Diretto da Marina Spada, questo film ci racconta gli eventi quotidiani della vita di Monica, ottimamente interpretata
da Claudia Gerini.
Monica vive a Milano, lavora in una grande azienda dove fa dei corsi per funzionari e dirigenti, avete presente? Quei corsi
dove si parla sempre di come si dovrebbero cambiare le cose e si dicono cose talmente generiche da assomigliare all'aria fritta.
Ma è un'aria fritta che dà lavoro a migliaia di persone in ogni paese sviluppato...
A parte questo, la vita di Monica è quasi totalmente vuota. Le sue giornate trascorrono tra il luogo di lavoro, una casa
in cui vive da sola, le passeggiate in una Milano periferica e spettrale e qualche serata di sesso annoiato con il suo capo.
Ogni tanto si reca in campagna, dove vive il suo anziano genitore, che si divide tra l'attività di falegname dilettante, il
suo campo e le funzioni religiose.
Una svolta sembra arrivare dall'incontro con un uomo più giovane, una vecchia conoscenza, ma tutto si risolve in qualche
serata di sesso meno annoiato del solito, mentre il tentativo di aiutare un nipote adolescente con problemi relazionali termina
quando sua sorella lo rivendica, e se lo riporta a casa, accusando la zia di voler usurpare il suo ruolo di madre.
Monica è sempre più frustrata, ma alla fine cambierà vita.
Di questo film mi è piaciuta soprattutto la fotografia, che sottolinea il vuoto interiore della protagonista con i colori
poco saturi, la quasi totale assenza del rosso e con il modo con cui vengono descritte le persone e la città. Grandi palazzi,
lavori in corso, angoli di strada, corridoi sotterranei e poi il viso delle persone quasi mai inquadrato. Tutto ciò è davvero
molto coerente con la storia.
Quanto alla recitazione, Claudia Gerini è davvero bravissima e rende molto bene il vuoto affollato in cui vivono molte
persone che abitano i grandi centri urbani.
Ma non sono tutte rose e fiori (si fa per dire). Il fatto è che la sceneggiatura dà anch'essa un senso di vuoto e se sommiamo
a ciò l'estrema lentezza del ritmo del racconto, si rischia di rimanere un po' perplessi.
Capisco le intenzioni stilistiche, capisco la coerenza della fotografia e della recitazione, ma alla fine il successo
comunicativo non è totale, anche perché il famoso cambiamento di vita che Monica vuole fare, si risolve in qualcosa che
sicuramente non soddisfa le attese dello spettatore.
Un film dunque molto interessante, ma con dei limiti.
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