Questa pagina contiene il diario del mio viaggio in Germania ed Austria di luglio 2015.
Dopo essere stato per la prima volta in Austria e in Germania nel mese di giugno, ho deciso di tornarci per le vacanze vere e proprie, a fine luglio 2015.
Questa volta sono partito di mattina e nel tardo pomeriggio del primo giorno sono arrivato a Trento. Sono entrato in un hotel molto centrale e
poi ho passeggiato per la città, visitando la Cattedrale di San Vigilio, che è il duomo cittadino, sito nella piazza omonima, dove al centro c'è
la fontana del Nettuno. Ho trovato la città molto piacevole e sono andato a dormire non troppo tardi.
La mattina del secondo giorno ho lasciato Trento diretto a nord. Al solito, ho acquistato la vignette per le autostrade austriache, poi ho
attraversato il passo del Brennero e sono così entrato in Austria. Ho superato Innsbruck, già visitata a giugno, per fermarmi un po' in una
cittadina consigliata dalla guida turistica, Hall in Tirol.
La cittadina è carina, per carità, ma sicuramente sovravvalutata dalla guida e con le uniche attrazioni chiuse per restauro. Ci sono comunque restato un po'
e ho fatto uno spuntino in una caffetteria. Continuando lungo l'autostrada, poco dopo sono entrato in Germania e sono arrivato a Monaco di Baviera.
Qui avevo un hotel in zona semicentrale, un tre stelle comunque abbastanza costoso (Monaco è una città carissima), dove oltretutto mi hanno dato l'ultima stanza
rimasta, priva di condizionatore e dotata solo di un ventilatore. Da notare che in questi giorni faceva un caldo pazzesco persino in Germania.
Dopo aver riposato un po', sono uscito a piedi e sono arrivato nella Marienplatz, la principale piazza di Monaco, molto grande e con un lato totalmente
occupato dall'immenso e barocco Neues Rathaus, il municipio della città. La piazza era affollata e c'era in corso una manifestazione, con tanto di cartelli
e bandiere. Sono poi passato davanti al palazzo dell'Opera e sono andato a cenare in un ristorante poco lontano. Infine, ho fatto ritorno al mio hotel.
Il terzo giorno ho continuato la visita di Monaco. Al mattino sono tornato in centro ed ho visto il Viktualienmarkt, il mercato tradizionale
di frutta e verdura. Una cosa da dire è che non ho mai visto un mercato così! Silenzioso, senza una singola foglia di lattuga per terra e con le merci esposte con lo
stesso ordine che si trova in una gioielleria. Impressionante.
Sono poi andato a visitare lo Stadtmuseum, il museo cittadino, che è molto grande e permette di seguire la storia della città, dalle sue origini ai
giorni nostri. Ad aggiungere interesse, la presenza all'ultimo piano di un museo degli strumenti musicali, alcuni dei quali accessibilli ai visitatori,
che possono suonarli. Ho eseguito un pezzo di Satie su un pianoforte!
Sono poi tornato nella Marienplatz, dove una piccola statua dorata della Madonna ricorda la vittoria contro gli svedesi nella guerra dei
trent'anni (XVII secolo). Ho preso una bibita nel cortile interno del Neues Rathaus, per poi tornare fuori ad aspettare il mezzogiorno, orario
nel quale il carillon (glockenspiel) del municipio si mette in movimento. C'erano molti turisti a riprenderlo ed io ero uno di questi.
Dopo lo spettacolo, sono entrato a visitare gratuitamente il Rathaus, dove pagando poco si può salire in ascensore nelle torri. Da lì ho ammirato il panorama
di tutta la città, compreso il vicino Altes Rathaus, il vecchio municipio, molto più piccolo del nuovo.
Uscito dal municipio, sono andato nella Hofbrauhaus, la più famosa birreria di Monaco. Dopo pranzo ho preso il tram e poi ho passeggiato vicino l'Opera
e la Residenz, palazzo nobiliare che non ho fatto in tempo a visitare, visto che stava per chiudere. Ho visto però le statue della Feldherrnhalle,
su un lato della Residenz, in Odeonsplatz, ed ho poi proseguito fino allo Hofgarten, un giardino ordinato e pieno di aiuole, con in posizione centrale
il tempietto di Diana.
Era ormai sera quando sono tornato nella Marienplatz, dove ho preso la metropolitana per tornare in hotel.
La mattina del quarto giorno ho lasciato Monaco di Baviera e sono arrivato a metà giornata a Rothenburg ob der Tauber, una bella cittadina medioevale
che ha la cinta muraria praticamente intatta. Sembrava davvero il paese delle fiabe, con belle piazze, case ed edifici che sembrano fermi nel tempo, oltre al bel
duomo, al municipio e molti negozi di souvenir medioevali. Ho pranzato qui nella piazza principale e poi ho continuato il viaggio.
Nel tardo pomeriggio sono arrivato a Würzburg, sono entrato in hotel e sono poi andato subito a visitare la Residenz, palazzo nobiliare immenso,
fatto da varie ali e un grande giardino: una vera e propria reggia. C'erano anche vari affreschi del Tiepolo. La Residenz è uno dei siti Unesco facenti
parte del Patrimonio dell'Umanità. Da notare che anche qui faceva molto caldo, anche se questa è stata l'ultima giornata torrida del viaggio.
Nella serata c'è stata un po' di pioggia e sono andato a cenare in una pizzeria italiana, dove è stato divertente scambiare qualche battuta con i proprietari.
Il quinto giorno ho usato la mattina per continuare la visita di Würzburg. Ho visitato la Collegiata di Neumünster, una bella chiesa barocca,
poi il Duomo di St. Killian e le piazze del centro storico, fino allo Alte Mainbrucke, alla lettera il "vecchio ponte principale", che attraversa
il fiume Meno (Main), lo stesso che passa per Francoforte.
In tarda mattinata ho lasciato Würzburg e ho percorso le autostrade tedesche fino ad arrivare ad Hannover.
Qui ho iniziarto subito a visitare la città, seguendo una comoda linea rossa disegnata sul marciapiede e che fa da guida per un percorso che tocca i monumenti
ed i luoghi più importanti. Sono anche entrato in una chiesa diroccata, l'unica della città che non è stata ricostruita ed è stata lasciata come era dopo i
bombardamenti della seconda guerra mondiale. La città è completamente pianeggiante e ci si muove agevolmente. Anche qui ho cenato in un ristorante italiano, dove
però la cucina non era esaltante ed a distinguerlo c'era solo il conto più alto della media tedesca.
Il sesto giorno ho visitato al mattino il Neues Rathaus, il municipio della città, che contiene anche un plastico della città come era prima
della guerra, alla sua fine e poi dopo la ricostruzione. Sono poi saluto sulla torre del municipio, con un ascensore che ha la particolarità di non salire
sempre in verticale, ma fa delle curve per seguire la struttura. Da lì sopra, un bellissimo panorama su tutta la città e le zone circostanti.
Sono poi andato a visitare il Niedersächsisches Landesmuseum, ovvero il museo della Bassa Sassonia, con tante opere d'arte e la storia di Hannover
nel corso dei secoli.
Sono poi tornato in albergo e sono ripartito in automobile alla volta di Amburgo, dove sono arrivato nel primo pomeriggio. Il mio costoso hotel era
bellissimo, persino lussuoso, e molto centrale. Sono uscito a piedi ed ho visto la zona centrale della città, con molti canali ed il bacino artificiale
chiamato Binnenalster. Ho visto anche il municipio e la sua grande piazza, per poi entrare nella Hauptkirche Sankt Petri, una antica
chiesa evangelica, dove tra l'altro era in corso un concerto, che ho ascoltato volentieri per un po'.
Il settimo giorno ho lasciato Hamburg e, con un percorso non molto lungo, sono arrivato a Bremen. Anche questa è, come Amburgo, una città anseatica,
nonché in pratica una città-stato, perché capoluogo della regione che comprende solo lei e la vicina Bremerhaven.
Sono andato subito a passeggiare nella Marktplatz (piazza del mercato), che racchiude i monumenti più belli di Brema, come il Municipio e
la cattedrale, entrambi molto antichi, e poi, al centro della piazza, il Bremer Roland, una grande statua lignea che rappresenta il paladino
Orlando, simbolo della indipendenza e della libertà della città anseatica.
In un angolo della piazza c'è anche una piccola statua ispirata alla favola dei Musicanti di Brema, scritta dai Fratelli Grimm. Rappresenta un asino,
sormontato da un cane, che è sormontato da un gatto, a sua volta sormontato da un gallo. La tradizione vuole che strofinare il muso dell'asino porti fortuna,
per cui l'ho strofinato anche io.
Lasciata la piazza, ho imboccato la stretta Böttcherstraße. Era la vecchia via dei bottai, che negli anni '20 del secolo scorso fu trasformata
in una via-museo, su progetto dello scultore Bernhard Hoetger, finanziato dal commerciante Ludwig Roselius, che aveva inventato il
caffè decaffeinato e fondato la ditta HAG. Su un arco all'ingresso della via campeggia il Lichtbringer, un bassorilievo di Hoetger, dove
l'arcangelo Michele uccide un drago.
Lungo la via ci sono tante cose da vedere, tra cui la casa dei carillon e un fabbrica che produce dolci che è possibile subito acquistare. Ho anche visitato
la casa di Roselius, che contiene quadri e mobili d'epoca, e poi la bellissima Paula-Modersohn-Becker-Haus, che ospita un museo dedicato
alla pittrice espressionista Paula Modersohn-Becker (fine ottocento e inizio novecento), molto moderna sia nella sua arte che per il modo in cui visse.
Sono poi tornato vicino alla piazza centrale ed ho cenato in una tipica birreria, quelle in cui si scende nel seminterrato ed è fatta di lunghi tavoli dove
ci si siede spesso vicino ad altre persone. Ed è così che mi sono trovato a sorseggiare birra, mangiare buoni cibi e conversare in inglese con altri avventori,
soprattutto della situazione italiana ed europea di questo periodo. Infine, sono tornato in hotel per dormire.
Devo dire che l'atmosfera di questa città mi è piaciuta molto, si respira libertà e cordialità, una cosa che in Germania non accade dappertutto.
L'ottavo giorno ho lasciato Bremen e mi sono spostato di molti km verso sud, fino ad arrivare a Francoforte, ovvero, detto in tedesco,
Frankfurt am Main.
La città è molto interessante e mi è piaciuta, ma ci sono state un paio di sorprese assolute. La prima riguarda l'hotel, che era classificato come "5 stelle",
anche se aveva il prezzo di un 4 stelle. Ho trovato una stanza piccola, arredata male e neanche molto pulita, con addirittura il regalo di benvenuto
(degli snack e una micro bottiglia di spumante), trovato aperto e già mangiato e bevuto. L'hotel aveva poi barriere ad ogni piano, il che fa pensare che qui
avvengano molti furti negli alberghi.
In ogni caso sono uscito ed ho passeggiato lungo il fiume Meno, che funge anche un po' da parco cittadino, avendo argini molto ampi. Ho poi
raggiunto il Römerberg, la principale piazza della città vecchia, nonché luogo molto importante ai tempi del Sacro Romano Impero.
Qui ho anche visitato la Alte Nikolaikirche, una chiesa evangelica del XIII secolo.
Ho poi visto anche, dall'esterno, il grattacielo dove ha sede la BCE, la Banca Centrale Europea e ho infine raggiunto un ristorante consigliato
come uno dei più tipici di Francoforte. Qui ho mangiato i tipici wurst locali, piccoli e teneri, ma alla fine, seconda sorpresa, ho visto
che a due ragazze asiatiche nel tavolo accanto hanno portato un conto con una lauta mancia già scritta e calcolata.
Sono poi tornato in hotel per dormire.
Il nono giorno ho lasciato Francoforte e sono arrivato in tarda mattinata a Norimberga. Nel pomeriggio ho iniziato ad esplorare la città,
che ha il centro storico antico e molto bello, con vecchie case e persino dei ruscelli, anche se tutto è ovviamente stato ricostruito dopo la totale
distruzione della città da parte dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Per prima cosa sono salito fino al Kaiserburg, ovvero il Castello Imperiale, una fortezza che domina la città dall'alto di una collina
e che contiene inestimabili testimonianze storiche, tra cui una corona degli imperatori del Sacro Romano Impero. È davvero una visita
affascinante e indimenticabile.
Poi sono ridisceso nel centro storico e sono andato nella grande Marktplatz e sono entrato nella Frauenkirche, dove, avendo avvistato
un bel pianoforte a coda, ho suonato anche qui brevemente un brano di Erik Satie. Dopo una lunga passeggiata e foto nel centro storico, sono
tornato nel vicino hotel per dormire.
Il decimo giorno soon andato al mattino a visitare il Museo del Giocattolo di Norimberga. Molto grande, contiene una grande raccolta
di giocattoli di tutti i tipi e di tutte le epoche, per la gioia di grandi e piccini.
Sono poi tornato in hotel, ho fatto il check-out ed ho lasciano Nürnberg, diretto a sud. Ho attraversato tutta la Baviera e sono
enrato in Austria, per arrivare a Salzburg, che non è tanto lontana dal confine.
Una volta entrato nellìhotel di Salisburgo, sono subito uscito a piedi ed ho raggiunto il vicino e bellissimo centro storico. Qui ho preso
un treno a cremagliera per salire alla Hohensalzburg, una fortezza del secolo XI molto ben conservata. Nella fortezza c'è
anche un museo storico, che ho visitato, oltre al panorama su tutta la città.
Ridisceso con la cremagliera, ho cenato e poi sono tornato in hotel per dormire.
L'undicesimo giorno ho di nuovo visitato il centro storico di Salisburgo, con dei bei giardini e l'esterno della casa natale di Wolfgang
Amadeus Mozart, purtroppo non visitabile in quell'orario.
Ho anche comprato dei ricordini e dei dolci tipici del luogo, poi sono tornato in hotel per il check-out ed ho lasciato la città.
L'autostrada rientra per un tratto in Germania, poi di nuovo in Austria fino ad Innsbruck, dove ho imboccato una nuova
breve autostrada per il passo del Brennero, dove sono rientrato in Italia.
Mi sono fermato a Trento, dove sono arrivato in serata. Giusto il tempo di trovare un posto per mangiare qualcosa e poi sono
andato a dormire.
Il dodicesimo giorno sono andato a visitare il Castello del Buonconsiglio di Trento. È molto ampio ed antico, essendo
stato costruito nel XIII secolo, e in alcune sale ci sono ampie viste sulle Dolomiti. Il castello contiene anche un museo dedicato all'arte
antica, ma anche con sale di arte moderna.
Ho poi pranzato non lontano dal castello, ho riposato in hotel e nel pomeriggio ho passeggiato per la città, davvero molto tranquilla e civile.
Il tredicesimo giorno sono andato a visitare il MUSE, ovvero il Museo delle Scienze di Trento. Il palazzo che lo ospita è stato
progettato dall'architetto Renzo Piano ed il museo è dedicato soprattutto all'ambiente naturale delle Dolomiti e delle Alpi, con
molte informazioni sulla flora e sulla fauna di questi luoghi.
Ho passato molto tempo nel MUSE e nel resto della giornata ho riposato e sono andato un po' in giro nella città.
Il quattordicesimo giorno ho lasciato Trento e il Trentino, sono entrato in Veneto e mi sono fermato sulla riva orientale del
lago di Garda, nella cittadina di Torri del Benaco.
Avevo affittato un appartamento in un residence con vista lago e la prima sera l'ho passata qui, cucinando quello che avevo comprato a Trento.
Il quindicesimo giorno sono andato al mattino a visitare il Castello Scaligero di Torri de Benaco, costruito nel X secolo e poi
ristrutturato nel XIV. Sorge sulle rive del lago e dalle sue torri si gode un panorama davvero meraviglioso. Il castello contiene anche un piccolo
ma interessante museo etnografico ed anche una antica limonaia.
Dopo il castello ho passeggiato un po' nei vicoli dell'animato centro storico di questa cittadina lacustre ed il resto del tempo l'ho passato
nel residence.
Il sedicesimo giorno ho lasciato Torri del Benaco ed ho percorso le autostrade fino a tornare a casa mia a Roma.