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Vinicio Coletti presenta

Millennium

Film - Stieg Larrson, Niels Arden Oplev, Daniel Alfredson - Svezia - 2009


Tra settembre ed ottobre 2011 la rete televisiva italiana La7 ha trasmesso, in sei serate, i tre film tratti dai romanzi di Stieg Larrson. La trilogia è nota con il nome di Millennium, il nome della immaginaria rivista svedese di cui è direttore Mikael Blomkvist, il protagonista dei tre romanzi.
I tre libri furono pubblicati in Svezia tra il 2005 ed il 2007 ed ebbero subito un successo straordinario. Basti pensare che nel solo paese scandinavo, che ha circa 9 milioni di abitanti, ne sono state vendute 2,7 milioni di copie. Considerando che i libri si leggono in famiglia e si prestano anche, si può dire che non c'è svedese in grado di leggere che non abbia letto questi romanzi. In seguito sono stati pubblicati in Francia e poi in molti altri paesi del mondo, fino ad arrivare nel 2008 al secondo posto nel mondo per copie vendute. Nel 2009 sono stati realizzati e distribuiti questi tre film, il primo diretto da Niels Arden Oplev e gli altri due da Daniel Alfredson.
La trilogia è ambientata in Svezia e gran parte degli eventi si svolgono a Stoccolma, dove Mikael Blomqvist, interpretato da Michael Nyqvist dirige una rivista che fa giornalismo investigativo. Nel primo libro, "Uomini che odiano le donne" (Män som hatar kvinnor), troviamo appunto Mikael querelato per diffamazione, perché sono risultati privi di fondamento i dati da lui utilizzati per una serie di articoli in cui accusava un noto industriale di vari crimini, tra cui il traffico di armi. Un altro industriale lo fa mettere sotto sorveglianza da parte di alcuni investigatori privati e, quando risulta che è una persona onesta, lo ingaggia per indagare sulla scomparsa di sua nipote, sparita nel nulla molti anni prima, durante una riunione di famiglia.
Mikael accetta l'incarico ed entra poi in contatto con la ragazza che lo aveva spiato per conto del suo nuovo datore di lavoro. Entra così in scena l'altro personaggio chiave della trilogia, Lisbeth Salander. Giovane ragazza dai capelli neri, magistralmente interpretata da Noomi Rapace, Lisbeth ha avuto una infanzia molto complicata, è bravissima con la tecnologia, indipendente, anarchica, veste come una punk, è bisessuale (ma si trova bene soprattutto con le donne), ha un amico hacker in grado di fornirgli informazioni preziose e lei stessa entra ed esce a volontà dal computer di Mikael, tanto da lasciargli dei messaggi la cui origine sembra ignota.
I due finiscono con l'indagare insieme sulla scomparsa di quella ragazza e così facendo scopriranno i molti lati oscuri della famiglia del magnate, incluse alcune macabre scoperte. Non manca un colpo di scena finale, che riabiliterà professionalmente Mikael e darà occasione a Lisbeth di conquistare una certa agiatezza.
Nel secondo romanzo, "La ragazza che giocava con il fuoco" (Flickan som lekte med elden), Lisbeth torna a Stoccolma dopo un giro intorno al mondo e viene subito ricercata per triplice omicidio. Due giovani giornalisti che collaborano con Millennium sono stati infatti uccisi con una pistola che ha le impronte digitali della ragazza ed è stato ucciso anche il tutore di Lisbeth, la cui complicata vita era stata già raccontata nel primo romanzo, compreso il fatto che era stata rinchiusa a 12 anni in manicomio e che si trovava sotto tutela legale, con il tutore che abusava sessualmente di lei.
Mikael non crede alla colpevolezza di Lisbeth, cerca di mettersi in contatto con lei e indaga sul caso, fino a scoprire delle verità assolutamente insospettabili, che riguardano apparati segreti dello stato e spie russe che erano fuggite in Svezia, il tutto legato alle vicende della ragazza.
Il film, come il libro, termina tragicamente, con la ragazza che si salva a malapena e finisce in ospedale, gravemente ferita ed ancora accusata di omicidio.
Il terzo romanzo, "La regina dei castelli di carta" (Luftslottet som sprängdes), inizia proprio con Lisbeth in convalescenza in ospedale, in attesa del processo. Mikael riesce a farle recapitare un cellulare e la ragazza scrive ogni giorno un capitolo della sua biografia, mentre continuano le sue indagini, che portano sempre più dentro le istituzioni. Riesce a convincere un organismo che tutela l'ordine costituzionale a svolgere una indagine su alcuni esponenti dei servizi segreti, in carica ed in pensione, ma rischia comunque alcune volte di venire ucciso. L'indagine va avanti, mentre intanto inizia il processo a Lisbeth, dove uno psichiatra ingaggiato dai servizi ha pronta una perizia con cui far rinchiudere per sempre in manicomio la ragazza, assistita da un avvocato donna, incinta e di origine italiana.
Tanti altri eventi seguiranno, ma alla fine la giustizia trionferà, con Lisbeth che tornerà a vivere da sola nel suo grande appartamento semivuoto, dalle cui finestre si gode una bella vista sulla città di Stoccolma.
Capire il motivo che ha spinto tante persone ad appassionarsi a questi libri e film non è molto difficile, anche perché la stessa cosa è capitata al sottoscritto: dopo aver visto il primo film, non vedevo l'ora che arrivasse il mercoledì successivo per vedere il seguito.
La storia elenca infatti una serie di temi di assoluto interesse, come gli apparati deviati dello stato, l'importanza del giornalismo indipendente, il marcio che si insinua nel potere economico e politico, il maschilismo, la omofobia, la violenza sulle donne e l'uso della psichiatria come docile strumento in mano ai poteri forti.
Certo, forse alcuni sviluppi, specie nel secondo libro, sono un po' eccessivi (non dico di più per non rovinare il gusto della lettura o della visione), ma perdoniamo volentieri a Larsson tutto ciò, vista l'importanza dei temi trattati e la vivacità della trama, dominata dai due personaggi di Mikael Blomqvist, il giornalista onesto che cerca la verità anche a rischio della vita, e di Lisbeth Salander, la ragazza dalla adolescenza violata che diventa una hacker anarchica che agisce però sempre a fin di bene.
Da sempre nell'immaginario collettivo di molti paesi, inclusa l'Italia, la Scandinavia rappresenta una specie di mondo perfetto, dove tutto funziona bene. In effetti molti indicatori vanno in questa direzione, dagli alti livelli di democrazia al ruolo di rilievo svolto dalle donne nella società, sia a livello economico che politico, dall'elevato livello di istruzione media fino al Pil pro-capite, uno dei più elevati al mondo.
Larsson ci mostra invece il lato oscuro dei paesi scandinavi e, dopo questi libri, la loro immagine non sarà mai più la stessa di prima. D'altra parte in questi paesi è molto diffuso l'abuso di alcol e droghe ed hanno persino il poco invidiabile primato del numero di episodi di violenza in ambito familiare. Come dire, vizi privati e pubbliche virtù.
Però, complice anche il fatto che la trilogia si conclude con il trionfo della giustizia e fedeli al motto del si parli anche male di me purché se ne parli, questi libri hanno persino incrementato il turismo verso i paesi nordici. In effetti era dai tempi di Igmar Bergman che non si vedeva sullo schermo tanta Svezia ed oggi a Stoccolma ci sono degli autobus turistici che fanno il tour dei luoghi descritti nei libri di Larsson.
Il suo Blomqvist assomiglia anche molto all'autore, perché Stieg Larsson ha diretto per anni la rivista antirazzista "Expo", nata per contrastare la rinascita dei movimenti neofascisti svedesi, ha scritto libri sull'argomento ed è stato persino consulente di Scotland Yard per il controllo degli estremisti di destra. Ed in certi periodi ha ricevuto anche lui, come il suo personaggio, delle minacce di morte.
E' molto triste pensare che Stieg Larsson non abbia potuto sapere nulla del successo dei suoi romanzi. Il 9 novembre 2004, avendo da poco consegnato i suoi manoscritti all'editore, è entrato nella sede del suo giornale e, trovando l'ascensore fermo per un guasto, è salito rapidamente a piedi lungo varie rampe di scale. Arrivato nella redazione di "Expo", ha avuto un infarto ed è morto, all'età di 50 anni. I suoi romanzi sono usciti dunque tutti postumi.

Alcuni brani:
 
Uomini che odiano le donne (Män som hatar kvinnor), Marsilio, 2007. ISBN 88-317-9332-2
La ragazza che giocava con il fuoco (Flickan som lekte med elden), Marsilio, 2008. ISBN 88-317-9498-1
La regina dei castelli di carta (Luftslottet som sprängdes), Marsilio, 2009. ISBN 88-317-9677-1-
 


Lisbeth al lavoro alla Milton Security
 

Primo incontro tra Mikael e Lisbeth
 

Lisbeth si difende dai due sicari ingaggiati per ucciderla
 

Lisbeth in ospedale continua le indagini a distanza

27 ottobre 2011