)

Regia di José Padilha.
Con Wagner Moura, Irandhir Santos, André Ramiro, Maria Ribeiro, Milhem Cortaz, Sandro Rocha, Tainá Müller, André Mattos, Pedro Van-Held.
Questo film è il sequel di Tropa de Elite, girato tre anni prima.
Il protagonista è sempre il capitano Nascimento, che è ora diventato colonnello e che viene promosso e trasferito in uffici governativi, in realtà per rimuoverlo dalle attività sul territorio, che danno fastidio a molti.
Ma proprio qui scoprirà quanto è radicata la corruzione, sia nella polizia che nella politica, e cercherà come sempre di muoversi a favore della legalità, tra mille problemi personali e dubbi esistenziali.
Disponibile anche in italiano.

13.12.2022
[16+]
Kleo
(2022)

Serie ideata da Hanno Hackfot, Richard Kropf, Bob Konrad, Elena Senft.
Regia di Viviane Andereggen, Jano Ben Chaabane.
Con Jella Haase, Dimitrij Schaad, Julius Feldmeier, Vladimir Burlakov, Vincent Redetzki, Jürgen Heinrich, Rosa Wirtz.
Extra
Serie televisiva tedesca, composta da una stagione di 8 episodi, di circa 50 minuti ognuno.
Due anni prima della caduta del muro, Kleo è una agente della Stasi che viene mandata a Berlino Ovest per eliminare una persona. Nonostante il successo della missione e nonostante sia una fervente sostenitrice del regime, con suo nonno che lavora anche lui per i servizi, subito dopo finisce in disgrazia e in prigione. Liberata dopo la caduta del muro e del regime, cercherà la sua vendetta, mentre un poliziotto pasticcione della Germania Ovest cerca di rintracciarla.
La serie è avvincente ed interessante ed ha il giusto equilibrio tra azione e introspezione, tra eventi personali e sottofondo storico. Ha poi come punto di forza la bravura della protagonista. Un po' Nikita, un po' Beatrix Kiddo, la minuta Jella, dal viso fanciullesco, non porterà molta fortuna ai suoi nemici. Segnatevi il nome perché diventerà una star, se non lo è già.
Come sempre, consiglio di vedere la serie con l'audio originale ed i sottotitoli in italiano, ma se proprio non ce la fate, c'è anche in italiano.

11.12.2022
Con chi viaggi
(2022)

Regia di Younuts! (Niccolò Celaia e Antonio Usbergo).
Con Lillo Petrolo, Alessandra Mastronardi, Michela De Rossi, Fabio Rovazzi.
Simpatico film (remake del film spagnolo del 2021 "Con quién viajas") che narra le vicende di un uomo che usa una app di car sharing per dare un passaggio da Roma a Gubbio a tre persone.
Le interazioni che nascono tra i quattro, durante il viaggio verso l'Umbria, sono il nucleo del racconto, che ha molti colpi di scena, oltre a prendere un po' in giro tanti tic contemporanei, legati soprattutto all'uso dei telefoni cellulari.
Il protagonista è Lillo, del duo comico Lillo & Greg, qui in una convincente parte non solo comica. Ho apprezzato molto anche l'interpretazione di Alessandra Mastronardi, anche se bisogna dire che sono molto bravi tutti e quattro.
Sicuramente un film divertente e da vedere.

05.12.2022
[16+]
Boris 4
(2022)

Serie ideata da Luca Manzi e Carlo Mazzotta.
Sceneggiata da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo.
Con Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Carolina Crescentini, Alessandro Tiberi, Antonio Catania, Paolo Calabresi, Carlo Luca De Ruggieri, Ninni Bruschetta, Luca Amorosino, Corrado Guzzanti.
Ed eccoci alla quarta stagione della serie Boris, che parla di una improbabile e tragicomica troupe televisiva, intenta a girare telenovele.
Essa arriva dopo un intervallo di 12 anni dalla terza stagione e dopo 11 anni dal film che ne seguì, sostanzialmente a grande richiesta da parte di tutti gli appassionati della serie. Nel frattempo, ci hanno lasciati uno degli sceneggiatori, Mattia Torre, e Roberta Fiorentini, che interpretava il personaggio di Itala.
Diciamo subito che il primo episodio non è il massimo, mostra solo il gruppo che si riunisce, in una specie di ritorno autocelebrativo. Gli altri sette episodi sono invece tutti molto divertenti, in perfetto stile Boris. Certo, gli attori sono tutti un po' invecchiati (tranne Francesco Pannofino e Caterina Guzzanti, che evidentemente viaggiano nel tempo), ma la verve è quella solita, con battute e situazioni surreali e umorismo politically inappropriate.
Questa volta la troupe riunita è alle prese con una serie televisiva trasmessa in streaming (i tempi cambiano) e dedicata alla vita di Gesù. Da notare che non c'è nessuna dissacrazione o iconoclastia rispetto alla religione cristiana, visto che tutto l'umorismo si concentra sul modo con cui gli attori recitano e cercano di entrare nella parte loro assegnata. Persino il pio Mariano (interpretato da Corrado Guzzanti), questa volta non parla di visioni mistiche ma della sua passione per le armi da fuoco.
C'è anche molta ironia sul mondo dello streaming, con ragazze giovani e poi ragazzini imberbi che dettano le regole della serie in videoconferenza e che pretendono anche che ci siano "persone di tutte le tendenze sessuali" nella troupe, tutte le etnie del mondo tra i personaggi e qualche "storia thin" sovrapposta a quella principale, con la bontà della realizzazione decisa da un impersonale algoritmo. Chissà, magari inizialmente la produzione aveva pensato a Netflix, ma poi con tutte queste storie sono passati a Disney+. Sicuramente non sarà andata così, ma a me piace immaginarlo (anche se a Disney+ non saranno tanto diversi da Netflix).
Gli attori sono tutti all'altezza, con Pannofino fresco come non mai, Caterina Guzzanti in perfetta forma e Pietro Sermonti razionalmente fuori di testa come sempre. Brava anche la Crescentini, anche se non capisco tutte quelle scene in cui è torva e parla di soldi; sarebbe servita qualche scena in più basata sulla sua soave leggerezza.
Insomma, una stagione sicuramente da vedere, insieme al film del 2011 (su Prime e Disney+) ed alle prime mitiche 3 stagioni (passate ora da Netflix a Disney+).
Non avrei mai sperato che arrivasse una quarta stagione di Boris, così tanto vale ora augurarsi l'arrivo della quinta!

03.11.2022
[13+]
Ad Astra
(2019)

Regia di James Gray.
Con Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, Liv Tyler, Donald Sutherland, John Ortiz, Donnie Keshawarz.
In un prossimo futuro sulla Luna ci sono varie grandi basi ed i diversi paesi sono in conflitto per lo sfruttamento delle risorse minerarie, ci sono basi su Marte e le astronavi sono arrivate fino a Nettuno. Un astronauta viene incaricato controvoglia di una missione che riguarda un'astronave perduta molti anni prima, comandata da suo padre.
Film di fantascienza dove il realismo dei suoni e delle immagini dei viaggi spaziali immaginari si unisce all'introspezione psicologica, in un viaggio verso regioni sempre più remote dello spazio e verso zone sempre più oscure della coscienza. Come stile, può ricordare Gravity, Interstellar o Solaris, ma ha dei tratti di originalità che lo differenziano da qualsiasi altro film.
A me è piaciuto molto e consiglio, se non avete problemi a leggere i sottotitoli, di vederlo con l'audio originale.
Fu presentato al Festival di Venezia ed ha avuto una candidatura agli Oscar per il sonoro e varie altre candidature.

18.10.2022
[16+]
Un'estate con Sofia
(Une fille facile)
(2019)

Regia di Rebecca Zlotowski.
Con Mina Farid, Zahia Dehar, Nuno Lopes, Benoît Magimel, Clotilde Courau, Henri-Noël Tabary, Loubna Abidar, Lakdhar Dridi.
A Cannes, d'estate, una ragazza di 16 anni riceve la visita di una sua cugina più grande, che viene da Parigi ed ha voglia di divertirsi senza tante inibizioni.
Il film è ben recitato ed ha dei punti d'interesse, soprattutto, per quanto mi riguarda, per come sa evocare la languida allegria delle vacanze estive, con due ragazze che hanno davanti tutte le possibilità che la vita può offrire. E anche l'ambientazione a Cannes mi piace molto. Interessante.
Il film ha vinto il premio SACD della Quinzaine des réalisateurs, al Festival di Cannes 2019.
Il trailer l'ho trovato solo in francese, ma il film è disponibile anche in italiano.


12.10.2022
Da per tutti a [16+]
a seconda degli episodi
Doctor Who
(1963-2021)

Serie ideata da Sydney Newman, C. E. Webber, Donald Wilsonc Jimenez, per la BBC.
Con Christopher Eccleston, David Tennant, Matt Smith, Peter Capaldi, Jodie Whittaker, Ncuti Gatwa, Jo Martin, Billie Piper, Bruno Langley, John Barrowman, Noel Clarke, Catherine Tate, Freema Agyeman, Kylie Minogue, Elisabeth Sladen, David Morrissey, Michelle Ryan, Lindsay Duncan, Bernard Cribbins, Karen Gillan, Arthur Darvill, Alex Kingston, James Corden, Jenna Coleman, Matt Lucas, Pearl Mackie, Bradley Walsh, Tosin Cole, Mandip Gill, John Bishop.
Parliamo questa volta di una delle più longeve serie televisive di tutti i tempi, primato che è sicuro per quanto riguarda le serie di fantascienza. Prodotta dalla BBC britannica, ha visto la luce nel lontano 1963, ovviamente in formato 4:3 e in bianco e nero. Dal 1970 è divenuta a colori e, fino al 1989 (quando fu interrotta), ha avuto un totale di 26 stagioni e 697 episodi, della durata di circa 25 minuti ognuno. È ripresa in seguito nel 2005 in formato 16:9, con quella che è stata definita "la nuova serie", che ha avuto finora 13 stagioni e 172 episodi, da circa 45 minuti ognuno. Da notare che la produzione della serie non è terminata, quindi potranno esserci prossimamente delle nuove stagioni.
Fin dagli inizi la serie ha avuto un successo straordinario nel Regno Unito, tanto che si dice fosse persino la serie preferita dalla Regina Elisabetta. Con il tempo è divenuta parte integrante della cultura britannica ed ha fatto persino nascere delle espressioni idiomatiche. Insomma, non c'è britannico che non la conosca.
La prima serie ha avuto una diffusione sporadica in Italia, mentre la nuova serie è stata diffusa da alcune stazioni televisive quasi in contemporanea con la BBC.
Il protagonista è un personaggio che si fa chiamare "Il Dottore" e che viaggia nello spazio e nel tempo con il TARDIS, una navicella ampia e confortevole che però dall'esterno ha l'apparenza di un'angusta cabina blu della polizia inglese, che era in uso negli anni '60. In ogni tempo e luogo combatte contro terribili avversari di ogni forma e dimensione, che vogliono sempre fare del male, agli esseri umani o all'universo tutto intero. Si accompagna nella sua battaglia con vari personaggi umani, che gli sono sempre di grande aiuto.
Va da sé che il viaggio spaziotemporale in una cabina era un'idea geniale negli anni '60, perché permetteva di sviluppare belle storie di fantascienza usando molto la fantasia e poco le risorse tecniche, molto scarse all'epoca. La nuova serie, che come abbiamo visto è iniziata nel 2005 e che è quella che troviamo oggi disponibile in streaming, è diventata accattivante e spettacolare anche dal punto di vista visivo.
Non potendosi usare lo stesso attore per decenni, ci si è inventati la "rigenerazione", con cui il Dottore prolunga la sua vita, ringiovanendo le sue cellule e... modificando così anche l'aspetto fisico, tanto che uno degli ultimi dottori è stato di sesso femminile.
Per ora ho visto solo i primi due episodi della prima stagione della nuova serie, ma mi sono piaciuti così tanto che continuerò di sicuro la visione, consigliando al tempo stesso Doctor Who a tutti, da vedere naturalmente mentre si gusta una cup of tea.

02.10.2022
[16+]
BAC Nord
(2020)

Regia di Cédric Jimenez.
Con Gilles Lellouche, Karim Leklou, François Civil, Adèle Exarchopoulos, Kenza Fortas, Cyril Lecomte.
Il film è inspirato alla storia della Brigade Anti-Criminalité che agisce nella zona nord di Marsiglia, quella dei quartieri degradati e dominati dalla criminalità organizzata. Queste brigate agiscono in Francia soprattutto in borghese e sono attive nel controllo del territorio e della piccola e media criminalità, dai furti d'auto al traffico di droga, non senza frequenti polemiche sul modo con cui fanno ricorso alla violenza.
Nel 2012 una trentina di agenti e ufficiali della BAC di Marsiglia Nord furono arrestati e accusati di trafficare droga in combutta con la ciminalità. Nel processo che seguì l'accusa più grave cadde e rimasero solo infrazioni minori, con molti di loro che furono reintegrati nella polizia e uno persino nella stessa BAC. Questo film, e ci sono state polemiche anche per questo, sposa completamente la tesi innocentista.
Come film, è decisamente interessante, per il modo con cui ci viene mostrato un ambiente dove nessuno è davvero dalla parte del giusto. I criminali dominano interi quartieri e gli agenti cercano di fare del loro meglio, muovendosi in un mondo grigio fatto di informatori e di azioni al limite della legalità, cosa che li fa somigliare in modo inquietante a coloro che perseguono.
Buona recitazione di tutti gli attori, per un film d'azione che tende al pessismismo.
Il film è stato selezionato fuori concorso nel Festival di Cannes 2021 ed ha avuto sette nomination ai premi César 2022, vincendo il César des Lycéens.
Disponibile anche in italiano.

25.09.2022
[18+]
Being John Malkovich
(1999)

Regia di Spike Jonze.
Con John Cusack, Cameron Diaz, Catherine Keener, John Malkovich, Orson Bean, Mary Kay Place, Charlie Sheen, Sean Penn.
Bellissimo film totalmente surreale e visionario. Un uomo trova lavoro in una strana ditta, situata in un piano con i soffitti bassi di un grande grattacielo. Lì scopre per caso un cunicolo che lo conduce in un luogo impossibile da immaginare e che porta inevitabilmente ad una riflessione su cosa sia l'identità personale.
Ottima recitazione di tutti, con una incredibile Katherine Keener, nei panni della collega d'ufficio che tutti vorrebbero corteggiare. E poi naturalmente John Malkovich, che interpreta ironicamente se stesso e anche tanti piccoli camei di altri attori conosciuti, tra cui Brad Pitt, Michelle Pfeiffer, Sean Penn, David Fincher e Winona Ryder.
Quando arrivano i titoli di coda, guardateli tutti, perché mentre scorrono possiamo ascoltare una bellissima versione di "Amphibian", di Björk.
Tre candidature agli Oscar e quattro ai Golden Globe, premio BAFTA per la migliore sceneggiatura originale, Nastro d'Argento come migliore film straniero e vari altri premi.
Un problema, spero temporaneo, è che è disponibile solo in inglese con i sottotitoli, che però sono fuori sincrono di circa 10 secondi. Così l'ho visto senza sottotitoli ed ho scoperto di capire praticamente tutto, anche perché per fortuna non è un film basato sui dialoghi filosofici.

22.09.2022
[16+]
Lady Bird
(2017)

Regia di Greta Gerwig.
Con Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Beanie Feldstein, Lucas Hedges, Timothée Chalamet, Odeya Rush.
Extra
La protagonista del film è una ragazza di Sacramento, California, che frequenta le scuole superiori in un istituto gestito da religiosi. Ha un rapporto molto difficile con la madre e spera di lasciare la sua città, che giudica noiosa e senza prospettive, per spostarsi sulla costa est, specie a New York, per frequentare l'università, anche se deve fare i conti con il suo curriculum scolastico, che non è dei più brillanti.
Vivido ritratto di una adolescenza pronta a sbocciare nella gioventù, con la splendida interpretazione della protagonista.
Da notare che l'autrice e regista, la Greta Gerwig che abbiamo ammirato nel bellissimo "Frances Ha", ha sempre negato che il film sia autobiografico, anche se lei è nata proprio a Sacramento, in una famiglia molto credente, e fece di tutto per spostarsi a New York. Non manca nei titoli di testa una citazione ironica che dice più o meno: "Chi parla dell'edonismo della California, vuol dire che non è mai stato a Sacramento".
Il film ha ricevuto due Golden Globe, come migliore film commedia ed a Saoirse Ronan come migliore attrice in un film commedia, oltre a due altre candidature ed a cinque candidature agli Oscar.


19.09.2022
[13+]
The Big Bang Theory
(2007-2019)

Serie ideata da Chuck Lorre e Bill Prady.
Con Johnny Galecki, Jim Parsons, Kaley Cuoco, Simon Helberg, Kunal Nayyar, Sara Gilbert, Melissa Rauch, Mayim Bialik.
Extra
Serie televisiva americana in 12 stagioni, per un totale di 279 episodi da circa 20 minuti ognuno. Già da questo si capisce che stiamo parlando della più longeva serie della televisione americana, longevità ovviamente dovuta all'incredibile successo di pubblico e di critica.
I protagonisti sono quattro giovani scienziati che vivono a Pasadena, in California, e che vengono mostrati a volte nelle loro attività e più spesso nel loro tempo libero. C'è molto umorismo e ironia, soprattutto riguardo alla scienza, una cosa che funziona soprattutto in un paese come gli Usa, dove la cultura scientifica e tecnologica è molto diffusa. In Italia, paese tuttora molto umanista e parolaio, la serie funziona meno, tanto che il successo delle sue trasmissioni televisive è stato decisamente più modesto.
Personalmente avevo visto qualche episodio sparso in tv e l'umorismo lì presente mi era sembrato di livello troppo basso. Poi quest'anno ho iniziato a vedere la serie in modo regolare, dal primo episodio, ed ho cambiato completamente il mio giudizio. Oggi che sono arrivato a vedere tutte le prime 4 stagioni, trovo che essa sia semplicemente geniale, con la sua ironia surreale sui piccoli vizi degli scienziati, sulla solitudine dei nerd e sul modo di vivere occidentale. Notevole poi la continuità con cui gli sceneggiatori hanno saputo mantenere i dialoghi ad un buon livello, per quasi 13 anni di seguito.
Una cosa interessante è che quando vengono citati dei fatti riguardanti la scienza, fino anche alle equazioni che si intravedono sulle lavagne, non c'è niente di inventato, è tutto vero e corretto, perché la serie si è avvalsa della consulenza di un professore di fisica della University of California.
Gli attori sono tutti davvero bravi, tanto che conviene fare una panoramica dei personaggi principali.
Sheldon Cooper (Jim Parsons) è un fisico teorico, tanto geniale quanto strambo. Ha abitudini fisse che non vuole cambiare, è pieno di se stesso e pensa di avere sempre ragione, con una logica che spesso sconfina nel surreale. È anche asessuale, totalmente disinteressato ai rapporti fisici con una donna. Sua madre è una fervente cristiana del Texas, mentre lui ovviamente è ateo.
Leonard Hofstadter (Johnny Galecki) è un fisico sperimentale ed è il contrario di Sheldon. I loro dialoghi assomigliano un po' a quelli tra Don Chisciotte (Sheldon, pazzo e sognatore) e Sancio (Leonard, saggio e concreto). Ha varie storie con alcune donne, tra cui Penny, la vicina di casa che corteggia a lungo. Sua madre è una psichiatra un po' troppo logica, che per questo piace a Sheldon.
Penny (Kaley Cuoco) è una ragazza del Nebraska che si trasferisce in California per cercare di fare l'attrice. Ci riesce poco e nel frattempo fa la cameriera in un ristorante chiamato "La fabbrica del cheescake". Vive nell'appartamento di fronte a quello di Sheldon e Leonard, che si innamora pazzamente di lei. D'altra parte qualunque uomo etero che guardi questa serie, si innamora di Penny 😀 Kaley è bravissima ed è impagabile la faccia che fa quando i vicini parlano di scienza in modo astruso.
Howard Wolowitz (Simon Helberg) è un ingegnere aerospaziale di famiglia ebraica. Vive ancora con la madre, che non si vede mai e che interagisce con lui gridando da un'altra stanza. Corteggia in modo maldestro ed esplicito qualsiasi donna gli capiti a tiro, ma in fondo è un bravo ragazzo e alla fine (per ora, almeno) si fidanza con Bernadette. Visto che è l'unico senza Ph.D., viene sempre preso in giro per questo da Sheldon.
Rajesh Koothrappali detto Raj (Kunal Nayyar) è un astrofisico indiano, affetto da mutismo selettivo: non riesce a parlare alle donne, a meno che non abbia bevuto bevande alcoliche. In genere è di buon umore, fa sempre battute ed ha un forte senso dell'amicizia. I suoi genitori lo videochiamano spesso da New Delhi e ogni tanto viene in visita sua sorella, che lo mette in imbarazzo perché molto disinvolta sessualmente.
Sono molto interessanti anche i personaggi secondari, che in realtà diventano centrali in molte fasi della serie.
Leslie Winkle (Sara Gilbert) è una scienzata che dà sempre del cretino a Sheldon ed ha una storia con Leonard, che lascia perché lui sostiene la teoria delle stringhe, mentre lei la gravità quantistica a loop. "Come crescerebbero i nostri figli?", si giustifica Leslie 😀
Bernadette Rostenkowski (Melissa Rauch) studia microbiologia e intanto per mantenersi fa la cameriera nello stesso ristorante di Penny. È di famiglia cattolica e per un certo tempo è la fidanzata di Howard.
Amy Farrah Fowler (Mayim Bialik) è una neurobiologa ed è l'equivalente femminile di Sheldon, con cui instatura una relazione, ovviamente platonica, dopo che gli amici li hanno accoppiati in un sito per cuori solitari. Da notare che l'attrice ha davvero un dottorato in neuroscienze.
Insomma, è una serie molto divertente e molto ben realizzata, sicuramente da vedere. Ha ricevuto ben 9 Emmy Awards, dal 2010 al 2017, mentre Jim Parsons ha ricevuto nel 2011 il Golden Globe come miglior attore in una serie tv.
Come curiosità, Johnny e Kaley ebbero davvero una relazione, per due anni, in contemporanea con la relazione fittizia dei loro personaggi.

17.09.2022
[16+]
The Mauritanian
(2021)

Regia di Kevin Macdonald.
Con Jodie Foster, Tahar Rahim, Shailene Woodley, Benedict Cumberbatch, Zachary Levi, Saamer Usmani.
Il film è tratto dal libro autobiografico "12 anni a Guantanamo (Guantanamo Diary)", di Mohamedou Ould Slahi. Racconta quindi la storia di un mauritano che fu accusato di avere collaborato alla organizzazione degli attentati dell'undici settembre 2001 a New York e che per questo fu arrestato e detenuto senza processo nella base di Guantanamo.
Da notare che il film non ci dà la certezza dell'innocenza del protagonista, un piccolo dubbio rimane, ma ci mostra come non ci fosse nessuna prova che potesse giustificare il suo arresto e la sua detenzione, come sarà provato da due coraggiose avvocatesse. È evidente che, nella fretta di trovare i responsabili del terrorismo, non si andò tanto per il sottile. Alla fine e nonostante un processo in cui fu assolto, Mohamedou passerà 16 anni in prigione, prima di essere infine liberato. Tornerà alla sua famiglia in Mauritania, dove vive tuttora.
Golden Globe a Jodie Foster come migliore attrice non protagonista, 5 candidature ai premi BAFTA e una candidatura ai premi EFA.

14.09.2022
[14+]
Stranger Things
(2016-2022)

Serie ideata dai Duffer Brothers.
Con Winona Ryder, David Harbour, Millie Bobby Brown, Gaten Matarazzo, Natalia Dyer, Mike Wheeler, Caleb McLaughlin, Charlie Heaton.
Serie televisiva americana in 4 stagioni, per 34 episodi complessivi da circa 55 minuti ognuno.
La serie è ambientata negli anni '80, in una fittizia cittadina dell'Indiana, dove un gruppo di ragazzi entra in contatto con misteriose e ferocissime entità provenienti da un'altra dimensione, mentre in uno strano laboratorio si fanno esperimenti sugli esseri umani, per ottenere da loro capacità extrasensoriali.
Siamo in un filone che potremmo definire "piccoli brividi", destinato ad un pubblico molto giovane (ma non troppo), però realizzato così bene da poter piacere ad ogni età.
È interessante sapere che il programma di ricerche segreto "MK Ultra", che viene citato nella serie, è esistito veramente. Per circa 20 anni la Cia e altri servizi condussero esperimenti sugli esseri umani, senza il loro consenso. Alla fine gran parte dei documenti furono distrutti, ma i pochi rimasti rivelarono una realtà fatta di orrori e pseudoscienza.
La serie ha ricevuto alcuni Emmy Awards nel 2017, 2018 e 2020.

12.09.2022
[14+]
Entrevías
(2022)

Serie ideata da David Bermejo.
Con José Coronado, Nona Sobo, Luis Zahera, Felipe Londoño, Laura Ramos, Manolo Caro, Manuel Tallafé, María de Nati, Itziar Atienza.
Serie televisiva spagnola in due stagioni, per 16 episodi complessivi da circa 75 minuti ognuno. Nel 2023 uscirà la terza stagione, ma in Italia finora è disponibile sono la prima stagione.
La serie è ambientata a Madrid, nel quartiere degradato che dà il titolo alla serie, dove Tirso, titolare di un negozio di ferramenta, onesto ma burbero e rude, cerca di aiutare una sua nipote adottata, di origine cinese, che si è messa nei guai con una locale banda di spacciatori e trafficanti. Aiutato dai suoi ex commilitoni, è stato nelle forze di pace durante le guerre nei Balcani, Tirso combatterà una guerra tutta sua, mentre un ispettore di polizia gioca a tenersi in equilibrio tra la giustizia e la collaborazione con i narcotrafficanti.
Serie decisamente interessante, anche perché un personaggio "buono" così odioso si vede raramente sugli schermi. Buona la recitazione di tutti gli attori, specie quella del protagonista e dell'ispettore.

10.09.2022
[18+]
Madre
(마더)
(2009)

Regia di Bong Joon-ho.
Con Kim Hye-ja, Won Bin, Jin Ku, Jae-moon Yoon, Jeon Mi-seon.
Film coreano che racconta la storia di una madre che cerca ad ogni costo di difendere il figlio, un po' ritardato, da una accusa di omicidio.
Molto interessante l'ambientazione, una cittadina della Corea del Sud, e molto buona la recitazione di tutti gli attori, in un thriller diretto da un regista che, come sappiamo, in tempi più recenti è divenuto famoso.

08.09.2022
[14+]
Jaguar
(2021)

Serie ideata da Ramón Campos, Gema R. Neira.
Regia di Carlos Sedes.
Con Blanca Suárez, Iván Marcos, Óscar Casas, Adrián Lastra, Francesc Garrido, Stefan Weinert.
Miniserie televisiva spagnola, costituita da 6 episodi lunghi circa 45 minuti ognuno.
Siamo negli anni '60 e un gruppo di sopravvissuti all'Olocausto dà la caccia ai criminali di guerra nazisti che transitano per la Spagna, protetti dal regime di Franco e diretti in Sud America o altri luoghi.
L'idea è interessante e spicca la buona recitazione di Blanca Suárez, che abbiamo già ammirato nella bellissima serie "Le ragazze del centralino" (che ha gli stessi ideatori), ma purtroppo non è molto ben realizzata. La caratterizzazione dei personaggi è ben lontana da quella accurata e toccante di tante altre serie spagnole e poi la trama in molte occasioni fatica a sembrare verosimile, con addirittura in qualche caso delle palesi incoerenze tra un episodio e il successivo.
Insomma, si può vedere e non mancano le scene emotivamente toccanti, ma non lo troverete entusiasmante, il che è un peccato, perché il tema è sicuramente interessante. L'unico merito è quello di ricordarci degli eventi che nessuno dovrebbe mai dimenticare.
Disponibile anche in italiano.

04.09.2022
[16+]
7 Days in Havana
(7 días en La Habana)
(2012)

Regia di Benicio del Toro, Pablo Trapero, Julio Medem, Elia Suleiman, Gaspar Noé, Juan Carlos Tabío, Laurent Cantet.
Con Josh Hutcherson, Emir Kusturica, Daniel Brühl, Melvis Estévez, Leonardo Benítez, Jorge Perrugorìa, Mirta Ibarra, Elia Suleiman, Melissa Rivera, Nathalia Amore.
Film collettivo, costituito da sette episodi, uno per ogni giorno della settimana, aventi in comune solo il fatto di essere ambientati a La Habana, Cuba.
Ogni episodio ha il suo regista ed i suoi attori, come pure tematiche diverse dagli altri episodi. Interessante che i protagonisti di due episodi siano due registi che interpretano se stessi, Emir Kusturica e Elia Suleiman.
Il film scorre fluido e, pur non essendo un capolavoro, è sicuramente interessante. Il mio episodio preferito è "La tentación de Cecilia", diretto da Julio Medem.

02.09.2022
Sono tornato
(2018)

Regia di Luca Miniero.
Con Massimo Popolizio, Frank Matano, Stefania Rocca, Gioele Dix.
Per uno strano fenomeno non compreso, un giorno Benito Mussolini viene catapultato nell'Italia odierna (del 2018), con tanto di divisa e pelata. Entra in contatto con un produttore televisivo e finisce per diventare un personaggio mediatico, considerato da tutti come un bravissimo comico e imitatore.
Film ironico e divertente, remake di un analogo film tedesco, che usa anche l'espediente di inserire le reazioni della gente comune all'apparizione del duce nelle strade di Roma e di altre città (con tanti imbarazzanti saluti romani). È anche una satira delle trasmissioni tv e del populismo politico, satira che non riesce però a esssere davvero graffiante e profonda, limitandosi ad un manierismo stereotipato.
Il film è perciò a mio avviso un'occasione mancata. Di esso possiamo dire quello che a un certo punto nel film un personaggio dice del comico, ma in realtà vero, Mussolini: sì, certo, fa ridere, ma in fondo non funziona, è superficiale, rischia addirittura di essere controproducente e favorevole di fatto al fascismo.

01.05.2022
3/19
(2021)

Regia di Silvio Soldini.
Con Kasia Smutniak, Francesco Colella, Caterina Forza, Paolo Mazzarelli, Martina De Santis.
Un'avvocatessa in carriera, esperta di operazioni societarie, viene investita da un motorino sotto la pioggia a Milano. Scopre che uno dei due investitori è morto e l'altro è sparito e così inizia ad indagare sulla vicenda.
Tra vita familiare e professionale della protagonista e le sue indagini sui misteriosi ragazzi del motorino, il film rimane perennemente in bilico tra giallo e spleen esistenziale, tra relazioni tra genitori e figli e il tema dell'immigrazione. La brava Kasia Smutniak interpreta qui bene un personaggio tutto sottotono, la cui massima reazione emotiva è un "ah!", detto in un sussurro. L'esasperante lentezza della storia, le dà poi il colpo di grazia. Peccato.

26.04.2022
Nomadland
(2020)

Regia di Chloé Zhao.
Con Frances McDormand, David Strathairn, Linda May, Swankie.
Non essendo abbonato a Disney Plus, ho visto questo film a casa di amici che hanno questo abbonamento. L'alternativa era vederlo su Amazon Prime Video a circa 16 euro, il che, per principio, mi sembrava un po' eccessivo.
Il film racconta la storia di una donna non più giovane che vive sulla strada, attraversando l'America sul suo vecchio camper e sostenendosi con brevi lavori occasionali. Rifiuta anche la possibilità di vivere a casa di parenti che potrebbero ospitarla e nel suo percorso incontra altre persone come lei, respinte dall'economia di mercato.
Film ben girato e recitato e anche con una buona fotografia, ma la storia è molto semplice e alla fine sembra quasi un documentario. Rimane ad incantarci la poesia delle immagini e dei ritmi di vita.
Tre premi Oscar, al film, alla regia ed alla protagonista. Due Golden Globe, al film ed alla regia, e Leone d'Oro al Festival di Venezia.

22.04.2022
Il ragazzo che catturò il vento
(The Boy Who Harnessed the Wind)
(2019)

Regia di Chiwetel Ejiofor.
Con Maxwell Simba, Chiwetel Ejiofor, Aïssa Maïga, Lily Banda, Felix Lemburo, Joseph Marcell.
Basato sull'omonimo libro di memorie di William Kamkwamba, il film racconta la storia di un adolescente del Malawi, che riesce, grazie alla sua inventiva e tra mille difficoltà, a risolvere il problema della carestia che sta provocando danni gravissimi al suo villaggio.
Il regista esordiente, che è anche uno degli attori principali, riesce a raccontare in modo non retorico una storia che è comunque toccante ed esemplare, cosa ancora più importante se si pensa che essa è basata su fatti realmente accaduti.

19.04.2022
Youth
(2015)

Regia di Paolo Sorrentino.
Con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano, Jane Fonda, Mark Kozelek, Robert Seethaler, Alex MacQueen, Luna Zimic Mijovic.
In un hotel svizzero si incontrano un ex direttore d'orchestra, un regista che tenta di fare ancora film, un famoso calciatore sudamericano, un gruppo di sceneggiatori, un attore e molti altri personaggi legati al mondo dell'arte, quasi tutti in età avanzata. Tra massaggi e bagni in piscina, fanno i conti con la propria esistenza e con la realtà della loro vecchiaia, tra memorie non risolte e irrealistici progetti per il futuro.
Premi EFA al film, alla regia ed a Michael Caine come migliore attore protagonista, David di Donatello alla colonna sonora e alla canzone originale (Simple Song n. 3), Nastri d'argento alla regia, alla fotografia e al montaggio.

16.04.2022
[18+]
Élite - stagione 5
(2022)

Serie creata da Carlos Montero, Darío Madrona
Regia di Ramón Salazar, Dani de la Orden, Silvia Quer, Jorge Torregrossa
Con Claudia Salas, Georgina Amorós, Itzan Escamilla, Omar Ayuso, Manu Rios, Martina Cariddi, Carla Díaz, Pol Granch, Diego Martín, Valentina Zenere, André Lamoglia, Carloto Cotta.
Ed eccoci arrivati alla quinta stagione di questa serie televisiva, ambientata in un liceo privato di Madrid, frequentato dai rampolli della ricca borghesia spagnola e internazionale.
Tra i nuovi personaggi, Isadora, proprietaria di grandi discoteche di Ibiza, e Iván, figlio di Cruz, un famoso calciatore di lingua portoghese. Vari altri personaggi sono usciti di scena e quelli rimanenti devono contrastare le manie di dominio di Benjamín, preside della scuola nonché padre di tre studenti, tra scandali finanziari che escono allo scoperto e cadaveri che emergono dal lago. Tutto mentre si intrecciano tante storie personali, comprese quelle tra Rebeka e Mencia e tra Iván e Patrick, con scene anche molto esplicite.
Tra i vari giovani attori, quelli che mi sono sembrati migliori in questa stagione sono Claudia Salas, Georgina Amoros, Omar Ayuso e Manu Rios, mentre trovo interessante e da sviluppare il nuovo personaggio di Isadora (Valentina Zenere).
È stato già deciso che ci sarà una sesta e forse ultima stagione.

13.04.2022
Tonica
(2022)

Regia di Cristiano D'Alisera.
Con Andrea Delogu.
Segnalo questa volta un bel programma televisivo, andato in onda su Rai Due per sette puntate, trasmesse però ad un orario improponibile, ben oltre la mezzanotte.
La simpatica Andrea Delogu ci fa conoscere vari musicisti e gruppi musicali italiani nuovi o comunque graditi ad un pubblico molto giovane, con un ritmo svelto e interviste spesso surreali, ma proprio per questo molto veritiere.
Potessi decidere io, manderei il programma in replica in orario preserale.

10.04.2022
[13+]
Segreti e bugie
(Secrets and lies)
(1996)

Regia di Mike Leigh.
Con Brenda Blethyn, Timothy Spall, Marianne Jean-Baptiste, Phyllis Logan, Claire Rushbrook, Elizabeth Berrington, Lee Ross.
Un'operaia non più giovane e depressa piange praticamente di continuo, sua figlia giovane fa la spazzina e si trova un fidanzato, lo zio fa il fotografo, è sposato ed è relativamente più abbiente. La semplice e non molto allegra vita di questa famiglia londinese viene sconvolta da un arrivo inaspettato, che porterà molti segreti allo scoperto.
Bella interpretazione della protagonista e degli altri attori, anche se il film è un po' troppo lungo e, nella prima metà, troppo lento e poco interessante. Ma dalla metà in poi, quando il tema principale entra in scena, diventa addirittura avvincente.
Palma d'Oro al film e premio alla protagonista al Festival di Cannes, Golden Globe alla protagonista e premi BAFTA come migliore film britannico, alla sceneggiatura e alla protagonista.
Come nota a parte, segnalo la discutibile decisione di Amazon Prime Video di rendere disponibile questo film solo doppiato in italiano, peraltro splendidamente. Avrei voluto sentire l'accento cockney, peccato.

07.04.2022
[14+]
Granchio nero
(Svart krabba)
(2022)

Regia di Adam Berg
Con Noomi Rapace, Dar Salim, Aliette Opheim, Jakob Oftebro, Erik Enge, Ardalan Esmaili, David Dencik, Susan Taslimi.

In un futuro non troppo lontano è in corso una guerra in Scandinavia, di cui non viene spiegata l'origine ma che assomiglia drammaticamente a quanto vediamo oggi in Ucraina. Sei soldati, quattro uomini e due donne, devono trasportare due misteriose capsule, che potranno portare alla fine del conflitto, pattinando di notte sul mare ghiacciato.
Film ovviamente d'azione, con molte preveggenti suggestioni legate al presente e risultati di medio livello. Bella interpretazione di Noomi Rapace nei panni della protagonista.

03.04.2022
[14+]
Il tempo che ti dò
(El tiempo que te doy)
(2021)

Serie creata da Nadia de Santiago.
Regia di Inés Pintor Sierra, Pablo Santidrián.
Con Nadia de Santiago, Álvaro Cervantes, David Castillo, Mariví Carrillo, Cala Zavaleta, Carla Linares.
Miniserie televisiva spagnola di 10 episodi da circa 12 minuti ognuno, creata e interpretata da Nadia de Santiago, che abbiamo già ammirato nella bella serie "Le ragazze del centralino".
Mescolando programmaticamente presente e passato, la serie racconta la vita di una giovane donna, tra ambizioni professionali e complicati rapporti amorosi, in un caleidoscopio di eventi che potremmo definire traquillamente come ricerca della felicità. Il gioco riesce solo fino a un certo punto e, nonostante la bella interpretazione dei due protagonisti (soprattutto di Nadia, che io personalmente adoro), il racconto risulta forse un po' troppo frammentario.
Comunque da vedere, anche perché guardando gli episodi uno dopo l'altro, la durata complessiva è quella di un normale film.
La miniserie ha tre candidature ai premi Feroz 2022 ed è disponibile anche in italiano.

31.03.2022
Dune
(Dune: Part One)
(2021)

Regia di Denis Villeneuve.
Con Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Charlotte Rampling, Chang Chen, Zendaya, Javier Bardem.
Subito dopo aver vinto ben 6 premi Oscar 2022, il film è apparso su Mediaset Infinity+ e anche compreso nell'abbonamento; l'ho quindi visto immediatamente, anche con un po' di difficoltà nell'accesso, cosa dovuta probabilmente al grande numero di visioni contemporanee.
Che dire, bella storia, belle atmosfere ed effetti, ma non si riesce ad entrare molto nei personaggi, rimane sempre una visione esterna, con i guerrieri che lottano corpo a corpo in stile greco antico, suggestioni iniziatiche alla Guerre Stellari e cattivi in stile zio Fenster.
Inoltre, con tutta la storia dei sogni ripetuta all'infinito e una trama molto semplice, e nonostante le immagini affascinanti, dirò una cosa un po' sacrilega: mi sono annoiato.
In effetti i 6 Oscar non sono per la storia ma per: effetti speciali (e quelli di No Time to Die erano anche molto buoni), fotografia (ma a me è piaciuta di più quella del Potere del Cane), sonoro (forse migliore quello di No Time to Die), montaggio, scenografia e colonna sonora.
Il fatto che sia "part one" e che abbia un finale aperto, annuncia un secondo episodio.

Regista (la seconda da sinistra) e attori di CODA
Regista, attori e produttori di CODA
Jane Campion, migliore regista
Il pugno di Will Smith a Chris Rock
Will Smith, migliore attore protagonista
Ariana DeBose, migliore attrice non protagonista
28.03.2022

Questi sono i premi Oscar 2022

Miglior filmCODA
Migliore regiaJane Campion (The Power of the Dog)
Miglior attore protagonistaWill Smith (King Richard)
Migliore attrice protagonistaJessica Chastain (The Eyes of Tammy Faye)
Miglior attore non protagonistaTroy Kotsur (CODA)
Migliore attrice non protagonistaAriana DeBose (West Side Story)
Migliore sceneggiatura originaleKenneth Branagh (Belfast)
Migliore sceneggiatura non originaleSiân Heder (CODA)
Migliore film internazionaleDrive My Car
Migliore film d'animazioneEncanto
Migliore fotografiaGreig Fraser (Dune)
Miglior montaggioJoe Walker (Dune)
Migliore scenografiaPatrice Vermette e Zsuzsanna Sipos (Dune)
Migliori costumiJenny Beavan (Cruella)
Migliori trucco e acconciaturaLinda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh (The Eyes of Tammy Faye)
Migliori effetti specialiPaul Lambert, Tristen Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer (Dune)
Migliore colonna sonoraHans Zimmer (Dune)
Migliore canzone originaleNo Time to Die, di Billie Eilish e Finneas O'Connell (No Time to Die)
Miglior sonoroMac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill e Ron Bartlett (Dune)
Migliore documentarioSummer of Soul
Miglior cortometraggioThe Long Goodbye
Migliore cortometraggio documentarioThe Queen of Basketball
Migliore cortometraggio d'animazioneThe Windshield Wiper
Serata molto interessante e divertente, con la partecipazione tra i presenter di molte star presenti e passate.
E persino con l'imprevisto dell'assalto di Will Smith al presentatore, colpevole di aver preso in giro sua moglie. Poco dopo Will ha ritirato l'Oscar come miglior attore protagonista e in lacrime ha detto che per amore si fanno anche cose folli.
Sono stato contento per la vittoria di "CODA - I segni del cuore", un film su una famiglia di non udenti, divertente e commovente ma non strappalacrime (sbaglia chi pensa che sia questa la chiave di lettura).
Ed è proprio sulla disabilità che è caduto, secondo me, il film di Sorrentino "È stata la mano di Dio" (The Hand of God). Le scene dove una persona con disabilità viene presa in giro da tutti e poi persino vessata, secondo me non sono piaciute molto alla Academy. D'altra parte quella cultura locale è fatta proprio così, non possiamo incolpare Sorrentino per avercelo raccontato, ma questo non ha giocato a favore del film e sono pronto a scommettere che sia stato un fattore importante nella mancata vittoria.
Molto ridimensionato anche "Il potere del cane", direi giustamente, come giusto è però il premio alla sua regia dato a Jane Campion.
Per gli attori direi che c'è poco da dire, sono state sicuramente premiate le migliori interpretazioni, anche se tra le attrici protagoniste Nicole Kidman e Penélope Cruz secondo me erano davvero a un passo dal poter vincere.
Molti premi per "Dune", bisognerà vederlo, ma sui servizi streaming ancora non l'ho trovato.
Per la canzone originale, i miei gusti differiscono sempre da quelli della Academy. La canzone premiata è carina ma molto formale, lontana anni luce dall'emotività costruttiva di "Somehow you do", la mia preferita.

26.03.2022
€ PPV
Madres paralelas
(2021)

Regia di Pedro Almodóvar.
Con Penélope Cruz, Milena Smit, Julieta Serrano, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón.
Extra
Una fotografa conosce un antropologo e si occupano entrambi della ricerca su episodi oscuri della guerra civile spagnola. Lei ha una bimba da lui e conosce un'altra donna nelle sue condizioni. Ma non è tutto così facile come sembra.
Una storia semplice e complessa al tempo stesso, dove l'approfondimento dei personaggi è talmente curato da essere la chiave di lettura della storia.
Penso che oggi Pedro Almodóvar non abbia rivali nel mondo del cinema contemporaneo, per quanto riguarda la descrizione dei sentimenti umani, dalle cose più belle della vita al timore della morte, con particolare riguardo per l'animo femminile.
Il film mi è piaciuto molto ed è candidato a 2 Oscar 2022, uno per la colonna sonora e l'altro per Penélope Cruz come migliore attrice protagonista, premio che ha già vinto al Festival di Venezia.

25.03.2022
[14+]
Lead me home
(2021)

Regia di Pedro Kos, Jon Shenk.
Cortometraggio documentario della durata di 40 minuti, che ci mostra la situazione dei senzatetto che vivono nelle città costiere della California.
Caleidoscopio poetico di una umanità sofferente che si avvale anche di bellissime riprese, volte a far risaltare il contrasto tra l'opulenza delle grandi città e la triste realtà di chi dorme in strada. Molto bello.
Il film è candidato agli Oscar 2022 nella categoria dei cortometraggi documentari e tra i tre che ho visto, è il mio preferito.

24.03.2022
€ PPV
I segni del cuore
(CODA)
(2021)

Regia di Siân Heder.
Con Emilia Jones, Troy Kotsur, Marlee Matlin, Eugenio Derbez, Daniel Durant, Ferdia Walsh-Peelo, Amy Forsyth, Kevin Chapman.
Ogni mattina si sveglia alle 3 e va in mare a pescare con la barca dei suoi genitori; poi va a scuola. Questa è la vita di Ruby, liceale americana con genitori e fratello non udenti. Come unica persona a poter ascoltare e parlare, è fondamentale per la sua famiglia, ma aspira a sviluppare la sua attitudine per il canto.
Tra strani problemi familiari, malintesi, il locale mercato del pesce e insegnanti di canto latinoamericani, la storia è ben sviluppata, scorre fluida e non può non piacere, emozionare e divertire.
Il film ha già ricevuto due premi BAFTA e vari altri premi e candidature. Ha poi 3 candidature agli Oscar 2022, come miglior film, migliore sceneggiatura non originale ed a Troy Kotsur come miglior attore non protagonista (lo merita).

23.03.2022
tick, tick... BOOM!
(2021)

Regia di Lin-Manuel Miranda.
Con Andrew Garfield, Vanessa Hudgens, Alexandra Shipp, Robin de Jesús, Joshua Henry, Judith Light, Bradley Whitford.
Questa è la vera storia del giovane autore Jonathan Larson, come mostrata dal suo musical autobiografico avente lo stesso titolo del film. Larson si barcamena tra il lavoro in una tavola calda e la scrittura del musical, mentre il ticchettio del tempo è sempre più presente, con la soglia dei trenta anni pericolosamente vicina.
Alla fine arriva il successo, sugellato soprattutto dal successivo "Rent" (che non vediamo in questo film), che rimase in programmazione a Broadway per oltre dieci anni. Ma Larson non poté godersi l'enorme successo, perché morì all'improvviso a 35 anni, la sera precedente la prima di "Rent".
Il protagonista, Andrew Garfield, ha già vinto il Golden Globe come miglior attore protagonista in una commedia musicale ed il film ha due candidature agli Oscar 2022, una per Garfield come migliore attore protagonista e l'altra per il montaggio.

22.03.2022
[13+]
€ PPV
Summer of Soul
(...Or, When the Revolution Could Not Be Televised)
(2021)

Regia di Ahmir "Questlove" Thompson.
Extra
Bel documentario su quello che accadde ad Harlem nell'estate del 1969, quando, a pochi mesi di distanza da Woodstock, si tenne per oltre un mese l'Harlem Cultural Festival. Cantanti e gruppi di colore si alternarono sul palco, in quella che fu definita la Woodstock dei neri.
Le riprese fatte all'epoca non interessarono a nessuna stazione televisiva e sono rimaste per decenni in un magazzino. Oggi le rivediamo, insieme alle testimonianze odierne di chi era allora sul palco o nel pubblico.
Tra lotte per i diritti civili e per l' identità degli afroamericani, riviviamo tutta l'atmosfera di quell'epoca, con tanta musica.
Il film è candidato agli Oscar 2022 come migliore documentario ed ha già ricevuto moltissimi altri riconoscimenti, compreso il primo premio al Sundance Festival. Difficile batterlo, perché è davvero molto bello.

21.03.2022
[16+]
€ PPV
Quattro buone giornate
(Four Good Days)
(2020)

Regia di Rodrigo García.
Con Glenn Close, Mila Kunis, Stephen Root, Joshua Leonard.
Un giorno una figlia scomparsa bussa alla porta di sua madre e lei la caccia, non la accoglie. Crudeltà? Cinismo? Egoismo? Niente di tutto questo, è solo che la figlia è una drogata che prima di fuggire ne ha combinate di tutti i colori per ottenere soldi, compreso vendere le fedi dei genitori.
Ora la figlia vuole cambiare vita e disintossicarsi. La cosa più difficile per le due donne sarà ricostruire quel rapporto di fiducia che si era interrotto molto tempo prima.
Bellissima interpretazione di Glenn Close e anche di Mila Kunis. Entrambe avrebbero meritato una nomination, per una storia che tocca senza far ricorso al pietismo e che non annoia mai.
Il film, davvero molto bello, è candidato agli Oscar 2022 solo per la migliore canzone originale, che è "Somehow You Do", di Diane Warren, eseguita da Reba McEntire. Faccio il tifo per questa canzone.
Il trailer l'ho trovato solo in inglese, ma c'è anche l'italiano. Consiglio comunque l'originale con i sottotitoli.

20.03.2022
I Mitchell contro le macchine
(The Mitchells vs the Machines)
(2021)

Regia di Mike Rianda, Jeff Rowe.
Una famiglia strampalata si ritrova nella necessità di salvare il mondo da un'armata di robot ribelli, mentre padre e figlia cercano di appianare le loro divergenze.
Bel film di animazione, con grafica piena di fantasia e tanta ironia sulle piccole manie dei giorni nostri.
Il film è candidato agli Oscar 2022 come miglior film di animazione.

18.03.2022
€ PPV
House of Gucci
(2021)

Regia di Ridley Scott.
Con Lady Gaga, Adam Driver, Jeremy Irons, Al Pacino, Jared Leto, Jack Huston, Salma Hayek, Reeve Carney, Camille Cottin.
Storia della famiglia Gucci, allora titolare del noto marchio della moda, a partire da fine anni '70, come raccontato nel quasi omonimo libro di Sara Gay Forden.
Patrizia Reggiani conosce e sposa Maurizio Gucci e con lui partecipa alle lotte intestine della famiglia, fino ai tragici eventi che portarono anche alla totale estromissione di tutti i Gucci dalla ditta che avevano fondato e fatto sviluppare.
Film interessante, anche se i personaggi mancano di approfondimento psicologico. Sono stato invece sorpreso dalla buona interpretazione che Lady Gaga dà di Patrizia Reggiani, davvero ottima recitazione per l'unico personaggio davvero riuscito. Avrebbe meritato una candidatura.
Il film è candidato agli Oscar 2022 nella categoria del miglior trucco.

17.03.2022
[13+]
€ PPV
No Time to Die
(2021)

Regia di Cary Fukunaga.
Con Daniel Craig, Léa Seydoux, Rami Malek, Lashana Lynch, Christoph Waltz, Ralph Fiennes.
Ultimo capitolo della serie di film dedicata a James Bond, personaggio dei romanzi di Ian Fleming.
Bond ormai è in pensione, ma i suoi nemici non si sono dimenticati di lui e un nuovo pericoloso personaggio lo prende di mira, costringendolo a tornare in azione.
Film d'azione, ma girato molto bene e con alcuni aspetti intriganti.
È candidato a 3 premi Oscar 2022, per il sonoro, gli effetti speciali e per la migliore canzone originale, che è "No Time to Die", di Billie Eilish e Finneas O'Connell.

16.03.2022
Three songs for Benazir
(2021)

Regia di Elizabeth Mirzaei, Gulistan Mirzaei.
Cortometraggio di 22 minuti che racconta la storia di Shaista, giovane sposo afgano di Benazir, alla quale canta delle canzoni da lui inventate.
Shaista vive in un campo profughi vicino Kabul e si divide tra le sue responsabilità di marito e padre e il suo sogno di entrare nell'esercito afgano.
Il film è candidato agli Oscar 2022 nella categoria dei cortometraggi documentari.

15.03.2022
[13+]
Il principe cerca figlio
(2021)

Regia di Craig Brewer.
Con Eddie Murphy, Arsenio Hall, Jermaine Fowler, Leslie Jones, Tracy Morgan, KiKi Layne, Shari Headley, Wesley Snipes, Teyana Taylor.
Il film è il sequel di "Il principe cerca moglie", famoso film del 1988. Il protagonista è anche qui Eddie Murphy, ancora in gran forma e che interpreta quattro personaggi.
Inutile parlare della trama inverosimile e dei suoi dettagli strampalati. Quello che conta è che il film è divertente e pieno dello spirito afroamericano, con lo slang di Queens, costumi sontuosi, donne bellissime, musiche ritmiche e balli scatenati. Una grande festa variopinta e senza pause.
Non è un caso quindi che il film sia candidato agli Oscar 2022 nelle due categorie dei migliori costumi e del miglior trucco.

14.03.2022
[14+]
Audible
(2021)

Regia di Matthew Ogens.
Con Amaree McKenstry-Hall e altri.
Cortometraggio documentario della durata di 39 minuti, che racconta la storia di Amaree e dei suoi amici, tutti studenti sordi della Maryland School for the Deaf nonché atleti della locale squadra di football americano.
Seguiamo così in prima persona le vicende di questi ragazzi, alle prese con le sfide dello sport e con le difficoltà e le discriminazioni con cui devono confrontarsi nella vita quotidiana, in quanto non udenti.
Il film è candidato agli Oscar 2022 nella categoria dei cortometraggi documentari.

12.03.2022
Being the Ricardos
(2021)

Regia di Aaron Sorkin.
Con Nicole Kidman, Javier Bardem, J. K. Simmons, Nina Arianda, Tony Hale, Alia Shawkat.
Dal 1951 al 1957 andò in onda negli Usa una serie televisiva di straordinario successo, "I Love Lucy", talmente seguita che i due protagonisti, Lucille Ball e Desi Arnaz, finirono sulla copertina di Time. In tutto furono girati ben 181 episodi e oggi la serie, che aveva come personaggi principali i coniugi Ricardo, è considerata come l'archetipo della commedia televisiva.
Questo film racconta proprio la storia di Lucille e Desi, interpretati rispettivamente da Nicole Kidman e Javier Bardem, tra successo e problemi personali, il perfezionismo di Lucille e il dongiovannismo di Desi. E non mancano i problemi causati dalla caccia alle streghe di quel periodo, perché Lucille da giovane era stata comunista.
Bella la ricostruzione d'ambiente, i costumi, le luci e naturalmente la recitazione dei due protagonisti e non solo, anche se il film lascia con una sensazione di parziale incompiutezza. Consiglio vivamente l'originale con i sottotitoli, soprattutto per come la voce di Nicole/Lucille cambia quando passa a interpretare Lucy.
Il film è candidato a 3 premi Oscar 2022, per i due protagonisti e per J. K. Simmons come attore non protagonista.

10.03.2022
Il potere del cane
(The Power of the Dog)
(2021)

Regia di Jane Campion.
Con Benedict Cumberbatch, Kodi Smit-McPhee, Kirsten Dunst, Jesse Plemons.
Nelle fredde pianure del Montana due fratelli gestiscono mandrie di buoi, negli anni '20 del XX secolo. Uno dei due è posato e calmo, l'altro irruento e strafottente. Il primo trova moglie e si sposa con una vedova. Lei porta con sé suo figlio, un ragazzo magrissimo e gentile, che per questo è considerato da tutti un po' effeminato nonché preso costantemente in giro dallo zio acquisito, il fratello arrogante.
La dinamica dei rapporti tra queste persone pian piano evolverà, fino al finale decisamente sorprendente.
Riflessione sulla mascolinità, sui rapporti con le donne e su come spesso le persone siano in realtà il contrario di ciò che sembrano.
Buona recitazione di tutti gli attori e bella ambientazione western.
Il film è candidato a ben 12 premi Oscar 2022, il che forse è un po' eccessivo, anche se il film merita sicuramente. Ha già poi ottenuto il Leone d'Argento per la regia al Festival di Venezia e tre Golden Globe, per la regia, come migliore film drammatico ed a Kodi Smit-McPhee come miglior attore non protagonista.

04.03.2022
Barry Lyndon
(1975)

Regia di Stanley Kubrick.
Con Ryan O'Neal, Marisa Berenson, Patrick Magee, Hardy Krüger, Steven Berkoff, Gay Hamilton, Marie Kean, Diana Körner.
Il film racconta la vita rocambolesca e avventurosa di Redmond Barry, un giovane irlandese, che nel diciottesimo secolo coglie ogni occasione per migliorare la sua situazione sociale ed economica, senza nessuno scrupolo o morale. Ed è proprio questo totale machiavellismo da piccolo arrampicatore sociale che al tempo stesso affascina e dà la nausea.
Poi bellissima fotografia, ambientazione e ricostruzione storica, grazie al solito perfezionismo di Kubrick, di cui è uno dei film migliori e forse anche il mio preferito in assoluto.
Quattro premi Oscar a fotografia, scenografia, costumi e colonna sonora. David di Donatello alla regia, premi Bafta alla regia e alla fotografia e molti altri premi.

02.03.2022
[14+]
Don't look up
(2021)

Regia di Adam McKay.
Con Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Rob Morgan, Cate Blanchett, Jonah Hill, Mark Rylance, Tyler Perry.
Una dottoranda in astronomia scopre una grande cometa in rotta di collisione con la terra. Insieme al professore con cui lavora cerca di avvisare le massime autorità, con risultati deludenti.
Film catastrofista ma allegro, che è soprattutto una satira sulla società contemporanea, dove i media e i social la fanno da padrone, diffondendo gossip e notizie futili, dove per i politici conta solo la rielezione e dove i nuovi signorotti della tecnologia hanno il vero potere decisionale. Molto bravi i protagonisti e divertente tutto il resto.
Il film è candidato a quattro premi Oscar 2022, come miglior film, sceneggiatura originale, colonna sonora e montaggio.

27.02.2022
[13+]
L'odore della notte
(1998)

Regia di Claudio Caligari.
Con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Giorgio Tirabassi, Emanuel Bevilacqua, Alessia Fugardi, Elda Alvigini, Federico Pacifici, Little Tony, Francesca D'Aloja.
Extra
Film poliziesco decisamente originale, girato con uno stile asciutto e senza pause, nonché raccontato in prima persona dal protagonista, un poliziotto che di notte si trasforma in rapinatore, con i suoi complici provenienti dalle borgate romane.
Preso da una rabbia esistenziale verso i ricchi, nell'Italia tra gli anni '70 e '80, non ha idea di come uscire dal mondo del crimine. Da notare un cameo del cantante Little Tony, nella parte di uno dei rapinati.
Il film è ispirato alla vera storia di una banda di rapinatori che agiva a Roma in quel periodo e che i giornali definirono "La banda dell'arancia meccanica", per il modo in cui si comportavano.
Tre Nastri d'Argento a Valerio Mastandrea, Little Tony e alla produzione.

24.02.2022
[16+]
Il velo dipinto
(The Painted Veil)
(2006)

Regia di John Curran.
Con Naomi Watts, Edward Norton, Liev Schreiber, Toby Jones, Diana Rigg, Anthony Wong Chau-sang.
Il film è tratto dall'omonimo romanzo di William Somerset Maugham ed ha come protagonista una giovane donna inglese, che sposa senza amore, come modo per sfuggire all'ambiente familiare, un biologo che la corteggia.
La coppia si trasferisce a Shanghai, lei ha una storiella con un amico comune e così il marito, per punirla, la porta con sé in un remoto villaggio della Cina interna, dove è stato inviato a lottare contro un'epidemia di colera.
Molto bella l'ambientazione, buona recitazione dei due protagonisti e storia toccante. Da vedere.
Il film ha vinto un Golden Globe per la colonna sonora.

23.02.2022
Élite Storie Brevi - Phillipe Caye Felipe
(Élite Historias Breves - Phillipe Caye Felipe)
(2021)

Miniserie creata da Carlos Montero, Darío Madrona.
Regia di Lucía Alemany.
Con Georgina Amorós, Àlex Monner, Pol Granch, Claudia Salas, Rachel Lascar, Celia Sastre.
Quarta miniserie tra quelle che ho visto, legate alla serie principale "Élite".
Cayetana conosce Felipe nel periodo natalizio, in un centro di raccolta indumenti per persone poco abbienti. Subito dopo per caso si rifà vivo il quasi omonimo Phillipe, rampollo di una delle dinastie monarchiche europee. Chi avrà la meglio?
Simpatica miniserie, costituita da 3 episodi da circa 12 minuti ognuno.

22.02.2022
Élite Storie Brevi - Nadia Guzmán
(Élite Historias Breves - Nadia Guzmán)
(2021)

Miniserie creata da Carlos Montero, Darío Madrona.
Regia di Dani de la Orden.
Con Mina El Hammani, Miguel Bernardeau, Omar Ayuso.
Terza miniserie vista legata alla serie principale "Élite", che questa volta ha come protagonisti Nadia, la ragazza islamica che si era distinta negli studi, e Guzmán, il suo compagno di studi e fidanzato.
Da quando Nadia è andata a New York per proseguire gli studi, i due intrattengono un rapporto a distanza, ma ora c'è un'occasione per rivedersi di persona. Però non tutto è facile come sembra.
Molto bravi i due attori, ma questa miniserie, 3 episodi da 15 minuti ognuno, è leggermente meno vivace delle due di cui ho già parlato.

21.02.2022
[14+]
Élite Storie Brevi - Carla Samuel
(Élite Historias Breves - Carla Samuel)
(2021)

Miniserie creata da Carlos Montero, Darío Madrona.
Regia di Jorge Torregrossa.
Con Ester Expósito, Itzan Escamilla.
Ecco la seconda miniserie che ho visto, tra le storie brevi di "Élite", che ha come protagonisti due personaggi della serie principale, che avevano avuto una storia romantica e complicata durante il liceo.
Dopo i drammatici eventi avvenuti a "Las Encinas", troviamo qui la marchesina Carla, di una famiglia nobile, ricca e potente, che aspetta di prendere l'aereo per Londra, dove continuerà i suoi studi. Ed ecco arrivare Samuel, di una famiglia molto più modesta e che durante gli studi fa il cameriere per mantenersi.
Samuel cerca di far rimanere Carla a Madrid con lui. Nel tentativo, emergeranno tutte le differenze sociali, economiche, culturali e persino emotive tra i due innamorati. Tra sensualità, romanticismo e realtà quotidiana, riuscirà Samuel nel suo intento? Non vi resta che vedere la miniserie di 3 episodi da 15 minuti ognuno.
Da sottolineare la bravura dei due, la bellezza di Ester Expósito e lo stile riuscito della miniserie.

19.02.2022
[14+]
Élite Storie Brevi - Guzmán Caye Rebe
(Élite Historias Breves - Guzmán Caye Rebe)
(2021)

Miniserie creata da Carlos Montero, Darío Madrona.
Regia di Dani de la Orden.
Con Miguel Bernardeau, Georgina Amorós, Claudia Salas.
Mentre a dicembre 2021 sono iniziate le riprese della quinta ed ultima stagione di "Élite", serie televisiva spagnola di cui ho già parlato, gli stessi autori ed attori hanno realizzato nel 2021 delle miniserie, 7 per la precisione, fatte ognuna da soli 3 episodi da circa 15 minuti ognuno. Alcune sono uscite tra la terza e la quarta stagione ed altre dopo la quarta.
Ogni miniserie è centrata su un limitato numero di personaggi, colti in un particolare momento della loro esistenza e direi che la cosa funziona perfettamente, forse persino più di qualche episodio della serie originale. Finora ho visto 3 miniserie e mi sono piaciute tutte.
Tra queste quella che mi ha divertito di più è proprio questa, dove Rebeka inaugura la nuova villa in cui va a vivere con la madre ex trafficante di droga, invitando due suoi amici conosciuti nel liceo di élite, Guzmán e Cayetana. Dopo una torta a sorpresa si troveranno ad affrontare visite non gradite, tra momenti surreali, comicità macabra e un po' di autoironia da parte degli autori.
Vale la pena sottolineare la bravura dei tre attori: Georgina Amorós (Cayetana) è assolutamente perfetta nel ruolo comico che qui interpreta, Claudia Salas (Rebeka) è bravissima e autoironica e Miguel Bernardeau interpreta il personaggio maschile (Guzmán) più riuscito di Élite. Le serie tv hanno creato in Spagna un'intera generazione di nuovi attori giovanissimi e bravissimi, tutte persone di cui sentiremo ancora parlare.
Insomma le miniserie durano poco, sono divertenti e ben recitate: da non mancare.

17.02.2022
[13+]
Memorie di una geisha
(Memoirs of a Geisha)
(2005)

Regia di Rob Marshall.
Con Suzuka Ohgo, Zhang Ziyi, Gong Li, Ken Watanabe, Michelle Yeoh, Youki Kudoh, Kōji Yakusho, Kaori Momoi, Ted Levine, Karl Yune.
Tratto dall'omonimo romanzo di Arthur Golden, il film racconta la storia di una bellissima donna giapponese, che da bambina viene venduta dai genitori poveri ad una okiya, una casa di geishe, dove impara la musica e tutte le arti, compresa quella della seduzione, tra l'invidia delle colleghe e le attenzioni di uomini potenti.
Seguendo la storia di Chiyo dalla prima metà del novecento fino a dopo la seconda guerra mondiale, possiamo immergerci in una cultura molto diversa da quella europea e per questo molto interessante.
Molto ben recitato, specie dalle due protagoniste che interpretano Chiyo da bambina e poi da adulta, il film ha ricevuto tre premi Oscar, per la fotografia, la scenografia ed i costumi. Anche un Golden Globe alla colonna sonora e molti altri premi.

15.02.2022
L'uomo di 101 anni che non pagò il conto e scomparve
(Hundraettåringen som smet från notan och försvann)
(2016)

Regia di Felix Herngren, Måns Herngren.
Con Robert Gustafsson, Iwar Wiklander, David Wiberg, Shima Niavarani, Jens Hultén, Svetlana Rodina-Ljungkvist, Ralph Carlsson, Erni Mangold.
Questo film è il sequel di un film del 2013 di cui ho già parlato, "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve". Stesso regista e stessi attori principali, ovviamente, e soprattutto stesso stile scanzonato e surreale.
La storia riprende nell'isola di Bali, dove avevamo lasciato il simpatico centenario ed i suoi amici. Una strana scoperta su una misteriosa bevanda di cui tutti cercano la formula, riporterà i nostri eroi in Europa, dove non mancherà neanche il volenteroso e intelligente commissario della polizia svedese. Tutto da ridere, ovviamente.
Il secondo film è leggermente meno riuscito e sappiamo anche di cosa si tratta, manca l'effetto sorpresa, ma se vi è piaciuto il primo film vorrete senz'altro concedervi questi 108 minuti ulteriori di buonumore assoluto.
Il trailer l'ho trovato solo in svedese.

TV, canali 1, 501

12.02.2022
L'amica geniale - terza stagione
(2022)

Serie ideata da Saverio Costanzo.
Regia di Daniele Luchetti.
Con Margherita Mazzucco, Gaia Girace, Anna Rita Vitolo, Luca Gallone, Alessio Gallo, Francesco Serpico, Matteo Cecchi, Giulia Mazzarino, Daria Deflorian.
Torno a parlare dell'Amica geniale, la serie televisiva tratta dai romanzi di Elena Ferrante, visto che è appena uscita la terza stagione, intitolata "Storia di chi fugge e di chi resta", proprio come uno dei romanzi della Ferrante. È già in preproduzone la quarta ed ultima stagione, basata sul romanzo "Storia della bambina perduta".
Come le due stagioni precedenti, la serie si articola in 8 episodi da circa 50 minuti ognuno, trasmessi su Rai 1 due alla volta, la domenica sera, dal 6 al 27 gennaio 2022. Da fine febbraio la stagione andrà anche in streaming negli Usa, su HBO.
Siamo ormai negli anni sessanta e in un'Italia percorsa da fremiti di ribellione studentesca e di scontro politico, le due amiche seguono percorsi sempre più divergenti. Mentre Elena Greco, Lenù per gli amici, pubblica il suo primo romanzo e si avvia a sposare senza entusiasmo un professore universitario di buona famiglia, Raffaella Cerullo, Lila per gli amici, mantiene il figlio lavorando in una fabbrica di prodotti alimentari dove le condizioni di lavoro minano la sua salute. Bellissimo l'incontro tra gli operai veri, reali, e gli studenti rivoluzionari, abituati a idealizzare gli operai.
Questo è quello che si vede nei primi due episodi, quelli trasmessi finora e che sono anche disponibili su RaiPlay. Sarà sicuramente interessante seguire gli sviluppi della emozionante vicenda nelle prossime serate. Buona la recitazione, come sempre, delle due protagoniste.

09.02.2022
Le conseguenze dell'amore
(2004)

Regia di Paolo Sorrentino.
Con Toni Servillo, Olivia Magnani, Diego Ribon, Gilberto Idonea, Arturo Muselli, Gaetano Bruno, Roberta Fossile, Manuela Lamanna, Vittorio Di Prima.
Un uomo taciturno, misogino e insonne vive da anni in una stanza d'albergo di Lugano. Nessuno sa chi sia veramente e cosa faccia per vivere.
Pian piano i segreti saranno svelati, almeno allo spettatore e ad una ragazza curiosa.
Il film è il primo lungometraggio narrativo di Sorrentino e fu accolto molto bene dalla critica.
Cinque David di Donatello, quattro Nastri d'Argento, due Globi d'Oro, nomination per il film al Festival di Cannes e vari altri premi.

07.02.2022
[16+]
Dogman
(2018)

Regia di Matteo Garrone.
Con Marcello Fonte, Edoardo Pesce, Alida Baldari Calabria, Nunzia Schiano, Adamo Dionisi, Francesco Acquaroli, Gianluca Gobbi, Aniello Arena.
Il film è ispirato ad un noto e orribile fatto di cronaca avvenuto a Roma anni fa, quando il cosiddetto "canaro", gestore di un negozio per cani, torturò per una settimana e quindi uccise una persona che lo angariava.
Qui la storia è un po' romanzata ma comunque efficace, con il protagonista reso come una persona gioviale, schiva e molto ingenua, che si vendica sul criminale arrogante e ottuso che lo stava rovinando.
Ambientazione riuscita in una periferia urbana degradata, prossima al mare, e ottima recitazione del protagonista.
Premi EFA al protagonista, per i costumi e il trucco. Premio come miglior attore protagonista al Festival di Cannes. Otto Nastri d'Argento, nove David di Donatello e molti altri premi.

29.01.2022
Fortapàsc
(2009)

Regia di Marco Risi.
Con Libero De Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Ernesto Mahieux, Ennio Fantastichini, Gianfelice Imparato, Daniele Pecci.
Il film racconta la vera vicenda di Giancarlo Siani, giornalista del Mattino di Napoli, che fu ucciso nel settembre 1985, per decisione di un clan della camorra, legato anche a Cosa nostra.
Siani aveva appena 26 anni ed era all'inizio della sua attività giornalistica, iniziata a Torre Annunziata e proseguita poi nella sede centrale del quotidiano, a Napoli. Il titolo deriva da un suo articolo, in cui paragonava certe zone della Campania, assediate dalla criminalità organizzata, a Fort Apache.
Secondo il fratello di Giancarlo, Paolo, tra i vari film dedicati a questi eventi, Fortapàsc è quello che gli sembra più realistico, più vicino alla realtà (fonte: Wikipedia). Da notare che la Mehari verde utilizzata nel film è proprio la stessa auto che guidava Giancarlo.
Globo d'Oro per la regia a Marco Risi e molte nomination.
Assolutamente da vedere. E peccato che non sia stato adeguatamente promosso all'estero, dove secondo me poteva sicuramente essere notato.

26.01.2022
[18+]
Arancia meccanica
(A Clockwork Orange)
(1971)

Regia di Stanley Kubrick.
Con Malcolm McDowell, Patrick Magee, Michael Gover, Sheila Raynor, Anthony Sharp, Philip Stone, James Marcus, Madge Ryan.
Grande classico del cinema e uno dei capolavori di Stanley Kubrick, mio regista preferito in assoluto.
In una Londra del futuro (rispetto al 1971) una banda di giovinastri commette delitti ascoltando Beethoven e comunicando con uno strano slang fatto di parole di varie lingue. Entrano in case dall'arredamento moderno e minimalista per rubare ed uccidere anche solo per divertirsi, finché il leader della banda, Alex, viene arrestato e sottoposto in prigione ad un trattamento psicologico coercitivo, volto ad evitare il ritorno della violenza.
Quattro candidature agli Oscar e tre ai Golden Globe, premio Pasinetti al Festival di Venezia e Nastro d'Argento per la migliore regia.

TV, canali 1, 501

24.01.2022
Non mi lasciare
(2022)

Serie ideata da Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli.
Regia di Ciro Visco.
Con Vittoria Puccini, Alessandro Roia, Sarah Felderbaum, Maurizio Lombardi, Sandra Ceccarelli, Massimo Rigo, Ivan Zerbinati, Demetra Bellina.
Serie televisiva italiana in 8 episodi da circa 50 minuti ognuno, in onda su Rai 1, due alla volta, alle ore 21.15 di ogni lunedì, dal 10 al 31 gennaio 2022. Mentre scrivo, su RaiPlay sono disponibili i primi quattro episodi, quelli che ho visto finora.
Bella l'ambientazione veneziana e bello il fatto che sia in qualche modo educativa per tanti genitori, perché parla dei pericoli cui possono andare incontro gli adolescenti usando internet e telefoni cellulari.
E questo è anche il principale motivo per cui segnalo questa serie, perché per il resto, come giallo, è quasi privo di colpi di scena ed i pochi presenti appaiono artificiosi e immotivati. Ci sono poi telecamere "magiche" quasi onniscienti e quale poliziotto, trovando un bambino morto in un canale, proporrebbe come unica spiegazione quella del suicidio? Insomma, buona fotografia, buona regia, recitazione di medio livello, ma carenze evidenti nella sceneggiatura. Comunque da vedere.

22.01.2022
[18+]
Una donna promettente
(Promising Young Woman)
(2020)

Regia di Emerald Fennel.
Con Carey Mulligan, Bo Burnham, Alison Brie, Clancy Brown, Jennifer Coolidge, Laverne Cox, Connie Britton, Chris Lowell, Adam Brody.
Il film è disponibile su vari sistemi streaming, sempre con pagamento extra, e qui è dove costa meno (€ 2,99).
Non si può dire molto della trama senza rovinare la visione, quindi basterà dire che la protagonista ha abbandonato gli studi di medicina e ogni fine settimana va in bar e locali notturni, dove finge di essere ubriaca. Considerata da tutti come una persona un po' stramba, lo sviluppo degli eventi renderà le sue azioni sempre più drammaticamente chiare, fino al finale decisamente commovente.
Film notevole, nonché esordio alla regia per l'attrice e sceneggiatrice inglese Emerald Fennel, che per questo film ha vinto il premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale ed i premi BAFTA come migliore film britannico e migliore sceneggiatura originale. Grande prova anche per l'attrice protagonista.

TV, canali 3, 503

20.01.2022
La Fabbrica del Mondo
(2022)

Programma ideato da Marco Paolini, Marco Segato, Francesco Niccolini, Alessandro Padovani, Raffaele Pizzati Sartorelli.
Regia di Fabio Calvi, Marco Segato.
Con Marco Paolini, Telmo Piovani, Marta Cuscunà.
Programma televisivo in tre serate, mandate in onda da Rai 3 dall'otto al 22 gennaio 2022, ogni sabato alle ore 21.45.
Marco Paolini, autore e attore di teatro, e Telmo Piovani, biologo e filosofo, uniscono le loro forze, con un inedito stile che mescola narrazione teatrale e divulgazione scientifica, per raccontare la crisi del nostro pianeta all'alba del terzo millennio.
Programma decisamente interessante e che riesce a toccare al tempo stesso la mente e il cuore. Da non perdere.
Ogni puntata ovviamente può essere rivista successivamente su RaiPlay e l'unico rimpianto è che gli episodi siano solo tre.

18.01.2022
8 Rue de l'Humanité
(2021)

Regia di Dany Boon.
Con Dany Boon, Laurence Arné, François Damiens, Yvan Attal, Alison Wheeler, Tom Leeb, Liliane Rovère, Jorge Calvo, Rose de Kervénoaël, Milo Machado-Graner.
Extra
Si può far ridere o almeno sorridere usando come argomento la pandemia da Covid-19? Bene, questo film ci riesce.
Parla delle vicende di una serie di famiglie che abitano in un condominio di Parigi, all'indirizzo indicato dal titolo, durante il confinamento (lockdown) della primavera 2020. Persone abituate al massimo ad un buongiorno o buonasera sono costrette a interagire più strettamente, con momenti di conflitto e di pacificazione, di contrasto e di sintonia, ognuno con il suo carattere e le sue idiosincrasie.
Film riuscito, romantico e divertente, ma non pacchiano, perché non lascia fuori il dolore per chi purtroppo è stato vittima della pandemia.
Doppiato anche in italiano, ma ovviamente l'ho visto nel francese originale.

16.01.2022
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
(Hundraåringen som klev ut genom fönstret och försvann)
(2013)

Regia di Felix Herngren.
Con Robert Gustafsson, Iwar Wiklander, David Wiberg, Mia Skäringer, Jens Hultén, Ralph Carlsson, Bianca Cruzeiro.
Come dice il lungo titolo, lo stesso del romanzo di Jonas Jonasson da cui è tratto, un uomo che ha appena compiuto cento anni fugge dalla finestra della casa di riposo in cui risiede, cosa che dà inizio ad una serie di avventure tanto divertenti quanto surreali.
Mentre gli eventi si sviluppano, assistiamo anche a molti flashback sulla storia passata del protagonista. Scopriamo così che è stato un ragazzo vivace e appassionato degli esplosivi, cosa che lo condusse ad essere definitivamente rovinato dalla psichiatria dell'epoca. In seguito si trovò a vivere vari episodi dove, senza rendersene conto, influì non poco in molti eventi storici. L'ignaro Allan appare così come una specie di Forrest Gump svedese, che attraversa la storia forte della sua stupidità.
Film davvero originale e divertente, per i tanti riferimenti storici e per lo sviluppo surreale degli eventi.

13.01.2022
Il nemico alle porte
(Enemy at the Gates)
(2001)

Regia di Jean-Jacques Annaud.
Con Jude Law, Rachel Weisz, Ed Harris, Joseph Fiennes, Ron Perlman.
Il film è dedicato innanzitutto alla battaglia di Stalingrado, la più lunga, ampia e sanguinosa di tutta la seconda guerra mondiale.
I numeri dicono tutto: sette mesi di battaglia, quasi mezzo milione di morti russi, oltre un milione tra morti, dispersi e prigioneri tra i tedeschi ed i loro alleati, tra cui purtroppo c'erano anche gli italiani (40 mila morti e 50 mila prigionieri).
Il film contiene scene da colossal dedicate alle battaglie, ma si concentra poi nel duello a distanza tra due tiratori scelti, il russo Vasilij Zajtsev (esistito veramente) e il maggiore tedesco Erwin König (personaggio inventato), che si svolge tra le macerie della città ormai distrutta.

Tivùsat, canale 48
04.01.2022
Une insurrection américaine - De Charlottsville au Capitole
(American Insurrection)
(2021)

Regia di Rick Rowley.
Dopo il documentario che segnalo qui sotto, ne è andato in onda un altro, anche questo visto in francese.
Questa volta è un'inchiesta durata tre anni nel mondo dell'ultradestra americana, che cerca di scoprire le ragioni della diffusione di questi gruppi.
Molto interessante, da non perdere assolutamente.
Purtroppo non è visibile in Italia nel sito dell'emittente e non è su YouTube, per cui chi volesse vederlo deve aspettare il prossimo 13 gennaio alle ore 9.25, quando sarà trasmesso di nuovo dal canale tv satellitare.

Tivùsat, canale 48
04.01.2022
L'assaut du Capitole
(Der Sturm aufs Kapitol)
(2021)

Regia di Dagmar Gallenmüller, Gaston Saša Koren.
Questa volta segnalo un documentario, molto interessante e andato in onda la sera del 4 gennaio 2022 sul canale satellitare Arte. Questo canale è in sei lingue, incluso l'italiano, ma questo documentario è per ora disponibile solo in francese e tedesco. Per cui l'ho visto in francese, una lingua che capisco perfettamente. Lo potete vedere direttamente nel riquadro qui a sinistra, oppure sul sito dell'emittente o ancora di nuovo in tv il giorno 13 gennaio 2022 alle ore 10.45.
Il documentario parla del noto assalto al Campidoglio di Washington, la sede del Congresso degli Stati Uniti d'America, effettuato il 6 gennaio 2021 da migliaia di seguaci del presidente allora uscente, Donald Trump.
È realizzato molto bene e con immagini e testimonianze inedite, per cui consiglio davvero di vederlo.
Spero anche che decidano di doppiarlo in italiano.

30.12.2021
È stata la mano di Dio
(2021)

Regia di Paolo Sorrentino.
Con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Luisa Ranieri, Betti Pedrazzi, Marlon Joubert, Ciro Capano.
Il film segue le vicende di una famiglia napoletana, nella vita di tutti i giorni e nei pranzi di famiglia, gite al mare e incontri con parenti estroversi.
L'ampio formato e la bella fotografia sottolineano il legame con la natura e il paesaggio, anche se non ci vengono risparmiate né la volgarità né la crudeltà immotivata, come nella scena in cui la batteria di un laringofono viene gettata in mare.
Poi arriva la tragedia e non è una tragedia inventata, perché è ciò che è veramente accaduto ai genitori di Paolo Sorrentino, di cui questo film è l'autobiografia poetica. Dopo il dramma, il film perde la sua coralità e il fuoco si sposta sempre più sul secondo figlio, Fabietto, che altri non è se non il regista da giovane. Fabio cerca la sua strada e decide di occuparsi di cinema, cosa che lo porterà infine ad abbandonare la sua amata Napoli.
Personalmente ho apprezzato molto più la seconda parte del film rispetto alla prima, semplicemente perché mi sembra meglio riuscita, ma ovviamente essa non avrebbe senso senza il racconto della famiglia spensierata e felice che la precede, un tipo però di felicità e spensieratezza che non è nelle mie corde.
Il film ha vinto vari premi al Festival di Venezia, come il Leone d'Argento a Paolo Sorrentino, il Premio Marcello Mastroianni a Filippo Scotti ed i premi Pasinetti al film ed a Teresa Saponangelo, come migliore attrice. È inoltre candidato come migliore film straniero sia agli Oscar che ai Golden Globe. Fosse per me, vincerebbe per la fotografia.

27.12.2021
Sostiene Pereira
(1995)

Regia di Roberto Faenza.
Con Marcello Mastroianni, Stefano Dionisi, Nicoletta Braschi, Daniel Auteuil, Joaquim de Almeida.
Tratto dall'omonimo romanzo di Antonio Tabucchi, il film racconta del dott. Pereira, responsabile della pagina culturale del quotidiano "Lisboa", nel Portogallo della dittatura di Salazar e della contemporanea guerra civile spagnola (1936-1938). Lui vuole occuparsi solo di letteratura, ma il contatto con alcuni giovani oppositori del regime gli farà progressivamente prendere coscienza.
Grande interpretazione di Marcello Mastroianni, qui al suo ultimo film, e bella colonna sonora di Ennio Morricone, per un'opera intensa e romantica.
David di Donatello come migliore attore protagonista a Marcello Mastroianni, Nastro d'Argento come migliore scenografia e Ciak d'oro per i migliori costumi.

24.12.2021
Lucy
(2014)

Regia di Luc Besson.
Con Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Min-sik Choi, Amr Waked, Pilou Asbæk, Analeigh Tipton.
Preso da Besson-mania, ho visto anche questo film, da lui diretto.
La storia è semplice: una ragazza viene incastrata in un traffico di droga in oriente, ma una nuova sostanza finisce per errore nel suo corpo e inizia a produrre incredibili effetti.
Il film è visualmente molto bello e pieno di suggestioni scientifiche. Ad esempio la Lucy moderna viene a più riprese paragonata all'omonimo reperto di donna a volte definito dagli antropologi come "la prima donna". E ci viene mostrato un professore che spiega come gli esseri umani utilizzino solo il 10% delle capacità del proprio cervello. Lucy ne usa sempre più e passa da un aumento della sensibilità verso gli stimoli ambientali (verosimile), ad una comprensione molto migliore della realtà (verosimile), fino al controllo delle altre menti e della stessa materia dell'universo (pura fantascienza).
A dirla tutta, anche questa storia del cervello usato solo in minima parte è in realtà una balla pazzesca. Sarebbe come dire che la natura ha creato questo oggetto così complesso e che assorbe così tanta energia, per usarlo solo al 10%: totalmente inverosimile. La realtà è molto più semplice: il 90% delle funzioni del cervello non riguardano la mente cosciente, ma servono a far funzionare il corpo, regolando ad esempio il battito cardiaco, la pressione del sangue, il sistema immunitario, il sistema sensoriale e tante altre cose di cui non ci rendiamo assolutamente conto.
In ogni caso, anche se quello del cervello utilizzato poco è solo un mito, il film risulta gradevole e affascinante, nonché centrato, come sempre accade con Besson, su una donna dal carattere forte.

18.12.2021
[16+]
Anna
(2019)

Regia di Luc Besson.
Con Saša Luss, Luke Evans, Cillian Murphy, Helen Mirren, Alison Wheeler, Lera Abova.
Una ragazza povera e disperata si mette nei guai con il fidanzato rapinatore e finisce per essere arruolata dai servizi segreti.
Vi ricorda qualcosa? In effetti è la storia di Nikita, altro film di Luc Besson, con la differenza che questa volta la protagonista, Anna, è una ragazza russa e verrà arruolata dai servizi sovietici, per operare soprattutto a Parigi.
Un'altra differenza è che questa volta la storia è molto più complessa e piena di colpi di scena: una vera spy story. Non mancano le scene un po' fumettistiche degli scontri una contro venti e simili, ma questo fa parte del gioco e sono comunque scene divertenti.
Insomma, Besson non delude mai e la storia risulta avvincente e piena di sorprese. Da vedere.

14.12.2021
[14+]
The 100
(2014-2020)

Serie ideata da Jason Rothenberg.
Con Eliza Taylor, Paige Turco, Bob Morley, Marie Avgeropoulos, Lindsey Morgan, Devon Bostick, Richard Harmon, Christopher Larkin, Isaiah Washington, Alycia Debnam-Carey, Thomas McDonell, Henry Ian Cusick, Shelby Flannery.
Extra

Serie americana in 7 stagioni, per un totale di ben 100 episodi da circa 45 minuti ognuno. E non è neanche finita, perché è stata annunciata l'ottava stagione per il 2022.
Siamo su una grande stazione spaziale intorno alla terra, chiamata Arca e creata dall'unione di 12 stazioni più piccole che erano in orbita al momento dello scoppio di una guerra nucleare che ha reso la superficie terrestre inabitabile. Ora, un secolo dopo, i circa 2500 superstiti vivono con regole rigide, in attesa di un possibile futuro ritorno sulla Terra.
Visti i problemi nel riciclo dell'ossigeno, un gruppo di 100 minorenni resisi colpevoli di vari reati viene spedito sulla Terra, dove non dovrebbero sopravvivere a lungo. Ma i 100 scoprono che la Terra è tornata abitabile e che ci sono altri sopravvissuti, che vivono come una tribù selvaggia nella foresta e con cui il conflitto è inevitabile.
Tra lotte tribali e per la leadership del gruppo, emergono i personaggi di Clarke, giovane figlia del principale medico dell'Arca e Bellamy, leader carismatico nonché omicida mancato del Cancelliere (capo dell'Arca), poi sua sorella minore Octavia, che da adolescente allegra e spensierata si trasforma in breve tempo in coraggiosa guerriera e si innamora di un Terrestre, e poi ancora Raven, ragazza esperta nella meccanica ed elettronica che riesce a fuggire dall'Arca con una vecchia capsula spaziale. E tanti altri personaggi.
Inutile riassumere il resto della serie, questo dà già l'idea. Credo che il suo spettatore ideale sia un ragazzo o ragazza di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Ma, nonostante i numerosi svarioni tecnologici e scientifici, la serie è organizzata così bene da essere godibile ad ogni età e da creare una vera e propria dipendenza: non si vede l'ora di sapere come continua la storia nell'episodio seguente.
Non so se riuscirò a vedere tutti gli episodi, ma è comunque divertente. All'inizio pensavo fosse una serie inglese, perché lo stile, anche nei dilemmi etici, è molto british, ma in realtà è americana, con molti attori australiani, inclusa la brava protagonista.
Disponibile in italiano, anche se io la sto vedendo nell'inglese originale.

09.12.2021
[14+]
La casa di carta - parte 5
(La casa de papel)
(2021)

Serie ideata da Álex Pina
Con Álvaro Morte, Najwa Nimri, Pedro Alonso, Jaime Lorente, Esther Acebo, Rodrigo de la Serna, Fernando Cayo, Itziar Ituño, Darko Perić, Luka Peroš , Belén Cuesta, Ramón Agirre, Diana Gómez, Fernando Soto, Úrsula Corberó, Miguel Herrán, Mario de la Rosa.
Extra

Ho già parlato della Casa di Carta quasi un anno fa, alla fine della quarta stagione, come preferisco definirla.
Da allora è uscita la quinta ed ultima stagione, distribuita in due tempi, 5 episodi il 3 settembre 2021 e altri 5 il 3 dicembre. Complessivamente questa serie spagnola di grande successo è dunque composta da 5 stagioni, per un totale di 41 episodi da circa 45 minuti ognuno.
Devo dire che i primi 5 episodi di questa stagione mi hanno un po' deluso, perché la trama si è semplificata di molto e la storia è stata quasi tutta incentrata sullo scontro armato tra i componenti della banda e le forze di polizia che cercano di stanarli.
Cosa che per fortuna non si è ripetuta negli ultimi 5 episodi, quelli appena usciti, dove vengono riaffermati i punti di forza della serie: trama complessa, colpi di scena, dialoghi esistenziali fuori contesto, ironia, azione, senso di amicizia, umanità ed empatia.
Così viene rafforzata la figura del "professore", interpretato da Álvaro Morte, una specie di Sherlock Holmes al contrario, che mette tutta la sua razionalità preveggente al servizio di obiettivi che sono sì criminali, ma da ladro gentile, a metà strada tra Arsenio Lupin e Robin Hood. Brilla in questa stagione anche il personaggio di Alicia Sierra, la poliziotta intelligente interpretata da Najwa Nimri che, nonostante sia incinta al nono mese, localizza il professore, partorisce e poi suo malgrado è costretta a fuggire insieme a lui e alla bimba appena nata, Victoria. Qui è essenziale ascoltare l'audio originale, perché la voce di Najwa, la sua intonazione, fa parte integrante del personaggio.
E sono all'altezza della loro fama anche tutti gli altri attori rimasti nella serie, compresi quelli secondari e poi quelli che non ci sono più. Come non ricordare ad esempio Úrsula Corberó, l'indimenticabile Tokyo, protagonista e voce narrante delle prime stagioni. O Alba Flores, in arte Nairobi, la falsaria più romantica della storia televisiva. Insomma, un bellissimo e degno finale per una serie che ha avuto un incredibile successo di pubblico e di critica e che mentre scrivo è in testa alle visualizzazioni in Italia e in molti paesi del mondo, il che riporta sugli scudi anche la società di streaming che la trasmette, cioè Netflix.
Una piccola nota per finire: la storia della letteratura e del cinema è piena di criminali simpatici e tutti noi ci divertiamo a leggere questi romanzi e vedere questi film, il che però non implica una nostra approvazione al loro comportamento. Lo stesso vale per questa serie: bella, anzi stupenda e raccomandabile, ma non per questo approveremo mai eticamente il comportamento di una banda di rapinatori, anche se giocano a cantare "Bella Ciao" in un paio di occasioni (ma i partigiani erano altra cosa).
Insomma, se siete i pochi che non avete ancora visto questa serie, fatelo, perché è moderna, ben fatta, divertente e ottimamente recitata. Senza però finire poi a vestirsi di una tuta rossa (tranne a carnevale), come hanno fatto in passato alcuni fan usciti di testa.
Premio IRIS 2017 a tutto il gruppo degli sceneggiatori, capeggiati da Álex Pina, premio IRIS 2018 come miglior attrice a Úrsula Corberó, premio Unión de Actores 2018 come miglior attore non protagonista a Pedro Alonso, premio Fénix 2018 come migliore serie televisiva, premio Emmy 2018 come migliore serie drammatica, premi IRIS 2019 come migliore regia, migliore produzione e migliori attore e attrice a Álvaro Morte e Alba Flores, premio Unión de Actores 2019 come miglior attore non protagonista a Fernando Cayo.

05.12.2021
[14+]
Easy
(2016-2019)

Serie ideata e diretta da Joe Swanberg.
Con Elizabeth Reaser, Michael Chernus, Dave Franco, Zazie Beetz, Orlando Bloom, Emily Ratajkowski, Judy Greer, Jane Adams, Karley Sciortino.
Serie americana in tre stagioni, per un totale di 25 episodi da circa mezz'ora ognuno.
È ambientata a Chicago ed è stata creata da Joe Swanberg, uno degli autori più interessanti del cinema indipendente, specializzato in film a basso budget e dove la recitazione è spesso spontanea o anche improvvisata.
Qui seguiamo le storie di una serie di persone, specie per quanto riguarda i loro rapporti sentimentali e sessuali. Ogni personaggio riesce ad apparire realistico ed autentico, tanto che a volte sembra di assistere ad un documentario sociologico. Tra l'altro non mancano i camei di varie star o personaggi dei media, che intepretano ironicamente dei personaggi a loro simili, o anche persone che interpretano se stesse.
Insomma, una serie davvero interessante e divertente, che descrive il modo di vivere odierno nei paesi sviluppati, negli Usa in particolare, e dove ogni personaggio resta nella memoria.
Disponibile anche in italiano.

TV, canale 24
01.12.2021
Il ponte delle spie
(Bridge of Spies)
(2015)

Regia di Steven Spielberg.
Con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda, Austin Stowell, Sebastian Koch, Mikhail Gorevoy.
Ho visto questo film su Rai Movie ieri sera e quindi in teoria dovremmo trovarlo anche su Rai Play, ma per ora lì non sembra disponibile. Lo troviamo invece su altri sistemi streaming, con pagamento extra.
Siamo nel 1957 negli Stati Uniti e Rudolf Abel viene scoperto essere una spia sovietica. Viene arrestato e difeso da un avvocato di New York, che riesce ad evitargli la condanna a morte, cosa che si rivelerà molto utile quattro anni e mezzo dopo, quando Abel sarà scambiato con il pilota americano Francis Gary Powers, che era stato abbattuto nei cieli dell'URSS mentre era su un aereo spia U-2.
Lo scambio avvenne a Berlino, sul ponte di Glienicke, che da allora - anche per altri episodi simili - fu chiamato da tutti "il ponte delle spie".
Il film ha un ritmo coinvolgente e riesce pienamente a trasportarci nell'atmosfera della guerra fredda. I fatti descritti sono tutti reali, anche se, come hanno poi dichiarato i veri protagonisti, leggermente romanzati, come è naturale che sia.
Premio Oscar come miglior attore non protagonista a Mark Rylance, migliore film straniero ai David di Donatello e molti altri premi.

26.11.2021
Inception
(2010)

Regia di Christopher Nolan.
Con Leonardo DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Ken Watanabe, Marion Cotillard, Tom Hardy, Dileep Rao.
Cosa succederebbe se fosse inventata una tecnologia per condividere i sogni con altre persone, finendo tutti in un mondo alterato ma apparentemente reale?
Ecco un film bello e complesso, un thriller che passa con disinvoltura dalla vita al sogno e viceversa e che è quindi anche una riflessione sui diversi piani della realtà. Fa pensare ad un adagio cinese, citato nel romanzo "Les fleurs bleues" di Raymond Queneau, che dice: "Chuang-tze sogna di essere una farfalla; ma chi dice che non sia la farfalla a sognare di essere Chuang-tze".
Quattro premi Oscar, a fotografia, effetti speciali, sonoro e montaggio sonoro. Quattro nomination ai Golden Globe e numerosi altri premi.

23.11.2021
[13+]
Pessime storie
(Historias Lamentables)
(2020)

Regia di Javier Fesser.
Con Chani Martín, Pol López, Laura Gómez-Lacueva, Matías Janick, Alberto Castrillo-Ferrer, Miguel Lago Casal, Itziar Castro, Gloria Ramos.
Il film è diviso in quattro episodi, in parte collegati e tutti nello stile della commedia grottesca.
Il figlio di un industriale di successo fa un regalo al padre per il suo pensionamento; un uomo molto metodico vede la sua vita sconvolta da un incontro casuale; un immigrato di buon cuore viene raggirato da una spagnola povera ma senza scrupoli; un imprenditore con il vizio del gioco finisce nelle mani di una strana agenzia. Tutte le storie sono divertenti e scanzonate e non c'è mai tempo per annoiarsi.
Il regista è lo stesso di "Campeones" e il film ha ricevuto tre premi Goya.
Disponibile anche in italiano, anche se è consigliabile vedere i film nella lingua originale.

17.11.2021
Dolor y Gloria
(2019)

Regia di Pedro Almodóvar.
Con Antonio Banderas, Penélope Cruz, Asier Exteandia, Nora Navas, Leonardo Sbaraglia, Julieta Serrano, Asier Flores, Cecilia Roth.
Extra
Un regista anziano è in crisi professionale e di indentità, nonché afflitto da vari malanni fisici e psicosomatici.
Mentre vive giorno per giorno, ormai senza ambizioni e lasciandosi andare a passatempi pericolosi, rievoca episodi della sua infanzia e della sua giovinezza.
Un film intenso e toccante, allo stesso tempo disincantato e poetico, nonché palesemente autobiografico e splendidamente interpretato dal protagonista e dagli altri attori.
Premi EFA e al Festival di Cannes, entrambi come miglior attore ad Antonio Banderas, sette premi Goya e due candidature sia agli Oscar che ai Golden Globe.

12.11.2021
[16+]
Tutta colpa di Freud (serie)
(2021)

Serie ideata da Paolo Genovese, Chiara Laudani, Carlo Mazzotta.
Regia di Rolando Ravello.
Con Claudio Bisio, Marta Gastini, Caterina Shulha, Demetra Bellina, Max Tortora, Luca Bizzarri, Lana Vladi, Valerio Morigi.
La serie, 8 episodi da circa 50 minuti ognuno, è tratta dall'omonimo film del 2014. Il protagonista è uno psicanalista separato che si trova a gestire tre giovani figlie, con tutti i problemi che ne derivano.
Rispetto al film di origine, la serie è leggermente meno romantica e vira un po' verso la commedia all'italiana più classica, anche se per fortuna il regista ha saputo trattenersi ed i cliché sono sì presenti, ma in modo limitato.
Molto buona la recitazione di Bisio, anche se, dico la verità, Giallini in questa parte era imbattibile. Ma è questione di gusti.
Molto brave anche le tre giovani attrici, che, anche se non sono esordienti assolute, sono molto giovani e da tenere d'occhio. Sia pure come prima inter pares, ho apprezzato molto Marta Gastini.
La serie sarà anche trasmessa in tv, su Canale 5, dal primo dicembre 2021.

09.11.2021
C'era una volta a... Hollywood
(Once Upon a Time in... Hollywood)
(2019)

Regia di Quentin Tarantino.
Con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Margaret Qualley, Austin Butler, Julia Butters, Dakota Fanning, Al Pacino.
Il film è ambientato a Los Angeles nel 1969 e segue le vicende di un attore che fa sempre la parte del cattivo e si sente in crisi professionale, accompagnato da un fedele amico stuntman.
Bella la ricostruzione del periodo e del luogo, con neon e figli dei fiori, sontuose ville con piscina e spinelli in ogni dove. Molto bravo DiCaprio, come quasi sempre (quando gli danno un Oscar?) e anche Brad Pitt nella parte della controfigura.
Insomma, il film è interessante e divertente, ma pecca grandemente nel finale. Eh gìà, perché verso la fine scopriamo che la comunità di hippy che abbiamo visto è quella da cui vennero gli autori del massacro di Cielo Drive, in cui furono uccisi l'attrice Sharon Tate, allora incinta, ed altri suoi amici.
Il film, tra mille vicende del protagonista, segue in effetti anche gli eventi che portarono a quella tragica serata, solo che alla fine tutto cambia: gli hippy sanatici sono bloccati dal protagonista e dal suo amico e Sharon finisce la serata brindando allo scampato pericolo.
Davvero non capisco che senso abbia cambiare la storia, costruendo un happy end tanto consolatorio quanto totalmente fantastico. Tra l'altro non è la prima volta che Tarantino fa questo giochetto e ogni volta che succede, a me il film non piace del tutto. Peccato.
Due premi Oscar, per Brad Pitt e per la scenografia, e tre Golden Globe, come migliore film commedia, alla sceneggiatura ed a Brad Pitt.

06.11.2021
[18+]
Tropa de Elite - Gli squadroni della morte
(Tropa de Elite)
(2007)

Regia di José Padilha.
Con Wagner Moura, André Ramiro, Caio Junqueira, Fernanda Machado, Milhem Cortaz, Fábio Lago.
Il film è ambientato a Rio de Janeiro e soprattutto nelle sue favelas, che sono oltre 700 e che sono controllate da bande di trafficanti di droga. La polizia ci viene mostrata come corrotta e in affari con i narcos e con ogni altro genere di criminale, mentre i protagonisti della storia sono degli onesti ufficiali del BOPE, il battaglione delle operazioni speciali della polizia militare.
Uno di essi in particolare, il capitano Nascimento, è convinto che non esistano soluzioni pacifiche al dominio del crimine e che le ONG e altri volontari che lavorano nelle favelas non possano ottenere niente di buono, coprendo di fatto le azioni dei criminali.
Una serie di eventi porterà Nascimento e i suoi colleghi ad agire molto duramente, ricorrendo all'uso della violenza diretta e persino della tortura.
Opera dura e controversa, che scatenò un ampio dibattito in Brasile, prima ancora della sua uscita nelle sale.
Il film ha vinto il primo premio, l'Orso d'Oro, al Festival di Berlino.

04.11.2021
[14+]
Squid Game
오징어게임
(2021)

Serie ideata e diretta da Hwang Dong-hyuk.
Con Lee Jung-jae, Park Hae-soo, Wi Ha-joon, Jung Ho-yeon, Oh Yeong-su, Heo Sung-tae, Anupam Tripathi, Kim Joo-ryoung.
Extra
Ecco la serie televisiva che sta sbancando in questo momento i botteghini dello streaming in tutto il mondo. Anche in Italia è da varie settimane al primo posto nelle visualizzazioni su Netflix, nonostante non sia neanche disponibile con il doppiaggio italiano ma solo con i sottotitoli (e quindi tanto vale vederla nella lingua originale, il coreano).
La trama è piuttosto semplice: un certo numero di persone, tutte molto indebitate e ai limiti della sopravvivenza (conta sapere che in questi anni il crescente indebitamento delle famiglie è un serio problema, in Corea del Sud) vengono arruolate per partecipare ad una serie apparentemente innocente di giochi, con in palio un enorme premio finale per il vincitore.
Alcuni episodi, in tutto sono 9, da circa un'ora ognuno, sono ambientati quasi tutti in città e seguono le vicende dei vari personaggi, tra prestiti, usurai, mogli separate e figli lontani, in un mondo lontano mille miglia dallo splendore dei grattacieli che si vedono sullo sfondo. Altri sono tutti centrati nell'ambiente segreto e isolato in cui si svolgono i giochi, su una remota isola.
Gli attori, e direi soprattutto il protagonista, sono molto bravi e la sceneggiatura sfrutta tutte le possibilità di interazione tra i vari personaggi. Belle anche le scene e le musiche e originale il modo con cui si mescolano suggestioni infantili e drammi sanguinari.
Ma il bello finisce qui, perché poi uno si chiede: ma con cosa ci stiamo divertendo? Finché siamo in ambito cittadino, vediamo il confronto tra il mondo dei ricchi e quello dei diseredati, una cosa molto frequente nel cinema coreano recente. Ma poi si passa ad un mondo in cui le persone sono trattate come i prigionieri in un campo di sterminio, con tanto di numeri sulle tute, dormitorio comune, musica classica di sottofondo e giochi sadici fatti per uccidere le persone. E ci sono persino i forni crematori!
Tutto ciò mi ricorda un libro di una scrittrice belga che molti anni fa immaginava un reality (i reality tv sono stati un po' i precursori degli attuali social) ambientato in un campo di concentramento. Le persone venivano vessate e la gente davanti agli schermi tv si divertiva. Forse non è molto diverso da quello che facciamo noi spettatori di Squid Game.
Un altro aspetto, che forse ha più di qualcosa a che fare con il grande successo della serie, è che molte scene sono chiaramente metaforiche. Ricchi senza scrupoli parlano in inglese e sorseggiano whisky e ascoltano jazz, mentre davanti ai loro occhi divertiti gli indebitati lottano per sopravvivere mettendo in gioco la loro vita. In fondo, non è quello che succede davvero ogni giorno?
Oppure, magari esagerando un po' le metafore, quando un inglese chiede soddisfazione a un coreano, ottiene tutto il contrario: l'Asia è adulta e non si fa più sfruttare dagli europei e dai loro nipotini americani. Solo loro ora a tenerci per i ninnoli.
In ogni caso, il successo della serie è stato così grande, che Netflix ha già deciso che si sarà una seconda stagione.

02.11.2021
District 9
(2009)

Regia di Neill Blomkamp.
Con Sharlto Copley, Jason Cope, Nathalie Boltt, David James, Louis Minnaar.
Film davvero molto particolare e originale. Un'altronave aliena in panne si ferma sulla verticale di Johannesburg e gli alieni devono scendere a terra, dove in attesa del da farsi finiscono con l'essere segregati in una bidonville. I rapporti con loro sono gestiti da una agenzia internazionale creata allo scopo, la MNU, del cui rappresentante locale, Wikus, seguiamo le vicende.
Originali anche le riprese, che sembrano parti di reportage televisivi, unite alle riprese di telecamere di sorveglianza o degli elicotteri militari.
Si sa che in Sudafrica ci sono davvero enormi bidonville e spesso i loro abitanti sono stati trattati rudemente, con trasferimenti forzati, oltre ad essere soggetti ad una forte discriminazione, anche di tipo razziale. Uno di questi episodi ha riguardato una zona nota come "District 6", a cui fa chiaro riferimento il titolo di questo film. Insomma, i diseredati sono trattati come alieni e qui gli alieni ci sono davvero.
La storia è coinvolgente e nel finale ci aspetta una sorpresa. Visione decisamente consigliata, perché, anche se considerato solo come fantascienza, è davvero interessante.
Il film ha avuto quattro candidature agli Oscar e una ai Golden Globe ed ha vinto alcuni altri premi.

30.10.2021
C'est la vie - Prendila come viene
(Le sens de la fête)
(2017)

Regia di Olivier Nakache, Éric Toledano.
Con Jean-Pierre Bacri, Gilles Lellouche, Jean-Paul Rouve, Eye Haïdara, Suzanne Clément, Hélène Vincent.
Max dirige un'agenzia che si occupa di organizzare e gestire matrimoni.
Gli capita un matrimonio che richiede molto impegno e molta decisione per risolvere i numerosi problemi creati dai suoi collaboratori e dall'esigente sposo. Tra mille contrasti e incidenti, emergerà la profonda umanità di ognuno.
Film corale e divertente, a tratti anche comico, che è anche un po' un'elegia della piccola impresa.

28.10.2021
[18+]
Valeria
(2020-2021)

Serie ideata da María López Castaño.
Regia di Inma Torrente, Nely Reguera, Laura Campos.
Con Diana Gómez, Silma López, Paula Malia, Teresa Riott, Maxi Iglesias, Juanlu González, Ibrahim Al Shami.
Serie televisiva spagnola in due stagioni, per 16 episodi complessivi di circa 50 minuti ognuno.
È tratta dai romanzi di successo, rosa ed erotici, di Elísabet Benavent, che ha anche collaborato alla sceneggiatura, ed in particolare dal romanzo "En los Zapatos de Valeria".
Valeria è una giovane donna sposata e pasticciona, che cerca di realizzarsi come scrittrice, dopo essersi trasferita da Valencia a Madrid. Ha tre amiche che rendono ancora più complicata la sua vita, ma che le sono anche di grande supporto: Lola, che lavora come interprete ed è diretta e disinibita, Carmen, che lavora nella pubblicità, è spontanea e mira ad affetti stabili, e poi Nerea, con laurea in legge ma disoccupata, poco incline a lasciarsi andare e sempre in cerca di un lavoro e della ragazza ideale.
A prima vista potremmo considerare la serie come un "Sex and the City" in salsa madrilena, ma in realtà ha grandi tratti di originalità ed è davvero molto divertente e piena di ironia, oltre ad essere ben piantata nella realtà di oggi, come spesso succede nelle serie spagnole.
La brava protagonista la ritroviamo anche nei flashback della Casa di Carta, parte 5, nel ruolo della fidanzata di Berlino.
Insomma, una serie simpatica, scanzonata e tutta al femminile, sicuramente da vedere e disponibile anche in italiano.

26.10.2021
[13+]
The Imitation Game
(2014)

Regia di Morten Tyldum.
Con Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Charles Dance, Allen Leech, Matthew Beard.
Il film, tratto dal libro "Alan Turing: The Enigma" di Andrew Hodges, racconta la vita di Alan Turing.
Come si sa, il matematico inglese ipotizzò una macchina in grado di eseguire qualsiasi tipo di operazione logica, nota appunto come "Macchina di Turing" e che è stata poi la base concettuale su cui sono stati sviluppati i moderni computer.
Ma qui si parla soprattutto del periodo della seconda guerra mondiale, quando, come si è saputo solo cinquant'anni dopo, alla scadenza di molti segreti militari, Turing, alla testa di un gruppo di matematici, riuscì a decodificare i messaggi cifrati che l'esercito tedesco si scambiava attraverso una macchina nota come "Enigma".
Il risultato diede agli angloamericani un vantaggio strategico decisivo, tanto che oggi è considerato uno dei fattori più importanti che influenzarono l'esito della guerra.
Film ben recitato e con buona sceneggiatura e scenografia. Ha ottenuto il Premio Oscar per la migliore sceneggiatura non originale e moltissime candidature ad altri premi.

24.10.2021
[13+]
Almanya - La mia famiglia va in Germania
(Almanya - Wilkommen in Deutschland)
(2011)

Regia di Yasemin Şamdereli.
Con Vedat Erincin, Fahri Ögün Yardim, Lilay Huser, Demet Gül, Aykut Kayacik, Aycan Vardar, Ercan Karacayli, Kaan Aydogdu, Siir Eloglu, Aliya Artuc, Petra Schmidt-Schaller.

Il film racconta la storia di una famiglia turca che si sposta in Germania negli anni '60 e lì pian piano si ambienta e costruisce il suo futuro.
La narrazione parte ai giorni nostri e vari flashback ci mostrano un passato fatto di tradizioni ataviche e povertà. Ma la cosa interessante è che il film, oltre a raccontare di una integrazione perfettamente riuscita, alterna momenti tragici e comici, senza mai rinunciare all'ironia. Molto divertente poi è vedere come le nostre abitudini sono giudicate da chi proviene da altre culture, mentre i tedeschi sono giudicati sporchi e divoratori di patate. E d'altra parte non mancano le critiche verso la società turca più tradizionale.
Insomma, un film tenero e divertente, pervaso da un convinto ottimismo.
La regista è proprio una tedesca di origini turche ed il film ha ricevuto i Deutscher Filmpreis come miglior film e come migliore sceneggiatura.

22.10.2021
[18+]
Kill Bill Volume 1
(2003)

Regia di Quentin Tarantino.
Con Uma Thurman, Vivica A. Fox, Lucy Liu, Daryl Hannah, David Carradine, Michael Madsen, Julie Dreyfus.
Kill Bill è il titolo di due film realizzati da Tarantino nel 2003 e nel 2004 e designati come primo e secondo volume di una storia unica, che viene raccontata con molti flashback.
Non dirò troppo della storia, basterà sapere che la protagonista, Beatrix Kiddo detta La Sposa, dopo essere quasi morta nel giorno del suo matrimonio, cerca la vendetta contro i suoi carnefici, cercandoli ed affrontandoli uno ad uno.
Ma la storia, pochissimo credibile, è qui in realtà poco più che un pretesto, perché quello che conta sono le atmosfere, il ritmo, le emozioni, la bellezza cromatica delle scene e le bellissime musiche. In altri termini, è arte per l'arte (cinematografica).
Il tema del duello e della vendetta viene così declinato in mille modi, mescolando sapientemente suggestioni occidentali e orientali. C'è il western, con tanto di scene nel deserto, e c'è il film d'azione, con inseguimenti e sparatorie, ma ci sono anche i samurai, con moderni e inesistenti costruttori di affilatissime katana (ma che usano un nome noto storicamente) e buffi e crudeli insegnanti cinesi di arti marziali e filosofia. E persino i fumetti e gli zombie, o quasi.
C'è anche molto splatter, inutile negarlo, tanto che alcune scene passano momentaneamente in bianco e nero per ridurre l'impatto visivo dei fiumi di sangue sgorganti dai nemici fatti a fette dalla Sposa.
Si percepisce comunque un amore profondo per tutte queste culture - Tarantino è un noto ammiratore del Giappone, paese dove si reca spesso - tanto che quando si racconta la storia della boss della yakuza O-Ren Ishii, lo si fa con animazioni in stile manga. E una delle scene più belle, un vero manifesto stilistico, è proprio quella del duello, nel volume 1, tra la Sposa e O-Ren, in un giardino giapponese invernale, con la neve che scende. La scena inizia con musiche da duello western e termina con la bella voce di Meiko Kaji che intona una canzone giapponese.
E ci sono anche altri stili musicali, nonché riferimenti a film amati dall'autore e al mondo dell'arte. Tarantino attinge a piene mani da tutto ciò che il mondo contemporaneo può offrire e lo trasfigura in una storia dai toni cupi, ma anche a tratti divertente. Come non ridere, ad esempio, dell'odi et amo che lega Beatrix a Bill? Oppure del fatto che se arriva un bambino i duellanti si fermano e diventano amorevoli, per tornare subito dopo a tentare di uccidersi.
Insomma, due grandi film che però richiedono un pubblico maggiorenne e abbastanza solido da non essere troppo turbato da qualche scena davvero schifosetta.
Entrambi i film hanno avuto una grande quantità di candidature in vari festival, ma hanno vinto pochi premi, tra cui gli Empire Awards alla regia e all'attrice protagonista (volume 1) e i Saturn Awards come migliore film d'azione ed a due attori non protagonisti (volume 2).

22.10.2021
[18+]
Kill Bill Volume 2
(2004)

Regia di Quentin Tarantino.
Con Uma Thurman, Daryl Hannah, David Carradine, Michael Madsen, Gordon Liu, Michael Parks, Perla Haney-Jardine.

20.10.2021
[18+]
Frida
(2002)

Regia di Julie Taymor.
Con Salma Hayek, Alfred Molina, Mía Maestro, Valeria Golino, Antonio Banderas, Geoffrey Rush, Roger Rees, Ashley Judd.
Extra
Il film narra la storia di Frida Kahlo, pittrice messicana ora famosa, che vide cambiare da un giorno all'altro la sua vita di giovane studentessa curiosa e vivace a causa di un incidente che accadde mentre si trovava su un autobus. Il suo fisico rimarrà per sempre minato dalle conseguenze del tragico evento, che sarà però la causa del suo avvicinamento alla pittura ed al pittore dongiovanni Diego Rivera, con cui instaurerà un rapporto lungo e complicato.
Un film pieno di emozioni a ritmo serrato e dove non mancano i riferimenti storici, tanto che c'è persino l'arrivo in Messico, e poi la fine, di Lev Trockij.
Belle scene, buon commento musicale, ma vanno apprezzate soprattutto l'interpretazione di Salma Hayek e la regia, che ci mostra anche molte delle opere della pittrice, collegandole agli eventi della sua vita.
Due premi Oscar, ma ne avrebbe meritati di più, per il miglior trucco e la migliore colonna sonora. Golden Globe alla colonna sonora. Premio Mimmo Rotella Foundation alla regista, al Festival di Venezia e molti altri premi e nomination. Il film non sente il tempo, tanto la storia è universale, e merita di essere visto anche più volte.

18.10.2021
[18+]
Full Metal Jacket
(1987)

Regia di Stanley Kubrick.
Con Matthew Modine, Arliss Howard, Adam Baldwin, Vincent D'Onofrio, Ronald Lee Ermey.
Critica e satira ferocissima del militarismo e dell'attitudine alla guerra del genere umano.
Dall'addestramento oppressivo delle reclute alla sanguinosa guerra in Vietnam, dove comunque si può cantare la marcia di Topolino.
Il film fu candidato agli Oscar e al Golden Globe.

16.10.2021
[7+]
Rifkin's Festival
(2020)

Regia di Woody Allen.
Con Wallace Shawn, Gina Gershon, Elena Anaya, Louis Garrel, Sergi López.
Un noto ed attempato critico cinematografico americano si reca al Festival di San Sebastian, accompagnato dalla moglie nettamente più giovane.
Sarà l'occasione perché ognuno dei due si infatui di altre persone, mentre il protagonista ha spesso ricordi che si traducono in flashback che sono un omaggio commovente alla storia del cinema.
Film piacevole e divertente, ma che non soddisfa pienamente ed ha, secondo me, il punto debole proprio nel protagonista.
Avrà divertito il regista sapere che il film ha vinto il Premio Feroz 2021, nella categoria "Miglior poster cinematografico".

15.10.2021
[18+]
Jackie Brown
(1997)

Regia di Quentin Tarantino.
Con Pam Grier, Robert Forster, Samuel L. Jackson, Robert De Niro, Bridget Fonda, Michael Keaton.
Una hostess non giovanissima rimane intrappolata in una storia più grande di lei e cercherà di cavarsela come meglio potrà, dimostrando grande astuzia.
È un giallo molto riuscito e dalla trama intricata, dove non mancano i tratti tipici dei film di Tarantino, dove i personaggi sono sopra le righe ed il caso e gli errori hanno un ruolo quasi più grande delle azioni intenzionali.
Bravissimo Robert De Niro, nei panni di un malavitoso completamente rimbambito.
Robert Forster fu candidato all'Oscar come migliore attore non protagonista (lo meritava) e Samuel L. Jackson è stato premiato come migliore attore protagonista al Festival di Berlino, dove il film fu anche candidato all'Orso d'oro.

12.10.2021
I tre giorni del condor
(Three Days of the Condor)
(1975)

Regia di Sydney Pollack.
Con Robert Redford, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Max von Sydow.
Un agente della CIA, che lavora all'analisi di documenti e libri esteri in un ufficio, esce per pranzo e al ritorno trova tutti i suoi colleghi uccisi.
Scoprirà presto che non tutto è come immaginava e che ci sono molti segreti da scoprire.
Bel thriller che all'epoca ebbe molto meritato successo, ma che oggi sente un po' gli anni, visto che i complotti di cui si parla sembrano ormai giochi da ragazzi, a fronte di quello che è successo nel mondo nel frattempo. La storia rimane comunque godibile, ben recitata e molto divertente.
Il film fu candidato agli Oscar nella categoria miglior montaggio.

08.10.2021
Roma
(2018)

Regia di Alfonso Cuarón.
Con Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Daniela Demesa, Diego Cortina Autrey, Carlos Peralta, Marco Graf, Verónica García, Jorge Antonio Guerrero, Nancy García García, Fernando Grediaga.
Extra
Diciamo subito che qui la capitale italiana non c'entra nulla, visto che il titolo si riferisce ad un quartiere di Città del Messico chiamato Colonia Roma, dove la storia si svolge, tra il 1970 e il 1971.
La protagonista è Cleo, una domestica di umili origini che lavora presso una famiglia della media borghesia, composta da un padre quasi sempre assente per lavoro, una madre colta ma che fa la casalinga e quattro bambini molto vivaci, nonché la loro nonna materna e un'altra domestica.
Gli eventi sono i semplici ma toccanti eventi di ogni vita, ma qui ciò che conta è lo stile del racconto. Il formato largo, i campi ampi ed i lunghi piani sequenza indicano la volontà del regista di quasi sparire di fronte alla realtà, filmandola in modo neutro ed oggettivo, mentre la bellissima fotografia in bianco e nero accentua la poesia del racconto e il suo essere memoria di eventi personali.
Come ho infatti scoperto solo dopo la visione del film, Cuarón ha ricostruito nei minimi dettagli la casa e il quartiere della sua infanzia, compiendo un lavoro quasi maniacale di rievocazione dei ricordi sopiti, comprendendo in questo il paesaggio sonoro di ogni scena, particolarmente ricco e dettagliato.
Non c'è nulla di inventato quindi, né negli eventi della sua famiglia, né in quelli che sconvolsero il Messico in quegli anni.
È impossibile non essere coinvolti emotivamente da questo film e non essere colpiti dalla sua nitida bellezza, sia visiva che sonora. Non c'è alcun dubbio: siamo di fronte ad un capolavoro assoluto.
Il film ha vinto molti premi, tra cui il Leone d'Oro al Festival di Venezia e tre premi Oscar, come migliore film straniero, per la migliore regia e per la migliore fotografia.
Consiglio anche la visione successiva, sempre su Netflix, di "Roma: la genesi del film", un documentario del 2020 dove Cuarón racconta molti dettagli della realizzazione di "Roma", che ci permettono di capire ancora meglio come questo non sia un film come tutti gli altri, ma uno che resterà nella storia del cinema.

06.10.2021
[18+]
ID:A
(2011)

Regia di Christian E. Christiansen.
Con Tuva Novotny, Flemming Enevold, Carsten Bjørnlund, Arnaud Binard.
Una donna si sveglia in un fiume in Francia, con una borsa contenente molto denaro. Ha perso totalmente la memoria e non sa più chi è e da dove viene.
Si fa aiutare da gente del posto e pian piano ricostruisce la sua vita, scoprendo delle orribili verità.

04.10.2021
[14+]
Napoli Velata
(2017)

Regia di Ferzan Özpetek.
Con Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Biagio Forestieri, Lina Sastri, Isabella Ferrari, Luisa Ranieri.
Una donna conosce un uomo ad una festa della Napoli bene e trascorre con lui una notte d'amore.
Quello che succederà poi, sconvolgerà la sua vita.
La protagonista, Adriana, è interpretata dalla bravissima Giovanna Mezzogiorno, in un film che ci fa respirare l'atmosfera napoletana ed è anche un giallo di cui gli spettatori più attenti troveranno la soluzione.
Grande come sempre l'empatia del regista per i suoi personaggi e per l'animo femminile.
Nastro d'argento per la migliore fotografia e David di Donatello alla fotografia e alla scenografia.

02.10.2021
[7+]
Taxi Teheran
(2015)

Regia di Jafar Panahi.
Con Jafar Panahi, Hana Saeid.
Extra
Jafar Panahi è un apprezzato regista iraniano, noto soprattutto per la sensibilità con cui affronta i temi dell'infanzia e della povertà.
Pur senza prendere mai esplicite posizioni politiche, fu preso di mira dalle autorità iraniane, insieme a parenti ed amici, e fu condannato a 6 anni di prigione e a non girare film per 20 anni.
Fu subito presentato appello e nel frattempo rimase in libertà. Dopo tanti anni non so com'è andata a finire, ma, nonostante il divieto di realizzare film, Panahi ne ha fatto diversi, tutti girati in clandestinità ed esportati di nascosto. Con essi ha anche vinto diversi premi, tra cui l'Orso d'Oro al festival di Berlino 2016 di Taxi Teheran.
Qui Panahi si improvvisa tassista e riprende passanti e conoscenti, nonché la sua vivace nipotina Hana.
Ne risulta un commovente caleidoscopio che ci fa capire meglio la città, i suoi abitanti ed i suoi governanti.

30.09.2021
[14+]
Sky Rojo
(2021)

Serie ideata da Álex Pina e Esther Martínez Lobato.
Regia di Jesús Colmenar, Óscar Pedraza, David Victori, Albert Pintó, Javier Quintas, Eduardo Chapero-Jackson.
Con Verónica Sánchez, Lali Espósito, Yany Prado, Miguel Ángel Silvestre, Asier Etxeandia, Enric Auquer.
Serie spagnola in 2 stagioni da 8 episodi, ognuno lungo in media 25 minuti. Nel 2022 uscirà la terza ed ultima stagione, con 8 nuovi episodi. È stata realizzata nel 2020 in piena emergenza Covid ed è per questo, credo, che è stata girata nelle Isole Canarie, per lo più in capannoni isolati e strade deserte.
Le protagoniste sono tre prostitute che lavorano in un locale notturno e sono teoricamente libere, visto che in Spagna la prostituzione è di fatto legalizzata, ma in realtà sottomesse e sfruttate in modo brutale da Romeo, un prosseneta che si dà arie da piacione, e dai suoi sgherri. Quindi un primo livello di lettura della serie è dato dalla denuncia del sistema spagnolo della prostituzione legalizzata e della prostituzione in generale. Gli autori ci fanno immedesimare nel lavoro delle donne che vendono il proprio corpo, cercando di farci percepire tutto lo squallore che ne deriva.
Su iniziativa di una di loro, Coral, interpretata dalla bravissima Verónica Sánchez, che abbiamo già ammirato nel Molo Rosso (El Embarcadero), le tre ragazze si ribellano e fuggono, il che innescherà una serie di eventi da film d'azione, con anche un po' di pulp, solidarietà femminile e umorismo macabro.
Non vale la pena analizzare le numerose incongruenze della trama, la serie va presa per quello che è e risulta scoppiettante e divertente.

TV, canali 2, 502

28.09.2021
L'ispettore Coliandro - stagione 8
(2021)

Serie ideata da Carlo Lucarelli.
Regia dei Manetti Bros. e Milena Cocozza.
Con Giampaolo Morelli, Paolo Sassanelli, Caterina Silva, Benedetta Cimatti, Alessandro Rossi, Veronika Logan, Luisella Notari.
Torniamo a parlare di Coliandro, semplicemente perché è stata realizzata l'ottava stagione, costituita da 4 episodi che sono stati e saranno trasmessi su Rai 2 il 22 e 29 settembre e poi il 6 e 13 ottobre 2021, con inizio intorno alle 21.15.
Ma fin da circa il 10 settembre tutti i nuovi episodi sono disponibili su RaiPlay, per cui possiamo vederli subito ed a qualsiasi orario ci piaccia.
Io li ho visti tutti e la cosa più bella è che in questi veri e propri film lo stile è rimasto lo stesso di sempre, come pure i principali attori e la colonna sonora. E, come sempre, le storie sono verosimili ma allo stesso tempo surreali, drammatiche ma anche comiche.
Un vero classico della televisione italiana, che consiglio caldamente di seguire.
Gli episodi più belli di questa stagione, a mio avviso, sono il primo e il quarto.

26.09.2021
[18+]
Amores Perros
(2000)

Regia di Alejandro González Iñárritu.
Con Gael García Bernal, Álvaro Guerrero, Goya Toledo, Vanessa Bauche, Emilio Echevarría, Jorge Salinas, Marco Pérez, Rodrigo Murray, Humberto Busto.
In una Città del Messico divisa tra ricchezza estrema e povertà, ma unificata dal degrado morale, tre storie drammatiche si intersecano e si affiancano, fino al finale sempre tragico.
Il titolo significa più o meno "amori disgraziati", ma c'è un doppiosenso, perché ogni storia ha anche come protagonisti apparentemente secondari i cani (perros, in spagnolo), in tutte le loro possibili incarnazioni, dal cane soprammobile a quello da combattimento, da quello di famiglia al vagabondo. Ed è proprio per amore di un cane che ognuno finirà in rovina, il che rende le storie anche un po' surreali.
Il film ha ricevuto vari premi e fu candidato agli Oscar come migliore film straniero.
Disponibile solo in italiano.

23.09.2021
Murder Mistery
(2019)

Regia di Kyle Newacheck.
Con Jennifer Aniston, Adam Sandler, Luke Evans, Gemma Arterton, Luis Gerardo Mendez, Shiori Kutsuna.
Dico subito che sono di parte, perché qualsiasi cosa faccia Jennifer Aniston a me piace.
Qui è una parrucchiera di New York, moglie di un poliziotto di scarso successo. Essi si concedono finalmente una bella vacanza in Europa e finiscono sullo yacht di un miliardario, dove ne succederanno di tutti i colori.
Intendiamoci, non stiamo parlando di un capolavoro, ma la storia è divertente e scorre fluida, con atmosfere un po' alla Agatha Christie, o forse più Hercule Poirot, con l'aggiunta di inseguimenti, sparatorie e tanto umorismo macabro. Da notare che la parte finale della storia è ambientata in Italia.
Insomma, a me è piaciuto, gli attori sono tutti bravi e Jennifer è bravissima.

13.06.2021
Parkland
(2013)

Regia di Peter Landesman.
Con Paul Giamatti, Billy Bob Thornton, Ron Livingston, Zac Efron, James Badge Dale, Jacki Weaver, Jeremy Strong.
Il film fu presentato al Festival di Venezia nel cinquantesimo anniversario dell'omicidio di John Fitzgerald Kennedy ed il titolo è il nome dell'ospedale di Dallas in cui fu portato il presidente, dopo essere stato ferito da colpi d'arma da fuoco.
E' una ricostruzione ben fatta e commovente, ma purtroppo anche abbastanza piatta. Non è che ogni film sull'argomento debba per forza essere complottista, ma qui abbiamo la semplice cronaca di quei giorni, quale potrebbe essere facilmente desunta dai giornali e notiziari dell'epoca.
Come unica dritta, ci viene mostrata la distruzione del fascicolo su Oswald, fatta da parte di agenti dello FBI, per paura di essere accusati di negligenza. Ma anche questa è una storia ben nota, venuta fuori nei processi successivi, come è arcinota la storia della ripresa in 8 millimetri della scena dell'omicidio, fatta da Abraham Zapruder.
Quanto alle reazioni dei vari personaggi, sono molto umane ma anche abbastanza stereotipate e da Jacqueline non sentiamo profferire una sola parola.
Insomma, un bell'omaggio a Kennedy, ma alla fine si rimane un po' delusi.
Disponibile doppiato in italiano.

11.06.2021

Fino al 30/06/2021
La trattativa
(2014)

Regia di Sabina Guzzanti.
Con Sabina Guzzanti, Enzo Lombardo, Sabino Civilleri, Filippo Luna, Maurizio Bologna, Nicola Pannelli, Claudio Castrogiovanni, Ninni Bruschetta.
Film documentario, dove si ricostruiscono gli eventi dei primi anni '90, quando, dopo la fine della guerra fredda, cambiarono tutti gli equilibri in Italia, sia quelli istituzionali che quelli di tipo criminale, con la guerra della malavita organizzata contro lo stato e la nascita di nuovi partiti politici.
Molto ben fatto e sicuramente da vedere.

06.06.2021
[18+]
Crisi in sei scene
(Crisis in Six Scenes)
(2016)

Serie ideata e diretta da Woody Allen.
Con Woody Allen, Elaine May, Miley Cyrus, John Magaro, Rachel Brosnahan.
Miniserie d'autore, ideata, diretta e interpretata da Woody Allen, per una sola stagione di sei episodi abbastanza brevi.
S. J. Munsinger è uno scrittore non molto famoso che tutti confondono con Salinger e con un passato anche da pubblicitario. Siamo nel 1974 e il protagonista conduce una vita abitudinaria in una villetta, con la moglie che fa, con poco successo, la consulente matrimoniale. Gli sconvolgimenti sociali dell'epoca si affacciano appena attraverso i notiziari tv, quando un giorno arriva una ragazza in fuga e tutte le abitudini saranno sconvolte.
Allen riesce a mettere insieme una serie di situazioni assolutamente divertenti, ironiche, ilari, come è suo solito, e in qualcuna ho dovuto mettere in pausa il video perché ridevo troppo... Inutile dire che consiglio a tutti la visione.
Disponibile anche doppiato in italiano.

02.06.2021
[7+]
L'uomo che uccise Don Chisciotte
(The Man Who Killed Don Quixote)
(2018)

Regia di Terry Gilliam.
Con Adam Driver, Jonathan Pryce, Joana Ribeiro, Olga Kurylenko, Jordi Mollà, Paloma Bloyd, Eva Basteiro-Bertoli.
Un regista americano si reca nella Spagna di oggi, per girare, tra mille dubbi, un film dedicato alla figura di Don Chisciotte della Mancia, dall'omonimo celebre romanzo di Miguel de Cervantes. Ritrova per caso un suo precedente film sull'argomento e anche il suo protagonista, un vecchio calzolaio che nel frattempo è impazzito e crede di essere davvero Don Chisciotte.
Il film gioca così tra due o più piani della realtà e la cosa affascinante è che ogni episodio di oggi, con il calzolaio impazzito, è in realtà una citazione molto dettagliata di un episodio del romanzo di Cervantes, dove tra l'altro il protagonista era pazzo anche lui.
Le cose positive finiscono però qui, perché non mi è piaciuta molto la scelta del protagonista e perché tutto il film pecca di eccessiva frammentazione e frequenti forzature. Ma se avete letto e amato il romanzo, non potete non vedere questo film, pur con tutti i suoi limiti.

20.05.2021
L'ispettore Coliandro
(2006-2018)

Serie ideata da Carlo Lucarelli.
Regia dei Manetti Bros.
Con Giampaolo Morelli, Paolo Sassanelli, Caterina Silva, Benedetta Cimatti, Giuseppe Soleri, Alessandro Rossi, Veronika Logan, Luisella Notari, Massimiliano Bruno.
Serie televisiva italiana in 7 stagioni, per 30 episodi complessivi da circa 1h40m ognuno. La serie, dove ogni episodio è una storia completa, un vero e proprio film, è ambientata a Bologna e Coliandro si mostra come un poliziotto duro, rude e poco rispettoso degli altri, infatuato dell'ispettore Callaghan e delle armi. In realtà è un tenerone che non riesce a stare lontano dai guai e dai malintesi e che quando risolve un caso è più per fortuna che per le sue capacità.
Molto bella l'ambientazione italiana e molto ironiche tutte le storie, che comunque si ispirano a fatti verosimili, come il traffico di droga, le mafie italiane ed estere, la criminalità informatica e via dicendo.
Davvero molto divertente da seguire, tanto che, senza crederci molto, spero venga realizzata qualche nuova stagione.

18.05.2021
Omniscient
(Onisciente)
(2020)

Serie ideata da Pedro Aguilera, Guilherme Freitas, Ludmila Naves, Maria Shu, Thais Fujinaga.
Regia di Júlia Jordão.
Con Carla Salle, Guilherme Prates, Jonathan Haagensen, Sandra Corveloni, Luana Tanaka, Marcello Airoldi.
Serie brasiliana di medio livello qualitativo e moderatamente fantascientifica e fantapolitica. Per ora una singola stagione con 6 episodi da circa 45 minuti ognuno.
In una grande città brasiliana (la serie è stata girata a San Paolo) si è finalmente riusciti a controllare la criminalità, grazie a una moltitudine di piccoli droni, grandi come un colibrì, ognuno dei quali segue costantemente una persona e segnala immediatamente eventuali reati. Nina è una programmatrice in tirocinio proprio presso l'azienda che produce i droni, suo padre viene ucciso e curiosamente nessun drone segnala l'omicidio. Cercherà così, insieme a suo fratello, di scoprire cosa si cela dietro la misteriosa vicenda.
Oggi si discute molto su come bilanciare sicurezza e riservatezza e questa serie parla proprio di ciò.
Non c'è doppiaggio italiano, ma la serie può essere vista in lingua orginale, con i sottotitoli in italiano.

16.05.2021
[7+]
Valerian e la città dei mille pianeti
(Valérian et la Cité des mille planètes)
(2017)

Regia di Luc Besson.
Con Dane DeHaan, Cara Delevingne, Clive Owen, Rihanna, Alain Chabat, Mathieu Kassovitz.
In un futuro lontano è stata costruita la grande stazione spaziale Alfa, che conta 30 milioni di abitanti di oltre 5000 specie viventi diverse. Il maggiore Valerian e il sergente Laureline vanno in missione per recuperare un oggetto misterioso, che tutti desiderano.
Tratto dalla serie di fumetti "Valérian et Laureline", il film è vivace, scanzonato, ironico e divertente e permette al regista di scatenare tutta la sua immaginazione visiva, come aveva già fatto nel precedente "Il quinto elemento".

14.05.2021
[13+]
Forza maggiore
(Turist)
(2014)

Regia di Ruben Östlund.
Con Johannes Bah Kuhnke, Lisa Loven Kongsli, Clara Wettergren, Vincent Wettergren, Brady Corbet, Kristofer Hivju, Fanni Metelius, Karin Myrenberg.
Dramma tutto psicologico, che ci mostra con rigoroso realismo la settimana bianca in Francia di una famiglia svedese. L'episodio di una valanga e il modo con cui ognuno reagisce, innescherà una serie di discussioni e metterà in crisi tutte le certezze e il modo con cui ognuno guarda a se stesso.
Film notevole, che nonostante la semplicità della storia cattura l'attenzione in modo costante. Come è tipico della poetica di  Östlund, tutto si svolge al confine tra natura e cultura, tra gli istinti primordiali e il loro addomesticamento.
Premio della giuria, nella sezione Un Certain Regard, al Festival di Cannes.

12.05.2021
Occupied
(Okkupert)
(2015-2019)

Serie ideata da Jo Nesbø, Erik Skjoldbjærg, Karianne Lund.
Con Henrik Mestad, Eldar Skar, Ane Dahl Torp, Ingeborga Dapkūnaitė, Janne Heltberg, Vegar Hoel, Lisa Loven Kongsli, Selome Emnetu, Ragnhild Gudbrandsen, Alexej Manvelov.
Extra
Occupied è una serie televisiva norvegese in tre stagioni, di cui le prime due disponibili anche in Italia. Non si sa quando la terza stagione, quella finale, sarà disponibile anche da noi. In tutto sono stati girati 24 episodi da circa 45 minuti ognuno.
La storia si svolge in un futuro tanto prossimo quanto fantapolitico, in cui gli USA sono usciti dalla NATO e un nuovo governo ambientalista in Norvegia decide di chiudere tutte le piattaforme petrolifere, in favore di centrali nucleari a base di torio (una scelta che personalmente considero assurda).
L'Unione Europea è in piena crisi energetica e stringe così un accordo con la Russia, perché questa assista la Norvegia nel riprendere la produzione di petrolio e gas. Truppe e operai russi occupano le piattaforme e l'ambasciatrice russa ad Oslo stringe degli accordi col primo ministro norvegese, che fa di tutto per evitare una guerra che sa di perdere in modo certo. Così pian piano, mentre il governo cerca di gestire la situazione e nasce una resistenza clandestina contro gli occupanti, la morsa diventa sempre più stretta.
Fatte salve le premesse fantastiche iniziali, tutto il racconto si svolge con una logica ferrea, dove ogni persona agisce razionalmente per difendere i propri interessi e quelli del proprio paese. A differenza dei film hollywoodiani, qui il nemico non è descritto come un mostro, ma anzi con tutte le contraddizioni e le pulsioni di cui l'animo umano è capace. Stessa cosa per i politici di ogni paese, dove l'umanità e i sentimenti non servono comunque a mitigare il cinismo e la brutalità delle relazioni internazionali. Ognuno, per quanto ben intenzionato, è fatalmente prigioniero del suo ruolo.
Gli attori sono davvero tutti molto bravi e, anche se la serie può risultare forse noiosa per chi è abituato ad altri tipi di film, risulta invece avvincente e coinvolgente per chi è interessato alla geopolitica e alla politica in genere, anche perché mescola sapientemente eventi personali e istituzionali.
I russi si sono un po' offesi quando uscì questa serie, ma non dovrebbero, perché i suoi significati sono molto più generali. Cosa può fare un paese piccolo e senza alleanze contro una grande potenza? La risposta è sconsolante ma veritiera: nulla. può solo cercare di evitare le conseguenze peggiori di una influenza che è una occupazione di fatto. E questo lo vediamo oggi in molte zone del mondo, come nella storia si è visto proprio in Norvegia con Quisling e in Francia a Vichy, governi che collaborarono entrambi con la Germania nazista, sperando magari sinceramente di ridurre così i danni dell'occupazione. Ma sappiamo che non fu, non è e non sarà mai così: essere una colonia è una cosa orribile per qualunque Paese.

10.05.2021
La via lattea
(La Voie lactée)
(1969)

Regia di Luis Buñuel.
Con Laurent Terzieff, Paul Frankeur, Bernard Verley, Édith Scob, Alain Cuny, Michel Piccoli.
Extra
Due pellegrini percorrono il Camino de Santiago, il pellegrinaggio a piedi che dalla Francia percorre la Spagna settentrionale, fino alla cattedrale di Santiago de Compostela. Lungo il cammino si imbattono in vari personaggi e situazioni, riguardanti tutti le discussioni teologiche, le eresie, le guerre e i massacri che hanno piagato la religione cristiana fin dalle origini.
Si tratta dunque di un viaggio nello spazio ed allo stesso tempo un viaggio lungo duemila anni di storia, dove ogni citazione biblica o teologica è rigorosamente esatta.
È un capolavoro del cinema surrealista di Luis Buñuel. Disponibile anche in italiano.

08.05.2021
[14+]
Amar
(2017)

Regia di Esteban Crespo.
Con Marí­a Pedraza, Pol Monen, Greta Fernández, Natalia Tena, Nacho Fresneda, Jorge Silvestre, Maria Caballero.
Extra
Laura è una ragazza molto giovane che sta vivendo un'intensa storia d'amore con Carlos, mentre vive con la madre divorziata e il suo patrigno. La storia è così intensa, che diventerà soggetta a mille tensioni.
Storia in fondo semplice, ma film notevole, per lo stile delle riprese (secondo me siamo in piena Onda Nueva, la nouvelle vague spagnola di inizio secolo), le atmosfere e la bravura degli attori. Tra erotismo, mondo giovanile e disincantata età adulta, il film è pervaso da una melancolia quasi esistenzialista.
La protagonista, Marí­a Pedraza, subito dopo questo film girerà le prime due stagioni della Casa di Carta, dove interpreterà la figlia dell'ambasciatore britannico.
Il film fu candidato in vari festival spagnoli ed è disponibile anche doppiato in italiano.

06.05.2021
[13+]
L'onda
(Die Welle)
(2008)

Regia di Dennis Gansel.
Con Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Christiane Paul.
Un professore di liceo deve svolgere una settimana di lezioni su come nasce una dittatura e pensa di coinvolgere i ragazzi simulando con loro i vari meccanismi che consentono di creare un gruppo coeso, che ubbidisce a un capo. Il gruppo nasce e ben presto finisce fuori controllo.
Film molto interessante, che non è solo una riflessione sull'autoritarismo, ma anche sui labili confini tra didattica e manipolazione, un dibattito che va avanti dai tempi di Socrate.

04.05.2021
[14+]
Hasta el cielo
(2020)

Regia di Daniel Calparsoro.
Con Miguel Herrán, Carolina Yuste, Luis Tosar, Asia Ortega, Patricia Vico, Fernando Cayo, César Mateo.
Angel è un ragazzo che vive nella periferia degradata di Madrid, dove conosce una ragazza e poi una banda di rapinatori, a cui si unisce. Fa rapidamente carriera nel mondo del crimine, diventa benestante ed entra in contatto con dei criminali insospettabili. Ma un giorno scoprirà i suoi limiti.
Al film partecipano anche molti rapper spagnoli ed è interessante per l'ambientazione nelle periferie cittadine e la buona recitazione del protagonista, Miguel Herrán, che ha interpretato Rio nella Casa di Carta, da cui proviene anche Fernando Cayo, che lì era il colonnello Tamayo e qui il poliziotto che dà la caccia al protagonista.
È disponibile anche doppiato in italiano.

02.05.2021
[18+]
Io e te
(2012)

Regia di Bernardo Bertolucci.
Con Jacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Tommaso Ragno, Veronica Lazar.
Un adolescente non vuole andare alla settimana bianca e decide di nascondersi in cantina per tutto il tempo della gita. Qui farà una scoperta inaspettata.
Tratto dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, questo è l'ultimo film di Bernardo Bertolucci. Al centro delle attenzioni ci sono l'adolescenza e la gioventù ed a bei momenti lirici si alternano eventi meno interessanti, per un'opera che possiamo considerare riuscita solo in parte.

30.04.2021
[13+]
L'ultimo inperatore
(The Last Emperor)
(1987)

Regia di Bernardo Bertolucci.
Con John Lone, Joan Chen, Peter O'Toole, Ying Ruocheng, Ryuichi Sakamoto, Maggie Han, Richard Vuu, Tsou Tijger, Tao Wu.
Extra
Il film racconta la vita di Pu Yi, ultimo imperatore cinese che fu incoronato da bambino, dai primi del '900 fino alla rivoluzione culturale cinese.
Assistiamo così alla vita di corte, agli sconvolgimenti sociali, alla seconda guerra mondiale, con l'invasione da parte del Giappone e l'arrivo del maoismo, mescolando in modo emozionante gli eventi personali e la grande onda della storia, che tutto travolge.
Un capolavoro assoluto della cinematografia mondiale, che ha avuto ben 9 premi Oscar (film, regia, sceneggiatura, fotografia, scenografia, costumi, montaggio, sonoro e colonna sonora) e poi 4 Golden Globe, 9 David di Donatello e molti altri premi.
Ed è anche uno dei miei film preferiti.

28.04.2021
Novecento
(1975)

Regia di Bernardo Bertolucci.
Con Robert De Niro, Gérard Depardieu, Dominique Sanda, Burt Lancaster, Donald Sutherland, Alida Valli, Stefania Sandrelli, Laura Betti.
Il film segue la storia d'Italia, dall'anno 1900 fino alla fine della seconda guerra mondiale, attraverso le vicende di due amici, uno ricco figlio di un latifondista e l'altro figlio dei suoi contadini. Vediamo così la Belle Époque, il periodo della prima guerra mondiale, gli scioperi dei braccianti agricoli, l'avvento del fascismo e poi la guerra mondiale e la lotta partigiana.
Una grande epopea della durata di 5 ore e 20 minuti, che fu perciò distribuita nei cinema in due parti e che mescola in modo unico le vicende personali dei protagonisti e gli eventi storici, operazione in cui Bernardo Bertolucci va considerato il maestro assoluto.
Il film ha un cast stellare e fa ormai parte della cultura del nostro Paese e forse di tutto il mondo, per cui chi non l'ha ancora visto dovrebbe colmare questa lacuna al più presto.



26.04.2021

Extra

Questi sono i premi Oscar 2021

Miglior filmNomadland
Migliore registaChloé Zhao (Nomadland)
Miglior attore protagonistaAnthony Hopkins (The Father)
Migliore attrice protagonistaFrances McDormand (Nomadland)
Miglior attore non protagonistaDaniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
Migliore attrice non protagonistaYoon Yeo-jeong (Minari)
Migliore sceneggiatura originaleEmerald Fennell (Promising Young Woman)
Migliore sceneggiatura non originaleChristopher Hampton e Florian Zeller (The Father)
Migliore film internazionaleAnother Round, di Thomas Vinterberg
Migliore film d'animazioneSoul, di Pete Docter
Migliore fotografiaErik Messerschmidt (Mank)
Miglior montaggioMikkel E. G. Nielsen (Sound of Metal)
Migliore scenografiaDonald Graham Burt e Jan Pascale (Mank)
Migliori costumiAnn Roth (Ma Rainey's Black Bottom)
Migliori trucco e acconciaturaSergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson (Ma Rainey's Black Bottom)
Migliori effetti specialiAndrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher (Tenet)
Migliore colonna sonoraTrent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste (Soul)
Migliore canzone originaleFight For You, musica di H.E.R. e Dernst Emile II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas (Judas and the Black Messiah)
Miglior sonoroNicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh (Sound of Metal)
Migliore documentarioMy Octopus Teacher, di Pippa Ehrlich e James Reed
Miglior cortometraggioTwo Distant Strangers, di Travon Free e Martin Desmond Roe
Migliore cortometraggio documentarioColette, di Anthony Giacchino
Migliore cortometraggio d'animazioneIf Anything Happens I Love You, di Michael Govier e Will McCormack
Sicuramente tutti questi premi sono stati meritati dai rispettivi film, anche se sono un po' deluso per la canzone originale: Fight for You è molto bella e H.E.R. lo è ancora di più, ma secondo me meritava di vincere Speak Now, canzone sulla speranza attiva verso il futuro, e la mia seconda scelta era Húsavik, cantata nei pre Oscar da Molly Sandén nella cittadina costiera omonima, accompagnata da un coro di bambini islandesi, una scena quasi commovente.
I premi a Nomadland erano previsti e putroppo non sono riuscito a vedere il film.
Altra delusione per Chadwick Boseman, ma ci sarà sempre una prossima occasione, giusto Academy?
Questo è stato il primo anno in cui ho cercato di vedere quanti più film possibili tra i candidati e il primo in cui ho seguito la cerimonia in diretta, nottetempo. Divertente.

25.04.2021
Questi sono i premi Oscar 2021 che io assegnerei.
Faccio notare che la scelta è limitata ai film candidati che sono riuscito a vedere nei vari sistemi di streaming, che sono, in ordine alfabetico:
"Borat - Seguito di film cinema", "Da 5 Bloods - Come fratelli", "Elegia americana", "Emma", "Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga", "Il mio amico in fondo al mare", "Il processo ai Chicago 7", "Judas and the Black Messiah", "La tigre bianca", "La vita davanti a sé", "Love and Monsters", "Mank", "Ma Rainey's Black Bottom", "Notizie dal mondo", "Onward - Oltre la magia", "Pieces of a Woman", "Quella notte a Miami...", "Shaun, vita da pecora: Farmageddon - Il film", "Soul", "Sound of Metal", "Tenet", "The Midnight Sky".
Da notare che non sono riuscito a vedere film come "Nomadland" e "Minari", di cui molti parlano bene e che quindi riceveranno sicuramente qualche premio.
In alcune categorie non ho assegnato premi, perché non sono riuscito a vedere più di un film che le riguardasse.
  • Miglior film: Judas and the Black Messiah
  • Miglior attore protagonista: Chadwick Boseman, per Ma Rainey's Black Bottom
  • Migliore attrice protagonista: Vanessa Kirby per Pieces of a Woman
  • Miglior attore non protagonista: Sacha Baron Cohen per Il Processo ai Chicago 7
  • Migliore attrice non protagonista: Maria Bakalova per Borat - Seguito di Film Cinema
  • Migliore sceneggiatura originale: Will Berson, Shaka King, per Judas and the Black Messiah
  • Migliore sceneggiatura non originale: Ramin Bahrani per La Tigre Bianca
  • Migliore film d'animazione: Soul
  • Migliore fotografia: Dariusz Wolski per Notizie dal Mondo
  • Migliore scenografia: Mark Ricker, Karen O'Hara, Diana Stoughton, per Ma Rainey's Black Bottom
  • Migliori costumi: Alexandra Byrne per Emma
  • Migliori trucco e acconciatura: Mark Coulier, Dalia Colli, Francesco Pegoretti, per Pinocchio
  • Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley, Scott Fisher, per Tenet
  • Migliore colonna sonora: Terence Blanchard per Da 5 Bloods
  • Migliore canzone originale: Speak Now, di Leslie Odom Jr. e Sam Ashworth, per Quella notte a Miami...
  • Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés, Phillip Bladh, per Sound of Metal
Lo spettacolo inizierà alle 15.15 di Los Angeles, da noi le ore 0.15 del 26 aprile e la cerimonia vera e propria inizierà alle nostre 2.00. Per seguire tutto in Italia, potremo usare i canali Sky Cinema Oscar, Sky Uno e TV8, quest'ultimo in chiaro (canale 8 della tv terrestre).

24.04.2021
Love and Monsters
(2020)

Regia di Michael Matthews.
Con Dylan O'Brien, Jessica Henwick, Dan Ewing, Ariana Greenblatt, Michael Rooker.
Un meteorite si dirige verso la terra e migliaia di missili nucleari vengono usati per distruggerlo, ma la ricaduta chimica e radioattiva sulla terra provoca la mutazione di molti insetti e rettili, che divengono giganteschi. Joel è uno dei pochi sopravvissuti del genere umano e vive in una piccola comunità in un bunker. Decide di raggiungere la sua ex ragazza, che si trova in un altro gruppo, con un avventuroso viaggio attraverso una natura che non è più la stessa di prima.
Questa l'improbabile storia di questo film, che è organizzato come un percorso di formazione ed è adatto solo agli spettatori adolescenti.
Il film è candidato ai prossimi Oscar 2021 nella categoria degli effetti speciali.

23.04.2021
Il mio amico in fondo al mare
(My Octopus Teacher)
(2020)

Regia di Pippa Ehrlich, James Reed.
Con Craig Foster, Tom Foster, il polpo Rosetta, lo squalo Pigiama.
Bel documentario, girato lungo le coste del Sud Africa, che ci mostra l'amicizia che viene a crearsi tra un sub ed un polpo, incontrato per caso in una foresta di alghe.
Questo incredibile animale, dotato di tre cuori, del più grande cervello tra gli invertebrati e di una grande intelligenza, ci mostra quanto sia limitata la visione antropocentrica del mondo. Il protagonista vivrà una strana ma intensa amicizia con questo animale, destinata purtroppo a durare al massimo un anno, che è quanto vive normalmente un polpo.
Il film è candidato ai prossimi Oscar 2021 nella categoria dei documentari.

22.04.2021
[14+]
Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga
(Eurovision Song Contest: The Story of Fire Saga)
(2020)

Regia di David Dobkin.
Con Will Ferrell, Rachel McAdams, Dan Stevens, Pierce Brosnan, Melissanthi Mahut, Mikael Persbrandt, Demi Lovato.
Extra
Il film parla di un fittizio gruppo musicale islandese di Húsavik, che cerca di partecipare al famoso Eurovision Song Contest.
I Fire Saga sono un duo, dove lui, Lars, è un bamboccione che lavora come parcheggiatore e sogna da tutta la vita di partecipare a questo festival, mentre Sigrit spera da sempre di diventare la sua ragazza, lavora come insegnante e porta doni alle casette degli elfi, per chiedere loro di essere aiutata. Nonostante siano poco credibili e sconclusionati, nonché costretti dalla popolazione locale ad eseguire sempre la canzone "Jaja Ding Dong", una serie fortuita di eventi li porterà sul palco del festival, a Edimburgo.
Il film è molto divertente e pieno di ironia, riuscendo a cogliere l'aspetto quasi carnevalesco della manifestazione canora, unitamente però all'autentica passione per la musica di tanti giovani che sperano di avere successo.
Diciamo che dopo questo film sarà impossibile guardare quel festival nella stessa maniera e l'orgoglio degli islandesi per i propri musicisti ricorda quello che successe quando Yohanna arrivò al secondo posto all'Eurovision, venendo seguita letteralmente da tutto il Paese.
La canzone originale "Husavik", cantata da Molly Sandén, è candidata ai prossimi Oscar 2021. E in molti pensano che se fosse stata presentata sul serio all'Eurovision, avrebbe vinto 😀

21.04.2021
[7+]
Emma
(2020)

Regia di Autumn de Wilde.
Con Anya Taylor-Joy, Johnny Flynn, Mia Goth, Miranda Hart, Bill Nighy, Josh O'Connor, Callum Turner, Amber Anderson.
Tratto dall'omonimo romanzo di Jane Austen, il film ci mostra la vita agiata e le schermaglie amorose della nobiltà inglese di inizio '800.
Grande interpretazione di Anya Taylor-Joy, che ha girato questo film prima di divenire per tutti la "Regina degli scacchi". In alcune scene recita semplicemente con il movimento degli occhi, non serve neanche che parli.
Il film è candidato agli Oscar 2021 per il trucco e per i costumi, che sono in effetti bellissimi. Peccato non siano state apprezzate anche la protagonista e la fotografia.

20.04.2021
La vita davanti a sé
(2020)

Regia di Edoardo Ponti.
Con Sofia Loren, Ibrahima Gueye, Renato Carpentieri, Diego Iosif Pirvu, Massimiliano Rossi, Abril Zamora, Babak Karimi.
Tratto dal romanzo omonimo di Romain Gary, la storia riguarda Madame Rosa, una ex prostituta dall'animo buono, nonché ebrea sovravvissuta ai campi di sterminio, che si occupa di alcuni bambini abbandonati. Le viene portato Momò, ladruncolo orfano originario del Senegal, e la storia diventerà più complicata.
Il film è carino e si avvale della bella interpretazione di Sofia Loren - ed è anche bravo il giovanissimo protagonista - ma forse ci sono troppe cose: prostituzione, ebraismo, l'Olocausto, un medico molto buono e che forse fa anche altro, un commerciante arabo buonissimo che ci spiega che Victor Hugo dice che "tutto è relativo", una donna transgender che è una mamma perfetta, gli orfani, Napoli, i ladruncoli, lo spaccio di droga e forse persino l'eutanasia...
Il film è candidato agli Oscar per la canzone originale "Io sì", cantata da Laura Pausini e che si sente solo nei titoli di coda.

19.04.2021
[18+]
Judas and the Black Messiah
(2021)

Regia di Shaka King.
Con Daniel Kaluuya, Lakeith Stanfield, Jesse Plemons, Dominique Fishback.
Extra
Siamo a Chicago nel 1967 e Fred Hampton è un leader locale, giovane e carismatico, del Partito delle Pantere Nere. Organizza l'assistenza ai giovani neri disagiati, creando una struttura per le colazioni dei bambini in età scolare e una clinica per l'assistenza medica gratuita.
Riesce anche a creare la Raimbow Coalition, alleadosi con le bande di quartiere e con i gruppi che difendono gli interessi dei poveri ispanici e bianchi. La sua idea è che se è importante combattere il razzismo, lo è ancora di più agire contro la povertà e lo sfruttamento.
Mentre si avvia a diventare leader nazionale delle Black Panthers, che credevano anche molto nell'uso delle armi per l'autodifesa, Hampton viene individuato come "il prossimo messia nero" dallo FBI di Edgar Hoover, dopo Malcolm X e Martin Luther King. Viene così pagato un infiltrato, perché tradisca come un vero e proprio Giuda.
La cosa interessante è che in tutto ciò non c'è niente di inventato, neanche una virgola, è tutto nei libri di storia, comprese le contraddizioni delle stesse Pantere Nere.
Belle interpretazioni dei due protagonisti, con Daniel Kaluuya che ha già ricevuto il Golden Globe e il premio BAFTA come migliore attore non protagonista.
Il film è candidato a 6 premi nei prossimi Oscar 2021.

18.04.2021
Pieces of a Woman
(2020)

Regia di Kornél Mundruczó.
Con Vanessa Kirby, Shia LaBeouf, Molly Parker, Ellen Bursty.
Una famiglia di Boston, con lei che è in attesa di partorire una bimba. Le cose vanno in modo strano e si cercano le responsabilità, con la famiglia che rischia di non sopravvivere alla tensione. Una storia semplice, dura e toccante, che ha il pregio di essere girata con grande maestria e di avvalersi della interpretazione di Vanessa Kirby, premiata con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile al Festival di Venezia e che è candidata per lo stesso premio ai prossimi Oscar 2021.

17.04.2021
Onward - Oltre la magia
(Onward)
(2020)

Regia di Dan Scanlon.
Film di animazione, candidato anche questo ai prossimi Oscar 2021. Ne ho visti tre e potrei vedere anche gli altri due candidati, ma mi fermo qui, non ce la faccio 😀
Comunque simpatico film anche questo, che ci mostra un mondo dove la magia fa parte della quotidianità e ancora più di un passato che si vuole dimenticare, mentre si va alla ricerca di un padre che è scomparso.
Tra i doppiatori italiani troviamo Sabrina Ferilli e Fabio Volo.

16.04.2021
Elegia americana
(Hillbilly Elegy)
(2020)

Regia di Ron Howard.
Con Gabriel Basso, Amy Adams, Glenn Close, Haley Bennett, Freida Pinto, Bo Hopkins, Owen Asztalos.
Il film ci fa seguire le vicende di un ragazzo che cresce in una famiglia alquanto strana, fatta sostanzialmente di pazzi, tra i quali la madre del protagonista è la più pazza di tutti. Ma dandosi da fare riuscirà a realizzare i suoi desideri, secondo il sogno americano e bla bla bla.
Voglio essere chiaro: cito questo film solo perché è candidato a 2 premi nei prossimi Oscar, dove secondo me non vincerà comunque nulla, ma non è che mi abbia soddisfatto molto... Insomma è venuto proprio male e alcune scene mi sembrano addirittura girate con la GoPro 😀

15.04.2021
[7+]
Soul
(2020)

Regia di Pete Docter, Kemp Powers.
Che succede se un musicista jazz che ha appena ottenuto un ingaggio cade in un tombino?
Questo film di animazione risponde all'annoso quesito che tutti prima o poi ci saremo posti.
Incredibile tecnica di animazione e bella colonna sonora, per un film che ha già ricevuto due Golden Globe e che è candidato a 3 premi nei prossimi Oscar 2021.
Come curiosità, tra i doppiatori italiani ci sono Neri Marcorè, Paola Cortellesi e la pallavolista Paola Egonu.

14.04.2021
Notizie dal mondo
(News of the World)
(2020)

Regia di Paul Greengrass.
Con Tom Hanks, Helena Zengel, Michael Angelo Covino, Elizabeth Marvel, Fred Hechinger.
Extra
Siamo in Texas poco dopo la fine della guerra civile e un ex capitano dell'esercito confederato si muove tra sperduti villaggi, dove si guadagna da vivere leggendo le notizie dai giornali. Un giorno si imbatte in una bambina di origine tedesca, orfana e cresciuta dagli indiani Kiowa. Tutto cambierà.
Bellissimo film, tratto dall'omonimo romanzo di Paulette Jiles e candidato a 4 premi nei prossimi Oscar 2021, di cui sicuramente merita quello per la fotografia. Gli altri sono la scenografia, il sonoro e la colonna sonora. Mi stupisce che non sia stato candidato anche per Oscar più importanti.

13.04.2021
Shaun vita da pecora: Farmageddon
(A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon)
(2019)

Regia di Will Becher, Richard Phelan.
Film di animazione, creato con la tecnica dei modelli reali filmati con il fermo immagine, ovviamente adatto soprattutto ai bambini, ma che diverte anche gli adulti.
Come gli altri film basati sul personaggio della pecora Shaun, la storia è praticamente priva di dialoghi ed è piena di ironia.
Il film è candidato ai prossimi Oscar 2021 come migliore film d'animazione.

11.04.2021
[14+]
La tigre bianca
(The White Tiger)
(2021)

Regia di Ramin Bahrani.
Con Adarsh Gourav, Rajkummar Rao, Priyanka Chopra Jonas, Mahesh Manjrekar, Vijay Maurya.
Extra
Balram fa parte di una numerosa famiglia indiana e vive in un villaggio facendo il lavapiatti. La zona è dominata da una famiglia ricca e lui riesce a diventare il loro autista.
Emergono quindi tutti i possibili contrasti tra la povertà e la ricchezza, tra l'ignoranza e la cultura, con i miseri destinati a rimanere tali, nonostante tutta la bonomia possibile da parte di alcuni dei padroni. Per uscire da questo stato, si dovrà ricorrere a qualcosa di poco encomiabile. Se la scelta è comprensibile, non è certo raccomandabile e questo è l'unico aspetto del film che mi lascia perplesso.
Film comunque molto bello e che ha cambiato la vita almeno a una persona: il bravissimo protagonista, perfetto per la parte, non è infatti un attore professionista e faceva davvero il lavapiatti.
Il film è candidato ai prossimi Oscar 2021 per la migliore sceneggiatura non originale, visto che è tratto dall'omonimo romanzo di Aravind Ariga. E potrebbe davvero vincere.

09.04.2021
[18+]
Sound of Metal
(2020)

Regia di Darius Marder.
Con Riz Ahmed, Olivia Cooke, Paul Raci, Lauren Ridloff, Mathieu Amalric.
Un batterista gira l'America in camper insieme a una cantante, che è anche la sua ragazza. Fanno concerti di heavy metal, che suonano a tutto volume, e un giorno il batterista inizia ad avere problemi di udito.
Sarà l'inizio di una vera e propria odissea.
Molto ben interpretato dal protagonista, il film è candidato a 6 premi nei prossimi Oscar 2021.

07.04.2021
[14+]
Da 5 Bloods - Come fratelli
(Da 5 Bloods)
(2020)

Regia di Spike Lee.
Con Delroy Lindo, Jonathan Majors, Clarke Peters, Norm Lewis, Isiah Whitlock Jr., Mélanie Thierry, Chadwick Boseman.
Extra
Cinque ex soldati americani di colore tornano nella giungla del Vietnam vent'anni dopo, per riportare a casa le spoglie di un loro amico caduto; e anche qualcos'altro.
Nel film, candidato agli Oscar 2021 per la colonna sonora, emergono anche vari temi, come la segregazione razziale e le lotte per i diritti civili dei neri, oltre naturalmente alla guerra del Vietnam. Gli afroamericani, 11% della popolazione degli USA, tra i soldati in Vietnam erano il 32%

05.04.2021
[18+]
Quella notte a Miami...
(One Night in Miami...)
(2020)

Regia di Regina King.
Con Kingsley Ben-Adir, Eli Goree, Aldis Hodge, Leslie Odom Jr.
Extra
Il film, tratto dall'omonima opera teatrale di Kemp Powers, narra dell'incontro, il 25 febbraio del 1964 a Miami, di quattro afroamericani davvero notevoli: Malcolm X, leader nelle lotte per i diritti civili, Cassius Clay, famoso pugile divenuto quella sera campione del mondo, Sam Cooke, notissimo musicista e cantante, e Jim Brown, campione del football americano.
Si discute del futuro degli afroamericani e vediamo, con tanti flaskback, la vita di ognuno di essi.
Disponibile anche doppiato in italiano e realizzato molto bene dalla regista esordiente Regina King, il film è candidato a 3 premi nei prossimi Oscar 2021.

03.04.2021
[14+]
Blue Jasmine
(2013)

Regia di Woody Allen.
Con Cate Blanchett, Sally Hawkins, Alec Baldwin, Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay, Peter Sarsgaard.
Jasmine è abituata alla bella vita, con un marito ricco che si occupa di finanza, belle case, feste e amiche eleganti. Poi il marito fallisce e lei perde tutto, così si trasferisce dalla sorella minore, mai prima considerata e non certo benestante. Cercherà con tutte le sue forze di abituarsi a un nuovo stile di vita.
Film piuttosto pessimista, come molti dell'ultimo Allen, dove tutto ciò che può andare male, va male e dove non c'è modo di colmare le distanze tra i ceti.
Premio Oscar, Golden Globe e BAFTA, tutti a Cate Blanchett come migliore attrice protagonista.




01.04.2021
L'ultimo orafo delle parole di pietra
(O último ourives das palavras de pedra)
(2021)

Regia di Fénis Readavec.
Con Amadeu de Almeida Brando, Mélanie Laser, Jean Valjean, Meryl Dostrip, Emma Sharon Pedra, Mitch Roundhead, Rose Freniansson, Vin Methane.
Un umanista laico si scaglia contro la corruzione nella chiesa, tre prostitute fuggono da un bordello perché vogliono girare un film western con Tarantino, due astronauti cercano di raggiungere un pianeta lontano, per convincere i suoi abitanti a non sterminare la Terra con virus mortali ed asteroidi, due americani vanno in Italia per partecipare a una gara di sopravvivenza.
Le quattro storie si mescolano e si completano in modo mirabile, in un film che unisce amore, emozione, sesso, avventura, dramma, fantascienza, commedia, melanconia, umorismo, tristezza e poesia.
Si tratta di un capolavoro assoluto della cinematografia mondiale; dopo questo film, ogni regista si sentirà disoccupato.
Candidato a 18 premi nei prossimi Oscar 2021.

31.03.2021
[14+]
Ma Rainey's Black Bottom
(2020)

Regia di George C. Wolfe.
Con Viola Davis, Chadwick Boseman, Glynn Turman, Colman Domingo, Michael Potts.
Extra
Il film è ambientato in uno studio di registrazione di Chicago, negli anni '20, dove Ma Rainey, una leggenda del blues, si reca per incidere un album insieme alla sua band. È tratto dalla omonima opera teatrale di August Wilson.
Film notevole per le atmosfere che sa creare e per la performance degli attori, tra cui il bravissimo e compianto Chadwick Boseman. Tra polemiche, musica e discussioni, emergono anche i temi del razzismo e della segregazione sociale.
Il film è candidato a 5 premi nei prossimi Oscar 2021 (25 aprile).

29.03.2021
[13+]
Il concerto
(Le concert)
(2009)

Regia di Radu Mihăileanu.
Con Aleksej Gus'kov, Mélanie Laurent, Dimitri Nazarov, François Berléand, Valeri Barinov.
Extra
Un bravo direttore d'orchestra di Mosca, ai tempi dell'Unione Sovietica, si rende inviso al regime e finisce a pulire i pavimenti. Intercetta poi per sbaglio una lettera e si organizza con altri musicisti per andare in concerto a Parigi, al posto della vera orchestra del Bol'šoj.
Film divertente ed emozionante, che ha ottenuto il David di Donatello come miglior film dell'Unione Europea e due premi César.

27.03.2021
Le vite degli altri
(Das Leben der Anderen)
(2006)

Regia di Florian Henckel von Donnersmarck.
Con Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Martina Gedeck, Ulrich Tukur, Thomas Thieme.
Film ambientato nella Repubblica Democratica Tedesca, la Germania Est, al tempo del regime comunista. Un ufficiale dei servizi sorveglia costantemente uno scrittore, sospettato di contatti con i paesi occidentali. L'agente reagirà in modo imprevisto.
Premio Oscar come migliore film straniero, tre premi EFA al film, alla sceneggiatura ed a Ulrich Mühe, premi César e David di Donatello come miglior film.

25.03.2021
Viaggio in Groenlandia
(Le Voyage au Groenland)
(2016)

Regia di Sébastien Betbeder.
Con Thomas Blanchard, Thomas Scimeca, François Chattot.

Due amici vanno in un villaggio sperduto della Groenlandia, a trovare il padre di uno di essi, che si è lì stabilito da vari anni.
La storia è semplice e lineare, ma quello che conta è che per il tempo del racconto vediamo una realtà molto diversa da quella a cui siamo abituati, fatta di case di legno su palafitte, ghiacci sterminati, giorno senza fine, internet intermittente e lentissimo, caccia all'orso e alla foca. E tanta ospitalità e simpatia da parte degli abitanti locali.
Un simpatico film che mi è piaciuto molto. C'è anche il doppiaggio in italiano.

23.03.2021
[16+]
Mystery Train
(1989)

Regia di Jim Jarmusch.
Con Youki Kudoh, Nagase Masatoshi, Nicoletta Braschi, Joe Strummer, Steve Buscemi, Elizabeth Bracco, Screamin' Jay Hawkins, Cinqué Lee.
Extra
Film ambientato a Memphis, Tennessee, la città dove Elvis Presley e molti altri musicisti iniziarono la loro carriera.
Due turisti giapponesi arrivano in città; una donna italiana vi passa la notte, in attesa di riportare a Roma la salma del marito; tre balordi si ubriacano e finiscono nei guai. Le tre storie si mescolano e si completano, mentre il fantasma di Elvis appare negli alberghi.
Film affascinante e dalle atmosfere rarefatte, per fortuna disponibile solo in originale con i sottotitoli italiani (altrimenti si sarebbe perso troppo). Premio per il contributo artistico al Festival di Cannes.


21.03.2021
Lo chiamavano Jeeg Robot
(2015)

Regia di Gabriele Mainetti.
Con Claudio Santamaria, Ilenia Pastorelli, Luca Marinelli, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei.
Un ladro si butta nel Tevere per sfuggire alla polizia ed entra in contatto con dei rifiuti radioattivi, che lo trasformeranno in una specie di supereroe di borgata, con tanto di superpoteri. Assume un nome d'arte prendendolo dai fumetti e conosce una ragazza gentile e piena di problemi, mentre la malavita cerca di utilizzarlo.
Film molto originale per il tema, se unito all'ambientazione romana, divertente e inquietante al tempo stesso.
Otto David di Donatello, tre premi ai Nastri d'Argento, quattro premi ai Ciak d'Oro e molti altri premi.

20.03.2021
[13+]
The Square
(2017)

Regia di Ruben Östlund.
Con Claes Bang, Elisabeth Moss, Dominic West, Terry Notary.
Extra
Il protagonista è il direttore di un museo d'arte contemporanea di Stoccolma, che sta per inaugurare l'esposizione di una nuova opera. Gli strani eventi che gli accadranno sconvolgeranno un po' tutto. Film più che ironico, corrosivo, che prende di mira l'arte moderna, la stratificazione sociale, l'isolamento degli individui, la vita cittadina, i musei, il sesso, insomma tutto il modo di vivere occidentale.
Palma d'Oro al Festival di Cannes, sei premi agli European Film Awards, premio Goya e David di Donatello come miglior film europeo.

19.03.2021
[7+]
Guida galattica per autostoppisti
(The Hitchhiker's Guide to the Galaxy)
(2005)

Regia di Garth Jennings.
Con Martin Freeman, Sam Rockwell, Mos Def, Zooey Deschanel, Bill Nighy, Warwick Davis.
Extra
Il film è tratto dai romanzi di Douglas Adams, da egli definiti "una trilogia in cinque parti", a sua volta ispirati alla serie radiofonica da lui stesso creata per la BBC. Un abitante di una cittadina inglese chiede il passaggio ad una astronave, visto che la Terra sta per essere demolita, per far passare un'autostrada interstellare. Gli accadranno avvenimenti di ogni genere.
La fantascienza è un evidente pretesto per fare ironia su molti argomenti, finendo quasi nella filosofia, specie nei romanzi. Personalmente paragono Adams a Swift e consiglio di vedere questo film e poi soprattutto di leggere i suoi romanzi.

18.03.2021
Song 'e Napule
(2013)

Regia dei Manetti Bros.
Con Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli, Peppe Servillo, Franco Ricciardi, Carlo Buccirosso.
Extra
Un pianista disoccupato trova lavoro nella polizia e viene incaricato di prendere contatto sotto copertura con un cantante neomelodico, che si pensa sia legato alla camorra.
Divertente film ambientato a Napoli e pieno di musica. Non a caso il titolo significa in napoletano "sono di Napoli", ma se letto in inglese può anche significare "canzone di Napoli". Molto bravi i protagonisti, con una Serena Rossi in gran forma.
Quattro Nastri d'Argento al film, alla colonna sonora, alla canzone originale ed a Paolo Sassanelli e Carlo Buccirosso, come migliori attori non protagonisti. Due David di Donatello per la canzone originale e il miglior musicista.

17.03.2021
[18+]
Il sapore delle margherite
(O sabor das margaridas)
(2018)

Regia di Miguel Conde.
Con Marí­a Mera, Toni Salgado, Miquel Insua, Sara Sanz, Jimmy Núí±ez, Manuel Cortés Tallón, Lucí­aÁlvarez, Denis Gómez, Yelena Molina, Nerea Barros.
Extra
Serie televisiva in una stagione di 6 episodi, da circa 70 minuti ognuno. La seconda stagione sarà disponibile su Netflix dal prossimo 2 aprile 2021.
In un tranquillo paesino della Galizia, sparisce una ragazza e un tenente donna della Guardia Civil arriva da A Coruí±a per affiancare la polizia locale nelle indagini. Si scopriranno progressivamente eventi sempre più inquietanti.
Serie gialla di medio livello qualitativo, che sa mantenere ben desta l'attenzione e che ha la particolarità di essere parlata, a partire dal titolo, nella lingua galiziana, che è dello stesso gruppo linguistico del portoghese. Se vi piaccono le lingue romanze, seguite la serie in originale con i sottotitoli italiani e scoprirete le dolci sonorità di questa lingua affascinante.

16.03.2021
[13+]
Good Bye, Lenin!
(2003)

Regia di Wolfgang Becker.
Con Daniel Brühl, Katrin Sass, Čulpan Nailevna Chamatova, Maria Simon, Florian Lukas, Alexander Beyer.
Extra
Nel 1989 iniziano delle sommosse a Berlino Est e una donna, divenuta convinta comunista dopo che il marito era scappato nella Germania Ovest, vede il figlio picchiato dalla polizia, ha un infarto ed entra in coma. Quando si risveglia, qualche mese dopo, il muro di Berlino è caduto e la Germania si avvia alla riunificazione. Ma i medici dicono che la donna non può sopportare nessuna emozione e così il figlio simula solo per lei la continuazione della DDR, con esiti tragicomici.
European Film Awards al film, alla sceneggiatura e a Daniel Brühl come miglior attore. Premio César e premio Goya come miglior film.

15.03.2021
Quasi amici
(Intouchables)
(2011)

Regia di Olivier Nakache, Éric Toledano.
Con François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Clotilde Mollet, Alba Gaïa Bellugi.
Un uomo ricchissimo e coltissimo, ridotto sulla sedia a rotelle dopo un incidente, assume come badante e infermiere un uomo di colore, povero e piuttosto ignorante. Il ricco non desidera la pietà di nessuno e il povero è diretto, vitale e sincero. Ne nascerà una strana amicizia, che migliorerà entrambi. Il film è ispirato a una storia vera.
Premio EFA come miglior film e David di Donatello a Omar Sy, come miglior attore.

14.03.2021
Non ci resta che vincere
(Campeones)
(2016)

Regia di Javier Ferrer.
Con Javier Gutiérrez, Jesús Vidal, Athenea Mata, Juan Margallo, Gloria Ramos, José de Luna, Sergio Olmo, Luisa Gavasa.
Extra
Un allenatore di basket ha un attacco di collera, viene licenziato, si ubriaca e tampona un'auto della polizia. Viene così condannato ad allenare per tre mesi una squadra di basket di disabili mentali. Inizia con grande perplessità e spocchia, ma pian piano apprenderà dai disabili l'umanità e la tolleranza che gli mancavano.
Bellissimo film da vedere. Premi Goya al film e a Jesús Vidal come migliore attore rivelazione.

13.03.2021
[18+]
Zora la vampira
(2000)

Regia dei Manetti Bros.
Con Micaela Ramazzotti, Toni Bertorelli, Carlo Verdone, Chef Ragoo, G Max, Lele Vannoli, Sandro Ghiani.
Il conte Dracula guarda le trasmissioni televisive italiane via satellite e così decide di trasferirsi nel nostro paese, arrivando su una barca di immigrati clandestini. Tra problemi con il permesso di soggiorno e la necessità di cibarsi a suo modo, metterà a soqquadro tutta Roma e in particolare un quartiere periferico, dove si innamora della graffitara Zora e dove una drogata ha visioni preveggenti.
Divertentissimo film, che gioca con ironia sulla parodia di un intero genere cinematografico.

12.03.2021
[16+]
Blow the Man Down
(2020)

Regia di Bridget Savage Cole, Danielle Krudy.
Con Sophie Lowe, Morgan Saylor, Margo Martindale, June Squibb, Will Brittain, Gayle Rankin.
Film ambientato in una freddissima località costiera del Maine, abitata soprattutto da pescatori. Due sorelle hanno appena perso la madre e gestiscono una pescheria, quando una di loro commette una fatale imprudenza. Dovranno entrambe cercare di nascondere i fatti e così facendo scopriranno i loschi affari segreti che si nascondono dietro la rispettabilità paesana. La polizia, intanto, indaga senza grande successo.
Opera quasi tutta al femminile (autrici, registe e principali attrici), dove due brave ragazze ne combinano di tutti i colori, generando molto umorismo macabro.
Da vedere. Disponibile anche doppiato in italiano.

11.03.2021
Il pianista
(The Pianist)
(2002)

Regia di Roman Polański.
Con Adrien Brody, Frank Finlay, Maureen Lipman, Jessica Kate Meyer, Ruth Platt, Paul Bradley, Emilia Fox.
Extra
Władysław Szpilman è un bravo pianista di Varsavia. Una sua registrazione di Chopin alla radio polacca è interrotta dalle cannonate: è il 1939 e le truppe tedesche occupano metà del paese e la capitale. Il pianista e la sua famiglia devono confrontarsi con una situazione sempre più difficile, visto che sono ebrei ed i nazisti impongono loro di raccogliersi in un ghetto, con divieto di lavoro all'esterno. La situazione precipita sempre più e il protagonista, aiutato anche dalla resistenza polacca, farà di tutto per sopravvivere, mentre quasi tutti gli ebrei di Varsavia saranno deportati nel campo di Treblinka e qui massacrati.
Un bellissimo film, tratto dall'autobiografia di Szpilman, che ci fa ripercorrere, insieme alle vicende del protagonista, sei anni di storia europea, terribili e strazianti, incluse eroiche ribellioni, come la rivolta del ghetto ebraico e poi l'insurrezione di tutta Varsavia.
Tre premi Oscar per la regia, la sceneggiatura e ad Adrien Brody. Palma d'Oro al Festival di Cannes, sette premi César e molti altri premi.

10.03.2021
[7+]
Il caso Pantani - L'omicidio di un campione
(2020)

Regia di Domenico Ciolfi.
Con Marco Palvetti, Brenno Placido, Fabrizio Rongione, Monica Camporesi, Paola Baldini, Francesco Pannofino.
Il film ricostruisce la vita di Marco Pantani, grande campione del ciclismo che fu trovato con livelli di ematocrito troppo alti prima delle ultime due tappe del Giro d'Italia del 1999, che stava conducendo con grande distacco sugli altri corridori, venendo quindi squalificato. In seguito Pantani si rifiutò di tornare a correre e fu trovato morto quattro anni e mezzo dopo, in un residence di Rimini.
Il film ricostruisce tutti i fatti, fino alle incredibili contraddizioni della versione ufficiale della morte del campione, con l'ultimo capitolo costituito da un vero e proprio documentario investigativo.
Da vedere per capire tante cose sull'Italia.

09.03.2021
[14+]
Atlantique
(2019)

Regia di Mati Diop.
Con Mame Bineta Sané, Amadou Mbow, Ibrahima Traoré, Aminata Kané, Babacar Sylla.
Extra
Film ambientato nei pressi di Dakar, in Senegal, dove la giovane Ada è la promessa sposa di Omar, mentre invece ama Souleiman, che lavora in una ditta di costruzioni che ritarda i pagamenti. Souleiman e alcuni suoi amici partono in barca per emigrare verso l'Europa e da allora strani eventi iniziano ad accadere in città, indagati dall'ispettore Issa.
Film notevole soprattutto per la fotografia e le atmosfere che sa creare, che ci raccontano con emozione un altrove poco conosciuto e che ci tocca nel profondo. Disponibile anche doppiato in italiano.
Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes.

08.03.2021
[16+]
Frances Ha
(2012)

Regia di Noah Baumbach.
Con Greta Gerwig, Mickey Sumner, Michael Esper, Adam Driver, Michael Zegen, Charlotte d'Amboise, Grace Gummer.
Extra
Frances ha 27 anni, vive a New York e cerca di fare la ballerina. Ottimista ed empatica, ma anche poco pratica, disordinata e un po' sconclusionata, conta molto sull'aiuto dell'amica del cuore, Sophie. Riuscirà finalmente a trovare la sua strada?
Un fresco, simpatico e commovente ritratto di donna.

07.03.2021
[14+]
Pastorale americana
(American Pastoral)
(2016)

Regia di Ewan McGregor.
Con Dakota Fanning, Ewan McGregor, Jennifer Connelly, Ocean James, Rupert Evans, Peter Riegert.
Film tratto dall'omonimo romanzo di Philip Roth.
Una ragazza cresce e diventa una ribelle, in un'epoca di grandi sconvolgimenti sociali. Fa le sue scelte di vita e ne paga le conseguenze fino in fondo.
Film decisamente interessante, ma che non ha avuto una grande distribuzione nelle sale, forse a causa dei controversi temi trattati.
A me è piaciuto davvero molto.

06.03.2021
[14+]
La regina degli scacchi
(The Queen's Gambit)
(2020)

Serie ideata da Scott Frank, Alan Scott, regia di Scott Frank.
Con Anya Taylor-Joy, Bill Camp, Moses Ingram, Marielle Heller, Chloe Pirrie, Harry Melling, Jacob Fortune-Lloyd, Thomas Brodie-Sangster, Marcin Dorociński.
Extra
Serie televisiva in una stagione di 7 episodi da circa 56 minuti ognuno, ambientata negli anni '50 e '60 negli Usa.
Beth è una bambina che rimane orfana e viene portata in un orfanotrofio, dove rimane fino al momento in cui viene adottata. Vede il custode giocare a scacchi, si incuriosisce e lo convince a insegnarle il gioco. Diventa rapidamente molto brava e inizia a partecipare a vari tornei, fino ad arrivare ai massimi livelli. Ma ha anche un lato oscuro, fatto di dipendenza dai tranquillanti e poi dagli alcolici.
Serie molto ben realizzata, dove brilla l'interpretazione di Anya Taylor-Joy, con l'ambientazione ricca di fascino e che ci mostra come il talento e la genialità non siano privi di effetti collaterali. È una delle serie più viste in assoluto su Netflix.
Due Golden Globe come migliore miniserie e ad Anya Taylor-Joy come migliore attrice in una serie televisiva.

05.03.2021
La La Land
(2016)

Regia di Damien Chazelle
Con Emma Stone, Ryan Gosling, John Legend, Jonathan K. Simmons, Rosemarie DeWitt.
Musiche di Justin Hurwitz, con testi di Benj Pasek, Justin Paul.
Extra
Tutti vanno a Los Angeles per realizzare i propri sogni. Mia vuole diventare attrice e Sebastian è un pianista jazz che cerca il successo. Si incontreranno varie volte per caso, si uniranno e realizzeranno i loro sogni, anche se in modo un po' diverso da quello che avevano immaginato.
Anche per il regista questa è la realizzazione di un sogno, perché ha aspettato otto anni per poter far il film esattamente come voleva, senza cedere ad alcun compromesso.
Bellissimo musical, con una fotografia stupenda, due attori bravissimi, una storia romantica, una scenografia ispirata ai musical classici e una colonna sonora magnifica e toccante. In sintesi, un capolavoro, da vedere assolutamente.
Non sono un appassionato del genere, ma questo musical mi è non solo piaciuto molto, ma lo reputo uno dei più bei film che io abbia mai visto.
Cinque premi Oscar a regia, fotografia, scenografia, colonna sonora, canzone originale e ad Emma Stone come migliore attrice. Sette Golden Globe, cinque premi BAFTA, premio come migliore attrice ad Emma Stone al Festival di Venezia e numerosi altri premi.

04.03.2021
Il commissario Ricciardi
(2021)

Regia di Alessandro D'Alatri
Con Lino Guanciale, Antonio Milo, Enrico Ianniello, Serena Iansiti.
Serie televisiva italiana in una stagione di 6 episodi, da 1h40m ognuno, tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni.
Il commissario, imperturbabile e sempre vestito dell'impermeabile di ordinanza, agisce nella Napoli degli anni trenta e cerca di risolvere dei casi di omicidio. Ha un buon aiutante, ma soprattutto ha qualcosa di particolare che non rivela a nessuno: vede gli spiriti dei deceduti e spesso da queste visioni trae indirettamente gli indizi che gli permetteranno di risolvere il caso. Serie molto interessante, per l'ambientazione e per l'originalità dei dettagli paranormali. Ogni caso, uno per episodio, si segue con grande coinvolgimento, fino agli immancabili colpi di scena finali.

03.03.2021
[14+]
Vis a Vis
(2015-2020)

Serie ideata da Iván Escobar, Esther Martí­nez Lobato, Álex Pina, Daniel Écija.
Con Maggie Civantos, Najwa Nimri, Roberto Enrí­quez, Berta Vázquez, Alba Flores, Jesús Castejón, Marí­a Isabel Dí­az, Ramiro Blas, Marta Aledo, Inma Cuevas, Alberto Velasco, Adriana Paz, Itziar Castro.
Extra
Serie televisiva spagnola in 4 stagioni, per 40 episodi complessivi da 45-80 minuti ognuno. È stato poi realizzato un seguito, chiamato "Vis a Vis - El Oasis", in pratica la quinta stagione, con 8 ulteriori episodi da circa 50 minuti ognuno.
Una donna che fa la segretaria ed è l'amante del suo capo, compie per suo conto dei reati finanziari senza rendersene conto e così da un momento all'altro finisce in carcere. Macarena, interpretata dalla bravissima Maggie Civantos, subisce così l'impatto della vita carceraria e dovrà spesso confrontarsi con la crudele Zulema, il boss indiscusso delle detenute, mentre gestisce le avance della Riccia, la gelosia della gitana Saray e le molestie del medico del carcere.
La storia si svolge in gran parte in una prigione modello, ma anche le scene esterne sono frequenti, mentre la trama è quella di un giallo, con la caccia ai soldi nascosti da una delle detenute dopo una rapina e molto altro. Non ci si annoia mai e i personaggi sono tutti descritti in modo accurato, con temi che spaziano dall'amore alla violenza, dall'entusiasmo alla disperazione, tutto sottolineato da una bella fotografia e da una colonna sonora ben fatta. Notevole la trasformazione graduale di Macarena da ragazza ingenua a persona senza scrupoli.
Via a Vis ha ricevuto vari premi come migliore serie televisiva, un premio a tutto il cast femminile e premi come migliore attrice a Maggie Civantos, Najwa Nimri, Berta Vázquez, Inma Cuevas e Alba Flores.
Da vedere assolutamente, ogni personaggio resta nel cuore.

02.03.2021
[7+]
Dio esiste e vive a Bruxelles
(Le Tout Nouveau Testament)
(2015)

Regia di Jaco Van Dormael.
Con Benoît Poelvoorde, Pili Groyne, Yolande Moreau, Catherine Deneuve, Pascal Duquenne, Gaspard Pauwels.
Extra
Dio vive in un appartamento segreto di Bruxelles, in compagnia della moglie e di due figli. Gesù si nasconde per non dover tornare di nuovo sulla terra, mentre sua sorella Ea è una bambina molto curiosa. Dio dirige i fatti del mondo con grande cinismo, per cui Ea decide di andare tra gli esseri umani per aiutarli, dopo aver spedito a tutti dei dati molto importanti.
Film irriverente, molto divertente, ironico e anche a suo modo filosofico. Da vedere assolutamente.

01.03.2021
[14+]
Omicidio all'italiana
(2017)

Regia di Maccio Capatonda.
Con Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Sabrina Ferilli, Roberta Mattei, Gigio Morra, Fabrizio Biggio.
Extra
In uno sperduto paesino del Molise, il sindaco si adopera per favorire il progresso tecnologico, installando un semaforo e una linea internet condivisa a 56 kilobit al secondo. La morte di una contessa dà finalmente la possibilità di finire sulle prime pagine, nella speranza di attirare i turisti.
Film molto divertente e pieno di ironia, che prende di mira soprattutto le realtà rurali e il mondo della televisione. Da non perdere.

28.02.2021
Minority Report
(2002)

Regia di Steven Spielberg.
Con Tom Cruise, Colin Farrell, Samantha Morton, Max von Sydow.
Tre sensitivi, che sono in grado di sognare il futuro, sia pure solo per immagini che vanno interpretate, sono tenuti in perenne sonno e i loro segnali cerebrali sono utilizzati per capire chi commetterà dei delitti. Nasce così il reparto precrimine della polizia, che arresta i colpevoli subito prima che commettano il misfatto. Ma non tutto andrà per il verso giusto.
Bel film di Spielberg, ambientato in un futuro non troppo lontano. Una candidatura agli Oscar e vari premi.

27.02.2021
[7+]
I am Greta - Una forza della natura
(I am Greta)
(2020)

Regia di Nathan Grossman.
Con Greta Thunberg, Svante Thunberg, Malena Emman.
Questo film documentario racconta la storia di Greta Thunberg, la ragazza svedese che iniziò a scioperare ogni venerdì davanti alla sede del parlamento di Stoccolma, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del cambiamento climatico. Greta viene seguita dagli inizi, quando quasi nessuno la prendeva in considerazione, fino ai suoi interventi alle Nazioni Unite ed agli incontri con diversi capi di stato.
Vengono anche mostrate tutte le fragilità di questa ragazza generosa e intelligente, in un film davvero molto interessante e anche commovente. Da vedere assolutamente.

26.02.2021
[14+]
Élite
(2018-2020)

Serie ideata da Carlos Montero, Darí­o Madrona.
Con Itzan Escamilla, Marí­a Pedraza, Miguel Bernardeau, Ester Expósito, Miguel Herrán, Danna Paola, Álvaro Rico, Georgina Amorós, Arón Piper, Claudia Salas, Jaime Lorente, Mina El Hammani, Omar Ayuso, Jorge López.
Serie televisiva spagnola in 3 stagioni, per 24 episodi complessivi da circa 50 minuti ognuno. Sta per uscire la quarta stagione e nel frattempo stanno girando la quinta.
La storia è ambientata a Las Encinas, liceo privato frequentato dai rampolli della buona borghesia madrilena, provenienti quindi da famiglie molto ricche.
Ma ecco che, grazie a una borsa di studio, arrivano anche tre studenti molto più normali, che faticheranno non poco ad ambientarsi.
La serie esplora una ricca serie di temi, tutti di grande impatto: la diseguaglianza sociale, la convivenza tra diverse culture (tra i nuovi arrivati c'è una ragazza islamica), la sessualità in tutte le sue forme, le amicizie, i tradimenti, le origini poco chiare dell'opulenza, la droga, la malattia (il cancro, l'aids...) e poi la violenza, che irrompe in questo mondo teoricamente perfetto e sconvolge tutti i rapporti personali.
Ognuna delle tre stagioni è anche un giallo, perché ruota intorno a un omicidio o alla sparizione di uno degli studenti. Difficile abbandonare la visione, una volta iniziata.
Attori giovanissimi e già bravissimi (Georgina Amorós è stata scritturata subito dopo per un film di Woody Allen), che si aggiungono agli altri di questa specie di nouvelle vague spagnola di inizio secolo. La chiamiamo onda nueva?
Naturalmente si può vedere anche doppiato in italiano.

25.02.2021
Il molo rosso
(El Embarcadero)
(2019-2020)

Serie ideata da Álex Pina, Esther Martí­nez Lobato.
Con Verónica Sánchez, Irene Arcos, Álvaro Morte, Roberto Enrí­quez, Marta Milans, Cecilia Roth, Judit Ampudia, Miquel Fernández, Paco Manzanedo.
Extra
Serie televisiva spagnola in 2 stagioni, per 16 episodi complessivi da 50 minuti ognuno.
Un uomo viene trovato suicida nella sua auto e la moglie scopre pian piano la doppia vita che conduceva, con ampio uso del flashback, mettendo allo stesso tempo in discussione tutti i suoi valori. Oscar era un consulente finanziario, mentre Alejandra è un architetto e tutta la storia si svolge a Valencia e nelle vicine paludi costiere dell'Albufera.
Molti i temi trattati, come la dicotomia tra città e campagna, tra una vita frenetica e piena di interazioni, contrapposta alla rilassatezza del vivere in mezzo alla natura, assecondando gli istinti più elementari e vitali. Poi l'affermazione delle donne nelle attività lavorative, la doppia vita, i traffici di denaro, l'uso dei social, l'adolescenza e le molestie, i romanzi e molto altro. Gli attori sono tutti molto bravi, a cominciare dalle due protagoniste, mentre la scenografia e la fotografia sono bellissime e sanno sottolineare ogni momento in modo adeguato.
Insomma una serie molto attuale, della nostra epoca. E poi davvero molto bella, da vedere assolutamente.

24.02.2021
[7+]
Il talento del calabrone
(2020)

Regia di Giacomo Cimini.
Con Sergio Castellitto, Lorenzo Richelmy, Anna Foglietta, David Coco.
Un uomo si muove continuamente dentro Milano con un'enorme bomba nell'auto e chiama un programma radiofonico in diretta, dando ordini al conduttore.
Film interessante per la sua freschezza, l'ambientazione e la tensione che sa creare e mantenere per tutta la sua durata, fino ai colpi di scena finali.
Bravissimo Castellitto e bravi gli altri attori, pur con Anna Foglietta un po' fuori ruolo. In definitiva, una novità interessante e da vedere.

23.02.2021
[14+]
Ovosodo
(1997)

Regia di Paolo Virzì.
Con Edoardo Gabbriellini, Claudia Pandolfi, Marco Cocci, Nicoletta Braschi, Regina Orioli, Gianna Giachetti, Pietro Fornaciari.
Film molto italiano e molto toscano, dove Paolo Virzì, che è uno dei miei registi preferiti, racconta la storia apparentemente banale della infanzia, adolescenza e gioventù di Piero Mansani, ambientata a Livorno. È raro trovare una storia così semplice e al tempo stesso così ben realizzata, pregnante e piena di significati. Da vedere assolutamente, amerete questo film.
Al Festival di Venezia, Nastro d'Argento a Paolo Virzì e premio Pasinetti a Edoardo Gabbriellini. Due David di Donatello al sonoro ed a Nicoletta Braschi, come migliore attrice non protagonista.

22.02.2021
[14+]
Le ragazze del centralino
(Las Chicas del Cable)
(2017-2020)

Serie ideata da Ramón Campos, Gema R. Neira, Teresa Fernández.
Con Blanca Suárez, Maggie Civantos, Ana Fernández Garcí­a, Nadia de Santiago, Yon González, Ana Polvorosa, Martiño Rivas.
Extra
Serie televisiva spagnola in 5 stagioni, per 42 episodi complessivi da circa 50 minuti ognuno. È ambientata a Madrid nel 1928 e anni immediatamente seguenti, tranne la quinta stagione che riprende la storia anni dopo, nel 1938, con la fine della guerra civile e l'inizio della dittatura.
La protagonista è Alba Romero, che ha un passato da ragazza di strada, ladra e detenuta, che deve infiltrarsi nella nascente compagnia dei telefoni per rubare da una cassaforte, per conto di un commissario di polizia che la ricatta. Nell'azienda, dove entra come Lidia Aguilar, diventa molto amica di alcune donne, con cui condividerà tutti i seguenti avvenimenti.
I temi trattati sono molti e tutti interessanti, dalla emancipazione femminile alla violenza casalinga, dallo sviluppo della tecnologia alla identità sessuale, dalla psichiatria autoritaria agli intrighi amorosi, familiari, politici e manageriali. Il cast è semplicemente straordinario, specie per quanto riguarda le attrici, e la ricostruzione d'ambiente, non si sa bene quanto fedele, è comunque bellissima, con costumi, ambienti e fotografia che fanno venire voglia di un viaggio nel tempo. Serie da vedere assolutamente.
Premio Ondas come migliore serie televisiva, premi Platino e Unión de Actores come migliore attrice, rispettivamente a Blanca Suárez e Ana Polvorosa.

21.02.2021
[18+]
Lost in Translation
(2003)

Regia di Sofia Coppola.
Con Bill Murray, Scarlett Johansson, Giovanni Ribisi, Anna Faris, Fumihiro Hayashi.
Extra
Un attore famoso arriva in Giappone per girare lo spot di un whisky. Una giovane donna è lì perché moglie di un fotografo sempre fuori per lavoro. Nello straniamento dei fusi orari, delle lingue sconosciute e delle diverse abitudini, le loro anime si sfioreranno.
La maturità e la giovinezza, i ritmi di una società molto diversa dalla nostra, le notti di Tokyo, gli ambienti asettici degli alberghi, i templi e i paesaggi, tutto congiura nel creare una storia affascinante che appaga la vista e il cuore.
Premio Oscar alla sceneggiatura, tre Golden Globe al film, alla sceneggiatura ed a Bill Murray, tre premi BAFTA al montaggio, a Bill Murray ed a Scarlett Johansson, e molti altri premi.

20.02.2021
L'esercito delle 12 scimmie
(12 Monkeys)
(1995)

Regia di Terry Gilliam.
Con Bruce Willis, Madeleine Stowe, Brad Pitt, David Morse.
In un mondo futuro l'umanità è stata sterminata da un virus letale che si è diffuso nell'ambiente, per cui i sopravvissuti vivono in lockdown nel sottosuolo. Hanno però scoperto come viaggiare nel tempo e spediscono quindi il detenuto James Cole nel passato, perché scopra la vera origine del virus e ne prenda dei campioni, prima della mutazione che produsse una variante estremamente letale. Naturalmente si creano anche dei paradossi temporali, che renderanno tutto più complicato.
Sceneggiatura e montaggio ottimi, tanto che la storia si segue sempre bene, nonostante sia piuttosto complessa. Grandi interpretazioni di Bruce Willis e Brad Pitt, per un film che purtroppo è anche abbastanza attuale.
Due nomination agli Oscar e un Golden Globe a Brad Pitt, come migliore attore non protagonista.

19.02.2021
[7+]
Il favoloso mondo di Amélie
(Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain)
(2001)

Regia di Jean-Pierre Jeunet.
Con Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz, Serge Merlin, Jamel Debbouze, Rufus, Clotilde Mollet, Isabelle Nanty.
Amélie è una ragazza di Parigi che ama le piccole e semplici gioie della vita. Piena di empatia, decide di aiutare gli altri e diventa una specie di agente segreto della bontà.
Film bellissimo e decisamente originale, per la fotografia, il montaggio e tanti altri aspetti, tra cui va citata la toccante colonna sonora di Yann Tiersen. Un capolavoro da non mancare.
Cinque candidature agli Oscar, premi BAFTA per la migliore sceneggiatura e scenografia, premi EFA come miglior film, regia e fotografia.


18.02.2021
Midnight in Paris
(2011)

Regia di Woody Allen.
Con Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Marion Cotillard, Léa Seydoux.
Uno scrittore americano va a Parigi con la fidanzata e i genitori di lei. Presto conoscono un intellettuale francese, che affascina soprattutto lei, ed il protagonista scopre che dopo mezzanotte la magia si impadronisce della città, una strana carrozza passa e potrà così conoscere molti personaggi importanti.
Una simpatica riflessione sull'amore per un passato idealizzato, che ci conforta rispetto alle incertezze del presente e gli azzardi del futuro.
Premio Oscar e Golden Globe, entrambi per la sceneggiatura.
Nota: al 6/10/2021 risulta presente solo su Mediaset Infinity.

17.02.2021
La mafia uccide solo d'estate
(2016-2018)

Serie ideata da Pierfrancesco Diliberto, diretta da Luca Ribuoli.
Con Claudio Gioè, Anna Foglietta, Francesco Scianna, Edoardo Buscetta, Angela Curri, Valentina D'Agostino.
Serie televisiva italiana in due stagioni, per 24 episodi complessivi da circa 45 minuti ognuno. È derivata dall'omonimo film, secondo me riuscito un po' meno bene.
La serie racconta le tragiche vicende di Palermo, viste però attraverso lo sguardo innocente di un bambino e della sua famiglia. L'equilibrio tra commedia e dramma, tra divertimento e impegno, è praticamente perfetto, per cui non ci si annoia mai e, per chi non conosce certi avvenimenti o certi ambiti culturali, si impara anche molto. Fosse per me, inserirei la visione di questa serie nel programma scolastico degli ultimi anni delle elementari e delle scuole medie, o anche oltre.
Da vedere assolutamente e da far vedere ai figli adolescenti.

16.02.2021
[18+]
Lei
(Her)
(2013)

Regia di Spike Jonze.
Con Joaquin Phoenix, la voce di Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara.
Extra
Theodore è un uomo separato che vive solo e che compra l'ultima versione di un sistema operativo, basato sull'intelligenza artificiale. Diventerà amico, e anche più, della voce femminile del sistema operativo.
Belle atmosfere e musiche, il tema della solitudine e una riflessione su cosa è umano e cosa non lo è. Un film incantato, da vedere assolutamente.
Premio Oscar e Golden Globe, entrambi per la migliore sceneggiatura.

15.02.2021
[14+]
Il caos dopo di te
(El desorden que dejas)
(2020)

Serie ideata da Carlos Montero.
Con Inma Cuesta, Bárbara Lennie, Arón Piper, Tamar Novas, Roberto Enrí­quez.
Serie televisiva spagnola in una stagione di 8 episodi da circa 45 minuti ognuno.
Una professoressa lascia La Coruí±a e si sposta col fidanzato in un paesino interno della Galizia, dove va a sostituire un'altra professoressa che, come si scoprirà, si è suicidata. La situazione appare da subito complessa e pian piano verranno alla luce intrighi sanguinosi, nascosti dietro il tipico perbenismo provinciale. Con frequenti salti temporali (eccessivi nel primo episodio, che appare assai enigmatico), viene ricostruita la vita di Viruca, la precedente insegnante, mentre assistiamo alle indagini di Raquel, la nuova arrivata, interpretata magistralmente da Inma Cuesta. Tutto tra le nebbie e la pioggia di una Galizia ben ritratta.
C'è il doppiaggio in italiano, ma il trailer l'ho trovato solo in spagnolo.

14.02.2021
[18+]
Into the wild - Nelle terre selvagge
(Into the wild)
(2007)

Regia di Sean Penn.
Con Emile Hirsch, Hal Holbrook, Catherine Keener, Brian H. Dierker, Kristen Stewart.
Film basato sulla storia vera di Christopher McCandless, che dopo la laurea abbandonò tutto per viaggiare da solo e senza metà lungo tutti gli Stati Uniti, alla ricerca di se stesso. Chris ama la natura ed ha di essa una visione forse troppo ottimista, che lo condurrà a raggiungere i territori selvaggi dell'Alaska.
Film pieno di poesia e basato sul mito americano del viaggio. Lo consiglio fortemente.
Due candidature agli Oscar e un Golden Globe per la migliore canzone.

12.02.2021
Nikita
(1990)

Regia di Luc Besson.
Con Anne Parillaud, Tchéky Karyo, Jean-Hugues Anglade, Jean Reno.
Una drogata e rapinatrice spietata e assassina, che ha preso il soprannome Nikita da una canzone, viene arrestata dalla polizia. I servizi segreti francesi le offrono la possibilità di rifarsi una vita, diventando una loro agente, con nome in codice Josephine. Nella sua attività sotto copertura, conosce un ragazzo di cui si innamora.
Un classico dello spionaggio e dei film d'azione, che ha segnato una pietra miliare, tanto che in seguito c'è stato un remake americano e due serie tv ispirate a questo film. Assolutamente da vedere e se non l'avete fatto, non mancatelo.
Un Golden Globe come miglior film e premio César ad Anne Parillaud come migliore attrice.

11.02.2021
[18+]
I ragazzi stanno bene
(The Kids Are All Right)
(2010)

Regia di Lisa Cholodenko.
Con Annette Bening, Julianne Moore, Mark Ruffalo, Mia Wasikowska, Josh Hutcherson.
Un genitore fa il chirurgo al pronto soccorso, l'altro cerca la sua strada nel giardinaggio e hanno un figlio e una figlia.
I genitori in questo caso sono due donne e la figlia, raggiunta la maggiore età, vuole conoscere il padre biologico, cosa che porterà un certo trambusto in questa simpatica famiglia.
Film molto divertente e in certi passaggi persino commovente. Da vedere assolutamente.
Due Golden Globe come miglior film e migliore attrice ad Annette Bening.

10.02.2021
L'amica geniale
(2018-2020)

Regia di Saverio Costanzo, Alice Rohrwacher.
Con Margherita Mazzucco, Gaia Girace, Elisa Del Genio, Ludovica Nasti, Antonio Milo, Alessio Gallo.
È una serie televisiva in due stagioni, per 16 episodi complessivi da circa un'ora ciascuno, tratta dai romanzi di Elena Ferrante. È in preparazione la terza stagione.
I romanzi, e poi la serie tv, seguono la storia di due bambine, poi ragazze e donne, dalla Napoli del secondo dopoguerra agli anni sessanta del boom economico e oltre. Le due amiche seguono percorsi diversi, a causa delle condizioni delle loro famiglie e delle scelte compiute, ma si ritrovano sempre e non perdono mai del tutto il contatto. La asimmetria delle vicende e la semplice epopea della vita di due donne, che cercano di affermarsi in una società da sempre basata sugli uomini, rendono la storia toccante e piena di emozioni.
Ottima recitazione, soprattutto da parte delle giovanissime interpreti, buona sceneggiatura, bella fotografia: sicuramente da vedere.

09.02.2021
[14+]
Il processo ai Chicago 7
(The Trial of the Chicago 7)
(2020)

Regia di Aaron Sorkin.
Con Sacha Baron Cohen, Yahya Abdul-Mateen II, Jeremy Strong, Mark Rylance, Eddie Redmayne, Michael Keaton, Frank Langella.
Il film mostra il processo del 1969 contro sette manifestanti, inizialmente otto, che avevano protestato a Chicago nell'agosto del 1968 contro la guerra del Vietnam e il presidente Johnson. Vengono anche ricostruiti gli eventi che portarono agli scontri di piazza con la polizia e che furono da questa provocati.
Bel film ottimamente recitato che ci trasporta in un'altra epoca, da non dimenticare, anche perché in fondo ben poco è cambiato nel frattempo.
Ne sentiremo probabilmente parlare nella prossima serata degli Oscar.

08.02.2021
[7+]
Boris - Il film
(2011)

Regia di Luca Vendruscolo, Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico.
Con molti attori della serie Boris, tra cui anche
Francesco Pannofino, Carolina Crescentini, Eugenia Costantini, Karin Proia, Carlo Luca De Ruggieri, Luca Amorosino, Claudio Gioè, Rosanna Gentili, Valerio Aprea, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti, Giorgio Tirabassi.
Il film è la continuazione ideale della serie Boris. Dopo una pausa, il regista René Ferretti torna al cinema per girare un film insieme ai protagonisti della precedente serie televisiva, finendo in situazioni sempre esilaranti.
Nastro d'Argento per Carolina Crescentini, come migliore attrice non protagonista.
P.S. vi state chiedendo chi è Boris? Semplice: è il nome del pesce rosso del regista 😀

07.02.2021
Boris
(2007-2010)

Serie ideata da Luca Manzi e Carlo Mazzotta.
Sceneggiata e diretta da Luca Vendruscolo, Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico.
Con Francesco Pannofino, Alessandro Tiberi, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Carolina Crescentini, Antonio Catania, Angelica Leo, Paolo Calabresi, Roberta Fiorentini, Ninni Bruschetta, Alberto Di Stasio, Massimiliano Bruno.
Boris è una serie televisiva italiana in 3 stagioni, per un totale di 42 episodi. Racconta di una troupe televisiva impegnata nelle riprese della telenovela "Gli occhi del cuore 2".
È di sicuro la migliore serie italiana di sempre, piena di ironia e comicità, avvalendosi di attori bravissimi e di personaggi ricorrenti del calibro di Corrado Guzzanti. Assolutamente da vedere.
Quattro premi al Roma Film Fest, tra cui uno a Pietro Sermonti come miglior attore sitcom.

06.02.2021
[7+]
Amore, cucina e curry
(The Hundred-Foot Journey)
(2014)

Regia di Lasse Hallström.
Con Manish Dayal, Helen Mirren, Charlotte Le Bon, Om Puri.
Una famiglia indiana apre un ristorante etnico e sgangherato proprio di fronte a un ristorante francese chic e con tanto di stella Michelin.
Nasce quindi una guerra, che è anche confronto tra etnie e classi sociali diverse.


05.02.2021
Interstellar
(2014)

Regia di Christopher Nolan.
Con Matthew McConaughey, Mackenzie Foy, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, John Lithgow.
In un futuro non tanto lontano l'umanità sta esaurendo tutte le sue risorse e soprattutto il cibo. L'unica soluzione è trovare una nuova casa, volando lontano, verso nuovi pianeti forse abitabili. Joseph lascia la figlia e parte attraverso un tunnel spaziotemporale, con sviluppi del tutto imprevisti.
Un'avventura epica e meravigliosa, che si è avvalsa anche della collaborazione del fisico teorico Kip Thorne, grazie a cui sono state create tra l'altro immagini realistiche dei dintorni di un buco nero, in seguito utilizzate addirittura in ambito scientifico. Adoro questo film.
Premio Oscar per gli effetti speciali.

04.02.2021
Parigi a piedi nudi
(Paris pieds nus)
(2016)

Regia di Dominique Abel, Fiona Gordon.
Con Fiona Gordon, Dominique Abel, Emmanuelle Riva, Pierre Richard.
Fiona, una stralunata canadese che vive in un gelido paesino, riceve una lettera da sua zia Martha, che vive a Parigi e non vuole andare in un ospizio per vecchi. Così va a cercarla e vive molte paradossali avventure.
Molta comicità verbale e non verbale, per un film simpatico e molto divertente.
Nota: al 6/10/2021 non risulta purtroppo più presente su Prime Video.

03.02.2021
Racconto d'inverno
(Conte d'hiver)
(1992)

Regia di Éric Rohmer.
Con Charlotte Véry, Michel Voletti, Hervé Furic, Frédéric van den Driessche, Ava Loraschi.
Félicie va in vacanza al mare e vive un'intensa storia d'amore. Al ritorno in città ha una figlia, ma per un banale disguido non riesce più a mettersi in contatto con il suo amore estivo. Mentre aspetta il suo improbabile ritorno, si divide tra un parrucchiere e un bibliotecario.
N.B. non cercate per titolo, ma per "Rohmer" e apparirà anche questo film, che è disponibile in italiano oppure in originale con i sottotitoli italiani.

02.02.2021
[14+]
L'uomo che vide l'infinito
(The Man Who Knew Infinity)
(2015)

Regia di Matt Brown.
Con Dev Patel, Jeremy Irons, Toby Jones.
Il film si basa sulla vera storia di Srinivasa Ramanujan, indiano e genio della matematica, che divenne professore all'università di Cambridge e membro della Royal Society.

01.02.2021
[18+]
Le Iene
(Reservoir Dogs)
(1992)

Regia di Quentin Tarantino.
Con Tim Roth, Harvey Keitel, Michael Madsen, Chris Penn, Steve Buscemi.
Un gruppo di criminali organizza una rapina, in modo che si presuppone razionale e ben organizzato. Ma il caso ci mette lo zampino e comunque finiranno per comportarsi tutti come dei perfetti deficienti. È il primo film di Quentin Tarantino.

31.01.2021
[18+]
Una vita tranquilla
(2010)

Regia di Claudio Cupellini.
Con Toni Servillo, Marco D'Amore, Francesco Di Leva, Juliane Köhler.
Un italiano vive da tempo in Germania, dove gestisce un ristorante insieme alla moglie tedesca e alla sua famiglia.
Un giorno arrivano due uomini dalla Campania e suo malgrado il passato si riaffaccerà inesorabilmente.

30.01.2021
Racconto d'autunno
(Conte d'autumn)
(1998)

Regia di Éric Rohmer.
Con Béatrice Romand, Marie Rivière, Alain Libolt, Didier Sandre, Alexia Portal.
Uno dei "Racconti delle quattro stagioni", forse il più bello dei quattro, insieme a Racconto d'estate.
Magali è una vedova matura che vive sola in campagna nella valle del Rodano, dove ha una vigna. La sua amica Isabelle le cerca un compagno, mettendo a sua insaputa un annuncio in una rubrica per cuori solitari, mentre l'amica di suo figlio, Rosine, ha un rapporto complesso con il suo ex professore di liceo. Bella la scena finale con la festa e una canzone cantata in lingua occitana.
N.B. non cercate per titolo, ma per "Rohmer" e apparirà anche questo film, che è disponibile in italiano oppure in originale con i sottotitoli italiani.

29.01.2021
Vicky Cristina Barcelona
(2008)

Regia di Woody Allen.
Con Rebecca Hall, Scarlett Johansson, Javier Bardem, Penélope Cruz.
Vicky e Cristina, due amiche americane di cui una sta per sposarsi, vanno in vacanza a Barcellona, dove conoscono Juan Antonio, un artista spagnolo che affascina entrambe. Tra alterne vicende, finiranno in una storia complessa che coinvolge anche la compagna dell'artista, María Elena.
Bel film e premio Oscar a Penélope Cruz come miglior attrice non protagonista.

28.01.2021
[13+]
L'imbalsamatore
(2002)

Regia di Matteo Garrone.
Con Ernesto Mahieux, Valerio Foglia Manzillo, Elisabetta Rocchetti.
Una persona bassa di statura e che fa l'imbalsamatore coinvolge nel suo lavoro e nella sua vita un giovane che cerca lavoro e la sua fidanzata. Tra il sole del sud e le atmosfere nebbiose del nord, si dipanerà una storia sempre più complessa e morbosa.
Ottima la recitazione e anche la fotografia. Il film ha ricevuto due David di Donatello.

27.01.2021
Un ragazzo, tre ragazze (Racconto d'estate)
(Conte d'été)
(1996)

Regia di Éric Rohmer.
Con Melvil Poupaud, Amanda Langlet, Gwenaëlle Simon, Aurélia Nolin.
Uno dei "Racconti delle quattro stagioni", dove seguiamo le vicende di Gaspard, un giovane che va in vacanza al mare da solo, in Bretagna. Dopo qualche giorno conosce e inizia a frequentare Margot, riflessiva e dubbiosa, che resterà comunque la sua confidente. In seguito subisce il fascino di Solène, amica di Margot, volitiva e decisa, per tornare infine, anche se brevemente, con quella che crede essere la donna della sua vita, Léna, che lo raggiunge dopo un viaggio in Spagna.
Un film sulla gioventù, quel periodo felice in cui abbiamo tutte le potenzialità e dove siamo però costretti a fare delle scelte che influenzeranno per sempre la nostra vita.
N.B. non cercate per titolo, ma per "Rohmer" e apparirà anche questo film, che è disponibile in italiano oppure in originale con i sottotitoli italiani.

26.01.2021
[14+]
Midnight Diner: Tokyo Stories
(深夜食堂)
(2016-2019)

Regia di Joji Matsuoka, Nobuhiro Yamashita, Shotarou Kobayashi.
Con Kaoru Kobayashi, Mansaku Fuwa, Toshiki Ayata.
È una serie televisiva giapponese in 5 stagioni, di cui le ultime due disponibili su Netflix, come prima e seconda stagione, per 20 episodi complessivi, disponibili in originale con i sottotitoli in italiano.
La serie è ambientata in una izakaya, una tipica e piccola osteria di Tokyo, nel quartiere Shinjuku, che apre solo di notte, dalla mezzanotte alle sette del mattino. Un oste taciturno ma empatico interagisce con una serie di personaggi, alcuni ricorrenti, altri occasionali, che si recano lì per mangiare. Ogni episodio è una storia completa che riguarda uno o più dei commensali ed è anche dedicata a una specifica ricetta giapponese, di cui viene mostrata rapidamente la preparazione. Da vedere.

25.01.2021
[13+]
JFK - Un caso ancora aperto
(JFK)
(1991)

Regia di Oliver Stone.
Con Kevin Costner, Kevin Bacon, Tommy Lee Jones, Joe Pesci, Laurie Metcalf, Gary Oldman, Beata Pozniak.
Il 22 novembre 1963 il presidente USA in carica, John Fitzgerald Kennedy, fu ucciso a Dallas a colpi di arma da fuoco.
Il film di Stone cerca di ricostruire gli eventi e le indagini che seguirono, in tre diversi momenti. Anche se è difficile sapere cosa accadde davvero, la convinzione che si raggiunge è che la verità è sicuramente diversa da quella che è rimasta scritta nei libri di storia.
Premi Oscar alla fotografia e al montaggio.

24.01.2021
[14+]
Match Point
(2005)

Regia di Woody Allen.
Con Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson, Emily Mortimer, Matthew Goode.
Una romantica storia d'amore londinese si trasforma pian piano in un thriller pieno di tensione.
E Woody Allen vince il match e la sfida. Con una bravissima Scarlett Johansson, da vedere.
Una nomination agli Oscar e un David di Donatello.

23.01.2021
[18+]
Brazil
(1985)

Regia di Terry Gilliam.
Con Jonathan Pryce, Kim Greist, Robert De Niro, Katherine Helmond.
In un mondo futuro e totalitario, dominato dalla burocrazia e da una tecnologia vintage che raramente funziona, l'unica via d'uscita è il sogno.
Uno dei più bei film di Terry Gilliam, pieno delle sue invenzioni visive.
Premi BAFTA alla scenografia e agli effetti speciali.


22.01.2021
La grande bellezza
(2013)

Regia di Paolo Sorrentino
Con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Giovanna Vignola, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi.
Un giornalista maturo che si occupa di spettacolo e scrive per una rivista di nicchia fa il bilancio della sua vita, mentre compie settant'anni. Una vita tutta vissuta nella fatua mondanità delle feste del jet set romano.
Un inno alla bellezza di Roma e un'amara riflessione sulla senilità.
Premio Oscar come migliore film straniero e 9 David di Donatello.

21.01.2021
Racconto di primavera
(Conte de printemps)
(1990)

Regia di Éric Rohmer
Con Anne Teyssèdre, Florence Darel, Hugues Quester, Eloïse Bennett.
Uno dei "Racconti delle quattro stagioni". Qui il regista francese usa il suo consueto stile che mira a una descrizione oggettiva degli eventi e dove contano molto le conversazioni tra i vari personaggi.
Jeanne è una professoressa di filosofia, che finisce con il provare dubbi e inquietudini dopo essere entrata in contatto con Natacha, una pianista che vive in modo molto diverso dal suo. Lasciatevi trasportare dai discorsi ed entrerete nell'anima di tutti i personaggi.
N.B. non cercate per titolo, ma per "Rohmer" e apparirà anche questo film, che è disponibile in italiano oppure in originale con i sottotitoli italiani.

20.01.2021
[18+]
Orwell 1984
(Nineteen Eigthy-Four)
(1984)

Regia di Michael Radford
Con John Hurt, Suzanna Hamilton, Richard Burton.
Versione cinematografica molto fedele del celebre romanzo "1984" di George Orwell.
Il mondo è diviso in tre grandi stati-continente retti da regimi totalitari, la Gran Bretagna si chiama Pista Prima ed è una provincia di Oceania, governata dal Grande Fratello, dittatore forse inesistente, ma che tutto controlla. Il partito unico ha come motto "la guerra è pace, l'ignoranza è schiavitù, l'ignoranza è forza".
Il protagonista lavora al Ministero della Verità, dove le notizie, anche passate, vengono modificate per dimostrare che il governo ha sempre ragione e anche per eliminare qualsiasi idea non coincidente con l'ideologia ufficiale. Tutti vengono sorvegliati attraverso telecamere e schermi sempre accesi. Per essere dei bravi cittadini non bisogna solo obbedire, ma amare sinceramente il Grande Fratello, sopprimendo la verità dentro di sé. Inoltre il partito elimina sistematicamente parole dal vocabolario e ne crea di nuove, per evitare che le idee eterodosse possano essere anche solo pensate. Il massimo dell'ideologia! Il che rende libro e film tremendamente attuali.


19.01.2021
Tutta colpa di Freud
(2014)

Regia di Paolo Genovese
Con Marco Giallini, Anna Foglietta, Vittoria Puccini, Laura Adriani, Alessandro Gassmann, Vinicio Marchioni, Claudia Gerini.
Uno psicanalista separato cerca di aiutare le tre figlie a cercare la loro strada, tra improbabili pretendenti e conversioni sessuali.
Commedia divertente e romantica, pervasa da una languida dolcezza esistenziale. Da vedere.
Nota: al 6/10/2021 risulta presente solo su Mediaset Infinity.

18.01.2021
Pane e Tulipani
(2000)

Regia di Silvio Soldini
Con Licia Maglietta, Bruno Ganz, Giuseppe Battiston, Antonio Catania, Marina Massironi.
Una donna viene dimenticata in autogrill durante una gita a Pæstum con tutta la famiglia. Chiede un passaggio e si ritrova a Venezia.
Dopo aver incontrato una serie di personaggi originali, mentre il marito manda un investigatore a cercarla, capirà che ha davvero voglia di cambiare vita.
Il film ha ricevuto 9 David di Donatello a film, regia, sceneggiatura, attori protagonisti e non protagonisti, fotografia e sonoro.

17.01.2021
[18+]
Treno di notte per Lisbona
(Night Train to Lisbon)
(2013)

Regia di Bille August
Con Jeremy Irons, Jack Huston, Mélanie Laurent, Bruno Ganz
Un professore svizzero salva una ragazza e poi trova un suo libro, seguendo il quale va a Lisbona e ricostruisce le storie di un gruppo di oppositori al regime, negli ultimi anni della dittatura di Salazar. Tra essi, spicca la figura di Amadeu Almeida de Prado, medico laico e umanista.

16.01.2021
Gravity
(2013)

Regia di Alfonso Cuarón
Con Sandra Bullock, George Clooney
Due astronauti stanno facendo della normale manutenzione esterna a una stazione spaziale, quando vengono investiti da una massa di detriti orbitanti.
Film molto spettacolare, dove la tensione inizia con la prima scena e finisce con l'ultima. Da notare che il film fu prodotto anche in versione 3D, che ebbe molto successo nelle sale cinematografiche.
Il film ha vinto ben 7 premi Oscar per: regia, fotografia, montaggio, effetti speciali, sonoro, montaggio sonoro e colonna sonora.

15.01.2021
Santiago, Italia
(2018)

Scritto e diretto da Nanni Moretti
Film documentario che parla dei cittadini cileni che si rifugiarono nell'ambasciata italiana di Santiago del Cile, per sfuggire ai golpisti che avevano appena abbattuto il governo di Salvador Allende. Queste persone arrivarono poi in Italia, furono accolte e si integrarono nella società italiana. Un documentario senza storici ed esperti, dove parlano i protagonisti, a tanti anni di distanza.
Premio come miglior documentario ai David di Donatello.
N.B. se non riuscite a trovare questo film, dopo il login su RaiPlay CLICCATE QUI

14.01.2021
Friends
(1994-2004)

Serie ideata da David Crane e Marta Kauffman
Con Jennifer Aniston, Matt LeBlanc, Courtney Cox, Matthew Perry, Lisa Kudrow, David Schwimmer.
Una delle più belle serie televisive di sempre, che ebbe un successo strepitoso negli Usa e poi in tutto il mondo.
Un gruppo di sei amici interagisce in un appartamento di New York, dove alcuni di loro vivono. Ogni episodio dura solo 20 minuti, che però sembrano molti di più, perché non ci sono tempi morti ed è tutto un susseguirsi di battute. E alla fine di ogni episodio lo spettatore ha sempre il sorriso sulle labbra.
Sono state prodotte 10 stagioni, per 236 episodi complessivi, che è bene vedere nella sequenza originale, anche se ogni episodio è comunque una sottostoria completa.
Molti episodi furono girati con il pubblico presente, per cui si sentono le risate, mentre in altri episodi le risate sono state inserite nel montaggio, a quanto pare cosa molto diffusa in quel periodo negli Usa.
Insomma, una bella serie da vedere e rivedere, dove è impossibile non innamorarsi di tutti i personaggi.

13.01.2021
[18+]
Eyes Wide Shut
(1999)

Regia di Stanley Kubrick
Con Tom Cruise, Nicole Kidman.
Una coppia di New York vive al confine tra il sogno e la realtà, dopo essere stata coinvolta in festini segreti cui partecipa il fior fiore dell'alta società.
Ultimo film di Stanley Kubrick, che è morto dopo la fine delle riprese, lasciando ad altri il compito di completare il montaggio.
(il trailer è in inglese)
Nota: al 6/10/2021 non risulta più presente su Mediaset infinity.

12.01.2021
[18+]
Lettere da Iwo Jima
(Letters from Iwo Jima)
(2006)

Regia di Clint Eastwood
Con Ken Watanabe, Kazunari Ninomiya, Tsuyoshi Ihara, Ryō Kase.
Molti anni dopo la fine della guerra, vengono scoperte delle lettere lasciate dai soldati giapponesi sull'isola di Iwo Jima, che fu infine conquistata dalle truppe americane. Il film ricostruisce quindi gli eventi, per una volta dalla parte non degli americani ma degli "altri", in questo caso le truppe giapponesi che difesero con coraggio e pochi mezzi Iwo Jima.

11.01.2021
L'Alligatore
(2020)

Regia di Daniele Vicari e Emanuele Scaringi
Con Matteo Martari, Thomas Trabacchi, Valeria Solarino.
Serie gialla tratta dai romanzi di Massimo Carlotto.
Sono quattro storie, ognuna divisa in due episodi, per un totale di otto episodi complessivi, da un'ora ciascuno.
Ambientata in Veneto, tra atmosfere nebbiose e bar dove si suona il blues, la storia racconta senza false ipocrisie le indagini di Marco, detto Alligatore, investigatore dilettante che ha un passato da detenuto, sia pure per false accuse. Da vedere.
Trasmesso da RAI 5
il 12/01/2021
Ora disponibile su


10.01.2021
Il caso Spotlight
(Spotlight)
(2015)

Regia di Tom McCarthy.
Con Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber.
Il film documenta la ricerca di un gruppo di giornalisti sul caso, vero, delle centinaia di abusi sessuali su adolescenti commessi da molti sacerdoti della diocesi di Boston, Massachusetts.
Premi Oscar come miglior film e migliore sceneggiatura.

09.01.2021
[14+]
La Casa di Carta
(La Casa de Papel)
(2017-2021)

Serie ideata da Álex Pina
Con Úrsula Corberó, Álvaro Morte, Pedro Alonso, Alba Flores, Miguel Herrán, Jaime Lorente, Itziar Ituño, Paco Tous, Esther Acebo, Enrique Arce, Marí­a Pedraza, Najwa Nimri.
Extra
Serie televisiva spagnola in quattro stagioni, per un totale di 38 episodi da circa 50 minuti ognuno. Nel 2021 uscirà la quinta ed ultima stagione.
Un gruppo di fuorilegge organizza un colpo di una portata mai vista, organizzati da un misterioso personaggio che si fa chiamare "il professore". E' quindi banalmente la storia di una rapina, ma, diversamente dai film classici di questo tipo, quello che importa è la ricca serie di interazioni umane tra i vari personaggi, che ci svela pian piano il passato, i desideri, i sogni, i pregi e i difetti di ognuno di essi. E poi il piano del professore è così elaborato, che in quasi ogni occasione la banda riuscirà a soprendere i poliziotti, giocando sempre d'anticipo.
Ogni bandito assume il nome di una città e la storia è raccontata in prima persona, come voce narrante (peraltro poco presente) da Silene Oliveira, in arte Tokyo, una rapinatrice giovane e spietata. Poi troviamo Rio, l'esperto informatico del gruppo, Nairobi, una falsaria empatica, romantica e decisa, Denver, un po' ignorante ma deciso e poi Berlino, un ladro esperto e molto snob. Non mancano personaggi intensi anche tra le forze di polizia che cercano di stanare la banda, come il commissario Raquel Murillo e poi Alicia Sierra, o tra gli ostaggi, come Arturo Román, direttore della Zecca, Mónica Gaztambide, sua segretaria e amante, e Alison Parker, figlia dell'ambasciatore britannico, che era in visita scolastica.
Sicuramente il meccanismo narrativo funziona, tanto che la serie ha avuto un enorme successo in tutto il mondo.
Da vedere assolutamente e se ci riuscite provate l'audio spagnolo originale, con i sottitoli in italiano, perché ci sono mille sottigliezze che solo la voce dell'attore sa dare.


08.01.2021
Perfetti Sconosciuti
(2016)

Regia di Paolo Genovese.
Con Anna Foglietta, Alba Rohrwacher, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak, Edoardo Leo, Giuseppe Battiston.
Bellissima commedia, con sceneggiatura accurata e recitazione perfetta. Da vedere assolutamente.
Premi: miglior film e migliore sceneggiatura ai David di Donatello 2016 e molti altri premi.

07.01.2021
[18+]
La regina dei castelli di carta
(Luftslottet som sprängdes)
(2009)

Regia di Daniel Alfredson.
Con Michael Nyqvist, Noomi Rapace.
Terzo e ultimo capitolo della trilogia Millennium, dai romanzi di Stieg Larsson.
Mentre tutto precipita, Lisbeth, sopravvissuta per miracolo, lotta per dimostrare la sua innocenza e liberarsi del suo autoritario psichiatra.

06.01.2021
[16+]
La ragazza che giocava con il fuoco
(Flickan som lekte med elden)
(2009)

Regia di Daniel Alfredson.
Con Michael Nyqvist, Noomi Rapace.
Secondo capitolo della trilogia Millennium, tratta dai romanzi di Stieg Larsson.
La hacker Lisbeth cerca di liberarsi del suo aggressivo tutore e viene accusata di omicidio, mentre due giornalisti vengono uccisi e inizia ad apparire l'ombra dei servizi segreti e di oscuri intrighi internazionali.

05.01.2021
[18+]
Uomini che odiano le donne
(Män som hatar kvinnor)
(2009)

Regia di Niels Arden Oplev.
Con Michael Nyqvist, Noomi Rapace.
Primo film della trilogia Millennium, tratta dai romanzi di Stieg Larsson.
Il giornalista Mikael Blomkvist indaga sulla corruzione di alcuni industriali e viene poi ingaggiato da una ricca famiglia, per ritrovare una ragazza scomparsa da anni, servendosi della collaborazione della hacker punk Lisbeth Salander. Indagando troveranno realtà sempre più oscure, che metteranno a rischio la loro stessa vita.

04.01.2021
[18+]
Philip K. Dick Electric Dreams
(2017)
E' una serie di 10 episodi, ognuno a sé stante, tutti di fantascienza, assolutamente da consigliare a tutti gli appassionati del genere, perché ben realizzati e tratti dai romanzi di Philip K. Dick.
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