Questa è stato per me il terzo concerto di Simona Molinari che ho potuto vedere. La prima volta
l'ho vista in realtà non dal vivo, ma sulla web-tv del locale The Place nel 2009, nell'epoca d'oro
di questo piccolo tempio della musica. Non ricordo perché non andai, forse non potevo quella sera,
oppure avevano il tutto esaurito, ma grazie alla loro web-tv potei vedere da casa il concerto come
se fossi stato sul posto. Mi piacque moltissimo la sua voce, la sua semplicità e le predissi un futuro
pieno di soddisfazioni.
La seconda volta fu un mese dopo, in piazza del Campidoglio, dove si presentò per festeggiare
il 2 giugno insieme a molti altri artisti e cantò due delle sue canzoni più belle, "Egocentrica" e
"Nell'aria". Inutile dire che confermai il mio giudizio ed oggi, a distanza di oltre quattro anni,
posso dire di aver avuto ragione, perché nel frattempo Simona ha avuto successo ed è oggi una
cantante piuttosto nota.
Questa sera ho potuto rivederla sul palco di Villa Ada, dove si è presentata insieme a "La Mosca
Jazz Band". Il concerto è stato piacevole e Simona ha cantato molte delle nuove canzoni contenute
nei tre album finora pubblicati. Devo però dire con sincerità che alcune cose non mi hanno convinto.
Simona, dalla ragazzetta insesperta che era, dimostra ora di apprezzare tutte le bellezze della vita,
è estroversa, frizzante, gioiosa e di buon cuore. Tutto ciò è molto bello e va a suo onore - e sono
contento per lei. Ma non vorrei che a questi pregi si aggiunga anche una certa trasandatezza nella
cura delle sue grandi doti vocali e nella scelta del suo repertorio.
La voce non va mai trascurata, non ci si deve mai sentire arrivati e, come in ogni attività seria,
mirare a migliorarsi costantemente, tendendo a quella perfezione che non sarà mai raggiunta ma alla
quale ci si può asintoticamente avvicinare.
Ecco, nella sua grande gioiosità, Simona mi ha dato l'impressione di andare avanti forse un po' troppo
disinvoltamente, tanto che le sue straordinare doti vocali sono apparse questa sera un po' velate,
specie in alcune canzoni. Certo, va anche detto che sta facendo un lungo tour ed è estate, per cui
una serata con la voce non al massimo può sempre capitare.
Quanto al repertorio, se la Mosca Jazz Band è risultata anche lei molto simpatica, forse è stato dato
troppo spazio ai cantanti di questo gruppo ed alcuni momenti dello spettacolo erano più da
sceneggiata napoletana che da concerto. Simona dovrebbe scegliere con cura il suo repertorio,
privilegiando le canzoni in cui la sua voce può dare il meglio.
Ciò detto, il concerto è stato sicuramente bello e simpatico e se dovesse capitare una nuova occasione
dal vivo con Simona Molinari, non me la farò certo sfuggire.
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