Questa pagina contiene il diario video del mio viaggio dell'estate 2011.
Dopo il video è presente una descrizione più dettagliata.
Ad fine luglio 2011 ho preso il traghetto Civitavecchia - Barcellona e sono sbarcato nella città
catalana, dove sono rimasto un paio di giorni, visitando le Ramblas, le piazze
del centro, Park Güell e la Sagrada Familia.
Sono partito poi per Zaragoza, attraverso strade prima verdeggianti e poi sempre più aride, attraversando
tra l'altro il meridiano di Greenwich (c'è un arco che lo segnala sull'autostrada). Qui, nel
capoluogo dell'Aragona, ho visitato l'enorme cattedrale di Nuestra Señora del Pilar, affacciata su una
piazza altrettanto grande. La città è anche un importante crocevia nei trasporti spagnoli e ha grandi
spazi e strade larghe, costellate da un inusitato numero di semafori a led; non c'è incrocio che non
ce l'abbia. Intorno ha molto spazio e quindi notevoli possibilità di espansione urbana. Altra cosa che
notai fu il prezzo molto basso dei generi alimentari, specie la frutta, tanto che chiesi a una cassiera
se per caso non si fosse sbagliata.
Il giorno dopo affrontai i circa 300 km che separano Zaragoza da Madrid, lungo un'autostrada che sale
sempre più e dove la mia auto era l'unica italiana e probabilmente l'unica di un turista, essendo il
traffico fatto essenzialmente da grossi camion e TIR. Feci delle soste nelle poche aree di servizio
presenti, tutte piuttosto piccole tranne l'ultima vicino Alcalà de Henares, ridiscendendo infine ai circa 650 metri
sul livello del mare della meseta centrale, dove si trova Madrid.
Arrivato in città, il mio radiatore iniziò a mandare fumo come una ciminiera e fui costretto a fermarmi.
Come scoprii in seguito, il problema era la rottura del sensore della ventola, che quindi non partiva mai.
Aspettai un po' per far raffreddare il motore e poi ripresi la marcia fino al garage del mio
hotel, che era per fortuna molto vicino.
Nei giorni seguenti visitai Madrid e cercai anche un meccanico della casa produttrice, per far riparare
la ventola del radiatore, ma mi dissero che c'era un'attesa di molti giorni. Così tutto il resto del
viaggio lo feci con la ventola rotta, avendo cura di fermarmi ogni volta che vedevo la temperatura
del motore salire un po' troppo. Sembra complicato, ma in realtà tutto andò bene e la ventola la
feci riparare al mio ritorno in Italia. L'automobile, che aveva 2 anni, la uso ancora oggi (2017)
che ha 8 anni e il motore è in condizioni perfette. Tra l'altro questo in 8 anni è stato l'unico guasto
meccanico che ho avuto, sia lode alla casa produttrice :-)
A Madrid ero in un albergo molto centrale, per cui andando a piedi o con quaalche fermata di bus
potei visitare i tre bellissimi musei del cosiddetto Triangolo d'Oro: il Prado,
con la sua incredibile collezione di pittura, il museo Reina Sofia, pieno di
bellissima arte moderna, e il Thyssen-Bornemisza, con pittura moderna e molto Rinascimento italiano.
Nel Reina Sofia vidi anche il celebre "Guernica" di Pablo Picasso. Il quadro è enorme e ha
una stanza tutta per sé, dove si rimane ammutoliti dalla sua bellezza e da ciò che vuole esprimere:
l'orrore per la guerra e il massacro dei civili con le bombe, cose a cui oggi siamo purtroppo abituati.
Dopo aver visto anche le più belle piazze della città, con incombenti manifestazioni dovute alla crisi economica,
l'idea era quella di proseguire verso il Portogallo (cosa che farò due anni dopo), ma, considerato che questo era
il primo viaggio itinerante di questo tipo che facevo e visto il problema della ventola, decisi di invertire la marcia.
Tornai quindi a Zaragoza per un giorno, vedendo la Alcaferia, castello arabo divenuto sede del
governo regionale dell'Aragona, e facendo un giro serale su bus turistico.
Decisi quindi di rientrare attraverso la Francia, dirigendomi però prima a Figueres, la città
che diede i natali a Salvador Dalì e dove c'è il suo museo. La fila era enorme e così, dovendo
arrivare in Francia per sera, mi limitai a visitare il museo dei gioielli di Dalì (alcuni sono
straordinari, come un cuore d'oro... che batte attivato da un meccanismo interno!).
Arrivai a Perpignan di sera e il giorno dopo andai a visitare la Reggia dei Re di Maiorca,
governanti di uno stato che durò alcuni decenni e che comprendeva le isole Baleari e questi territori
sulla terraferma.
Ripartendo, visitai di passaggio la fortezza di Salses, che alcuni secoli fa rappresentava il
confine settentrionale della Catalogna e arrivai a Montpellier. Qui mi limitai a girare per
le strade del suo centro storico, percependo un'atmosfera vagamente "americana" e decisamente
peculiare, diversa dalle città francesi circostanti.
Il giorno dopo arrivai a Aix-en-Provence, città piacevole e animata, dove visitai
la cattedrale e un museo dedicato a Paul Cezanne, pittore originario di qui.
Fu poi la volta di Nizza, dove arrivai passando per Marsiglia (con la bella vista dall'alto
da Notre Dame de la Garde) e Cannes, con il suo bellissimo lungomare. A Nizza visitai la
famosa Promenade des Anglais e poi alcuni musei e parchi, ripartendo due giorni dopo
alla volta dell'Italia, non senza fermarmi a vedere il Principato di Monaco, dove
visitai l'acquario e feci un giro attraverso tutta la città su un trenino turistico.
In Italia mi fermai ad Ameglia e il giorno dopo feci un giro in barca nelle
Cinque Terre, fermandomi per pranzo a Monterosso al Mare.
Non restava che tornare nel solito paesino, dove arrivai la sera del 14, dopo 15 giorni
di viaggio, in tempo per festeggiare il Ferragosto con i miei parenti.
Da notare che purtroppo durante il viaggio ho perso un hard disk esterno con i video della
prima parte del viaggio. Quindi di tutto il percorso dal traghetto a Aix-en-Provence
rimangono solo alcuni video secondari ripresi con una macchina fotografica compatta.
Da Marsiglia in poi ho invece tutti i video HD ripresi, mentre nessuna foto dell'intero
viaggio è andata persa. Alcune potete vederle nella galleria fotografica e anche nella parte
finale dei vari video.