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Grecia 2017

Questa pagina contiene una breve descrizione del mio viaggio in Grecia,
fatto ad agosto e settembre 2017

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Quest'anno ho deciso di tornare in Grecia, partendo subito dopo Ferragosto da un paesino dell'Italia centrale. Dovevo andare da solo, come purtroppo mi capita quasi sempre, ma una mia nipote si era appena lasciata con il fidanzato ed era molto triste. Vedendomi preparare il viaggio, si è offerta di accompagnarmi, poi ha cambiato idea, poi si è decisa, il che mi ha portato a cambiare varie prenotazioni, per aggiungere un posto sui traghetti ed una seconda camera negli alberghi.
Sono stato però molto contento che abbia viaggiato con me, perché si è divertita molto ed ha recuperato il buonumore che la caratterizza.
Partiti dal paesino con la mia auto, abbiamo raggiunto il porto di Bari e siamo sbarcati all'alba del giorno dopo nell'isola di Corfù (Kérkyra). Siamo rimasti 3 notti in un hotel di Benitses, visitando varie zone dell'isola e poi altre 2 notti a Kavos, nella zona meridionale.
Abbiamo poi preso il traghetto da Lefkimmi a Igoumenista, sulla terraferma, visitando di passaggio Parga e la spiaggia di Lichnos Bay e raggiungendo poi attraverso un ponte l'isola di Lefkada. Qui siamo stati costretti a prenotare al volo un nuovo albergo, per un errore non mio, e siamo stati per 2 notti a Marantochori e una terza in una villa a Nydrì, visitando spiagge ed altri luoghi dell'isola.
Il giorno dopo abbiamo preso il traghetto da Nydrì a Fiskardo, sulla punta settentrionale dell'isola di Cefalonia (Kefalonia), proseguendo in auto fino all'hotel di Karavómilos, molto vicino al porto di Sami. Siamo rimasti qui 3 notti, visitando spiagge e grotte, con anche, l'ultimo giorno, una gita di quasi l'intera giornata alla vicina isola di Itaca.
Ci siamo poi spostati per 2 notti nel capoluogo dell'isola, Argostoli, visitando la città e le spiagge vicine. L'ultima sera a Cefalonia siamo tornati sulla costa est, nella cittadina di Skala. Il mattimo seguente abbiamo raggiunto il vicino porto di Poros, dove abbiamo prenso un traghetto per Kyllini, sulla terraferma del Peloponneso. Dopo un paio d'ore nuovo traghetto da qui all'isola di Zante (Zákynthos), nella città omonima. Qui siamo rimasti 2 notti in un hotel del capoluogo, visitando varie zone ed anche la famosissima spiaggia del relitto. Poi altre 2 notti ad Argassi, con anche una gita all'isola di Marathonisi, l'isola delle tartarughe.
Dopo un'ultima giornata in spiaggia, ci siamo imbarcati su un traghetto nel porto di Zante, diretto a Brindisi, dove siamo arrivati il mattino seguente. Un'ultima galoppata in autostrada ci ha riportato a Roma, nelle nostre case.
È stato davvero un bel viaggio, in una delle zone della Grecia che mi è piaciuta di più in assoluto e che consiglio a tutti, sia per le incredibili bellezze naturali (compresa l'acqua cristallina, i boschi che arrivano in riva al mare ed i banchi di pesci che ti sbattono addosso), sia anche per la calorosa ospitalità e correttezza dei greci dello Ionio.
Ecco i numeri del viaggio: 21 giorni, 6 isole, 12 traghetti, 9 hotel, 20 spiagge, 5 musei, 2 grotte, 4 castelli/fortezze/mausolei, una cascata, 3 chiese.

Giorno 1

Parto dal paesino collinare del Lazio e passo in un paese vicino a prendere mia nipote, che è lì con i genitori. Proseguiamo quasi sempre in autostrada fino a Bari e raggiungiamo il porto.
Verso sera il grande e veloce traghetto parte, con noi a bordo, in direzione della Grecia.

Giorno 2

Ci svegliamo che è ancora notte, perché sappiamo che il traghetto arriverà prestissimo. Andiamo in coperta e vediamo sfilare davanti a noi le case e le strade dell'isola di Corfù, ancora avvolta nell'oscurità. Il fresco del vento notturno contribuisce a svegliarci ed a rendere emozionante il momento. A volte, per l'avventura, basta poco.
Sbarchiamo nel porto della città di Corfù, prendiamo l'auto e parcheggiamo in città, iniziando a percorrerla a piedi. Io sono ancora un po' assonnato, mentre mia nipote salta come un grillo, scattando foto a qualsiasi cosa, animata o inanimata che sia. Entriamo anche in una piccola chiesa ortodossa, dove accendiamo due candele e le infiliamo nella sabbia, come si usa da queste parti, anche come auspicio per un buon viaggio.
Raggiungiamo la Fortezza Veneziana e la visitamo con calma, anche perché ovviamente non possiamo entrare in hotel prima del pomeriggio. La fortezza è molto grande ed offre panorami molto belli su tutta la città. Poi mia nipote insiste per andare a visitare il Museo dell'Arte Asiatica, che è un po' fuori contesto, ma alla fine risulta molto interessante anche per me.
Pranziamo in una calma piazza del centro e poi ci spostiamo lungo la costa est, qualche chilometro più a sud, fino al nostro hotel di Benitses, che è una animata cittadina sul mare. Mia nipote, che è una nuotatrice provetta, fa qui il suo primo bagno, con tanto di lunghe immersioni subacquee, per me vagamente ansiogene. Verso sera andiamo a cenare in un locale carino e dove cucinano il pesce fresco davanti ai tuoi occhi. E non costa neanche molto.

Giorno 3

Al mattino raggiungiamo la spiaggia di Paleokastritsa, sulla costa nordovest di Corfù. C'è una piccola baia con acqua profonda e pulita. Pranziamo poi lì vicino e prenotiamo un passaggio in barca fino a Paradise Beach. In questa zona l'autoradio riceve a volte i segnali delle stazioni FM italiane, dalla Puglia.
Il tragitto in barca fino a Paradise Beach è più lungo del previsto, ma è decisamente scenografico. La spiaggia è ampia e molto bella, ma tranne un chiosco minuscolo non c'è nulla e fa un caldo pazzesco. Il rimedio, ovviamente, è fare lunghe nuotate in un mare di una bellezza unica. Come ombra, usiamo quella della scogliera che sovrasta la spiaggia.
Dopo il ritorno a Paleokastritsa, raggiungiamo in auto il vicino Angelokastro, un castello bizantino che si trova sulla cima di una collina, a picco sul mare. Non manca molto alla chiusura, ma facciamo in tempo a vedere le cose più importanti, con panorami mozzafiato verso il mare.
Torniamo poi giù a Paleokastritsa e ceniamo vicino al mare, per poi tornare a Benitses per la notte.

Giorno 4

Oggi partiamo per un giro sulla costa settentrionale di Corfù. Arriviamo a Sidari e stiamo un bel po' sulla spiaggia, nuotando e prendendo il sole. Facciamo uno spuntino qui e poi proseguiamo, con brevi soste in città come Roda e Kassiopi, lungo strade piene di tornanti e con la costante vista del mare.
Quando iniziamo a discendere la costa est, appare davanti a noi la costa dell'Albania, che qui è davvero molto vicina. Le cittadine albanesi si vedono perfettamente già ad occhio nudo e con il teleobiettivo sembra davvero di stare lì.
Facciamo varie soste e brevi visite, poi ci fermiamo più a sud, sulla spiaggia della cittadina di Ipsos. Proseguiamo poi fino a Gouvià, dove ci fermiamo a cena in un ristorante simpatico e moderno, pieno di turisti e gente del posto.
Torniamo infine nell'hotel di Benitses per la notte.

Giorno 5

Al mattino lasciamo l'hotel di Benitses, ma, prima di lasciare la cittadina, andiamo a visitare il locale Museo delle Conchiglie, molto divertente da vedere.
Andiamo poi a visitare l'Achilleion, una grande villa monumentale che fu la residenza greca di Sissi. Elisabetta di Baviera, poi imperatrice d'Austria, aveva una passione per la cultura greca e fece costruire questa residenza in stile neoclassico. Si rifugiò qui per molto tempo dopo la morte di suo figlio e nel giardino c'è una gigantesca statua di Achille.
Proseguiamo poi per Pélekas e pranziamo molto bene in una osteria, tra l'altro con un buon kataifi finale (dolce al miele dal tasso zuccherino astronomicamente elevato). Andiamo poi a vedere il Trono del Kaiser, un punto panoramico da dove si vede quasi tutta l'isola di Corfù.
Scendiamo poi sul mare e andiamo in spiaggia sulla costa ovest, a Glyfada. In serata attraversiamo quasi tutta l'isola ed arriviamo a Kavos, sulla punta meridionale. Ceniamo in hotel ed andiamo a dormire.

Giorno 6

Oggi è un giorno di relax, dopo i movimenti frenetici dei giorni precedenti. Facciamo colazione in hotel e riposiamo, poi andiamo a pranzo lungo la via principale di Kavos.
Notiamo subito una cosa molto particolare di questa cittadina: è piena di inglesi. Per qualche motivo, molto turismo UK è concentrato qui, tanto che ci sono molti pub o locali dove mandano a ciclo continuo le partite di calcio del campionato britannico, su schermi di enormi dimensioni. E per le strade si sente parlare solo inglese.
Nel pomeriggio andiamo in spiaggia, dove faccio anche volare il mio aquilone acrobatico. Quando lo prova mia nipote, per riprenderla con la telecamera inciampo e cado, con l'apparecchio che finisce nella sabbia. Per il resto del viaggio non potrò usare la mia Sony HD (allora di 8 anni e che ha poi subito la sua unica riparazione, per togliere la sabbia). I video li farò con la macchina fotografica e con il cellulare...
Dopo una cena ed una passeggiata serale, torniamo in hotel per la notte.

Giorno 7

Lasciamo Kavos al mattino ed andiamo a prendere a Lefkimmi il traghetto che ci porta rapidamente sulla vicina terraferma, a Igoumenitsa. Qui facciamo un po' di shopping, passeggiamo e poi pranziamo in un ristorante sul mare.
Ripartiamo in auto lungo la costa occidentale della Grecia e ci fermiano prima nei pressi di Parga, una bella città sul mare, poi nello stabilimento balneare di un complesso turistico, a Lichnos Bay.
Entriamo poi, attraverso dei ponti, nell'isola di Lefkada e raggiungiamo la città di Nydrì, sulla costa orientale. Il percorso è stato molto scenografico, tra mulini a vento ed ampi panorami, ma ci aspetta una sorpresa: nonostante la prenotazione confermata, l'hotel ci dice che non hanno stanze libere. Così uso il cellulare per trovare rapidamente un'alternativa e prenoto per 2 notti in un hotel dell'interno, a Marantochori, che raggiungiamo subito dopo, visto che è già sera.
Purtroppo arriva anche una brutta notizia dall'Italia, per cui stasera c'è davvero poco da festeggiare. Stando qui e con tutto prenotato fino a fine viaggio, possiamo fare ben poco...

Giorno 8

Raggiungiamo Vassilikì, sul mare, e facciamo un po' di shopping. Poi, attraverso sentieri e tornanti quasi di montagna, scendiamo fino alla pittoresca spiaggia di Porto Katsiki, dove passiamo molto tempo. Verso sera torniamo nella vivace Vassilikì e ceniamo vicino al porto, che però in questo periodo non funziona, in quanto rovinato da un terremoto.
Più tardi torniamo a Marantochori per la notte.

Giorno 9

Al mattino lasciamo l'hotel di Marantochori ed andiamo a visitare le cascate di Nydrì. Si tratta di una vera e propria escursione nei boschi, fino a raggiungere una cascata, che però alla fine risulta un po' deludente, perché questa è la stagione secca e quello che scende è poco più di un rigagnolo. Ma l'attraversamento del bosco è stato molto bello, anche per la frescura degli alberi, che protegge un po' dalla forte calura.
Ridiscesi a Nydrì, andiamo a pranzo, poi entriamo in una chiesetta ortodossa a dire qualche preghiera per chi ci ha lasciato. Facciamo poi una piccola spesa ed entriamo nel nuovo alloggio, un'intera villa affittata solo per stanotte.
Cuciniamo la cena nella villa e poi a tarda sera andiamo a dormire.

Giorno 10

Al mattino prendiamo il traghetto da Nydrì, sull'isola di Lefkada, a Fiskardo, sull'isola di Cefalonia (Kefalonia). Da notare che il nome della cittadina deriva da quello del condottiero Roberto il Guiscardo, che morì da queste parti.
Appena sbarcati notiamo una spiaggetta e facciamo un po' di mare, usando come ombrellone un albero di ulivo. Poi ripartiamo, ammiriamo dall'alto la famosa spiaggia di Myrtos ed arriviamo al nostro hotel di Karavómilos, lungo la costa orientale dell'isola.
Dopo aver riposato un po', andiamo a visitare nel pomeriggio la grotta di Drogarati, una grande cavità sotterranea. Vista la differenza di temperatura con l'esterno, dobbiamo metterci un maglioncino, nonché stare attenti a non scivolare. L'acustica di questa grotta è particolare e rinomata, tanto che molti anni fa ci fu qui sotto un concerto di musica lirica, con niente di meno che Maria Callas.
Tornati in superficie, andiamo nella vicina città di Sami e ceniamo sul lungomare, prima di tornare in hotel per la notte.

Giorno 11

In mattinata andiamo a visitare la grotta di Melissani, un'altra attrazione di questa zona. La particolarità di questa grotta è che ha un lago sotterraneo, che è possibile percorrere in barca, con la luce del sole che filtra dall'alto, perché parte della volta crollò migliaia di anni fa, a causa di un terremoto. Inutile dire che la visita di questa grotta è stata davvero bella ed emozionante.
Andiamo poi verso Sami e la superiamo per raggiungere la vicina spiaggia di Antìsamos. Questo è un altro luogo magico di quest'isola: l'acqua è talmente trasparente da sembrare assente, gli abeti arrivano vicino al mare (e stiamo parlando del peculiare Abete di Cefalonia, che cresce quasi solo qui), la spiaggia è ampia e sabbiosa, gli ombrelloni sono palme, i lettini solidi e comodissimi e i prezzi ridicolmente bassi (e volendo c'è anche un'ampia spiaggia libera). A che serve andare ai Caraibi?
Pranziamo qualcosa qui nello stabilimento di Antìsamos e poi ce ne stiamo a lungo in spiaggia, facendo varie volte il bagno in questo mare incredibile.
Verso sera torniamo a Sami, a due passi, e ceniamo sul mare, poi torniamo in hotel a Karavomilos.

Giorno 12

Al mattino raggiungiamo il porto di Sami e ci imbarchiamo per l'escursione giornaliera verso la vicina isola di Itaca (Ithaki), visibile all'orizzonte.
La barca inizia a risalire la costa est di Itaca e ad un certo punto fa una sosta per il bagno al largo. Io so nuotare molto bene e finora sono stato spesso in acqua, ma qui non me la sento, mentre mia nipote si tuffa all'istante e si fa una lunga nuotata.
Arriviamo poi nel capoluogo, la cittadina di Vathy, dove passeggiamo, compriamo ricordini ed ammiriamo l'unico riferimento omerico presente: un piccolo busto di Omero, su una colonna, al centro della piazza principale.
La barca prosegue poi verso nord, fino alla cittadina di Kioni, dove ci fermiamo per pranzare. Vanno quasi tutti nello stesso ristorante, non so se perché consigliato dal tour, ma io e mia nipote ne scegliamo un altro, più piccolo ed accogliente, nonché direttamente sul mare.
Ripartiti con la barca, mia nipote scivola e prende una storta ad un piede, cosa che per fortuna non avrà conseguenze. Tornati a Sami, andiamo a rinfrancarci in una gelateria e più tardi ceniamo, per poi tornare a Karavomilos, per l'ultima notte qui.

Giorno 13

Al mattino lasciamo l'hotel di Karavomilos ed arriviamo sulla spiaggia di Myrtos. Ampia e circondata da alte scogliere, è scenografica e molto conosciuta. L'acqua è inizialmente pulita, ma dopo una certa ora, siamo ormai nel pomeriggio, inizia a peggiorare. Non so il motivo, forse qualche hotel nelle vicinanze che non si comporta molto bene? Alla fine quindi, bella spiaggia, ma per il bagno sono state enormemente migliori tutte le altre spiagge di Cefalonia viste finora.
Dopo un bel po' di tempo qui, ripartiamo ed arriviamo ad Argostoli, il capoluogo dell'isola, che si trova nella sua zona occidentale. Entriamo nell'hotel, molto centrale, riposiamo un po' e poi usciamo per cenare.

Giorno 14

In mattinata andiamo a visitare il Museo delle Tradizioni Popolari, dove si può scoprire molto sulla lunga e complessa storia di questa isola e sulle sue tradizioni. Molto impressionanti le fotografie scattate dopo il disastroso terremoto del 1953, che costrinse molti abitanti a lasciare l'isola.
Andiamo poi sulla spiaggia di Makrís Gialós e restiamo lì fino a sera, per poi cenare in centro e tornare in hotel.

Giorno 15

Lasciamo al mattino l'hotel di Argostoli e visitiamo brevemente il Memoriale ai Caduti della Divisione Acqui, che ricorda l'eccidio di molti soldati italliani da parte dei tedeschi, che avvenne qui durante la seconda guerra mondiale, dopo l'armistizio dell'otto settembre 1943.
Lasciamo poi la città e torniamo sulla costa orientale, nella cittadina di Skala. Andiamo a pranzare vicino al mare e poi riposiamo nel nostro hotel.
Verso sera torniamo in centro e prendiamo un cocktail. Dopo una passeggiata lungo il mare e la cena, torniamo in hotel per la notte.

Giorno 16

Lasciamo Skala al mattino ed andiamo nel vicino porto di Poros, dove prendiamo un traghetto per Kyllini, sulla punta nordoccidentale del Peloponneso. Purtroppo non ho trovato traghetti diretti tra Cefalonia e Zante e quindi ne servono due.
Arrivati a Kyllini, andiamo a pranzare nei pressi del porto e più tardi ci imbarchiamo nel secondo traghetto, che ci porta sull'isola di Zante (Zákynthos), nella città capoluogo, che porta lo stesso nome dell'isola.
Andiamo subito in hotel e riposiamo un po'. Più tardi usciamo e passeggiamo un po', visitando anche la cattedrale di San Dioniso, la principale chiesa ortodossa della città.
Più tardi andiamo a cena e poi torniamo in hotel.

Giorno 17

Stamattina decidiamo di andare a vedere uno del luoghi più scenografici di Zante, ovvero la spiaggia del relitto o Navagio Beach, una spiaggia nel nordovest dell'isola, dove nel 1980 una nave si arenò. La nave è ancora lì sulla spiaggia, che è circondata da alte scogliere e quindi raggiungibile facilmente solo via mare.
Per arrivarci attraversiamo gran parte dellì'isola, trovando anche zone dove di recente ci sono stati degli incendi. Arriviamo in un piccolo porto della costa ovest ed usiamo una delle barche che fanno servizio di linea (ad alto prezzo) verso la spiaggia del relitto. La navigazione è bellissima, con il mare limpido, le scogliere, i ponti creati dalle maree, le grotte ed i banchi di pesci che circondano la barca. E poi il capitano della barca manda musica jazz! 😎
Arrivati al relitto, facciamo molte foto e delle lunghe nuotate. C'è un continuo andirivieni di barche e c'è davvero molta gente, eppure l'acqua è pulitissima, forse perché diventa subito molto profonda. A tre metri dalla riva, già non si tocca più... È stato davvero molto bello nuotare qui oggi!
Torniamo con la barca nel porticciolo di partenza e poi raggiungiamo la cittadina di Volimes, che visitiamo brevemente, per poi tornare verso Zante città.
In serata ceniamo in centro e poi torniamo in hotel per la notte.

Giorno 18

Al mattino lasciamo l'hotel di Zante città e pranziamo in città. Poi raggiungiamo la costa meridionale dell'isola ed iniziamo un tour in barca a partire da Laganás.
Va detto che questa zona è conosciuta come area di riproduzione per le tartarughe marine della specie Caretta Caretta, per cui molte spiagge sono protette e ci sono volontari da tutto il mondo che vengono qui per dare una mano.
La prima parte del giro in barca consiste proprio nel cercare di individuare qualche tartaruga ed a quanto pare siamo fortunati, perché ad un certo punto appare dal nulla una tartaruga, proprio vicino alla nostra barca!
Dopo le foto di rito, ci dirigiamo verso le grotte di Keri, davvero spettacolari, per arrivare infine alla piccola isola di Marathonisi, detta anche isola delle tartarughe, per la stessa forma dell'isola e perché qui vengono a riprodursi, appunto, le tartarughe. Passiamo un po' di tempo sull'isola, dove sulla spiaggia vediamo contrassegnati vari punti in cui le tartarughe hanno deposto le uova, sotto la sabbia.
Tornati a Laganás, riprendiamo l'auto e raggiungiamo il nuovo hotel, che si trova nella cittadina di Argassi. Ceniamo nei pressi e facciamo anche un po' di shopping nei dintorni.

Giorno 19

Al mattino torniamo a Laganás e vediamo che c'è chi fa fare escursioni a cavallo. Io non ne ho la minima intenzione, ma mia nipote mi convince e così vado a cavallo per la prima volta in vita mia. Andiamo a cavallo fino alla spiaggia di Kalamaki e poi torniamo indetro.
Riprendiamo l'auto e ci fermiamo a pranzo a Zante città, poi proseguiamo verso nord e ci fermiamo sulla spiaggia di Tsilivi. Qui prendiamo il sole e facciamo un bagno. Va prima mia nipote, poi tocca a me fare una bella nuotata.
Oggi si sta davvero bene qui e mi spingo abbastanza al largo. Ad un certo punto guardo verso terra e non riconosco più gli ombrelloni dello stabilimento, vedo un panorama totalmente diverso. Capisco così che la corrente mi ha spinto verso sud di un bel po'. Nuoto subito verso riva e poi inizio a camminare verso nord sulla spiaggia. Mi ci vuole un bel po' per tornare allo stabilimento balneare, dove trovo mia nipote che era andata nel pallone e non sapeva cosa fare...
Torniamo poi nell'hotel di Argassi, ceniamo nei pressi ed andiamo a dormire.

Giorno 20

Al mattino lasciamo l'hotel di Argassi, compriamo gli ultimi ricordini e poi andiamo in una piccola spiaggia poco a nord di Zante città, come ultimo giorno di mare.
Andiamo poi a visitare, a Zante città, il Museo dei Personaggi Famosi, dedicato a varie personalità originarie dell'isola (ma non viene citato Ugo Foscolo, forse in quanto non greco).
Andiamo poi a fare uno spuntino e nel tardo pomeriggio ceniamo in modo più sostanzioso, prima di andare al porto ad imbarcarci nel traghetto che ci riporterà in Italia. Il mare è calmo e la navigazione procede bene, mentre vediamo le coste della Grecia che si allontanano sempre più.

Giorno 21

Arriviamo al mattino nel porto di Brindisi e prendiamo subito l'autostrada.
Ci fermiamo varie volte, per qualche spuntino e soprattutto per qualche caffè, vista la stanchezza accumulata.
Nel pomeriggio arriviamo a Roma, io da me e mia nipote a casa dei suoi.
E con ciò termina questo bellissimo viaggio in Grecia.