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Hagakure

Hagakure

Saggio - Yamamoto Tsunetomo - Giappone - 1868


Questo libro mi è stato regalato da qualcuno a conoscenza del mio relativamente recente interesse per il Giappone. E' una raccolta di massime, consigli ed aneddoti narrati dal monaco Yamamoto Tsunetomo tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII, più o meno alla conclusione del periodo noto come medioevo giapponese. Il monaco aveva raccomandato che l'opera fosse data alle fiamme dopo la sua morte, ma il suo discepolo Tsuramoto Tashiro disobbedì e la conservò. Il manoscritto fu infine pubblicato per la prima volta nel 1868 e fu poi ampiamente utilizzato dalla propaganda militaresca dell'impero in fase di espansione, nella prima metà del XX secolo.
Ho trovato molto interessante la lettura di questo libro, che è una selezione di massime dallo Hagakure integrale, molto più vasto, perché è una specie di immersione nell'inconscio giapponese. Se infatti alcune massime e ricordi sembrano oggi quasi umoristici, umore nero naturalmente, altri passi sono soprendentemente moderni. Si passa infatti dalle lamentele per i giovani samurai contemporanei "che non sanno più decapitare come una volta" a consigli pedagogici quasi montessoriani, fino a tutta una serie di massime morali nelle quali si invita alla riflessione, alla moderazione, alla modestia ed alla probità. Consigli che non riguardano solo il samurai, servitore fedele fino al sacrificio eventuale della vita, ma anche il suo signore, che, se vuole governare in modo pieno, deve saper accettare i consigli dei suoi collaboratori e non cedere mai all'orgoglio ed all'euforia del potere.
Insomma, come i codici cavallereschi e la cultura giudaico-cristiana sono l'inconscio dell'occidente, così lo Hagakure ed i suoi inviti alla costanza, alla disciplina, al continuo perfezionamento delle proprie conoscenze, al riconoscere l'imperfezione e la limitatezza del mondo, può forse essere considerato come una delle fondamenta della cultura giapponese, naturalmente insieme allo scintoismo ed al buddismo.


Alcuni brani:
 
Misurando ogni cosa con la propria limitata saggezza si diventa facilmente egoisti, ci si allontana dalla giusta via e si commettono degli errori. [...] Quando uno non è in grado di prendere una adeguata decisione da sé, è bene che chieda consiglio a una persona sapiente. Costui, trattandosi di cose che non lo riguardano, darà un giudizio oggettivo ed equilibrato.
 
La cosa più importante per un servizio fedele è quella di saper consigliare gli altri a correggere i propri difetti. Questa è una manifestazione della grande compassione. Ma è una cosa molto difficile fare delle osservazioni. E' facile vedere i lati buoni e cattivi degli altri ed è anche facile criticare gli altri.
 
In una massima murale del signor Naoshige era scritto: "Considera le cose di grande importanza non troppo seriamente". A questo il maestro Ittei aggiunse: "Considera le cose di poca importanza molto seriamente".
 
La ragione per la quale un vassallo va in rovina è che desidera ricchezze e onori. Quando si rimane nella povertà si evitano gli errori.
 
Non è bene mantenersi attaccato alle proprie opinioni. E' un errore pensare di aver raggiunto la perfezione per il fatto di avere delle belle convinzioni e dopo aver fatto un certo sforzo. Dopo aver cercato di comprendere la natura delle cose, bisogna continuare nella ricerca per tutta la vita, in modo da ottenere frutti duraturi.
 
Tutte le opere che si vogliono realizzare per progredire nella Via del Samurai e per il bene comune sono utili. Purtroppo molti compiono delle imprese unicamente per i loro interessi. Sotto questo aspetto la cultura è una delle imprese più pericolose.
 
C'è un modo di educare i figli dei samurai, come conviene alla loro classe. Per prima cosa bisogna insegnare loro a essere coraggiosi fin da bambini. Non si deve impaurirli o dir loro delle bugie neanche per scherzo. Se si diventa paurosi da piccoli, non si guarisce per tutta la vita. [...] Se si rimproverano troppo duramente, i bambini finiscono col diventare timidi. [...] I bambini debbono imparare gradualmente un buon linguaggio e la cortesia, evitando l'avarizia e l'egoismo.
 
Quando uno possiede un po' di scienza, presto o tardi, diventa arrogante ed è felice di essere considerato diverso dagli altri. Tratta come roba da buttar via coloro che nel mondo si ritengono inutili. Una simile persona attira su di sé il castigo del cielo.
 
[...] Oggi la gente dimostra di avere poca gentilezza e sembra distratta e antipatica. E' bene portare rispetto a tutti senza discriminazione.
 
Un sovrano rinomato e saggio sa anche ascoltare le critiche dei suoi vassalli. Egli può governare bene perché i suoi vassalli, con buona volontà, esprimono il loro parere su quanto è utile a tutti.
 
Nel mondo ci sono molti che amano dare lezioni, ma sono pochi quelli che si rallegrano nel ricevere un insegnamento, e sono ancora meno numerosi coloro che praticano l'insegnamento ricevuto.
 
Le persone di talento maturano lentamente, dice un proverbio. Senza impiegare venti o trenta anni di lavoro non si possono compiere grandi imprese.
 
Morire per il sovrano è il valore supremo, più importante di qualsiasi vittoria sul nemico.
 
Nella vita la cosa più importante è quella di vivere il momento presente con la massima attenzione.
 
Quando il signor Katsushige era giovane, suo padre Naoshige gli disse: "Per imparare bene a usare la spada ti puoi esercitare sui condannati a morte". Davanti all'odierna porta occidentale vennero allineati dieci uomini e Katsushige ne decapitò nove. Arrivando al decimo, vedendo che era ancora giovane e in buona salute, disse: "Sono stanco di uccidere e voglio salvare questo giovane". In questo modo il giovane venne risparmiato.
 
Anticamente un samurai era abituato a decapitare i criminali fin dall'età di quattordici o quindici anni. [...] Nel passato anche i nobili facevano queste cose, mentre oggi si è diventati così negligenti che neppure le persone ordinarie usano più la spada per decapitare.
 
Quando hai qualche discussione importante con un tuo avversario, lascialo parlare per primo e ammetti quanto dice, ma non appena costui, pieno di orgoglio, dice qualcosa di sbagliato, interrompilo e digli tutto quello che ti viene in mente.
 
Ci sono persone che all'apparenza sembrano intelligenti, ma non vengono riconosciute come tali anche se compiono buone opere. Quando compiono azioni ordinarie, vengono criticate dalla gente come persone deficienti. Invece coloro che si mostrano gentili, appena fanno qualche cosa di buono, vengono lodati da tutti.
 
La meditazione sulla certezza della morte deve essere praticata tutti i giorni.
 
Sembra che il governare la nazione sia un'impresa molto difficile e superiore alle capacità di una persona. Tuttavia, se i ministri del governo centrale e i consiglieri della provincia agissero secondo le norme che io ho insegnato in questo mio eremo, potrebbero guidare il feudo senza difficoltà.
 


31 luglio 2003