Splendida serata ieri sera a The Place, che ha visto esibirsi la cantante valdostana Naif.
Avevo già ascoltato due o tre canzoni di questa splendida artista qualche settimana fa, quando ha aperto il concerto di Patrizia Laquidara
ed ora eccola qui di nuovo, per un concerto tutto suo, accompagnata da Momò alla batteria e percussioni e Neda, alle tastiere ed aggeggi elettronici.
Il concerto è iniziato con un certo ritardo e qualche polemica con il coro di un liceo di Roma che voleva a tutti i costi esibirsi, nonostante
le difficoltà tecniche. Alla fine il coro si è esibito e tutti i numerosi componenti ed i loro amici si sono subito defilati.
Dopo un bel po' ecco arrivare Naif, in compagnia dei due musicisti, che sale sul palco e dà il via al concerto. Una dopo l'altra, le sue
canzoni note e meno note vengono eseguite, con molti cambiamenti che, lo si intuisce, sono spesso decisi lì per lì, nel momento stesso
in cui vengono eseguiti.
A tratti Naif parla, scherza, fa battute e così emerge un altro lato del suo carattere, quello umoristico, caratterizzato da una grande ironia
beffarda e divertita. Mai sarcastica però, perché questa ragazza è una personcina davvero a modo e non ferirebbe mai nessuno con una sua battuta.
Quando fa la pausa, all'improvviso appare seduta alla base del palcoscenico e così molti spettatori, me compreso, si avvicinano per salutarla. Ho
anche occasione di acquistare in anteprima il suo prossimo cd e farmelo dedicare.
E basta guardarla negli occhi un attimo, per capire due cose di questa musicista: ha una straordinaria intelligenza e poi, anche se
si definisce anarco-femminista (cosa che non metto in dubbio), è la più brava ragazza che si possa desiderare di conoscere.
E' empatica, ti guarda e sembra che già ti capisca e accetta con un sorriso l'offerta di farsi una foto con me. Purtroppo quando passo la
macchinetta ad una ragazza mi dimentico di impostare l'autofocus e così lei scatta e le due foto vengono sfocate. Ma vedrò di ritoccarle un
po' per renderle almeno passabili, perché lei era venuta davvero bene in queste foto. Io no, perché mi sono venute espressioni
davvero strane e poi, diciamolo, sono comunque meno bello...
Si avvicinano anche un trio di persone un po' fuori dal normale target di The Place. Si qualificano come un commercialista, uno psichiatra e
non so cos'altro. Le fanno i complimenti, stringono mani, abbracciano. Erano arrivati molto tardi e mi sembrano davvero persone un po'
curiose per quel posto ed a quell'ora.
Quando riprende il concerto esegue anche "Fiori di acacia", una canzone che avevo lodato parlando con lei. Non l'ha ancora pubblicata, ma
è reperibile su YouTube. Ed è bellissima. Nel video si vede una parte delle sedute di registrazione fatte nel 2007 a Minneapolis,
negli studi dove va anche Prince, mentre viene incisa la traccia della batteria. Il batterista è un fenomeno, vedere per credere,
davvero molto bravo.
Inutile dire che, se per caso vi dovesse capitare un concerto di Naif nelle vostre vicinanze, non perdetelo, perché ne vale davvero la pena.
Quest'anno ha partecipato al festival Musicultura a Macerata, arrivando tra gli otto vincitori ufficiali e tra i quattro finalisti che
hanno partecipato alla serata finale nel teatro Sferisterio.
Anche la storia di Naif è straordinaria: ha imparato da autodidatta a suonare il pianoforte, la chitarra ed il basso, a cantare ed a comporre
le musiche ed i testi delle sue canzoni. Ha fondato uno studio di registrazione e lo ha trasformato in una piccola casa discografica indipendente,
che produce e distribuisce i suoi dischi in Italia. Ha prodotto persino dei video musicali di ottima fattura, di cui potete vedere qui accanto
un esempio. La canzone si intitola "No".