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Vinicio Coletti presenta

Toquinho a Roma

Concerto - Toquinho - Brasile - 2013


Dal 15 al 22 settembre 2013 si è svolto a Roma il festival "Brasil", dedicato alla musica ed alla cultura del vasto paese sudamericano.
Protagonista dello spettacolo di apertura è stato Toquinho e questo è uno di quegli appuntamenti a cui un appassionato di musica brasiliana come me non poteva assolutamente mancare.
Il concerto si è tenuto nella sala Santa Cecilia, la più grande dell'Auditorium Parco della Musica, sede del festival brasiliano, ed è iniziato con un pezzo tutto strumentale, che in qualche modo ha fatto da riassunto preventivo di ciò che avremmo ascoltato subito dopo: musica popolare brasiliana con forti commistioni con il jazz e la musica classica. Questo primo pezzo ha anche subito evidenziato la bravura della pianista del gruppo, Silvia Goes.
Subito dopo entra Toquinho e canta le sue canzoni, con stempiatura e capelli grigi a testimoniare una carriera artistica molto lunga, iniziata da giovane nella natia São Paulo e continuata poi, passando anche per l'Italia, a fianco di Vinícius de Moraes, grande poeta ed autore dei testi di molte canzoni.
Il sodalizio con Vinícius durerà oltre dieci anni e produrrà ben sedici album. "Era come un matrimonio, con le gelosie e tutto, tranne il sesso", scherza Toquinho ricordando l'amico scomparso nel 1980 e di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita.
Parla molto, tra una canzone e l'altra, in un perfetto italiano che ricorda il suo profondo legame con il nostro paese. Tanto per cominciare il suo vero nome è Antonio Pecci Filho e la sua famiglia è originaria di Toro, paese del Molise dove da qualche anno si svolge un festival in suo onore. Poi la sua carriera è sbocciata proprio in Italia, dove partecipò nel 1966 all'album "La vita, amico, è l'arte dell'incontro", insieme per la prima volta a Vinícius de Moraes ed al grande poeta italiano Giuseppe Ungaretti.
Racconta anche molti aneddoti sui grandi protagonisti della musica brasiliana che ha conosciuto. Come di quella volta che rubò un testo dattiloscritto che Vinícius voleva dare a Dorival Caymmi e poi dopo due giorni glielo restituì, completo della musica da lui composta, che convinse il poeta, dopo attento ascolto. O come di quando dei ladri entrarono nello studio di Pixinguinha per rubare gli strumenti musicali, ma riconobbero il musicista e rinunciarono al furto, dopo di che lui li invitò a casa sua per un'abbondante cena, innaffiata da fiumi di cachaça.
Nella seconda metà del concerto Toquinho si è fatto accompagnare in molte canzoni da Anna Setton, una giovane e nuova cantante brasiliana. Segnatevi questo nome, perché ne risentiremo sicuramente parlare. Nativa di São Paulo, ha iniziato a cantare nei locali e si esibisce tutt'ora per quattro giorni a settimana in uno di questi. Collabora da qualche tempo con Toquinho ed ha una voce molto bella ed estesa, che sa come squillare allegra ed anche come riflettere pensosa, con un velo di malinconia ad accompagnarla in ogni momento: è una voce con la saudade incorporata. Una voce bellissima, non c'è altro da dire.
Tra poco dovrebbe uscire il primo album solista di Anna Setton, tutto acustico, per voce e chitarra, che comprerò di sicuro.
Toquinho saluta l'ambasciatore del Brasile in Italia ed esegue altre canzoni, prese dal suo repertorio e da quello di altri noti cantautori brasiliani; il concerto si avvia alla fine, con il pubblico che chiede due bis e vorrebbe anche il terzo.
E' stato un buon modo per inziare questa settimana di tutto Brasile all'Auditorium di Roma.


15 settembre 2013